Nonsolomilano

Nonsolomilano Rivista di attualità, moda, società reg. Tribunale di Milano

SETTEMBRE AL CINEMASul finire dell’estate escono nelle sale svariate nuove pellicole; tra esse analizzeremo un paio di f...
11/09/2025

SETTEMBRE AL CINEMA

Sul finire dell’estate escono nelle sale svariate nuove pellicole; tra esse analizzeremo un paio di film di genere assai differente, che hanno colpito la nostra attenzione.

“LOCKED – In trappola” è un film thriller claustrofobico, che si incentra sulla vita di un delinquentello di città di nome Eddie (Bill Skarsgård), abituato a colpire in fretta e sparire nel nulla. Uscito di prigione, cerca di impegnarsi per cambiare la sua esistenza, anche perché padre di una dolce e innocente bambina, ma tutto pare remargli contro.

Ad un certo punto, piegato dalle circostanze che non gli consentono di trovare un lavoro, ad un parcheggio poco frequentato sbaglia bersaglio. Si risolve a forzare un SUV che appare una refurtiva facile e piuttosto allettante, ma si ritrova intrappolato in un incubo tecnologico molto più grande di lui: porte che non si aprono, vetri blindati, nessuna via di uscita. Solo una voce di un anziano lo contatta, ma non si intende che cosa voglia da lui. Ed è solo l’inizio.

Il nemico pare conosca ogni sua mossa. Dietro tutto questo c’è un uomo che non vuole palesare la propria identità; si chiama William (Antony Hopkins) e non crede più nelle leggi e nella giustizia, mentre sembra trarre conforto solo dalle disgrazie che crea agli altri agendo nell’ombra, in modo vendicativo e spietato; un uomo – come si scoprirà – dalla doppia vita e irreprensibile agli occhi dei più. Ormai intrappolato da ore nel veicolo, il giovane Eddie dovrà lottare contro il tempo e contro i propri demoni per tentare di salvarsi, mentre l’anziano proprietario del mezzo non gli concede alcuna pietà e traspone e riversa sulla sua vittima ogni malessere personale.

Un thriller ad alta tensione, adrenalinico, dove ogni secondo conta e la redenzione non è contemplata. Remake di un analogo film argentino del 2019, il film merita soprattutto per la resa dei due protagonisti, denotando alcune ingenuità nello svolgimento. Un film che utilizza sapientemente lo scambio dei ruoli vittima-carnefice e trasuda un’atmosfera ostile; la metropoli americana non risulta riconoscibile. Sfondi urban e dark non preludono a nulla di buono e una dose di narrazione evidenzia delinquenza disseminata tra le strade; nell’America in crisi sopravvivere è davvero dura.

Orso d’argento per la sceneggiatura del film “LO SPARTITO DELLA VITA”, eletto miglior film tedesco del 2024; la pellicola arriva ora in Italia per narrare le vicende dei Lunies, una famiglia disgregata.

Lissy (Corinna Harfouch, premiata per il ruolo) e Gerd (Lars Eidinger) vivono in una cittadina nel nord della Germania, ma alle soglie della vecchiaia subentra una fase critica: Gerd, affetto da demenza, sfugge al controllo di Lissy e risulta sempre più ingestibile; la moglie a sua volta, un tempo solida e forte, inizia a mostrare segni di fragilità fisica ed emotiva. È questo il momento in cui la coppia avrebbe più bisogno dei propri figli.

D’altronde i due figli Tom e Ellen sono molto impegnati con le proprie vite, anch’esse piuttosto complicate. Tom, direttore d’orchestra, è alle prese con la direzione di una composizione ("Sterben") di un amico difficile da gestire e in attesa di diventare padre della figlia dell’ex compagna, che vuole affidare a lui piuttosto che al padre naturale. Da parte sua la sorella Ellen lavora come assistente in uno studio dentistico e conduce una vita disordinata e tormentata, e finisce per intrecciare una relazione con un medico sposato, con cui condivide la passione per l’alcool.

La precaria situazione di salute della coppia di genitori potrebbe essere l’occasione per un riavvicinamento catartico e un confronto sincero ed emotivo, che ora il poco tempo a disposizione potrebbe finalmente portare alla luce. Ma antiche incomprensioni e segreti inespressi affiorano con prepotenza, rendendo difficile la riconciliazione.

