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26/10/2025

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Seguici su , uno spazio per i curiosi del mondo⁣⁣.⁠Vale ancora la pena perdere un’ora di sonno in primavera e guadagnarn...
25/10/2025

Seguici su , uno spazio per i curiosi del mondo⁣⁣.⁠

Vale ancora la pena perdere un’ora di sonno in primavera e guadagnarne un’altra in autunno? Il dibattito sul passaggio da ora solare a legale e viceversa è tornato attuale negli ultimi anni. Si scontrano due opinioni: da un lato chi sostiene che il cambio dell’ora abbia una serie di benefici economici e dall’altro chi sostiene che crei più danni che benefici.

Secondo Terna, l’azienda che gestisce la rete di trasmissione nazionale, nei sette mesi di ora legale del 2025 il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi di energia per 310 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 120 mila famiglie. Questo dato si traduce in un risparmio economico di oltre 90 milioni di euro.

Se allarghiamo lo sguardo a tutta l’Europa, però, il dibattito si riapre, perché il risparmio si realizza principalmente nei Paesi del Sud Europa, dove le ore di luce e di buio si alternano in modo diverso rispetto ai Paesi del Nord. Non è un caso che da anni le istituzioni europee discutano di cosa fare col cambio dell’ora, consapevoli che la maggior parte dei cittadini vorrebbe poter scegliere solo uno dei due orari, senza più fare cambi.

Inoltre, nel 2008 una ricerca pubblicata sul New England Journal of Medicine ha mostrato che nelle due settimane successive al passaggio all’ora legale si alterano i cicli del sonno e della veglia, causando un aumento del tasso di infarti (+1,1%), di incidenti stradali (+12%) e di infortuni sul lavoro (+5,7%).

E voi cosa ne pensate?

Oggi è il World Pasta Day e - anche quest’anno - siamo campioni del mondo per consumo medio di pasta: anche nel 2024 cia...
25/10/2025

Oggi è il World Pasta Day e - anche quest’anno - siamo campioni del mondo per consumo medio di pasta: anche nel 2024 ciascuno di noi ne ha consumata in media 23 kg in un anno!

Questa giornata fu per la prima volta celebrata nel 1998 a Napoli e da allora i numeri di produzione e consumo della pasta non hanno fatto altro che aumentare: siamo passati da 9,1 milioni di tonnellate di pasta prodotti nel mondo a 17 milioni di tonnellate.

E sì, lo sapete già chi guida la classifica di produzione: proprio noi. L’Italia è al primo posto con oltre 4,2 milioni di tonnellate prodotte nel 2024. E non solo siamo il Paese che ne produce di più, ma anche quello che ne consuma e ne esporta di più: ogni italiano mangia in media 23,3 kg di pasta all’anno, più di chiunque altro al mondo.

Rispetto all’esportazione, quasi il 60% della pasta italiana arriva all’estero, raggiungendo circa 200 Paesi. Nel 2024 sono state esportate oltre 2,4 milioni di tonnellate per un valore di 4 miliardi di euro - pari a 80 milioni di piatti di pasta italiana serviti ogni giorno nel mondo.

Certo, i dazi statunitensi non aiutano. Al momento il Dipartimento del commercio statunitense ha imposto dazi al 15% su tutti i prodotti provenienti dall’Unione europea ma, più recentemente, sembra che il Dipartimento stia valutando delle tariffe aggiuntive sulle importazioni definite “antidumping” e che - in via preliminare - arriverebbero al 91,74%.

Queste tariffe vengono imposte per riequilibrare il prezzo dei prodotti stranieri che si presume siano stati venduti ad un prezzo più basso rispetto a quello praticato nel proprio Paese o al di sotto dei costi di produzione, ma al momento la decisione non è definitiva.

24/10/2025

Avete fatto i vostri primi investimenti e vi state chiedendo… e adesso?

