04/09/2024
Comprendere il movente attraverso i social media: un approccio psicologico e investigativo fondamentale
Come esperto di social media, ho spesso osservato come il feed di Instagram, TikTok o YouTube possa rivelare molto sugli interessi e sugli stimoli preferenziali di una persona.
Queste piattaforme non sono semplici spazi di condivisione, ma riflettono profondamente lo stato d'animo, le passioni e talvolta i disagi di chi le utilizza.
Nel tragico caso di Paderno Dugnano, suggerisco che la polizia, insieme agli psicologi che stanno seguendo il caso, consideri l'opportunità di esaminare attentamente i contenuti social del ragazzo, come se fosse lui stesso a sfogliarli.
Questo potrebbe rivelare le influenze, le fissazioni e le possibili distorsioni della realtà a cui era esposto. Capire quali stimoli visivi e narrativi preferiva può dare un contributo significativo alla comprensione del movente dietro azioni così estreme.
Attraverso questa analisi, possiamo individuare meglio i segnali di disagio e offrire un supporto più mirato sia in ambito preventivo che terapeutico. Spesso, dietro una facciata apparentemente normale sui social media, si nascondono profondi conflitti interiori che, se non individuati in tempo, possono avere conseguenze drammatiche.
Non sottovalutiamo il potere dei social media nel modellare, e talvolta distorcere, la percezione della realtà, soprattutto nei giovani.
L'analisi dei loro contenuti social può rivelarsi uno strumento investigativo e psicologico di grande valore.