Meltemi Editore

Meltemi Editore «Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare.»
Seneca

Meltemi è il nome di un vento che soffia nel Mediterraneo e la Melusina, la sirena a due code, l’inconfondibile logo della casa editrice. Protagonista di un racconto mitico francese, la sirena simboleggia la volontà dei fondatori di pubblicare libri che orientino e guidino i “naviganti del pensiero”. La storia della Casa editrice inizia nel 1994 con la pubblicazione di alcuni titoli di saggistica

nell’ambito delle scienze umane che ancora oggi rappresentano il fiore all’occhiello del catalogo e che Meltemi ha per prima introdotto in Italia. Antropologia, estetica e culture visuali, sociologia e cultural studies, scienze politiche, studi coloniali e postcoloniali sono le aree privilegiate di un catalogo che consta di circa 800 titoli e di una rete di autori e autrici che conta i più grandi studiosi e le più grandi studiose del pensiero contemporaneo: da Bruno Latour a Tim Ingold; da Ngũgĩ wa Thiong’o a Peter Handke; da Nancy Fraser a bell hooks; da Pierre Bourdieu a Wim Wenders; da Edgar Morin a Marc Augé, da Judith Butler a Nancy Fraser. Rinata nel 2017, la casa editrice ha riportato nelle librerie volumi di grande rilevanza culturale che da alcuni anni mancavano sugli scaffali, affiancati da novità che confermano la volontà di portare avanti la pubblicazione della migliore saggistica sui tanti volti della modernità e dell’attualità. È sulla base di questa missione che sono nate le collane “Atlantide”, “Culture radicali”, “Geoarchivi” e “Visioni eretiche”.

Esiste uno spirito delle Dolomiti? Qualcuno può dire di averlo incontrato? E dove, esattamente, sarebbe avvenuto quell’i...
14/12/2025

Esiste uno spirito delle Dolomiti? Qualcuno può dire di averlo incontrato? E dove, esattamente, sarebbe avvenuto quell’incontro? Per cercare una risposta, Vincenzo Agostini attraversa le Dolomiti con il solito zaino carico di libri, immagini e suggestioni. Il suo non è un cammino turistico né un pellegrinaggio spirituale, ma un vagabondaggio, una navigazione del pensiero senza una meta precisa, se non con l’idea dell’andare mosso da domande e visioni.

Non rifugi o cime da conquistare, ma pale d’altare, poesie dialettali, cimiteri smorti, chiese dimenticate e segni sparsi di un sapere in dissoluzione.

Il viaggio lo conduce alla vara: non solo il campo coltivato d’un tempo, ma una figura simbolica, un genius loci in estinzione, una possibile chiave per restare oggi in montagna, senza mitizzarla né abbandonarla.

"La vara" è un libro che interroga il paesaggio, anche quello interiore; che cerca, dentro e attorno a esso, nuovi modi per abitare il tempo.

Vincenzo Agostini - "La vara. Navigazioni dolomitiche"

Scopri il volume sul nostro sito: https://www.meltemieditore.it/catalogo/la-vara/

L’autrice racconta in prima persona luoghi, incontri e modalità di lavoro sperimentate nel corso degli anni in diverse l...
13/12/2025

L’autrice racconta in prima persona luoghi, incontri e modalità di lavoro sperimentate nel corso degli anni in diverse località di montagna, ma anche di come gli abitanti di quei luoghi hanno saputo rispondere ai cambiamenti e alle conseguenti sfide legate alle trasformazioni globali e ai nuovi bisogni della loro terra. In questo viaggio, la scrittura autobiografica si intreccia con ciò che la montagna e i suoi abitanti possono insegnare in un momento in cui le questioni ambientali, oltre a quelle sociali ed economiche, ci pongono di fronte a scelte che riguardano la nostra stessa sopravvivenza.

Valentina Porcellana - "In montagna non ci sono alberi"

Scopri il volume sul nostro sito: https://www.meltemieditore.it/catalogo/montagna-non-ci-alberi/

Una diatriba che affonda le radici nella notte dei tempi è sicuramente quella della presunta differenza antropologica tr...
12/12/2025

Una diatriba che affonda le radici nella notte dei tempi è sicuramente quella della presunta differenza antropologica tra il Nord e il Sud dell’Italia.

Sulla scia delle teorie di Cesare Lombroso – noto per aver affermato che l’origine del comportamento criminale andrebbe rintracciata nelle caratteristiche somatiche dei delinquenti stessi –, alla fine dell’Ottocento si affermò nel nostro Paese la teoria razziale secondo cui i meridionali sarebbero inferiori e i settentrionali superiori. La cosiddetta “teoria della razza maledetta” ha finito per generare un sentire comune e diffuso, all’origine di stereotipi ancora oggi operanti e che ritroviamo nel cinema, nella letteratura, nella politica, nel calcio… Nonostante l’opposizione di numerosi studiosi, questa teoria si è allargata a macchia d’olio e il pregiudizio antimeridionale resiste ancora oggi, in vecchie e nuove forme.

