Claudio Dell'Erba

Claudio Dell'Erba Nasco a Milano nel 1979.Ho collaborato con diverse personalità politiche, in diverse campagne elettorali.

Credo nei valori umani fondanti della mia nazione, dell'Europa e dell'occidente.

📣 𝗦𝗖𝗜𝗢𝗣𝗘𝗥𝗢? 𝗨𝗡𝗔 𝗣𝗘𝗦𝗦𝗜𝗠𝗔 𝗜𝗗𝗘𝗔 𝗣𝗘𝗥 𝗜𝗟 𝗣𝗔𝗘𝗦𝗘.Ogni volta che qualcuno decide di bloccare tutto, a pagarne il prezzo non sono...
12/12/2025

📣 𝗦𝗖𝗜𝗢𝗣𝗘𝗥𝗢? 𝗨𝗡𝗔 𝗣𝗘𝗦𝗦𝗜𝗠𝗔 𝗜𝗗𝗘𝗔 𝗣𝗘𝗥 𝗜𝗟 𝗣𝗔𝗘𝗦𝗘.

Ogni volta che qualcuno decide di bloccare tutto, a pagarne il prezzo non sono “i potenti”, ma le 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲, 𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶, 𝗹𝗲 𝗶𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲, 𝗶 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝘁𝗲𝗻𝗴𝗼𝗻𝗼 𝗶𝗻 𝗽𝗶𝗲𝗱𝗶 𝗹’𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮

🚫 Fermare scuole, trasporti, uffici pubblici e ospedali
🚫 Paralizzare chi ha bisogno di muoversi, lavorare, vivere
🚫 Creare disagi senza offrire soluzioni vere

Non è così che si migliora il Paese.
Non è così che si difendono i diritti.

👉 L’Italia sta correndo, sta crescendo, sta funzionando.
𝗕𝗹𝗼𝗰𝗰𝗮𝗿𝗹𝗮 𝗼𝗴𝗴𝗶 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 𝘀𝗮𝗯𝗼𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝗰𝗶𝗼̀ 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗶𝘂𝘁𝗮 𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼.

💚 Serve responsabilità.
💚 Serve dialogo.
💚 Serve rispetto per chi lavora e per chi vive grazie ai servizi che funzionano.

🇮🇹 𝗡𝗼𝗻 𝗳𝗲𝗿𝗺𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗶𝗹 𝗣𝗮𝗲𝘀𝗲: 𝗳𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮𝗺𝗼𝗹𝗼 𝗮𝗻𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗮𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶. 𝗜𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲.

🇮🇹 📣 𝗥𝗔𝗦𝗦𝗘𝗚𝗡𝗔 𝗦𝗧𝗔𝗠𝗣𝗔 – 𝟭𝟮 𝗗𝗜𝗖𝗘𝗠𝗕𝗥𝗘 𝟮𝟬𝟮𝟱❗ 𝙐𝙣𝙖 𝙜𝙞𝙤𝙧𝙣𝙖𝙩𝙖 𝙙𝙞 𝙢𝙤𝙗𝙞𝙡𝙞𝙩𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙥𝙤𝙡𝙞𝙩𝙞𝙘𝙖 𝙘𝙝𝙚 𝙝𝙖 𝙘𝙧𝙚𝙖𝙩𝙤 𝙙𝙞𝙨𝙖𝙜𝙞, 𝙢𝙖 𝙣𝙤𝙣 𝙝𝙖 𝙛𝙚𝙧𝙢𝙖𝙩𝙤 ...
12/12/2025

🇮🇹 📣 𝗥𝗔𝗦𝗦𝗘𝗚𝗡𝗔 𝗦𝗧𝗔𝗠𝗣𝗔 – 𝟭𝟮 𝗗𝗜𝗖𝗘𝗠𝗕𝗥𝗘 𝟮𝟬𝟮𝟱

❗ 𝙐𝙣𝙖 𝙜𝙞𝙤𝙧𝙣𝙖𝙩𝙖 𝙙𝙞 𝙢𝙤𝙗𝙞𝙡𝙞𝙩𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙥𝙤𝙡𝙞𝙩𝙞𝙘𝙖 𝙘𝙝𝙚 𝙝𝙖 𝙘𝙧𝙚𝙖𝙩𝙤 𝙙𝙞𝙨𝙖𝙜𝙞, 𝙢𝙖 𝙣𝙤𝙣 𝙝𝙖 𝙛𝙚𝙧𝙢𝙖𝙩𝙤 𝙞𝙡 𝙋𝙖𝙚𝙨𝙚.

