IUSVEducation

IUSVEducation “Iusveducation. Rivista interdisciplinare dell’educazione” è espressione dello IUSVE. “IUSVEducation.

Pubblicata con cadenza semestrale la rivista è nata nel 2013 in diretta continuità con il patrimonio editoriale e culturale accumulato dalla “Rivista ISRE” Rivista interdisciplinare dell’educazione” è espressione dello IUSVE, Istituto Universitario Salesiano di Venezia, aggregato all’Università Pontificia Salesiana di Roma e membro dello IUS Education Group (la rete mondiale delle IUS, Istituzioni

Universitarie Salesiane), con corsi di laurea in Psicologia, Pedagogia, Comunicazione. Pubblicata con cadenza semestrale (marzo/aprile e ottobre/novembre), la rivista è nata nel 2013 in diretta continuità con il patrimonio editoriale e culturale accumulato nel ventennio precedente dalla “Rivista ISRE” (le cui pubblicazioni sono cessate nel 2012). Dapprima apparsa in forma digitale nel sito dello Iusve e, almeno per un numero all’anno, anche in forma cartacea, ora si presenta con il proprio sito open access, in una veste che sviluppa la grafica e l’impaginazione con cui è stata pubblicata a partire dal numero 17 del 2021. Se da questo punto di vista c’è discontinuità rispetto al passato, l’identità culturale della rivista resta invece la medesima: educazione e interdisciplinarità sono i suoi assi portanti. L’educazione, e le relative scienze, sono infatti il connettivo fra le tre Aree dello Iusve rispetto alle tre missioni dell’Università: insegnamento, ricerca, connessione con il territorio, nella convinzione che ogni professionista formato è prima di tutto un cittadino e può contribuire con la propria persona e la propria attività (pedagogica, psicologica o comunicativa), con le proprie conoscenze e competenze, a lavorare per il miglioramento della società. Nel contempo è nella natura della rivista, come dello Iusve, l’approccio interdisciplinare ai problemi e all’interpretazione della realtà, in modo che la riflessione pedagogica e i processi educativi ne risultino rafforzati e contaminino ogni area disciplinare. In questa direzione un impulso importante proviene dal progetto Iusve “Ecologia integrale e nuovi stili di vita”, che fa propria l’impostazione epistemologica della enciclica Laudato si’ di Papa Francesco: «Tutto è connesso», sottolinea il Papa, di contro all’iper-specialismo antropocentrico della univoca razionalità tecnico-scientifica. Anche l’apertura alla dimensione internazionale è parte integrante dell’identità di “IUSVEducation”, che ospita studiosi stranieri non solo nel Comitato scientifico, ma anche con i loro stessi contributi, secondo un’impostazione che si potrebbe definire “glocal”, nella misura in cui non assume come ambito di intervento esclusivamente il “territorio” del Nordest d’Italia, ma si propone di incidere positivamente sui propri contesti di esperienza in una prospettiva internazionale.

E' online IUSVEducation Quaderni n. 1 – settembre 2025MASSMEDIOPOLICittà contemporanea e comunicazione di massaMarcello...
12/09/2025

E' online IUSVEducation Quaderni n. 1 – settembre 2025

MASSMEDIOPOLI
Città contemporanea e comunicazione di massa
Marcello Mamoli

Da sempre la città si forma, si sviluppa e si conserva come un potente medium comunicativo nei confronti della comunità che – nel tempo – la genera, la costruisce, la abita e la fa vivere. Lo stesso vale, agli occhi dei forestieri, ai quali la comunità stessa si manifesta, materializzandosi come città, presentandosi in una prima percezione d’insieme, con i suoi valori, le sue bellezze e i particolari caratteristici del suo genius loci. Il neologismo massmediopoli si capisce subito e suona bene, ma a rigore sembrerebbe una ripetizione concettuale che attribuisce alla città un precipuo ruolo comunicativo, cioè mediatico, che le appartiene già per sua natura.

