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stop_racism_bw Sognando un mondo a colori ��
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Famiglia, è dove c'è AMORE❤️Siete bellissimi 😍Arnold & Family
16/06/2025

Famiglia, è dove c'è AMORE❤️
Siete bellissimi 😍

Arnold & Family

l razzismo è la cosa più stupida che esista. Punto.Pensateci un attimo. Sei lì, con il tuo caffè in mano, e decidi che u...
11/06/2025

l razzismo è la cosa più stupida che esista. Punto.

Pensateci un attimo. Sei lì, con il tuo caffè in mano, e decidi che una persona vale meno di te perché ha la pelle di un colore diverso, parla un’altra lingua o prega un dio che non è il tuo. Ma davvero? Nel 2025, con tutto quello che sappiamo, con la scienza che ci urla che siamo tutti fatti della stessa polvere di stelle, che il nostro DNA è praticamente identico, tu scegli di odiare qualcuno per qualcosa che non ha scelto? È come odiare uno perché ha gli occhi verdi o perché è nato di martedì. È assurdo.

Il razzismo non è solo stupido, è innaturale. Guardate i bambini: giocano insieme, ridono, si abbracciano senza chiedersi da dove viene l’altro o che accento ha. Non gliene frega niente. Il razzismo non nasce con noi, ci viene insegnato. È una zavorra che ci mettono sulle spalle, fatta di paura, ignoranza e insicurezze che non sappiamo gestire. Ma sapete una cosa? Possiamo disimpararlo. Possiamo scegliere di essere migliori.

Ogni volta che giudichi qualcuno per la sua pelle, la sua cultura, il suo cognome, stai scegliendo di rendere il mondo un posto più piccolo, più grigio, più meschino. E io non so voi, ma a me piace un mondo grande, colorato, incasinato, dove ogni storia si intreccia con un’altra. Un mondo dove non c’è “noi” e “loro”, ma solo “noi”.

Smettiamola di costruire muri. Non servono. Non hanno mai funzionato. L’unica cosa che serve è guardarsi negli occhi, ascoltarci, capirci. E se proprio vuoi odiare qualcosa, odia l’ingiustizia, la povertà, la guerra. Odia le cose che fanno male davvero, non le persone che le subiscono.

Il razzismo è una scelta. E sai qual è la scelta più intelligente? Smetterla. Ora.

Viva la Repubblica, nata dalla Resistenza e fondata sulla giustizia sociale e sull’uguaglianza.
02/06/2025

Viva la Repubblica, nata dalla Resistenza e fondata sulla giustizia sociale e sull’uguaglianza.

Mustafa ha 25 anni, da tredici vive in Italia, dove lavora in un autolavaggio, a Prato.Stava lavorando lì anche la matti...
25/05/2025

Mustafa ha 25 anni, da tredici vive in Italia, dove lavora in un autolavaggio, a Prato.

Stava lavorando lì anche la mattina di qualche giorno fa quando ha sentito le urla disperate di una donna provenire dal parcheggio del centro commerciale.

“Urlava e chiedeva aiuto” ha raccontato Mustafa, che si è subito precipitato assieme a suoi due coetanei (tra cui una ragazza), trovandosi di fronte una professoressa di 52 anni sanguinante, aggredita con violenza inaudita dal suo ex, che la stava picchiando con un bastone, trascinandola verso la macchina e quasi soffocandola con un sacchetto di plastica.

A quel punto Mustafa è intervenuto,
E, se non fosse stato per la sua prontezza e il suo grande coraggio, a quest’ora l’uomo “l’avrebbe ammazzata”, come racconta lui stesso.

“Aveva un coltello, ma non ho avuto paura: in quella situazione, quello che ho fatto assieme agli altri due ragazzi è stato normale”.

No, non c’è niente di normale. Anzi, mi auguro che il gesto di Mustafa e i due ragazzi sia riconosciuto e premiato come merita.

Perché senza il loro intervento oggi saremmo qui a scrivere l’ennesimo nome e cognome sulla lista dei femminicidi in Italia.

E no, non è scontato. E non è normale.

Lorenzo Tosa

PER SEMPRE. ✨🤍
11/05/2025

PER SEMPRE. ✨🤍

A freddo. E a caldo nello stesso tempo.Quando abbiamo sentito pronunciare il nome del primo Papa americano della Storia,...
08/05/2025

A freddo. E a caldo nello stesso tempo.

Quando abbiamo sentito pronunciare il nome del primo Papa americano della Storia, a tutti è corso un brivido freddo lungo la schiena. E il pensiero è andato inevitabilmente a Donald Trump e, più esattamente, all’assegno da 14 milioni staccato dal Presidente americano per ti**re la volata a stelle e strisce in Conclave.

E però. Ci sono molti però.