🔐 𝗦𝗜𝗖𝗨𝗥𝗘𝗭𝗭𝗔

In tutta Italia è stato attivato un dispositivo straordinario per garantire ordine e servizi essenziali durante lo sciopero generale.
Grazie al lavoro impeccabile delle Forze dell’Ordine, la giornata si è svolta senza criticità rilevanti.
👉 Lo Stato ha fatto la sua parte.
👉 I cittadini hanno potuto muoversi, anche tra disagi e ritardi.

🏛️ 𝗣𝗢𝗟𝗜𝗧𝗜𝗖𝗔 𝗜𝗡𝗧𝗘𝗥𝗡𝗔 – 𝗟𝗼 𝘀𝗰𝗶𝗼𝗽𝗲𝗿𝗼 “𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝗹𝗲” 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗱𝗶 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼

Oggi la CGIL ha chiamato alla mobilitazione contro la legge di bilancio, trasformando lo sciopero in uno strumento politico più che sindacale.

📌 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗲̀ 𝘀𝘂𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗱𝗮𝘃𝘃𝗲𝗿𝗼:

Trasporti a singhiozzo, con milioni di cittadini penalizzati 🎫

Scuola e sanità con adesioni moderate 🏫🏥

Cortei sotto le attese, con una partecipazione lontana dalla vita reale del Paese

Famiglie e lavoratori non coinvolti che hanno subito ritardi, blocchi e disagi

Lo sciopero è un diritto sacrosanto.
Ma 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗶𝗿𝗲 𝗶 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗶, invece che aprire un confronto serio, non è la strada giusta.
👉 Il Paese chiede dialogo, non conflitto permanente.
👉 Il Governo resta disponibile a confrontarsi, ma con responsabilità e rispetto per chi lavora ogni giorno.

💶 𝗘𝗖𝗢𝗡𝗢𝗠𝗜𝗔 / 𝗨𝗘

Mentre alcuni scendono in piazza, l’Italia continua a crescere:

Mercati europei positivi 📈

Indicatori Bankitalia stabili

Riforme in corso per tutelare famiglie, lavoratori e imprese

Una manovra equilibrata, che guarda a investimenti, sviluppo, sicurezza e crescita.

🌍 𝗘𝗦𝗧𝗘𝗥𝗜 & 𝗗𝗜𝗙𝗘𝗦𝗔

Mentre qui si protesta, l’Italia è al centro dei tavoli internazionali:
🤝 Vertice sulla difesa europea
🇺🇦 Dialogo costante con Kyiv
🇪🇺 Coordinamento con i partner UE per sicurezza e stabilità

La credibilità del Paese non si ferma per uno sciopero.

🔎 INCHIESTE & APPROFONDIMENTI

Sempre più osservatori sottolineano la natura politica della mobilitazione:
❗ Parole d’ordine ideologiche
❗ Richieste che vanno oltre i temi sindacali
❗ Scarsa sintonia con lavoratori e famiglie reali

Molti italiani hanno scelto di 𝗻𝗼𝗻 𝗮𝗱𝗲𝗿𝗶𝗿𝗲, perché sanno che bloccare il Paese significa penalizzare tutti: studenti, pendolari, professionisti, imprese.

⭐ 𝗟’𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮 𝗲 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝗶𝘀𝗰𝗲 𝗶𝗹 𝘀𝘂𝗼 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼

Lo sciopero del 12 dicembre ha creato disagi, questo è evidente.
Ma ha anche mostrato un Paese maturo, che non si lascia trascinare da proteste politiche travestite da vertenze sindacali.

🇮🇹 𝗟’𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝘃𝗮 𝗮𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶.
Con più responsabilità, più dialogo, più concretezza.
Meno slogan, più fatti.

📣 𝗥𝗶𝗳𝗹𝗲𝘁𝘁𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲: 𝗱𝗮𝘃𝘃𝗲𝗿𝗼 𝗹𝗼 𝘀𝗰𝗶𝗼𝗽𝗲𝗿𝗼 𝗲̀ 𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲?Ogni venerdì assistiamo alla stessa storia: proclamazioni, di...
11/12/2025

📣 𝗥𝗶𝗳𝗹𝗲𝘁𝘁𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲: 𝗱𝗮𝘃𝘃𝗲𝗿𝗼 𝗹𝗼 𝘀𝗰𝗶𝗼𝗽𝗲𝗿𝗼 𝗲̀ 𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲?

Ogni venerdì assistiamo alla stessa storia: proclamazioni, disagi, servizi bloccati e nessun passo avanti reale.
Ma la verità è semplice: 𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗣𝗮𝗲𝘀𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗮 𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶.

👉 I cittadini restano penalizzati.
👉 Le imprese rallentano.
👉 I servizi pubblici si fermano… e i problemi rimangono gli stessi.

🔍 𝗜𝗹 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝘃𝗲𝗿𝗼 𝗻𝗮𝘀𝗰𝗲 𝗱𝗮𝗹 𝗱𝗶𝗮𝗹𝗼𝗴𝗼, 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗮𝗯𝗼𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, non dai rituali che si ripetono senza portare risultati.