Massmediopoli sarebbe perciò una espressione ridondante, se non fosse che oggi la città contemporanea, di cui ci occupiamo, raccoglie e diffonde simultaneamente un intreccio di messaggi diversi, in larga parte ereditati dalla sua storia e dalle successive stratificazioni materiali delle sue componenti ed aggregazioni permanenti, ed in parte non minore costituiti da messaggi nuovi, recenti e recentissimi, che cambiano di giorno in giorno. Questi messaggi pubblicizzano di tutto: idee, modelli di vita, prodotti di largo consumo, spettacoli e tanto altro, dando il senso di moderna vitalità agli insediamenti urbani del nostro tempo.

Massmediopoli riguarda dunque la città contemporanea, perché include tutta la sua storia con le sue memorie materiali e culturali più importanti, ma anche si presenta ai cittadini ed ai visitatori ammantata da una onnipresente messaggistica, sia permanente sia cangiante, secondo un “doppio registro” mediatico intrecciato, che solo accidentalmente può risultare coerente, mentre in generale è soprattutto una distonica babele di intenti, di messaggi, di forme e colori, ove tutti i messaggi cercano di farsi notare e prevalere nel caos generale, senza mai ordinarlo né qualificarlo. C’è e basta. Con queste premesse, possiamo qui anticipare che il nostro ragionamento cerca di sbrogliare il “doppio registro” mediatico della città contemporanea e di valutare criticamente l’opportunità o meno di accostamento tra valori culturali, spirituali, sociali ed identitari da un lato e valori di ogni altro genere dall’altro, per tentare una riqualificazione armonica di entrambi i “registri mediatici” a tutto favore della qualità urbana contemporanea. Qualità che oggi, diversamente che in altre epoche storiche, postula in primo luogo la conservazione e valorizzazione delle eredità della storia e, di conseguenza, propone forme di sviluppo della società nel contesto moderno e dei costumi contemporanei in rapida evoluzione.

___________
Tutti gli articoli sono disponibili online e scaricabili in formato pdf al sito iusveducation.it

IUSVE - Istituto Universitario Salesiano Venezia

Rivista completa in formato PDF - pagine affiancate: IUSVEducation_MASSMEDIOPOLI - Città contemporanea e comunicazione di massa - MARCELLO MAMOLI -

IUSVEducation  #26 Special issueTitolo: La formation aux compétences clés : « un tremplin » vers la qualification et l’e...
06/09/2025

IUSVEducation #26 Special issue
Titolo: La formation aux compétences clés : « un tremplin » vers la qualification et l’emploi ?
Autrice: Éléonore Lepers

Abstract
Soutenu dans les Hauts-de-France par le conseil régional, le « Service d’intérêt économique général compétences clés 2018-2022 » vise, à terme, l’employabilité des publics peu qualifiés, en difficulté, par la remise à niveau des savoirs de base et par l’accompagnement à l’orientation professionnelle. Destinés à lever les freins liés à l’accès à la formation et à l’emploi, les programmes instaurés jouent un rôle de tremplin dans le processus de professionnalisation des stagiaires. Ils s’appuient sur une démarche d’autoformation accompagnée qui prend en compte les besoins de la personne. Cette contribution cherche donc à comprendre les mécanismes de l’accompagnement opéré ainsi qu’à identifier l’évolution des représentations que se font les stagiaires de leur formation et de leur avenir professionnel. L’enquête qualitative par entretiens semi-directifs et par observations directes, conduite auprès de formateurs et de stagiaires de deux centres, a permis de mettre au jour la nature polymorphe de cet accompagnement, ses enjeux, ainsi que la reprise de confiance, la réflexivité qu’il apporte aux stagiaires dans leur processus de professionnalisation et dans la (re)construction de leur identité professionnelle. Il s’avère qu’en matière de formation, les étapes à franchir pour leur réinsertion sont plus complexes que celles des salariés maîtrisant mieux l’employabilité.
________

Key competences training: a “springboard” to qualification and employment?