Abbinando riferimenti fortemente autobiografici a momenti di finzione, il regista Matthias Glasner osa scardinare il tabù più inviolabile: quello dell’affetto che, per convenzione, si attribuisce ai legami familiari. Mette a n**o con la sua analisi sottile e affilata sentimenti e pensieri intimi dei protagonisti attraverso il punto di vista di ognuno, e così riesce a trasformare una storia privata in un racconto universale, che con coraggio affronta i grandi temi dell’esistenza e della contrapposizione generazionale. Dramma e commedia, humour e austerità, grottesco e sublime si mescolano e si fondono in un’unica musica; uno spartito dirompente e trascinante, denso, spiazzante e imprevedibile.

Locked – In trappola (U.S.A.)
Regia: David Yarovesky
Genere: thriller
Durata: 95’
Voto: 6/7

Lo spartito della vita (Germania)
Regia: Matthias Glasner
Genere: dramma sentimentale
Durata: 180’
Voto: 7 e mezzo

GIOVANI TALENTI DEL CICLISMOALLA 53ª FRECCIA DEI VINI NELL’OLTREPÒ23 anni, danese, magro, biondino e timido; indossava i...
08/09/2025

GIOVANI TALENTI DEL CICLISMO
ALLA 53ª FRECCIA DEI VINI NELL’OLTREPÒ

23 anni, danese, magro, biondino e timido; indossava il pettorale numero 50 il vincitore Dennis Lock quando ha tagliato il traguardo di Rivanazzano Terme nella 53ª edizione della Freccia dei Vini appena conclusa, esattamente dopo 3 ore, 33 minuti e 06 secondi. Un grande classico del ciclismo su strada, che si dipana in parte nella pianura padana e per un vasto tratto tra i vigneti e i saliscendi sulle dolci colline dell’Oltrepò. Manifestazione storica che si ripete dal 1972 (con le sole eccezioni del 2020 e 2021 causa Covid).

Riservata rigorosamente ai non professionisti e ai corridori under23, la gara prevede un percorso di 155 Km. e 1630 m. di dislivello e attira iscrizioni anche da molti stranieri. Un percorso impegnativo che ha visto la partenza da piazza Duomo a Voghera per poi compiere un anello toccando Casei Gerola, Silvano Pietra, Corana, Cervesina, Pancarana, Pizzale e ritorno verso Voghera fino alla volta di Torrazza Coste, Casteggio, Broni, Stradella e andare a inerpicarsi verso i borghi collinari di Montù Beccaria, S. Maria della Versa, Montecalvo Versiggia, Pometo, Fortunago, Montesegale, Godiasco e Salice Terme; località queste ultime dove si ripete un piccolo anello per chiudere la corsa a Rivanazzano, comune scelto quest’anno per l’arrivo.

Una fucina di giovani talenti, cui hanno fatto da patron due indimenticabili campioni: Claudio Chiappucci (in foto da solo e col vincitore) e Gianni Bugno (in foto col sindaco di Rivanazzano Alice Zelaschi). Da rimarcare la vittoria netta del giovane danese che è rimasto in solitaria per una volata di ben 70 chilometri, infliggendo a lungo oltre 1 minuto di distacco verso i suoi diretti inseguitori, che con caparbietà hanno recuperato un po’ di margine sul finale. Parliamo del secondo sul podio, il 22enne Filippo Agostinacchio – già vicecampione europeo – e del terzo classificato, il 19enne Riccardo Lorello.

“Molti di questi ragazzi passano nelle categorie dei professionisti, questa gara è un importante test e un trampolino di lancio verso competizioni maggiori” precisa sul palco allestito davanti alle terme Emanuele Bombini, già vincitore nella edizione del 1979 e Presidente del comitato organizzatore. Tra i vincitori delle varie edizioni si annoverano Giovanni Battaglin (vincitore della prima edizione e poi nel 1981 artefice della doppietta Giro d’Italia e Vuelta), Giuseppe Martinelli (1° nel 1974), Vittorio Algeri (1° nel 1976) o Tullio Cortinovis (1° nel 1982-1983).

Coppe e trofei per i migliori, bottiglie di spumanti e vini di eccellenza e confezioni di altri prodotti locali e solo per il vincitore la maglia rossa limited edition. Una gara altamente selettiva che ha coinvolto una trentina di squadre e oltre 180 giovani ciclisti, non tutti arrivati al traguardo.