Tanto per cominciare le radici umane e spirituali di Robert Francis Prevost, che sono molto meno americane di quanto non dica il passaporto. E molto più latinoamericane, lui che per quasi 15 anni è stato missionario in Perù. E che non a caso ha celebrato con un passaggio (acclamatissimo) in spagnolo.

Ed è molto più vicino a Papa Francesco (che non a caso ha citato due volte nei primi tre minuti di discorso dalla loggia). Lo stesso Francesco che lo ha fatto voluto cardinale nel 2023.

Un Papato di continuità dunque? Forse. Di sicuro Prevost sale al soglio con la fama di progressista moderato. Certo più moderato di Papa Francesco e molto più di Zuppi. Ma, al tempo stesso, lontanissimo da ogni forma di trumpismo.

Poi c’è il nome, quel Leone che fu inventore della dottrina sociale della Chiesa. Il padre della Rerum Novarum, che mette al centro la dignità delle persone, degli ultimi, dei lavoratori, dei migranti, degli emarginati.

C’è quella parola, “pace”, una pace “disarmata e disarmante”, ripetuta per 11 volte nel suo primo discorso al mondo.

Tutti avremmo voluto sentire pronunciare il nome di Matteo Maria Zuppi da quella loggia. Io per primo.

Ma, se il suo essere americano fa paura, bè, Robert Francis Prevost è forse l’americano meno americano dei dieci cardinali Usa. Molto più sud che nord americano, a dispetto delle origini. Come Francesco.

Sbaglierò, e sarò il primo a ricredermi, ma questo, almeno questo, in un giorno che speravamo diverso, è un piccolo segnale di speranza.

Il tempo farà il resto.


Lorenzo Tosa

Buongiorno così ❤️Ma quanto sono belli? 😍
08/05/2025

Buongiorno così ❤️
Ma quanto sono belli? 😍

Il Papa nero?Quando il fascista è nero e potrebbe diventare Papa.Risposta al cardinale arcivescovo guineano Robert Sarah...
27/04/2025

Il Papa nero?

Quando il fascista è nero e potrebbe diventare Papa.

Risposta al cardinale arcivescovo guineano Robert Sarah, Fasciosovrano.

“La Chiesa non può cooperare con questa migrazione di massa. Se l’Occidente continua in questo modo fatale, c’è un grande rischio che, a causa della mancanza di nascite, sparisca, invaso dagli stranieri musulmani, proprio come Roma fu invasa dai barbari.”
– Robert Sarah

Eminenza, si è dimenticato un piccolo dettaglio: il 55% degli africani è cristiano. Ma forse, dalla Francia, dove vive comodamente, queste cose le sfuggono. Solo se tornasse a vivere davvero in Africa potrebbe parlare con cognizione di causa. Da lì pontifica che gli africani devono restare in Africa e che non devono “esportare” la religione musulmana in Occidente.

Mi permetta di ricordarle una verità che sembra ignorare: prima dell’invasione delle religioni straniere, gli africani erano animisti. Erano liberi. Lei non sa cosa sia davvero l’Africa. E per questo osa pronunciare simili assurdità.

Le riconoscerò il diritto di parlare a nome degli africani solo quando avrà chiesto la restituzione di tutto ciò che è stato loro rubato: terre, ricchezze, culture… e anche quella religione e quella politica da cui oggi lei stesso trae vantaggio, mantenendo un silenzio complice sulla corruzione che divora il continente.

Dal suo rifugio dorato lei non conosce la miseria.
Che cosa fa per le donne abbandonate?
Che cosa fa per chi sopravvive nelle baraccopoli africane, tra fame e disperazione?
Che cosa ha fatto per impedire lo sfruttamento delle risorse della sua terra, la Guinea Conakry, uno dei paesi più ricchi al mondo eppure tra i più poveri?

Lei sa come sono arrivate le religioni in Africa? Glielo spiego: Islam e Cristianesimo sono stati imposti a forza di spada, di sangue, di massacri, di saccheggio d’oro, petrolio, diamanti. Oggi l’Africa continua a pagare il prezzo di quella violenza: guerre civili, carestie, conflitti armati.
Eppure lei si permette di dire che “importiamo la religione musulmana in Occidente”?

Gli africani non sono né musulmani né cristiani per natura. Hanno le loro religioni. Esistono ancora, resistono ancora.

Ma lei, Eminenza, sembra preferire ripetere a pappagallo le paure dell’uomo bianco.

Dov’era lei quando le multinazionali riducevano in schiavitù milioni di bambini africani?
Dov’era quando le baraccopoli esplodevano?
Dov’era quando l’Ebola e la malaria mietevano vite nel suo stesso villaggio?

Non c’era. Non c’è mai stato. Non ci sarà mai.

Lei parla solo per mantenere il suo piccolo potere, per sedersi più vicino al trono di chi domina il mondo.
È un vigliacco che addita i disperati come colpevoli, anziché combattere la propria mediocrità.