Abstract
Supported in the Hauts-de-France by the French regional council, the “Service of General Economic Interest: Key Competences 2018-2022” aims, in the long term, to improve the employability of low-skilled groups, who are experiencing various problems, by upgrading basic knowledge and by providing support for career guidance. Intended for facilitating the access to training and employment, the established programmes play a springboard role in the trainees’ professionalization process. To that end, they rely on a self-guided training approach that takes into account the person’s needs. Therefore, this contribution seeks to understand the mechanisms of the support given and to identify the evolution of the way these learners perceive their training and their future career. The qualitative survey, based on semi-structured interviews and direct observations, conducted with both trainers and trainees from two centres, reveals the polymorphic nature of this support, its challenges. It also points out how trainees improve their self-confidence and reflexivity, contributing to their professionalization process and to the (re)construction of their professional identity. It appears that, in terms of training, the steps to be taken for their reintegration are more complex than the ones other workers, more familiar with employability, need to take.
________

La formazione alle competenze chiave: «un trampolino di lancio» verso la qualificazione e l’occupazione?

Abstract
Sovvenzionato dal Consiglio Regionale dell’Alta Francia, il «Servizio di interesse economico generale competenze chiave 2018-2022» mira a lungo termine a migliorare l’impiegabilità dei gruppi poco qualificati o in difficoltà, tramite il ripasso delle conoscenze di base e un orientamento professionale accompagnato. Destinati a rimuovere gli ostacoli presenti all’accesso alla formazione e all’occupazione, i programmi istituiti svolgono un ruolo di trampolino di lancio nel processo di professionalizzazione dei tirocinanti. Si basano su un approccio di autoformazione accompagnato, che tiene conto delle esigenze di ogni persona. Questa ricerca cerca quindi di comprendere i meccanismi dell’accompagnamento effettuato, nonché di identificare l’evoluzione delle rappresentazioni che i tirocinanti si fanno della loro formazione e del loro futuro professionale. L’indagine qualitativa con interviste semistrutturate e osservazioni dirette, condotta presso formatori e tirocinanti di due centri, ha permesso di mettere in luce la natura polimorfa di questo accompagnamento, le sue sfide, nonché il ripristino della fiducia, la riflessività che porta ai tirocinanti nel corso del loro processo di professionalizzazione e nella (ri)costruzione della loro identità professionale. Risulta che in materia di formazione, le tappe da superare per il loro reinserimento sono più complesse di quelle per i lavoratori che gestiscono meglio la propria impiegabilità.
_____________


___________
Tutti gli articoli sono disponibili online e scaricabili in formato pdf al sito iusveducation.it

Titolo: La formation aux compétences clés : « un tremplin » vers la qualification et l’emploi ? Tipo di pubblicazione: articoloAnno

Améliorer le travail par les compétences transversales et les qualités différentielles : feed back sur des situations de...
23/08/2025

Améliorer le travail par les compétences transversales et les qualités différentielles : feed back sur des situations de travail lors de reconversions professionnelles
- Catherine Négroni

Abstract

De récents travaux du CEREQ (2021) montrent que le recours au CPF (compte personnel de formation) dans le cadre de la loi de 2018 un an après sa mise en œuvre, semble être une réalité pour toutes les catégories de salariés, puisque 63% des bénéficiaires sont employés, ouvriers ou techniciens. Cependant le déficit majeur d’accès à la formation des salariés les moins qualifiés au sein des entreprises françaises se révèle toujours important. (Pagoni et al. 2019; Negroni 2022). Or à l’ère de la transition professionnelle (Kaddouri 2019; Perez-Roux 2016; Negroni 2019), la question des compétences (Le Boterf 1997) et en particulier l’articulation des compétences transversales et des compétences différentielles en situation de travail se fait majeure. Aussi l’acquisition de ces compétences dites transférables pourrait nécessiter d’articuler l’engagement des individus et la responsabilité de l’entreprise. Nous avons choisi de questionner les compétences transversales (Duc et al. 2018), et les qualités différentielles (Le Floch 2005) afin de comprendre comment les compétences sont appropriées dans le cadre d’une ré-insertion ou d’une reconversion professionnelle par les formés et de quelle manière elles contribuent à transformer le travail.