DANGEROUS ANIMALS: UN FILMSUL RAPPORTO UOMO-NATURADangerous Animals del regista Sean Byrne segue la storia di Zephyr (Ha...
21/08/2025

DANGEROUS ANIMALS: UN FILM
SUL RAPPORTO UOMO-NATURA

Dangerous Animals del regista Sean Byrne segue la storia di Zephyr (Hassie Harrison), una giovane surfista in fuga da un passato difficile e dalla vita ordinaria, che decide di viaggiare lungo la costa orientale australiana alla ricerca di serenità, per restare sola a tu per tu con l’oceano.

Dopo un incontro inaspettatamente romantico con un altro surfista, per evitare i propri sentimenti Zephyr fugge e mentre si prepara a lanciarsi in acqua viene rapita da Tucker, un organizzatore di tour su barca. Prigioniera in mezzo all’oceano, dovrà cercare di ingannare il suo carceriere per non avere la peggio.

Appena uscito nelle sale (esattamente dal 20 agosto), il film è stato girato lungo la Gold Coast australiana anche in pieno inverno e in notturna e presenta molte scene girate sull’acqua e mediante telecamera.

Zephyr è descritta come una ragazza libera, che viaggia su un furgone su e giù lungo la costa, ma la sua libertà è solo apparente e il suo mezzo di trasporto si trasforma in una trappola. Zephyr e Tucker apparentemente sono simili, due outsider: amano l’oceano, la solitudine e provengono da vicende dolorose, ma Zephyr tende ad allontanarsi e ad allontanare le persone, Tucker invece si impone su di loro.

La sceneggiatura non sempre lineare è curata da Nick Lepard, grande amante del surf e della California. Ha cominciato a elaborare l’idea del film dall’immagine di qualcuno che nasconde un’altra persona in una sacca da surf. Le sue ricerche poi l’hanno portato a esplorare la rappresentazione culturale degli squali e si è documentato con scritti di alcuni scienziati, che criticavano i film dove gli squali venivano dipinti come mostri assetati di sangue. Di qui è nato il personaggio di Tucker, che alimenta l’ossessione della gente comune per gli squali, ma si propone come loro protettore.

Il copione poi è arrivato a Sean Byrne, regista di film horror, che ha fatto suo il progetto lavorando con grande interesse a un film in cui non fosse lo squalo il vero antagonista. Dalle scene accurate all’illuminazione, sia all’interno che all’esterno della barca, fino agli effetti visivi, tutto conferisce verità alla narrazione e assicura libertà di movimento agli attori, ma non manca qualche ingenuità nel dipanarsi degli eventi.

Il cast è formato da attori che hanno recitato in serie televisive trasmesse sulle principali piattaforme e hanno dato vita ai personaggi spingendosi oltre i loro limiti, rivelando buone capacità interpretative. Anche la colonna sonora sottolinea i momenti più intensi ed emotivi del film, contribuendo a tenere alta la tensione, che da un certo punto in poi pervade la pellicola. Per gli argomenti e lo svolgimento piacerà ad un pubblico giovane.

DANGEROUS ANIMALS
IL VERO PREDATORE NON È IN ACQUA (Australia, Canada, U.S.A.)
Regia: Sean Byrne
Genere: avventura, horror
Durata: 98’
Voto: 6 +

MILANO CAPITALE DEL FOOD & BEVERAGEA Tutto Food 2025 95mila visitatori – Ingressi a Best Wine Stars da 45 paesi diversi ...
30/07/2025

MILANO CAPITALE DEL FOOD & BEVERAGE
A Tutto Food 2025 95mila visitatori – Ingressi a Best Wine Stars da 45 paesi diversi – Nutraceutica e sostenibilità - “Miglior prodotto Food 2025” premia l’innovazione

Si sono conclusi mesi importanti per il settore Food & Beverage, che ha visto protagonista Milano sotto vari aspetti: quello fieristico ed espositivo con i due grandi appuntamenti Tutto Food a Rho Fiera e Best Wine Stars all’ex Palazzo del Ghiaccio, e quello legato ai premi ai prodotti di punta, eventi che solitamente hanno luogo nella metropoli lombarda.