In questo video scopriamo cosa succede dopo il primo anno da investitori: come monitorare il portafoglio, quando fare il ribilanciamento e come funziona la tassazione. Investire non è un evento, ma un processo continuo.

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Abbiamo fatto di tutto per ottenere il voto fuorisede in Italia. Ora c’è anche una proposta di legge di iniziativa popol...
24/10/2025

Abbiamo fatto di tutto per ottenere il voto fuorisede in Italia. Ora c’è anche una proposta di legge di iniziativa popolare, per cui sono state raccolte più di 50 mila firme, grazie a tutte e tutti voi.

Sono quattro anni che, insieme a e alla , proviamo a rompere il muro di gomma della politica e del sistema burocratico nei confronti di questo tema. Abbiamo girato l’Italia, incontrato studenti e studentesse nelle università, organizzato due manifestazioni davanti al Parlamento e portato il tema sul palco di Sanremo grazie agli amici del .

Grazie a questa mobilitazione, l’Italia ha sperimentato con successo due volte il voto fuorisede: per le elezioni europee del 2024 e per i referendum dell’8 e 9 giugno 2025. Adesso, però, serve una legge definitiva. Nei prossimi giorni depositeremo la proposta in Senato e continueremo a lavorare con la politica, monitorando che faccia il suo dovere per trovare le soluzioni più efficaci e garantire questo diritto.

In Italia ci sono cinque milioni di studenti e lavoratori che non possono esercitare il proprio diritto di voto dalla città in cui abitano. Con diversi sistemi, quasi tutti i Paesi dell’Unione Europea consentono di votare al di fuori del proprio Comune di residenza. Gli unici altri Stati dell’UE a non concedere questo diritto sono Malta, Cipro e l’Italia.

Ora tocca al Parlamento, non ci sono più scuse.

23/10/2025

La storia che devi conoscere oggi, giovedì 23 ottobre: la Knesset, cioè il parlamento israeliano, ha approvato in prima lettura l'annessione formale della Cisgiordania occupata. La decisione non è ancora ufficiale, dato che mancano ancora tre votazioni. In ogni caso, come è possibile che Israele approvi una mozione del genere durante il cessate il fuoco a Gaza?

L’indagine 2025 di Altroconsumo fotografa un Paese dove il prezzo del carrello della spesa continua a correre più dell’i...
23/10/2025

L’indagine 2025 di Altroconsumo fotografa un Paese dove il prezzo del carrello della spesa continua a correre più dell’inflazione, e dove la possibilità di risparmiare dipende sempre più da dove si vive. Tra Nord e Sud non è solo una questione di redditi, ma di concorrenza: dove ci sono più catene, i prezzi scendono; dove ce ne sono poche, il supermercato diventa quasi un monopolio locale.

Secondo i dati raccolti da Altroconsumo, una famiglia di quattro persone può arrivare a risparmiare fino a 3.700 euro all’anno scegliendo i prodotti più economici nei punti vendita più convenienti. Un risparmio del 38%, su una spesa media annua stimata dall’ISTAT in 9.276 euro. Anche un single, con un po’ di attenzione, può alleggerire la spesa di oltre 2.200 euro annui.

Dietro la classifica, però, c’è una questione più ampia: la geografia della convenienza. In Trentino Alto Adige, la spesa assorbe l’11% del reddito medio familiare. In Puglia e Calabria, si arriva a quasi il 19%. Una differenza enorme, che riflette la forza (o la debolezza) della concorrenza territoriale. Al Nord, dove le insegne si contendono i clienti, i prezzi restano più bassi; al Sud, dove il mercato è più concentrato, si paga di più anche per i beni di prima necessità.

E mentre l’inflazione generale è scesa all’1,6%, i prezzi dei beni alimentari continuano a crescere a ritmi tripli: +4% nell’ultimo anno, +25% circa dal 2021. Dentro il carrello, alcune voci fanno paura: olio d’oliva +94%, fragole +68%, pecorino +51%, caffè macinato +48%, riso +46%.