___________
Improving work through transversal skills and differential qualities: feedback on work situations during career transitions

Abstract
Recent work by the CEREQ (2021) shows that use of the CPF (personal training account) under the 2018 law one year after its implementation appears to be a reality for all categories of employee, since 63% of beneficiaries are employees, workers or technicians. However, there is still a major lack of access to training for the least qualified employees in French companies (Pagoni et al 2019; Negroni 2022). In the era of professional transition (Kaddouri 2019; Perez Leroux 2013; auteur, 2019), the question of skills (Le Boterf 1997) and in particular the articulation of cross-disciplinary skills and differential skills in the work situation is becoming a major issue. In addition, the challenge of employability is always present, and avoiding skill mismatch, seen as a mismatch between the professional skills acquired in training and those required in the workplace, is questionable. We have chosen to question transferable skills (Duc et al. 2018), transversal skills, and differential qualities in order to understand how skills are appropriated in the context of professional re-insertion or retraining by trainees and in what way they contribute to transforming work.
___________
Migliorare il lavoro attraverso le competenze trasversali e le qualità differenziali: feedback su situazioni lavorative nelle riconversioni professionali

Abstract
Un recente lavoro del CEREQ (2021) mostra che l’utilizzo del CPF (conto personale di formazione) ai sensi della legge del 2018, un anno dopo la sua attuazione, sembra essere una realtà per tutte le categorie di dipendenti, dal momento che il 63% dei beneficiari sono impiegati, operai o tecnici. Tuttavia, nelle aziende francesi permane una grave mancanza di accesso alla formazione per i dipendenti meno qualificati (Pagoni et al. 2019; Negroni 2022). Nell’era della transizione professionale (Kaddouri 2019; Perez Leroux 2013; Negroni 2019), la questione delle competenze (Le Boterf 1997) e in particolare l’articolazione delle competenze interdisciplinari e delle competenze differenziali nella situazione lavorativa sta diventando una questione importante. Inoltre, la sfida dell’occupabilità è sempre presente ed è discutibile evitare lo skill mismatch, inteso come mancata corrispondenza tra le competenze professionali acquisite nella formazione e quelle richieste sul posto di lavoro. Abbiamo scelto di interrogare le competenze trasferibili (Duc et al. 2018), le competenze trasversali e le qualità differenziali per capire come le competenze vengono fatte proprie dai tirocinanti nel contesto del reinserimento o della riqualificazione professionale e come contribuiscono alla trasformazione del lavoro.
___________
Tutti gli articoli sono disponibili online e scaricabili in formato pdf al sito iusveducation.it




Titolo: Améliorer le travail par les compétences transversales et les qualités différentielles : feed back sur des situations de travail

For a work that educates: youth and competences for transitionsSerena MazzoliAbstractRecognizing the need to view educat...
22/08/2025

For a work that educates: youth and competences for transitions
Serena Mazzoli

Abstract
Recognizing the need to view education as both lifelong and lifewide underscores the importance of professional settings as spaces where people can discover their talents and inclinations, fostering both personal and social fulfillment. This aspect urges organizations of all types and sizes to equip individuals with the competences and ethical values needed to continually adapt work processes with a focus on sustainability, understood as a virtuous balance between environmental protection, economic productivity, and human well-being. In particular, the development of new professions in a rapidly changing job market, characterized by high levels of uncertainty, calls for a proper understanding of the relationship between young people and work. It also highlights the importance of the personal, intersubjective, and context-specific dimensions of learning, within a circular dynamic between theory and practice.
________