A maggio i 10 padiglioni fieristici di Tutto Food hanno accolto 95mila visitatori, un quarto dei quali dall’estero (tra top buyers e rappresentanti di grandi catene di ristorazione o della distribuzione), tanto da indurre gli organizzatori di Fiere di Parma a programmare subito una nuova edizione milanese per il 2026 (cui ha aderito il 70% degli espositori dell’edizione conclusa). Best Wine Stars non è stata da meno sfoggiando 1200 etichette (nazionali e non) dentro l’openspace dell’ex Palazzo del Ghiaccio, contando negli ingressi il 55% di buyer, il 35% di appassionati e il 10% di giornalisti.

Networking mirato, talk e masterclass di approfondimento, ospiti di rilievo: queste le formule vincenti dei grossi hub settoriali che fanno perno su Milano, permettono il rafforzamento degli operatori e costituiscono un’ambita vetrina dal respiro internazionale.

Ogni manifestazione comprende anche momenti di sintesi delle eccellenze e immancabili premi ai prodotti o alle etichette migliori, che svelano evoluzione e tendenze; tra gli altri Best Wine Stars ha destinato un premio a 10 locali milanesi che si distinguono per eccellenza, qualità, accoglienza e capacità narrativa quali ambasciatori dell’enogastronomia (Barba Milano, Dasein, Element bā, Gran Baguttin, La Dogana del Buongusto, Nabucco, Ribot Borghetto, Ristorante Don Juan, Tannico Wine Bar, Ugo Cocktail Bar).

Se Tutto Food e Best Wine Stars hanno assegnato premi speciali a filiere enogastronomiche di eccellenza, particolare rilievo assume l’iniziativa Food Match, che nei mesi scorsi ha realizzato un’analisi su una vasta community di 18mila realtà aziendali nel settore alimentare e della grande distribuzione; realtà dimostratesi per l’86% sensibili al tema dell’innovazione. Secondo la rilevazione il 60% delle aziende si concentra sulla riduzione di sprechi e la promozione dell’economia circolare e della sostenibilità, il 38% è impegnato nello sviluppo di automazione e robotica, mentre il 29% si dedica allo sviluppo di filiere tracciabili.

Conoscere le propensioni della clientela è aspetto fondamentale, così le nuove tendenze si legano al benessere e alla salute, con prodotti che apportano benefici terapeutici e come si suol dire “nutraceutici” (57%), registrando una crescente richiesta e offerta di prodotti con aggiunte proteiche. Parallelamente una crescente attenzione verso la personalizzazione (20%) e verso la trasparenza e la naturalità si traduce nella propensione alla clean label (56%), dove campeggiano ingredienti semplici e mancano additivi artificiali.

Grazie ai partner NielsenIQ per gli andamenti di mercato e Bva Doxa per il panel di consumatori italiani, Food Match ha individuato e svelato i vincitori del premio “Miglior Prodotto Food 2025”, giunto alla sua 11° edizione: si va dagli alimenti a basso contenuto di grassi e/o calorico come Cotosnella della Fileni Alimentare S.p.A. o le confetture Santa Rosa Zero della Valsoia, a prodotti di punta come la serie De Cecco Chef Edition o la Burrata della Granarolo. Premiati alimenti innovativi come le Spuntinelle carota e patata viola della Morato Pane S.p.A. o Asiago Dop Stagionato Snack dei caseifici Granterre come spezzafame salutari, la Bevanda nocciola e avena di Almas S.r.l., la Di Marco Pinsa Classica Frozen e Tasting experience double Tiramisù della storica Icam per condensare gusto e praticità. Mentre i tre premi speciali (Packaging, Sostenibilità, Convenienza) sono andati rispettivamente a Riverfrut Società agricola per la Linea Vellutate e zuppe fresche gourmet SaiChé, ad Andriani per le Penne Cavolfiore, a Italpizza Spa per La Bomba Margherita.