Quando dice che “devono restare a casa loro”, non sa nemmeno di cosa parla. Li vuole invisibili. Morti. Purché lontani dai suoi occhi.

Ricordi una cosa, Eminenza: tutto ciò che è carne ed ossa è fragile. Il mondo può tremare, può crollare.
Anche lei, un giorno, potrebbe essere costretto alla fuga, considerato un invasore, trattato come una bestia.

Nessuno è invulnerabile.
Nemmeno chi si illude di esserlo sotto una tonaca.

Lei si spaccia per un anti-sistema africano? Non l’abbiamo mai visto davvero tra il suo popolo, a combattere per loro.

Lei è soltanto un uomo insoddisfatto che cerca di riempire il proprio vuoto costruendosi un’identità sulla disperazione degli altri. Un uomo che predica la paura e l’odio, travestendoli da morale.

Si vergogni.

P.S.: Per chi volesse sostenerci con un regalo, il vostro contributo sarebbe di grande aiuto per garantire cure a chi non può permettersele.

Ogni contributo è un regalo di vita per chi non ha nulla. Insieme, possiamo fare la differenza ❤️

👉🏽 Dona qui: https://gofund.me/7cc75f04
O tramite PayPal: [email protected] (causale: costruzione struttura sanitaria).

Un piccolo gesto può trasformarsi in un grande dono di speranza! 💙
Soumaila Diawara

Gravissimo e allarmante quello che è successo ad Ascoli Piceno.Lorenza Roiati ha appeso questo cartello meraviglioso e a...
25/04/2025

Gravissimo e allarmante quello che è successo ad Ascoli Piceno.

Lorenza Roiati ha appeso questo cartello meraviglioso e antifascista (scusate la ripetizione) fuori dal suo panificio, di fronte a cui passava la manifestazione del 25 aprile.

“25 aprile buono come il pane, bello come l’antifascismo”.

Solo che a qualcuno quel cartello non è piaciuto.

Appena il tempo di finire di appenderlo, ed è stata avvicinata da tre agenti delle forze dell’ordine in borghese, che con modi duri le hanno chiesto:

“C’entrate qualcosa voi con questo?”

“Sì.”

“Dunque ve ne assumete la paternità?”

Di fronte all’assenso della donna, gli agenti l’hanno immediatamente identificata, nell’incredulità di Lorenza.

“Partecipiamo sempre con uno striscione alla festa della Liberazione. In tanti anni non mi era mai successa una cosa del genere”.

Questo è il clima “sobrio” in cui si celebra il 25 aprile, in cui una donna, una cittadina, una commerciante, viene interrogata e identificata per aver esposto un cartello antifascista.

Identificata in quanto antifascista. Esattamente come il loggionista della Scala. Stesso metodo, stesso bersaglio, identica forma di intimidazione.

Solidarietà totale e assoluta a questa donna e alla sua famiglia.

Se questo cartello è una colpa, una responsabilità, un atto di eversione, allora siamo tutti eversivi.

Identificateci tutti!

In un Paese oscenamente bigotto e ipocrita accade anche questo.Elena Maraga, 29 anni, è una maestra d’asilo in una scuol...
23/04/2025

In un Paese oscenamente bigotto e ipocrita accade anche questo.

Elena Maraga, 29 anni, è una maestra d’asilo in una scuola materna paritaria. Una maestra preparata e bravissima nel suo lavoro, a sentire molti genitori.

Solo che, al di fuori (totalmente) della sua attività, ha aperto un canale Onlyfans a pagamento nel quale pubblicava foto esplicite.

Accade che a marzo il padre di un alunno entri sul sito, compri le foto e le condivida nientemeno che sulla chat del calcetto. E solo a quel punto la moglie ha scoperto le foto. E, invece di prendersela col marito, i due hanno pensato bene di denunciare la maestra alla scuola.

Risultato? Prima la sospensione immediata dall’incarico con taglio dello stipendio.
Infine - è notizia di oggi - Elena Maraga è stata direttamente licenziata per “comportamento inappropriato” e “giusta causa”.

Finisce sempre così in questo Paese da eterna “Bocca di rosa”: la donna messa alla gogna, colpita, additata e persino licenziata.

E nessuno che abbia da dire mezza parola sull’ipocrisia del padre che non solo quei siti a loro dire così “scandalosi” li frequenta, ma condivide pure le foto con gli amici.

L’unica cosa che interessa o dovrebbe interessare i genitori è come la maestra faccia il suo lavoro in classe coi bambini. Cosa fa del suo tempo libero e del suo corpo al di fuori di lì sono solo ed esclusivamente affari suoi.

E mi auguro, anzi, che ottenga giustizia non solo con chi l’ha licenziata ma anche nei confronti di chi l’ha denunciata.

Lorenzo Tosa

Indirizzo

Milan

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