Per un lavoro che educa. Giovani e competenze per le transizioni

Abstract
La consapevolezza circa la necessità di dover pensare l’educazione in termini lifelong e lifewide attribuisce rilevanza ai contesti professionali quali luoghi in cui le persone hanno la possibilità di fare emergere inclinazioni e talenti in vista di una piena realizzazione personale e sociale. Tale aspetto sollecita le organizzazioni, di ogni tipologia e dimensione, a dotare le persone di competenze e valori etico-morali idonei a una costante riorganizzazione del lavoro nella prospettiva della sostenibilità, da intendersi quale sintesi virtuosa tra tutela ambientale, produttività economica, benessere umano. In modo particolare, lo sviluppo di nuove professionalità in un mercato occupazionale caratterizzato da velocità di trasformazione ed elevate soglie di incertezza sollecita a semantizzare in modo appropriato il rapporto tra giovani e lavoro e attribuisce valore alle dimensioni personali, intersoggettive e concretamente situate dell’apprendimento, in un andamento circolare teoria-prassi.
___________
Tutti gli articoli sono disponibili online e scaricabili in formato pdf al sito iusveducation.it



Titolo: For a work that educates: youth and competences for transitionsTipo di pubblicazione: articoloAnno di pubblicazione : 2025Autore: Serena MazzoliRivista:

Titolo: Formare all’inclusione lavorativa. L’esperienza torinese del Corso Universitario di Aggiornamento Professionale ...
16/08/2025

Titolo: Formare all’inclusione lavorativa. L’esperienza torinese del Corso Universitario di Aggiornamento Professionale (CUAP) in “Progettazione di interventi a sostegno del diritto al lavoro in attuazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità”
Autore: Davide Petruzzelli, Valeria Romano
Rivista: IUSVEducation #26 – Supplemento

Abstract
L’articolo illustra gli elementi caratterizzanti del Corso Universitario di Aggiornamento Professionale (CUAP) in “Progettazione di interventi a sostegno del diritto al lavoro in attuazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità”, tenutosi a Torino nel secondo semestre dell’anno accademico 2023-2024. In particolare, interessa sottolineare il potere trasformativo della Convenzione ONU e conseguentemente del Corso Universitario, rispetto al lavoro degli operatori che si occupano di inserimenti lavorativi per persone con disabilità. Viene inoltre osservato come i contenuti del corso di formazione possano trasferirsi dagli operatori ai luoghi di lavoro, fino a investire la società nel suo insieme.

Un primo paragrafo è dedicato al cambio di paradigma proposto dalla Convenzione e a come questa intenda il lavoro per le persone con disabilità. Un secondo paragrafo è dedicato a illustrare l’esperienza del Corso di Formazione indicandone gli insegnamenti principali. Infine, un ultimo paragrafo intende soffermarsi sull’esperienza di formazione interna della Fondazione Casa di Ca**tà Arti e Mestieri promossa da due corsiste del Corso di Formazione Universitario.

Training for workplace inclusion: the experience of the University Professional Development Course (CUAP) in Turin on “Designing interventions to support the right to work in implementation of the UN Convention on the rights of persons with disabilities”
____________

Abstract
The article outlines the characterizing elements of the University Course of Professional Update (CUAP) in “Designing Interventions to Support the Right to Work in Implementation of the UN Convention on the Rights of Persons with Disabilities,” held in Turin in the second semester of the 2023-2024 academic year and sponsored by the Piedmont Region. In particular, it is of interest to emphasize the transformative power of the UN Convention, and consequently of the University Course, with respect to the work of employment placement workers for people with disabilities. It is also noted how the contents of the training course can transfer from the operators to the workplaces, to the point of investing society as a whole.