💬 𝗖𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝗶𝗮𝗺𝗼 𝘀𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶, 𝗻𝗼𝗻 𝗯𝗹𝗼𝗰𝗰𝗵𝗶.
𝗖𝗼𝗻𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗼, 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗰𝗶𝗼𝗽𝗲𝗿𝗶 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗺𝗮𝘁𝗶𝗰𝗶.

L’Italia ha bisogno di andare avanti, non di fermarsi ogni settimana.

🇮🇹📣 𝗥𝗔𝗦𝗦𝗘𝗚𝗡𝗔 𝗗𝗘𝗟 𝟭𝟭 𝗗𝗜𝗖𝗘𝗠𝗕𝗥𝗘 𝟮𝟬𝟮𝟱 Oggi l’Italia attraversa una giornata densa di temi cruciali che toccano sicurezza, di...
11/12/2025

🇮🇹📣 𝗥𝗔𝗦𝗦𝗘𝗚𝗡𝗔 𝗗𝗘𝗟 𝟭𝟭 𝗗𝗜𝗖𝗘𝗠𝗕𝗥𝗘 𝟮𝟬𝟮𝟱

Oggi l’Italia attraversa una giornata densa di temi cruciali che toccano sicurezza, diplomazia, economia e la stabilità del nostro Paese. Una giornata che conferma come, anche nelle ore in cui non esplodono titoli clamorosi, il lavoro silenzioso delle istituzioni continui a costruire il futuro dell’Italia. 🇮🇹✨

🔹 🛡️ 𝗦𝗜𝗖𝗨𝗥𝗘𝗭𝗭𝗔 — 𝗧𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼𝗹𝗹𝗼 𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗶𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶

Nelle ultime 24 ore non sono emerse emergenze di ordine pubblico su scala nazionale, ma resta alta l’attenzione su microcriminalità, degrado e vandalismo in alcune aree urbane.
Le forze dell’ordine proseguono un lavoro capillare, rafforzando controlli e vigilanza nei quartieri più sensibili.

La sicurezza non è solo repressione: è prevenzione, presenza, dialogo con i territori.
E anche oggi lo Stato c’è.

🔹 🚢 𝗜𝗠𝗠𝗜𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 — 𝗘𝗾𝘂𝗶𝗹𝗶𝗯𝗿𝗶𝗼 𝘁𝗿𝗮 𝗳𝗲𝗿𝗺𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗲 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀

Continua il confronto europeo sui flussi migratori.
Da un lato cresce la richiesta di sistemi di rimpatrio più rapidi per chi non ha diritto alla protezione internazionale; dall’altro le organizzazioni umanitarie chiedono più attenzione verso corridoi sicuri e integrazione.

L’Italia mantiene la sua linea:
✔️ regole chiare,
✔️ controllo dei confini,
✔️ umanità e rispetto delle persone.

Un approccio realistico, europeo e responsabile.

🔹 🌍 𝗘𝗦𝗧𝗘𝗥𝗜 — 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗽𝗼𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗱𝗶𝗮𝗹𝗼𝗴𝗼 𝗲 𝘀𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀

La diplomazia italiana resta attiva su più fronti.
Prosegue il lavoro per rafforzare i rapporti euro-atlantici e sostenere i percorsi di pace nei contesti più fragili. L’Italia continua a essere percepita come un interlocutore credibile, capace di dialogare e mediare anche nei momenti più tesi.

In un mondo attraversato da conflitti e tensioni, il nostro Paese sceglie cooperazione, equilibrio e fermezza.
Una posizione riconosciuta e apprezzata a livello internazionale.

🔹 🏛️ 𝗣𝗢𝗟𝗜𝗧𝗜𝗖𝗔 𝗜𝗡𝗧𝗘𝗥𝗡𝗔 — 𝗦𝗲𝗺𝗽𝗹𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗲𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮, 𝘀𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀

In Parlamento si discute un nuovo pacchetto di misure per semplificare la burocrazia e rendere più moderna la pubblica amministrazione.

La direzione è chiara:
➡️ meno ostacoli per imprese e cittadini,
➡️ più efficienza,
➡️ più digitalizzazione,
➡️ più trasparenza.

La stabilità politica attuale permette di portare avanti riforme che richiedono continuità e visione.
È un vantaggio che l’Italia sta utilizzando con pragmatismo.

🔹 💶 𝗘𝗖𝗢𝗡𝗢𝗠𝗜𝗔 / 𝗨𝗘 — 𝗣𝗿𝘂𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗮𝗶 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗱𝘂𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶

Le ultime analisi macroeconomiche europee mostrano una fase incerta per diversi Paesi dell’Unione.
Nel frattempo le imprese italiane chiedono un rafforzamento delle misure per sostenere la competitività, soprattutto nel mondo delle PMI.