Difficile che i prezzi tornino ai livelli pre-pandemia, ma capire dove e come spendere resta una forma di resistenza quotidiana contro l’aumento dei prezzi. La mappa del carrello, più che una fotografia dei prezzi, racconta un pezzo della disuguaglianza italiana: al Nord la concorrenza tiene i costi sotto controllo, al Sud la spesa pesa di più sul reddito e sulle abitudini.

22/10/2025

Da settimane gli Stati Uniti stanno attaccando delle presunte barche di narcotrafficanti nel Mar dei Caraibi, soprattutto al largo delle coste del Venezuela. Questi attacchi fanno parte di una "guerra alla droga" dichiarata da Donald Trump ai cartelli del narcotraffico venezuelani e al presidente Nicolás Maduro, accusato di esserne a capo.

Sotto a questa storia, però, sembra esserci qualcosa di più: Trump ha autorizzato la CIA a operare in Venezuela, in quello che potrebbe essere un tentativo di colpo di Stato simile a quelli che gli Stati Uniti orchestravano negli anni '70 e '80. Dietro a tutto questo sembrano esserci interessi economici, politici e un più grande piano per riaffermare l'egemonia degli Stati Uniti in tutto il continente.

Ce l’abbiamo quasi fatta!In Italia, come sapete, manca ancora una legge definitiva sul voto fuorisede. Per questo insiem...
22/10/2025

Ce l’abbiamo quasi fatta!

In Italia, come sapete, manca ancora una legge definitiva sul voto fuorisede. Per questo insieme a e alla abbiamo presentato una legge di iniziativa popolare per la quale dobbiamo raccogliere 50 mila firme entro gennaio.

A questa campagna hanno già aderito in tantissime altre realtà e ora siamo quasi arrivati all’obiettivo!

In Italia ci sono cinque milioni di studenti e lavoratori che non possono esercitare il proprio diritto di voto dalla città in cui abitano. Con diversi sistemi, quasi tutti i Paesi dell’Unione Europea consentono di votare al di fuori del proprio Comune di residenza. Gli unici altri Stati dell’UE a non concedere questo diritto sono Malta, Cipro e l'Italia.

L'Italia ha sperimentato con successo due volte il voto fuorisede: per le elezioni europee del 2024 e per i referendum dell'8-9 giugno 2025. Nel 2024 circa 24mila studenti e studentesse fuorisede si sono iscritti per votare dal Comune di domicilio. Quest’anno la richiesta è stata presentata da più di 67mila persone, tra cui 38.105 studenti e studentesse, 28.430 lavoratrici e lavoratori, e 770 cittadini che si trovano fuori dal proprio Comune per motivi di cura. Tra gli studenti stessi, si è registrato un aumento di ben 14.000 iscritti rispetto alle Europee.

La mancanza di una legge rende possibile votare a distanza solo con questi espedienti. In realtà, una legge ci sarebbe anche: è stata approvata dalla Camera ed è ferma nei lavori del Senato da due anni. Si tratta di una legge delega che vincolerebbe il governo a scrivere uno o più decreti legislativi per garantire il voto fuorisede.

Questa legge è ferma al primo step da troppo tempo e quindi abbiamo deciso di proporne una noi. Se la politica non si muove, sul voto fuorisede ci muoviamo noi.

Firma e sostieni l'iniziativa sulla piattaforma del Ministero della Giustizia:

- Vai sul sito firmereferendum.giustizia.it
- Fai l'autenticazione tramite SPID, Carta d'Identità Elettronica (CIE) o altri sistemi di identità digitale
- Vai su Elenco Iniziative > Filtri rapidi > Ricerca testuale > Inserisci "Voglio votare fuorisede" e firma la proposta

22/10/2025

Oggi, mercoledì 22 ottobre, il Museo del Louvre riapre dopo il furto di otto gioielli del valore di circa 90 milioni di euro, avvenuto domenica. Un episodio che ha suscitato ampie discussioni sullo stato di conservazione e protezione del museo e delle opere al suo interno. Ce ne parla da Parigi.