A first paragraph is devoted to the paradigm shift proposed by the Convention and how it understands work for people with disabilities. A second paragraph is devoted to illustrating the experience of the Training Course by indicating its main lessons. Finally, a last paragraph aims to dwell on the in-house training experience of the Arts and Crafts Charity House Foundation promoted by two female students of the University Training Course.
___________
Tutti gli articoli sono disponibili online e scaricabili in formato pdf al sito iusveducation.it





Nel caso analizzato in questo contributo, l’istituzione regionale e l’ente formativo, in questo caso l’Università di Torino, hanno programmato un Corso di Formazione per implementare l’attuazione del paradigma della Convenzione rispetto agli inserimenti lavorativi. Compito dei corsisti sar....

Titolo: Introduzione generaleAutore: Stéphane Balas, Enrico Miatto, Catherine Négroni, Mariachiara PacquolaRivista: IUSV...
15/08/2025

Titolo: Introduzione generale
Autore: Stéphane Balas, Enrico Miatto, Catherine Négroni, Mariachiara Pacquola
Rivista: IUSVEducation #26 – Supplemento

Questo numero speciale apre allo studio delle relazioni tra lavoro e formazione, all’incrocio tra la densità dei saperi sul lavoro e le forme che lo caratterizzano, con l’obiettivo di interrogare le professioni della formazione e dell’educazione che lo accompagnano. Il lavoro, dimensione centrale dell’azione umana, può essere considerato, a seconda del punto di vista adottato, come un’esperienza, un’attività, un luogo di acquisizione o un punto di appoggio per lo sviluppo di competenze e qualifiche esperte. Tale riflessione è particolarmente utile e necessaria in un periodo contemporaneo in cui, in Italia come in Francia, nel primo quarto del XXI secolo, è forte la tentazione di confondere la questione del lavoro con quella dell’occupazione, e la volontà politica di strumentalizzare la formazione come leva per l’inserimento lavorativo e la lotta alla disoccupazione è molto presente. Tuttavia, in entrambi i Paesi, il campo della formazione professionale ha ereditato i contributi di diverse correnti di analisi dell’attività per la formazione (Champy-Remoussenard, 2005) e figure emblematiche di tali approcci, come Oddone in Italia o Leplat e Pastré in Francia (Pacquola, 2025). Questa eredità impone di pensare il lavoro non solo come luogo di produzione ma anche come spazio di acquisizione di apprendimenti, conoscenze, competenze, sviluppo professionale e professionalizzazione. Ciò implica definire e specificare questa attività umana, nella quale il soggetto pratica, si impegna, si confronta, a volte subisce, ma trasforma anche il contesto professionale, le sue norme e regole, affrontando situazioni lavorative che contribuisce a modellare. Considerare il lavoro in questi termini comporta una revisione dei processi educativi e formativi e delle pratiche professionali correlate, tra cui l’apprendimento in situazione lavorativa, la progettazione e il sostegno di percorsi e dispositivi formativi, l’accompagnamento in alternanza, la certificazione delle competenze, la trasformazione dei contesti professionali e la definizione delle competenze e certificazioni.

Il lavoro, dunque, come categoria epistemologica in grado di ampliare gli elementi formali della ricerca pedagogica e didattica, arricchendone le prospettive e i modelli metodologici che permettono di studiare i processi di costruzione delle conoscenze e competenze e le dinamiche trasformative dell’esperienza formativa.

In specie, le professioni educative e formative intervengono nelle attività di formazione sul lavoro contribuendo alla costruzione di saperi professionali e ai processi di professionalizzazione necessari per l’inserimento lavorativo. Operando sul luogo di lavoro, facilitano l’accesso a forme di saperi e competenze meta-cognitive, sostenendo una dimensione riflessiva dell’azione professionale. Tali professioni svolgono, inoltre, un ruolo centrale nella formazione continua, permettendo l’aggiornamento delle competenze per affrontare cambiamenti, transizioni e crisi. Queste professioni includono non solo insegnanti e formatori, ma anche tutor, educatori, pedagogisti, direttori di agenzie formative, responsabili della formazione e delle risorse umane, progettisti formativi, analisti dei bisogni lavorativi e formativi, ergonomi e decisori politici in diversi settori, dall’istruzione, alla formazione professionale, all’inserimento lavorativo, dalla produzione industriale alla salute.