Il Governo prosegue sulla strada del pragmatismo:
🔸 sostegno mirato,
🔸 investimenti strategici,
🔸 tutela dei conti pubblici,
🔸 difesa degli interessi nazionali nei tavoli europei.

La crescita si costruisce giorno per giorno.

🔹 🔎 𝗜𝗡𝗖𝗛𝗜𝗘𝗦𝗧𝗘 & 𝗧𝗥𝗔𝗦𝗣𝗔𝗥𝗘𝗡𝗭𝗔 — 𝗙𝗶𝗱𝘂𝗰𝗶𝗮 𝗲 𝗶𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝘀𝗼𝗹𝗶𝗱𝗲

Aumentano le richieste di trasparenza da parte di cittadini e associazioni, con un focus su gestione amministrativa, controlli e responsabilità pubblica.
Le istituzioni rispondono potenziando verifiche e sistemi di controllo.
La fiducia si conquista così: con chiarezza, regole e responsabilità.

⭐ 𝗟’𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝗶𝘀𝗰𝗲 𝗲 𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗮 𝗮𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶

In un contesto globale segnato da sfide inedite, l’Italia continua a difendere la sicurezza dei cittadini, il suo ruolo internazionale e la stabilità delle sue istituzioni.

Un Paese che si muove con serietà, equilibrio e determinazione.
Un Paese che non si lascia trascinare dagli eventi, ma sceglie la propria strada.
Un Paese che vuole crescere, proteggere, costruire. 🇮🇹
🇮🇹✨

🇮🇹📣𝗥𝗮𝘀𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮 𝗦𝘁𝗮𝗺𝗽𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝟭𝟬 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟱Oggi l’Italia vive una giornata intensa sul piano della diplomazia, della sicurez...
10/12/2025

🇮🇹📣𝗥𝗮𝘀𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮 𝗦𝘁𝗮𝗺𝗽𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝟭𝟬 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟱

Oggi l’Italia vive una giornata intensa sul piano della diplomazia, della sicurezza e della stabilità nazionale. In un contesto internazionale complesso, il nostro Paese continua a distinguersi per equilibrio, credibilità e capacità di mediazione. È un momento storico in cui la lucidità politica e la solidità delle istituzioni fanno davvero la differenza.

🔹 🌍 𝗘𝗦𝗧𝗘𝗥𝗜 — 𝗟’𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗮𝗹 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗽𝗹𝗼𝗺𝗮𝘇𝗶𝗮 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲

La visita a Roma del presidente ucraino segna un passaggio fondamentale nei rapporti europei. L’Italia riafferma il proprio ruolo di mediatore e interlocutore credibile tra le parti, lavorando instancabilmente per favorire un percorso di pace concreto e sostenibile.

L’incontro con le massime autorità italiane conferma una linea chiara: sostegno alla dignità dei popoli, difesa dei principi democratici e impegno diplomatico attivo. Non una semplice foto istituzionale, ma un passo avanti nel posizionare l’Italia come protagonista in Europa e nel Mediterraneo.

🔹 🛡️ 𝗦𝗜𝗖𝗨𝗥𝗘𝗭𝗭𝗔 — 𝗩𝗶𝗴𝗶𝗹𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗹𝘁𝗮 𝗲 𝗳𝗲𝗿𝗺𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗶𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲

In Italia l’attenzione resta massima sui temi della sicurezza urbana e nazionale. Le istituzioni lavorano per rafforzare la presenza sul territorio, migliorare la prevenzione, potenziare i controlli e garantire risposte rapide ed efficaci.
È un impegno quotidiano che non fa rumore ma che costruisce fiducia: più legalità, più ordine, più tutela per i cittadini.

🔹 🚢 𝗜𝗠𝗠𝗜𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 — 𝗥𝗲𝗴𝗼𝗹𝗲, 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼𝗹𝗹𝗼 𝗲 𝘂𝗺𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮̀

Il Governo continua sulla linea della gestione equilibrata dei flussi migratori: fermezza contro l’illegalità, accordi internazionali per regolamentare arrivi e rimpatri, e allo stesso tempo corridoi umanitari per chi fugge davvero da guerra e persecuzioni.

Un approccio pragmatico che combina sicurezza nazionale e responsabilità internazionale.

🔹 🏛️ 𝗣𝗢𝗟𝗜𝗧𝗜𝗖𝗔 𝗜𝗡𝗧𝗘𝗥𝗡𝗔 — 𝗦𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲 𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗲𝗴𝗶𝗰𝗼

Nonostante il clima globale complesso, il Paese procede con una linea di governo stabile e coerente.
Continuità, fiducia, direzione chiara: tre elementi che oggi distinguono l’azione dell’Italia rispetto a molti partner europei alle prese con turbolenze politiche interne.