Il Parlamento europeo ha approvato ieri in via definitiva la riforma delle patenti di guida, con l’obiettivo di migliora...
22/10/2025

Il Parlamento europeo ha approvato ieri in via definitiva la riforma delle patenti di guida, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale. L'obiettivo? Ridurre le quasi 20mila vittime all’anno sulle strade dell’Unione.

Ecco le principali novità:

- Quella più evidente è mettere anche i 17enni al volante: potranno ottenere la patente di categoria B, ma solo se fino ai 18 anni guidano affiancati da un conducente esperto.

- Per tutti i neopatentati viene introdotto un periodo di prova di almeno due anni, durante il quale valgono regole più rigide e sanzioni più severe per infrazioni come la guida in stato di ebbrezza, la distrazione da smartphone o la mancata cintura di sicurezza.

- Cambia anche l’esame: dovrà includere domande sui rischi degli angoli ciechi, sui sistemi di assistenza alla guida, sull’apertura sicura delle portiere e sull’attenzione ai pedoni, ciclisti e bambini.

- La patente diventa digitale, sul cellulare. I Paesi membri però potranno scegliere se continuare a richiedere la versione fisica.

- Sospensione e ritiro della patente valgono in tutti i Paesi dell'UE: fino ad oggi circa il 40% delle infrazioni commesse all’estero resta senza conseguenze.

- Cambia la validità delle patenti: 15 anni per moto e auto, 5 per quelle per camion e autobus. I Paesi membri potranno ridurre la durata a 10 anni se la patente vale anche come documento d’identità, e prevedere controlli medici più frequenti sopra i 65 anni, con test su vista e condizioni cardiovascolari.

22/10/2025

Secondo il nuovo rapporto ISTAT 2025, durante il 2024 circa una persona su dieci (il 9,9%) ha rinunciato, nell’arco dell’ultimo anno, a visite o esami. Le motivazioni principali sono due:
📌 liste d’attesa troppo lunghe (per il 6,8%)
📌 difficoltà economiche (per il 5,3%)

È un fenomeno che ormai conosciamo bene, ma che è in continua crescita: nel 2023 era il 7,5% della popolazione ad aver rinunciato a prestazioni sanitarie. Ancora prima, nel 2019, la percentuale era il 6,3%. In 5 anni quindi la quota è cresciuta del 3,6%.

Oltre alle liste d’attesa, che sono ormai diventate un problema cronico del nostro servizio sanitario, è aumentato anche il numero di persone che rinunciano alle cure per ragioni economiche (+1,1% nel 2024 rispetto all’anno precedente). Allo stesso tempo, tra chi invece può permettersi cure a pagamento, è cresciuto il ricorso al privato, senza alcun rimborso. Nel 2024, il 23,9% ha pagato interamente di tasca propria l’ultima visita o esame specialistico. Una percentuale che è cresciuta di ben 4 punti percentuali in un solo anno.

Ma chi rinuncia di più alle cure?
🙋‍♀️ Le donne: l’11,4% ha dichiarato di aver rinunciato a cure, contro l’8,3% degli uomini
👱‍♀️ In particolare, le donne giovani: tra i 25 e i 34 anni ha rinunciato il 12,5% delle ragazze, contro il 7,1% dei coetanei
🇮🇹 I cittadini del Centro e del Sud: il 10,7% dei residenti nelle regioni del Centro e il 10,3% dei residenti al Sud, contro il 9,2% dei residenti al Nord

Va detto però che sono proprio i residenti al Nord ad aver avuto il peggioramento più forte, con un aumento di 4,6 punti percentuali in 5 anni.

Indirizzo

Viale Certosa 2
Milan

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