Tutto Food
Fiera Milano, Rho
Maggio 2026
www.tuttofood.it

Best Wine Stars
Ex Palazzo del Ghiaccio
Maggio 2026
www.bestwinestars.com

Food Match
www.foodmatch.it

SPUNTI PER VACANZE: SULLA TRATTA MILANO-PARIGI PAESI E CITTA’INCANTEVOLIIL FRECCIAROSSA COMPIE 4 CORSE AL GIORNO – A GIU...
24/07/2025

SPUNTI PER VACANZE: SULLA TRATTA MILANO-PARIGI PAESI E CITTA’
INCANTEVOLI

IL FRECCIAROSSA COMPIE 4 CORSE AL GIORNO – A GIUGNO INAUGURATA LA TRATTA TRENITALIA PARIGI-MARSIGLIA

Le vacanze in treno offrono un modo piacevole, versatile e sostenibile per esplorare diverse destinazioni in Italia e in Europa. Si può scegliere tra viaggi di lusso, viaggi low cost o itinerari tematici su treni che permettono di ammirare paesaggi mozzafiato e vivere esperienze uniche. Treni iconici come il Venice Simplon Orient-Express o La Dolce Vita Orient-Express assicurano un'esperienza di viaggio esclusiva con comfort, servizi e ristoranti di alta qualità. Ma è possibile scoprire città italiane e europee anche in modi più convenienti utilizzando appositi pass (es. Interrail, i cui costi variano a seconda dell’età del viaggiatore e dei giorni di viaggio) o approfittando di offerte volta a volta disponibili, o premurandosi di prenotare i biglietti con largo anticipo per aggiudicarsi le tariffe migliori.

Una delle tratte classiche è quella tra Milano e Parigi, sulla quale i treni Frecciarossa effettuano quattro corse giornaliere: due verso la capitale francese (alle 6:25 e alle 15:53) e due da Parigi verso la metropoli lombarda (alle 7:30 e alle 15:20). Oltre a quella di Torino, le fermate intermedie sono Oulx, Modane, Saint-Jean-de-Maurienne, Chambéry, Lione.

Il tempo di percorrenza totale è di circa 7 ore e, a seguito dell’inaugurazione del 2021, la linea è stata ripristinata dal 1° aprile 2025 dopo un’interruzione causata da una frana nell’agosto 2023 nella valle della Maurienne. Anche l’analogo servizio TGV INOUI tra Parigi e Milano è ripartito nello stesso periodo, esattamente il 31 marzo 2025. A tornare in collegamento diretto con Parigi è anche Torino, la prima fermata del treno; così anche il Piemonte vedrà crescere il traffico turistico e tornerà a dialogare con la sua regione gemella, la Savoia.

Un viaggio che per la prima parte si snoda tra paesaggi alpini, è sostenibile, consente assoluto relax e di fermarsi lungo il percorso; oppure si può programmare un viaggio più breve, approfittando di qualche giorno di vacanza, scegliendo una o più tappe dell’itinerario ferroviario. Incontriamo dapprima Oulx, un piccolo comune italiano quasi al confine con la Francia, situato a 1.100 metri di altitudine, che diventa buona base per esplorare l’Alta Val di Susa con i suoi laghi e le grotte e, d’inverno, per sciare nella nota località di Sauze d’Oulx.

Segue l’alpina Modane, prima stazione francese situata all’interno del Parco nazionale della Vanoise, nota per il maestoso forte del Replaton (in foto) col suo ruolo decisivo assunto anche nel 1940 per fermare le truppe fasciste. Il treno prosegue per Saint-Jean-de-Maurienne, altra cittadina montana snodo di limitrofe località sciistiche (in foto: una stradina impervia di Montvernier), e poi per Chambéry, graziosa cittadina capoluogo della Savoia, che vale una sosta per visitare il castello (in foto), i musei e le gallerie d’arte; tra l’altro è gemellata con la città di Torino.

Consigliato poi un soggiorno di qualche giorno o un weekend lungo a Lione, ultima fermata che precede la destinazione finale del treno Parigi-Gare de Lyon. Considerata la capitale gastronomica di Francia, capoluogo della regione Alvernia-Rodano-Alpi, Lione ha un fascino romantico e rétro con i suoi punti panoramici e i suoi traboule (NDR passaggi attraverso le corti di palazzi) medievali e rinascimentali, ed è allo stesso tempo avveniristica con i nuovi quartieri adagiati sulla confluenza tra Rodano e Saona. Fondata oltre 2000 anni fa dai romani, offre scorci bohémienne per le viuzze e i locali e negozi caratteristici; vanta un centro storico patrimonio mondiale Unesco, presenta cattedrali imponenti e serba i luoghi magici dove i fratelli Lumière hanno inventato il cinematografo.