La leadership nazionale si muove con determinazione: dialogo con l’Europa, presenza forte sul Mediterraneo, coesione interna e rilancio del ruolo dell’Italia nei tavoli che contano.

🔹 💶 𝗘𝗖𝗢𝗡𝗢𝗠𝗜𝗔 / 𝗨𝗘 — 𝗣𝗿𝗮𝗴𝗺𝗮𝘁𝗶𝘀𝗺𝗼 𝗲 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀

Pur in un quadro economico internazionale incerto, l’Italia continua a perseguire politiche basate su:

sostegno selettivo alle famiglie e alle imprese,

investimenti strategici in innovazione e infrastrutture,

gestione prudente dei conti pubblici,

difesa degli interessi nazionali in sede UE.

Un lavoro complesso ma necessario per garantire crescita e stabilità.

🔹 🔎 𝗜𝗡𝗖𝗛𝗜𝗘𝗦𝗧𝗘 & 𝗔𝗣𝗣𝗥𝗢𝗙𝗢𝗡𝗗𝗜𝗠𝗘𝗡𝗧𝗜 — 𝗜𝗹 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗽𝗮𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮

Si discute molto oggi del ruolo delle istituzioni nel promuovere chiarezza, responsabilità e verità sui grandi casi giudiziari e amministrativi che segnano il dibattito pubblico.
L’impegno resta quello di garantire trasparenza, rispetto delle regole e tutela dei cittadini, senza cedere a pressioni o narrazioni strumentali.

⭐ — 𝗟’𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝗶𝘀𝗰𝗲, 𝗴𝘂𝗶𝗱𝗮 𝗲 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝗴𝗴𝗲 —

In tempi complessi servono serietà, visione e fermezza.
Oggi l’Italia dimostra di avere tutte e tre queste qualità.

🇮🇹 Un Paese che dialoga nel mondo.
🇮🇹 Un governo che protegge sicurezza e stabilità.
🇮🇹 Un popolo che guarda avanti con fiducia.

Non è solo cronaca: è la costruzione quotidiana del nostro futuro.

🇮🇹✨

🇮🇹 𝗥𝗮𝘀𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮 𝗦𝘁𝗮𝗺𝗽𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝟵 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟱Le notizie di oggi raccontano un’Italia che non si tira indietro. Un Paese che, di...
09/12/2025

🇮🇹 𝗥𝗮𝘀𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮 𝗦𝘁𝗮𝗺𝗽𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝟵 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟱
Le notizie di oggi raccontano un’Italia che non si tira indietro. Un Paese che, di fronte a sfide complesse, sceglie la strada della fermezza, della responsabilità e della presenza dello Stato.

🔵 🔐 𝗦𝗜𝗖𝗨𝗥𝗘𝗭𝗭𝗔: 𝗟𝗢 𝗦𝗧𝗔𝗧𝗢 𝗖’𝗘̀ 𝗘 𝗦𝗜 𝗩𝗘𝗗𝗘

Dai principali quotidiani emerge un messaggio chiaro: la sicurezza non è uno slogan ma una realtà costruita ogni giorno.
Oggi Libero e Il Tempo raccontano nuove tensioni nell’area No-Tav, dove gruppi violenti hanno tentato di trasformare la protesta in guerriglia, usando pietre, ordigni artigianali e perfino vere e proprie “catapulte”.

👮‍♂️ Di fronte a tutto questo, le forze dell’ordine hanno mantenuto la posizione, dimostrando disciplina, coraggio e professionalità.
Lo Stato risponde, protegge, mantiene il controllo.
Perché 𝗹𝗮 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗲̀ 𝗻𝗲𝗴𝗼𝘇𝗶𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲.

🔵 ✈️ 𝗜𝗠𝗠𝗜𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘: 𝗨𝗡𝗔 𝗟𝗜𝗡𝗘𝗔 𝗖𝗛𝗜𝗔𝗥𝗔 𝗣𝗘𝗥 𝗨𝗡’𝗘𝗨𝗥𝗢𝗣𝗔 𝗣𝗜𝗨̀ 𝗥𝗘𝗦𝗣𝗢𝗡𝗦𝗔𝗕𝗜𝗟𝗘

La questione migratoria torna al centro.
Libero e La Verità confermano che Bruxelles ha dato il via libera ai centri per i rimpatri, passo fondamentale per riportare equilibrio ed efficienza nella gestione dei flussi.

Questa scelta indica un cambio di rotta dell’UE: più consapevolezza, più controllo, più responsabilità condivisa.
L’Italia, da tempo promotrice di questa linea, vede riconosciuto il proprio approccio pragmatico.

