12/05/2025
INTERVISTA ESCLUSIVA – JOHN SHARK: “3.0” È LA MIA RINASCITA. ORA LO SQUALO NON NUOTA PIÙ DA SOLO
Giornalista: Dopo anni di silenzi e battaglie, torni con 3.0, il tuo nuovo album insieme ai The Mood Makers nastro nascente della musica italiana . Cosa significa questo titolo per te?
John Shark: 3.0 è la mia terza vita. Dopo Non può piovere per sempre, Senza Tempo, Primi Baci, 2.0, e il fantasma di un disco mai uscito (L’album P2), avevo bisogno di rinascere. Ma non da solo. I Mood Makers sono una sorta di fratelli, i miei gemelli diversi in questo caso ahaha, cuori pulsanti, e insieme abbiamo costruito un suono che ha memoria e futuro.
Giornalista: In questo album tornano titoli storici come Non può piovere per sempre, Non ti lascio andare, Ajere.. prometto che, Principessa perfetta . Come mai?
John Shark: Perché ci sono verità che non invecchiano. Non può piovere per sempre era il mio grido nel 2008, ora è un mantra: dopo la tempesta, se resti in piedi, puoi raccontare. Ajereprometto che e la sua Parte 2 sono un dialogo tra due tempi della stessa ferita. Non ti lascio andare l’ho riscritto quando ho capito che certi addii non arrivano mai per davvero. Sono cicatrici sonore.
Giornalista: Tra gli inediti spiccano Core e Napoli e Verso il quarto. Due dichiarazioni d’amore alla città?
John Shark: Assolutamente sì. Core e Napoli è l’anima mia che canta in dialetto, con il cuore gonfio di appartenenza. È un pezzo che mescola romanticismo e veracità, una Napoli che è in continua lotta contro sé stessa, contro l'ignoranza, la camorra , diciamo una lotta come solo Napoli sa fare. Verso il quarto invece è uno sguardo sognante ma lucido sul nostro desiderio di tornare grandi. È dedicato a chi ha visto il terzo scudetto e ora spera nel quarto, ma anche a chi crede che Napoli sia più di una squadra: è un’identità. È una fede che non si spegne mai.
Giornalista: Guardando indietro, c’è qualcosa che cambieresti?
John Shark: No. Anche gli errori mi hanno portato qui. Ho perso occasioni, certo. Una su tutte: Amici di Maria De Filippi. Non ci sono mai entrato veramente. Era tutto troppo pilotato. Io volevo fare musica, non farmi impacchettare per il prime time e poi essere eliminato alla prima sfida . Ho scelto di restare vero, anche a costo di restare fuori.
Giornalista: E adesso? Cosa ti auguri per il futuro?
John Shark: Mi auguro solo una cosa: che chi ascolta 3.0 ci si ritrovi. Che ogni canzone possa essere casa, rifugio, ferita o benzina. Mi auguro che lo squalo nuoti ancora, ma stavolta… in un mare di cuori veri accompagnati anche dalle voci dei miei nuovi colleghi .
Giornalista: Ultima domanda. Cosa diresti oggi a quel ragazzo del 2008 che scriveva Non può piovere per sempre?
John Shark: Gli direi: “Hai avuto ragione. Ma preparati: il bello… e il difficile, deve ancora arrivare.”
John Shark sorride. Lo squalo è tornato. E ha fame di verità!