Ad ampliare ulteriormente l’offerta, da metà giugno si è aggiunto il collegamento Frecciarossa tra Parigi e Marsiglia, con 8 corse (4 per direzione, dal primo mattino fino a sera) della durata di 3 ore e 20 minuti, con le seguenti fermate intermedie: Lione Saint-Exupéry, Avignone e Aix-en-provence. Arrivando così a Lione, si può modulare un viaggio proseguendo verso le località provenzali. Il gruppo FS sta incrementando così la mobilità francese, che nel 2024 ha registrato un aumento di oltre il 40% dei passeggeri.

www.trenitalia.com
app Trenitalia France

La nuova e ultima “Mission Impossible”di Tom Cruise & companyPer restare incollati alla sedia quasi 3 ore occorre che un...
21/07/2025

La nuova e ultima “Mission Impossible”
di Tom Cruise & company

Per restare incollati alla sedia quasi 3 ore occorre che un film sia ben fatto, e certamente “Mission Impossible The final reckoning” non delude, visto che in Italia ha incassato finora oltre 4 milioni di euro (e nel mondo quasi 600 milioni). C’è poi un’altra ragione per andare a vederlo: si tratta dell’ottavo e ultimo film della serie. Quindi per non soffrire troppo di nostalgia in futuro, conviene andare, sempre che non si sia già andati.

La premiata ditta Cruise-McQuarrie colpisce ancora e il regista contribuisce alla sceneggiatura e alla produzione del capitolo in oggetto, sequel del precedente “Mission Impossible Dead reckoning” del 2023 e finale della saga. Anche la squadra di attori e compagni di avventure è la medesima; squadra vincente messa a dura prova dai cattivi del mondo, questa volta impersonati dall’entità oscura dell’Intelligenza artificiale, che ha fatto proseliti ed è venerata come una divinità dai suoi seguaci.

I colleghi di Ethan Hunt si sono mossi in anticipo per contrastarla: c’è chi come Luther (Ving Rhames) si isola completamente da Internet e produce un antidoto che può infettare l’entità. Ma nella dura lotta al male occorre avere nuovi alleati e più informazioni specifiche, così fortunatamente Paris (Pom Klementieff) - una giovane assoldata in precedenza da un messaggero dell’entità – una volta liberata dal carcere, si allea con la nostra eroica squadra di spie, capitanata da Ethan e Benji (Simon Pegg).

Ad un’elegante festa londinese il protagonista viene però catturato assieme alla collega Grace (Hayley Atwell), ad opera di un ex messaggero dell’entità (Gabriel) con mire di dominio planetario. Pur riuscendo a liberarsi e a liberare la collega, Ethan non riesce al momento a contrastare in modo efficace né l’entità né questo Gabriel, avido di potere. Rischierà così la perdita di un caro amico e allo stesso tempo attirerà la diffidenza di alcuni dello Stato maggiore degli States e della CIA.

Per salvare il mondo, a Ethan e alla squadra non resta che compiere una missione davvero impossibile, che consiste nel reperire un sommergibile affondato nel mare di Bering in un punto sconosciuto e al suo interno un dispositivo fondamentale, riportante il codice sorgente originale dell’entità. I nemici sono però infiltrati nei luoghi più impensabili e anche i russi, dal canto loro, sperano di arrivare al relitto del sommergibile.

Mentre l’entità sta ormai penetrando gli ultimi sistemi di controllo degli arsenali nucleari, all’eroico team tocca non solo il recupero del dispositivo ma pure l’elaborazione di un piano alquanto rischioso per tenere a bada gli avversari e poter connettere il dispositivo all’antidoto in precedenza elaborato. La fine del mondo o comunque la sottomissione ai poteri malvagi va impedita ad ogni costo.

I cambi di ambientazione con mitiche scene in immersione, nella calotta polare o in quota, il ritmo serrato delle battute, l’alchimia tra gli attori, l’adrenalina a mille fanno perdonare al regista qualche eccesso di lunghezza della pellicola. E se pure la formula è piuttosto nota ai più, lo svolgimento è accurato e ammaliante.

E se Ethan si è gettato a capofitto a salvare il mondo, dobbiamo davvero credere che la saga non prosegua e si sia completamente conclusa con questo ultimo capitolo?