🚢 Anche sul territorio nazionale proseguono i trasferimenti dei clandestini, con un apparato organizzativo sempre più strutturato, mentre continua il confronto con la magistratura su alcune procedure.
Un percorso complesso, ma necessario, per 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗶𝗹𝗶𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗺𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮̀, 𝗹𝗲𝗴𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗲 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗼.

🔵 🇮🇱 𝗦𝗖𝗘𝗡𝗔𝗥𝗜𝗢 𝗜𝗡𝗧𝗘𝗥𝗡𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗔𝗟𝗘: 𝗟’𝗜𝗧𝗔𝗟𝗜𝗔 𝗖𝗛𝗜𝗘𝗗𝗘 𝗖𝗛𝗜𝗔𝗥𝗘𝗭𝗭𝗔

Diversi giornali evidenziano oggi le criticità dell’ONU nelle valutazioni sul Medio Oriente, in particolare sulle violenze e sugli abusi legati ai gruppi terroristici.

L’Italia mantiene una rotta netta:
👉 condanna dei terrorismi,
👉 difesa del diritto internazionale,
👉 dialogo con i Paesi democratici e alleati,
👉 rifiuto di ogni ambiguità.

🌍 In un mondo instabile, la nostra nazione sceglie un posizionamento limpido e coerente.

🔵 🏛️ 𝗣𝗢𝗟𝗜𝗧𝗜𝗖𝗔 𝗜𝗡𝗧𝗘𝗥𝗡𝗔: 𝗟𝗘 𝗜𝗦𝗧𝗜𝗧𝗨𝗭𝗜𝗢𝗡𝗜 𝗡𝗢𝗡 𝗦𝗜 𝗜𝗡𝗧𝗜𝗠𝗜𝗗𝗜𝗦𝗖𝗢𝗡𝗢

Il Tempo riporta oggi una nuova minaccia rivolta alla Premier: un grave episodio che dimostra quanto sia ancora alta l’attenzione contro estremismi isolati e propaganda violenta online.

Nonostante questo clima, il governo procede compatto.
💼 Le istituzioni non arretrano.
👥 I cittadini vengono messi al centro.
🔍 Le forze di intelligence e le unità specializzate continuano il monitoraggio costante sui “lupi solitari”, con prevenzione, analisi e sicurezza avanzata.

🔵 📉 𝗨𝗘 𝗘𝗗 𝗘𝗖𝗢𝗡𝗢𝗠𝗜𝗔: 𝗨𝗡𝗔 𝗖𝗥𝗜𝗦𝗜 𝗗𝗔 𝗔𝗙𝗙𝗥𝗢𝗡𝗧𝗔𝗥𝗘 𝗖𝗢𝗡 𝗖𝗢𝗥𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢

Nella Verità si parla di un’Europa in difficoltà economica: tassi instabili, crescita debole, scelte controverse di Bruxelles.

L’Italia, però, mantiene una posizione chiara:
➡ una politica economica più realistica,
➡ difesa delle imprese,
➡ tutela della famiglia e del lavoro,
➡ investimenti nelle infrastrutture.

Perché nei momenti di incertezza serve visione, non isteria.
Serve un’Italia che sappia indicare una strada.

🔵 🕵️‍♂️ 𝗜𝗡𝗖𝗛𝗜𝗘𝗦𝗧𝗘 𝗘 𝗧𝗥𝗔𝗦𝗣𝗔𝗥𝗘𝗡𝗭𝗔 𝗜𝗡𝗧𝗘𝗥𝗡𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗔𝗟𝗘

Il Tempo riporta anche una nuova inchiesta su Francesca Albanese, relatrice ONU, e la sua partecipazione nel 2022 a un evento con figure vicine a Hamas.

Una vicenda che riapre il dibattito sulla neutralità, sui ruoli internazionali e sulla trasparenza delle istituzioni globali.
L’Italia ribadisce: pace e diritti non si difendono chiudendo gli occhi, ma dicendo la verità.

⭐ 𝗟’𝗜𝗧𝗔𝗟𝗜𝗔 𝗖𝗛𝗘 𝗩𝗔 𝗔𝗩𝗔𝗡𝗧𝗜

La rassegna di oggi ci consegna un’immagine chiara:
👉 un Paese che difende sicurezza e legalità,
👉 un governo che non si lascia intimorire,
👉 una diplomazia che parla con fermezza,
👉 un’Europa che finalmente riconosce la necessità di regole più solide,
👉 cittadini che chiedono stabilità e risposte concrete.

🇮🇹 𝗟’𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝘃𝗮 𝗮𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶. 𝗘 𝗻𝗼𝗻 𝘁𝗼𝗿𝗻𝗮 𝗶𝗻𝗱𝗶𝗲𝘁𝗿𝗼.