A partire dalla centralità di tali figure, il volume si struttura lungo quattro assi tematici che offrono una lettura articolata del cambiamento del lavoro. […]

___________
Tutti gli articoli sono disponibili online e scaricabili in formato pdf al sito iusveducation.it

IUSVE - Istituto Universitario Salesiano Venezia

Nel loro insieme, i contributi raccolti in questo volume delineano una visione della formazione come processo generativo e relazionale, capace di interrogare le pratiche, ridefinire i ruoli professionali e aprire scenari di cambiamento sostenibile nei diversi ambiti del lavoro educativo, sociale e p...

E’ online il numero  #26 - Special issue - di IUSVEducation, Rivista interdisciplinare dell'educazione, espressione dell...
31/07/2025

E’ online il numero #26 - Special issue - di IUSVEducation, Rivista interdisciplinare dell'educazione, espressione dello IUSVE - Istituto Universitario Salesiano Venezia.
Questo numero speciale apre allo studio delle relazioni tra lavoro e formazione, all’incrocio tra la densità dei saperi sul lavoro e le forme che lo caratterizzano, con l’obiettivo di interrogare le professioni della formazione e dell’educazione che lo accompagnano. Il lavoro, dimensione centrale dell’azione umana, può essere considerato, a seconda del punto di vista adottato, come un’esperienza, un’attività, un luogo di acquisizione o un punto di appoggio per lo sviluppo di competenze e qualifiche esperte. Tale riflessione è particolarmente utile e necessaria in un periodo contemporaneo in cui, in Italia come in Francia, nel primo quarto del XXI secolo, è forte la tentazione di confondere la questione del lavoro con quella dell’occupazione, e la volontà politica di strumentalizzare la formazione come leva per l’inserimento lavorativo e la lotta alla disoccupazione è molto presente. Tuttavia, in entrambi i Paesi, il campo della formazione professionale ha ereditato i contributi di diverse correnti di analisi dell’attività per la formazione (Champy-Remoussenard, 2005) e figure emblematiche di tali approcci, come Oddone in Italia o Leplat e Pastré in Francia (Pacquola, 2025). Questa eredità impone di pensare il lavoro non solo come luogo di produzione ma anche come spazio di acquisizione di apprendimenti, conoscenze, competenze, sviluppo professionale e professionalizzazione. Ciò implica definire e specificare questa attività umana, nella quale il soggetto pratica, si impegna, si confronta, a volte subisce, ma trasforma anche il contesto professionale, le sue norme e regole, affrontando situazioni lavorative che contribuisce a modellare. Considerare il lavoro in questi termini comporta una revisione dei processi educativi e formativi e delle pratiche professionali correlate, tra cui l’apprendimento in situazione lavorativa, la progettazione e il sostegno di percorsi e dispositivi formativi, l’accompagnamento in alternanza, la certificazione delle competenze, la trasformazione dei contesti professionali e la definizione delle competenze e certificazioni.

Il lavoro, dunque, come categoria epistemologica in grado di ampliare gli elementi formali della ricerca pedagogica e didattica, arricchendone le prospettive e i modelli metodologici che permettono di studiare i processi di costruzione delle conoscenze e competenze e le dinamiche trasformative dell’esperienza formativa. […]

INTRODUZIONE GENERALE
S. Balas, E. Miatto, C. Negroni, M. Pacquola

ASSE 1
LA FORMAZIONE, UNA LEVA PER TRASFORMARE IL LAVORO

Formare all’inclusione lavorativa. L’esperienza torinese del Corso Universitario di Aggiornamento Professionale (CUAP) in “Progettazione di interventi a sostegno del diritto al lavoro in attuazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità”
D. Petruzzelli, V. Romano