MISSION IMPOSSIBLE - The final reckoning (U.S.A.)
Regia: Christopher McQuarrie
Genere: azione, avventura
Durata: 169’
Voto: 8

CRESCE IL TURISMO TERMALE IN ITALIA:L’EMILIA-ROMAGNA SI CONFERMAREGIONE DI ECCELLENZA23 CENTRI TERMALI IN 19 LOCALITA’ –...
11/07/2025

CRESCE IL TURISMO TERMALE IN ITALIA:
L’EMILIA-ROMAGNA SI CONFERMA
REGIONE DI ECCELLENZA

23 CENTRI TERMALI IN 19 LOCALITA’ –
INCREMENTATI GLI ARRIVI NEL 2024

Mentre la città e la pianura sono preda del caldo, si cerca frescura o relax negli aperitivi rooftop; nel migliore dei casi si parte per il weekend o per vacanze più sostanziose.

Secondo Federterme una delle mete preferite degli italiani per il turismo sono le località termali, trend che nell’ultimo trimestre 2024 ha registrato in Italia un incremento di oltre l’11% (fonte: ISTAT), con rilevante crescita del turismo internazionale (+ 6,8%) rispetto all’anno precedente.

Una delle regioni più ricche di centri termali è l’Emilia-Romagna, che ne conta 23 distribuiti in 19 località diverse: si va dalle classiche mete emiliane (Salsomaggiore, Tabiano e S. Andrea, vicine alla Lombardia e facilmente raggiungibili per una gita giornaliera, oltre a Cervarezza e Monticelli) alle province centrali di Bologna e Modena (Salvarola, Porretta, terme Felsinee-San Luca, terme dell’Agriturismo e di Castel S. Pietro), fino alle stazioni termali romagnole (Riolo, Castrocaro, Romagna terme, Riccione, Rimini, Cervia, Oasis a Comacchio, terme del Mare e terme di Punta Marina) dove troviamo sia località nell’interno che sul mare.

Nella regione il 2024 è stato un anno lusinghiero, con oltre 210mila arrivi nelle strutture termali e un incremento dell’8% rispetto al 2023; è cresciuto del 9% l’afflusso per terapie mutuate dal Servizio Sanitario Nazionale e del 7% quello da altre regioni. Il fatturato termale 2024 della regione Emilia-Romagna si stima in 70 milioni di euro, con un indotto a ricaduta sul territorio di oltre 500 milioni.

Dati illustrati nel corso di una conferenza-stampa a Milano, dove si è presentata la nuova edizione della Guida “Terme e Benessere 2025-2026” realizzata dal Consorzio del circuito termale dell’Emilia Romagna, ottenibile gratuitamente contattando il Numero verde 800.88.88.50 (Coter). “Uno strumento prezioso per scoprire le nostre strutture e la loro offerta variegata e sostenibile, integrata con le esperienze culturali e gastronomiche della nostra regione” ha precisato il presidente Coter Lino Gilioli.

Particolarmente lusinghiera la performance regionale del settore-benessere con un balzo del 20% rispetto al 2023, superando i dati pre-Covid. I dati segnalano gli over60 quale clientela tipica delle cure termali tradizionali, mentre per il settore benessere il target si abbassa in quanto 3/4 dei clienti è under60 (in foto trattamenti e aree benessere). Ampia la richiesta di prestazioni riabilitative in ambiente termale; si è registrato un interessante recupero del termalismo pediatrico e un incremento di ricorso a fanghi, bagni e idromassaggi rispetto alle cure inalatorie, che restano invece inferiori ai livelli pre-pandemia.

“Quanto a terme il modello emiliano-romagnolo è un esempio virtuoso, che unisce eccellenza di servizi, tradizione e capacità di accoglienza” ha dichiarato Massimo Caputi, presidente Federterme Confindustria. “Le terme sono ormai centrali nella cura e nella prevenzione e confermano il ruolo strategico del termalismo nel sistema Italia”.

Che sia breve o lunga la permanenza, nelle località citate i vari APT emiliani e romagnoli non esitano a proporre eventi di richiamo: si va dagli spettacoli musicali alle performance nelle ore serali, da trekking/escursioni a attività outdoor di ogni tipo, dagli open-day per testare l’efficacia delle acque termali agli aperitivi a bordo piscina. Non resta che prenotare una piccola o ampia parentesi di benessere al tran tran quotidiano e, se non si parte ancora, accontentarsi intanto di un aperitivo in città a bordo-vasca di qualche rooftop milanese (in foto: rooftop Vertigo dell’hotel Nhow con piscina a sfioro e vasche).