𝗡𝗼𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗹𝗼𝗿𝗼: 𝗶𝗹 𝗠𝗮𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮, 𝗹’𝗔𝗻𝘁𝗶-𝗘𝗿𝗼𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗶 𝗺𝗼𝗱𝗲𝗿𝗻𝗶… 𝗲 𝗹’𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗶 𝘀𝘁𝗮Milano. Periferie. Cemento e tramon...
05/12/2025

𝗡𝗼𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗹𝗼𝗿𝗼: 𝗶𝗹 𝗠𝗮𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮, 𝗹’𝗔𝗻𝘁𝗶-𝗘𝗿𝗼𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗶 𝗺𝗼𝗱𝗲𝗿𝗻𝗶… 𝗲 𝗹’𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗶 𝘀𝘁𝗮

Milano. Periferie. Cemento e tramonti arancio.

È qui che nasce il 𝗠𝗮𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮: 𝗢 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗻𝗾𝘂𝗶, 𝗼 𝘀𝗽𝗮𝗿𝗶𝘀𝗰𝗶.

In tv lo mettono in scena. La loro unica verità? 𝗡𝗼𝗻 𝗰'𝗲̀ 𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗱𝗮.

Poi arriva Daniele Capezzone.

Nessuna indulgenza. Solo la verità che fa male:

"𝗦𝗲 𝗿𝗮𝗽𝗶𝗻𝗶, 𝗶𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝗽𝗼𝘀𝘁𝗼 𝗲̀ 𝗹𝗮 𝗴𝗮𝗹𝗲𝗿𝗮. 𝗣𝘂𝗻𝘁𝗼."

"𝗦𝗲 𝘃𝘂𝗼𝗶 𝘃𝗶𝘃𝗲𝗿𝗲, 𝘁𝗶 𝗮𝗹𝘇𝗶. 𝗟𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶. 𝗦𝘁𝘂𝗱𝗶. 𝗧𝗶 𝘀𝗽𝗮𝗰𝗰𝗵𝗶 𝗹𝗮 𝘀𝗰𝗵𝗶𝗲𝗻𝗮. 𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗶."

Il giovane balbetta: "A 14 anni non si può..."

"𝗔𝗹𝗹𝗼𝗿𝗮 𝘀𝘁𝘂𝗱𝗶. 𝗣𝘂𝗻𝘁𝗶 𝗹𝗮 𝘀𝘃𝗲𝗴𝗹𝗶𝗮. 𝗟𝗮 𝘃𝗶𝗮 𝗰𝗼𝗿𝘁𝗮 𝗼𝗴𝗴𝗶 𝗲̀ 𝗹𝗮 𝘁𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝗹𝗮 𝗱𝗶 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗶."

Ipnotico. Dominante. Come chi sa che la realtà non si accusa, si affronta.

E poi, la frase che inchioda: "𝗣𝗲𝗻𝘀𝗮𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗳𝘂𝗿𝗯𝗶. 𝗠𝗮 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗶 𝘀𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗰𝗿𝗲𝘁𝗶𝗻𝗶 𝘃𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗮𝗻𝗻𝗮. 𝗚𝗹𝗶 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘀𝘁𝘂𝗽𝗶𝗱𝗶. 𝗦𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝘃𝗲𝘁𝗲 𝘂𝗻 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮. 𝗘 𝘀𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗵𝗮 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗮𝗻𝗻𝗮𝗿𝗹𝗮."

𝗔𝗺𝗯𝗶𝗴𝘂𝗶.

A quel punto, il caso Ramy. Le accuse ai carabinieri. Silvia Sardone sbotta: "𝗠𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗮𝗺𝗺𝗮𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼 𝗻𝗲𝘀𝘀𝘂𝗻𝗼! 𝗖'𝗲̀ 𝘂𝗻 𝗽𝗿𝗼𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼."

Il vero scontro? Non è tra italiani e stranieri.

È tra chi crede nel sacrificio e chi pretende senza sudare.

Il futuro si costruisce con le mani, non si ruba con la rabbia.
Chi lavora non è un cretino. È l'eroe silenzioso di un'Italia che non si arrende.

📊 𝗨𝗻 𝘁𝗿𝗮𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗼 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮: 𝗹’𝗼𝗰𝗰𝘂𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘁𝗼𝗰𝗰𝗮 𝗶𝗹 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼 𝗺𝗮𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼L’Istat ha certificato oggi un dato che entra d...
04/12/2025

📊 𝗨𝗻 𝘁𝗿𝗮𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗼 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮: 𝗹’𝗼𝗰𝗰𝘂𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘁𝗼𝗰𝗰𝗮 𝗶𝗹 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼 𝗺𝗮𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼

L’Istat ha certificato oggi un dato che entra di diritto nella storia del nostro Paese.
A ottobre, 𝗶𝗹 𝘁𝗮𝘀𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗼𝗰𝗰𝘂𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗵𝗮 𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝟲𝟮,𝟳%, 𝗰𝗼𝗻 𝟮𝟰.𝟮𝟬𝟴.𝟬𝟬𝟬 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗹 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼.
È il valore più alto mai registrato da quando esistono le rilevazioni.