For a work that educates: youth and competences for transitions
S. Mazzoli

Améliorer le travail par les compétences transversales et les qualités différentielles : feed back sur des situations de travail lors de reconversions professionnelles
C. Négroni

La formation aux compétences clés : « un tremplin » vers la qualification et l’emploi ?
E. Lepers

Organizational changes in small and medium-sized enterprises (smes): the contribution of work analysis in the formation and validation of transversal skills
M. Pacquola, B. Pacquola, C. Biasin

L’educazione riflessiva e l’integralità della formazione: una prospettiva per lo sviluppo delle competenze professionali in sanità
E. Zane

Character skills and humanistic management: adult education and work transition. Applied research with future managers
A. Ragusa, G. Falcone, F. Coluzzi

Progettare il lavoro dignitoso
A. Molinari

ASSE 2
I DISPOSITIVI DI FORMAZIONE, LEVE PER TRASFORMARE IL LAVORO

Le dispositif de formation en travail social : frein ou levier à la transformation du travail d’accompagnement ?
C. Michel

“Da dove riparto?” Il coaching come strumento educativo di empowerment con giovani in dispersione scolastica e NEET
A. Meneghetti

Educazione estetica, “artigianalità” e scuola. Una riflessione pedagogica tra Outdoor Education e Land Art
C. Righettini

La narrazione con le carte Dixit come strategia di pensiero visuale nella pratica formativa blended in sanità
S. Catalano, A. Scaramellini

Besoins de formation et réalités d’un métier. Analyse d’un dispositif innovant au service du développement de l’emploi en maraîchage biologique
T. Levené

Workplace Spirituality: un ponte tra crescita personale, formazione e professione
M. C. Bussani

ASSE 3
IL LAVORO, UNA LEVA PER FORMARE?

L’apprendimento basato sul lavoro: politiche e modelli
C. Chiusso

Una “road map” per ripensare i processi formativi nei contesti di lavoro: quattro traiettorie per promuovere nuove pratiche di apprendimento sul e nel flusso di lavoro
C. Piagnalberi

Promouvoir la situation de travail comme lieu de formation : enjeux et transformations. Le cas d’une formation du secteur de la propreté.
I. Ghesquière, L. Petit

Dispositivi istituzionali e pratiche trasformative. Un dialogo tra Pedagogia speciale e Pedagogia istituzionale nei servizi educativi per l’inclusione
E. Miatto

La formazione sul campo nel lavoro educativo con l’infanzia
A. Infantino, D. Ghidini

ASSE 4
PENSARE ALLA TRASFORMAZIONE DELLE PROFESSIONI EDUCATIVE E FORMATIVE IN BASE AI CONTESTI PROFESSIONALI E LAVORATIVI

Vers une digitalisation du Conseil en Evolution Professionnelle (CEP) ? Quelles évolutions possibles des compétences des conseillers?
D. Noël, S. Legrand

Une évaluation certificative apprenante pour transformer le travail des formateurs des centres de formation agricole
C. Roux, F. Heraut, C. Belouet, S. Bondoux

Accompagner les dynamiques de positionnement professionnel des formateurs par l’analyse réflexive des pratiques
M. Roux

_____________
Tutti gli articoli sono disponibili online e scaricabili in formato pdf al sito iusveducation.it



Rivista completa in formato PDF: IUSVEducation_ -issue.pdf INTRODUZIONE GENERALES. Balas, E. Miatto, C. Negroni, M. Pacquola(pp. 6-35) ASSE 1LA FORMAZIONE, UNA

Indirizzo

Via Del Salesiani 15
Mestre
30174

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando IUSVEducation pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta L'azienda

Invia un messaggio a IUSVEducation:

Condividi

Digitare