COTER srl (Consorzio del circuito termale dell’Emilia Romagna)
Guida “Terme e Benessere 2025-2026” ottenibile gratuitamente
Numero verde: 800.88.88.50
www.aptservizi.com

Hotel NHOW – Vertigo cocktails & pool
Via Tortona 35, Milano
Tel. 342.3687367
[email protected]

“SETTE DONNE … NOTE E COLORATE”:PRIMA TEATRALE A MONZAUN ACUTO RITRATTO DELLA DONNA CONTEMPORANEAMai spettacolo fu più a...
18/06/2025

“SETTE DONNE … NOTE E COLORATE”:
PRIMA TEATRALE A MONZA

UN ACUTO RITRATTO DELLA DONNA CONTEMPORANEA

Mai spettacolo fu più azzeccato per quest’epoca. Di pirandelliana memoria ma estremamente attuale questa prima italiana al teatro Villoresi di Monza: parliamo della commedia dal titolo “Sette donne … note e colorate” per la regia di Gennaro D’Avanzo, a cura della Gerli Production.

Su un testo del drammaturgo Tobia Rossi da un’idea di Roberta Gerli, la commedia ha debuttato a teatro questa primavera rappresentando una sferzante carrellata di sette donne, diverse tra loro ma accomunate tutte dalla grande forza interiore. La pièce si dipana attraverso sette monologhi femminili dove campeggia l’unica mattatrice Ilaria Deangelis, che riesce ad immedesimarsi in ruoli così diversi e adorabili, modulando gesti e voce, mettendo in luce talenti, sfide e difficoltà delle donne nella società di oggi quale messaggio di resilienza, emancipazione e femminilità a tutto tondo.

Si rifà in parte alla tradizione del teatro canzone, deliziando il pubblico con decise sfumature comiche ed intervallando ogni uscita a brani musicali, in parte alla commedia di caratteri: parole, suoni e ritratti si mescolano così sul palco, ogni donna ha la sua nota briosa o riflessiva, ognuna il suo carattere, ogni scena un diverso colore. Quali scenografie si utilizzano opere pittoriche di Raffaella Gerli, di cui vengono tratte proiezioni multimediali curate dal designer Mattia Inverni.

In scena sette storie diverse, sette vissuti, sette mondi avventurosi, sghembi, spregiudicati, anticonformisti, persino feroci; e altrettanti modi di stare al mondo e cavarsela liberamente, in una società dove è facile essere svalutati, accantonati, ghettizzati o dimenticati. E ciò mettendo in risalto le mille sfaccettature di ogni donna. Non sono tutte storie spensierate, o comunque non vediamo solo storie lineari (anche quando lineari vorrebbero sembrare). E le donne scolpite dalla drammaturgia sono completamente diverse per età, estrazione sociale, attitudine.

Tra l’uno e l’altro ritratto, gli intermezzi musicali sottolineano con medesima forza scenica e armonia le caratteristiche della donna sotto i riflettori, come fossero delle cornici ideali. Godibili le esibizioni musicali della cantautrice e flautista Paola Atzeni, che firma i brani originali e interpreta alcune cover (più convincente sui suoi brani, di assoluto pregio), accompagnata dal pianista Eros Cristiani che firma la direzione musicale.

Difficilmente rinveniamo nelle pièce contemporanee una così profonda e sincera rappresentazione della sostanza femminile, in una celebrazione delle arti (teatrale, musicale e pittorica) priva di retorica e di compromessi. Due ore che scivolano via.

Vero è che ogni donna ha una sua bellezza e verità, assurge a simbolo di coraggio ed è dotata di forza generatrice di cambiamento, evoluzione; e questo anche se minuta o quasi invisibile ai più. Il messaggio dello spettacolo è dirompente, a celebrare una raggiunta indipendenza femminile nei mille lacci e lacciuoli tesi dalla società, e ci auguriamo di vederlo presto replicato nei vari circuiti teatrali. Si ride, ci si emoziona arrivando a immedesimarsi con ciascuna di loro e a meditare sulle energie, sui talenti e sul potere interiore di ogni essere umano.

SETTE DONNE … NOTE E COLORATE
Per contatti: [email protected]

Indirizzo

Milan

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Nonsolomilano pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Condividi

Digitare