E non è tutto: prosegue, costante, la 𝗱𝗶𝗺𝗶𝗻𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘁𝗮𝘀𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗱𝗶𝘀𝗼𝗰𝗰𝘂𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, un segnale chiaro di una dinamica positiva e sostenuta.

Questi numeri non sono semplici cifre.
Sono il 𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼, 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗲𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 di milioni di persone e delle nostre imprese.
Sono una 𝘀𝗽𝗶𝗻𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗳𝗶𝗱𝘂𝗰𝗶𝗮 che parte dal mondo del lavoro e si diffonde in tutto il tessuto economico del Paese.

Un invito chiaro, dunque, a 𝗽𝗿𝗼𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝘀𝗲𝗿𝗶𝗲𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗰𝗼𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮 le politiche che sostengono l’occupazione e la crescita.
Non possiamo, non dobbiamo, fermarci.

𝗖𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗶𝗮𝗺𝗼 𝘀𝘂 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗱𝗮.
Perché è la strada che apre a 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗼𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀, 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗰𝗿𝗲𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮, 𝘂𝗻 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗽𝗶𝘂̀ 𝘀𝗼𝗹𝗶𝗱𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶.

Un segnale forte: l’Italia si sta ricostruendo, un passo alla volta, con il lavoro come fondamento.

Roma, Termini: il far west che non fa più notizia (ma dovrebbe)Se oggi passate per la Stazione Termini (così come la Sta...
03/12/2025

Roma, Termini: il far west che non fa più notizia (ma dovrebbe)

Se oggi passate per la Stazione Termini (così come la Stazione Centrale di Milano)– quella che una volta era il salotto d’Italia, e oggi somiglia più a un suk di periferia – non vi serviranno statistiche per capire che il degrado non è più una "percezione". È un ceffone in faccia. E chi vi dice il contrario, o è in malafede, o non ha mai messo piede fuori dal suo salotto borghese.
Daniele Capezzone, sul Tempo, ha scritto un articolo che è un pugno nello stomaco, ma anche una carezza per chi, come noi, da anni urla nel deserto. La gente non parla più di leggi elettorali o di giochi di palazzo: parla di paura. Paura di essere derubati, picchiati, umiliati. Paura di quella violenza che non ha più nemmeno la scusa della necessità – perché, come dice Capezzone, oggi si spacca la testa a un poveraccio per cinquanta euro. Roba da far impallidire i briganti di una volta, che almeno avevano un codice d’onore.
Eppure, c’è ancora chi, con aria da professorino, liquida tutto come "percezione". Ma quale percezione, santo cielo! La realtà è che Roma – e non solo Roma è diventata un far west dove la legge la fanno i balordi, e lo Stato, quando c’è, arriva sempre in ritardo, come i carabinieri nei film western. E allora, caro lettore, se anche tu, come sette o otto italiani su dieci, hai paura di uscire di casa, non vergognartene: non sei un fifone, sei un cittadino che ha capito come stanno le cose.
Ora, il direttore Capezzone non risparmia nessuno.
Alla sinistra rinfaccia di aver "sbagliato tutto lo sbagliabile", aprendo le porte all’immigrazione incontrollata e poi facendo finta di non vedere. Alla destra riconosce di "dire le cose giuste", ma le chiede di smetterla con le chiacchiere e di passare ai fatti. Perché, diciamocelo, se anche questa destra non riesce a riportare l’ordine, allora davvero non c’è più speranza.
E Termini? Termini è il simbolo di tutto questo: un luogo dove la marmaglia spadroneggia, dove i "figli di" (quelli che dovrebbero essere italiani di seconda generazione, ma che di italiano hanno solo il passaporto) si sentono padroni, e dove i cittadini onesti si sentono stranieri in casa propria. È il trionfo del "non si può fare nulla", del "tanto è sempre stato così". Ma non è sempre stato così, e non deve continuare a esserlo.
Allora, la domanda è semplice: voi, cari lettori, siete stufi di sentirvi dire che la vostra paura è solo "percezione"? Siete pronti a pretendere che la politica smetta di tergiversare e faccia finalmente il suo dovere? Perché, se non ora, quando?
E se la risposta è "mai", allora preparatevi a vivere in un paese dove la stazione centrale non è più un luogo di incontro, ma una zona di guerra. E non dite che non ve l’avevamo detto.

Indirizzo

Milan

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