Mentre una sempre latente e minacciosa proposta di autonomia differenziata rischia di frantumare definitivamente l’Italia nata con la caduta del fascismo e la Costituzione repubblicana, riuscirà il Sud a scrivere una nuova narrazione e a inventare nuove azioni politiche capaci di contrastare la desertificazione delle aree interne di tutto il Paese e di opporsi con efficacia a un sovranismo separatista, localista, razzista?

Vito Teti - "La razza maledetta"

Dal 12 dicembre in libreria

La III edizione del festival di Meltemi Editore si sta avvicinando e, come ogni anno,è organizzata in collaborazione con...
11/12/2025

La III edizione del festival di Meltemi Editore si sta avvicinando e, come ogni anno,
è organizzata in collaborazione con la Zona Autonoma Milano (ZAM).

Ma che cos'è ZAM?

Cerchiamo di raccontarvelo in poche parole.

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"Spazi di incontro
Spazi di conflitto
Libri e idee per immaginare."

30, 31 gennaio - 1 febbraio

Seguiteci per non perdervi nessun aggiornamento sui nostri ospiti!

"Fedi recluse" raccoglie i risultati di una ricerca sociologico-giuridica sulle religioni in carcere, svolta in alcuni i...
10/12/2025

"Fedi recluse" raccoglie i risultati di una ricerca sociologico-giuridica sulle religioni in carcere, svolta in alcuni istituti penitenziari della Lombardia e del Triveneto e coordinata da Doriano Saracino, ora Garante della Regione Liguria per le persone sottoposte a misure restrittive.

Attraverso diverse prospettive di analisi, il volume affronta temi quali la libertà e l’assistenza religiosa, l’accesso ai ministri di culto, le disuguaglianze tra le fedi e il loro rapporto con l’identità personale nell’intersezione con genere e classe sociale, nonché l’abuso del discorso religioso nei percorsi di “rieducazione”.

(a cura di) Isabel Fanlo Cortés e Laura Scudieri - "Fedi recluse"

Dal 12 dicembre in Libreria!

A cinquant’anni dalla nascita della Terza Repubblica, il saggio di Dario Quattromani ripercorre la storia della democraz...
09/12/2025

A cinquant’anni dalla nascita della Terza Repubblica, il saggio di Dario Quattromani ripercorre la storia della democrazia greca, raccontando come il Paese abbia affrontato crisi, cambiamenti e sfide profonde tra il 1974 e il 2024.

Dalla dittatura alla competizione partitica, dal sogno europeo alla crisi economica e al ritorno alla normalità, l’autore guida il lettore in un viaggio tra momenti cruciali, scelte costituzionali e traiettorie politiche, offrendo strumenti per comprendere meglio non soltanto la Grecia, ma anche le sfide delle democrazie europee contemporanee.

Dario Quattromani - "La Grecia della Terza Repubblica"

Dal 12 dicembre in Libreria!

Nell’era di Antropocene, i ghiacciai sono tra le entità più colpite dall’aumento delle temperature. La loro presenza-ass...
07/12/2025

Nell’era di Antropocene, i ghiacciai sono tra le entità più colpite dall’aumento delle temperature. La loro presenza-assenza si disvela e ci interroga attraverso le cronache di una perturbante agonia: il progressivo ritiro per causa antropica.

"Filosofia tra i ghiacci" è un viaggio che parte da suggestivi confronti fotografici dell’arco alpino e dalla letteratura scientifica di riferimento per arrivare a instaurare un dialogo fecondo tra l’uomo e il ghiaccio. Quale lezione sulla relazione uomo-
ambiente e sul futuro del pianeta possiamo trarre dalla lenta fusione dei ghiacciai? Li interroghiamo e il loro silenzio ci rimanda alla realtà inesorabile del riscaldamento globale, ma anche a un’altra vita, ad altri tempi e altri luoghi, al passo cadenzato che sale verso la cima, lungo il sentiero delle altezze alla scoperta del nostro limite fisico e morale, del magistero della montagna. Si pone così un nuovo interrogativo, di natura più esistenziale: che cosa può insegnare l’uomo di montagna al cittadino globale?

In questo libro Matteo Oreggioni traccia i lineamenti di una kryosophia, una filosofia materica che riflette sui ghiacciai come fenomeno metafisico e non solo naturale; una filosofia che non si limita a descrivere, ma che prende le mosse dalla necessità, concreta ed esistenziale, di confrontarsi con il fatto che vivere, oggi, vuol dire vivere alla fine di un mondo.

Matteo Oreggioni - "Filosofia tra i ghiacci"

Scopri il volume sul nostro sito: https://www.meltemieditore.it/catalogo/filosofia-tra-i-ghiacci/

Con l'avvicinarsi delle Olimpiadi invernali d Milano Cortina 2026, abbiamo deciso di dedicare il nostro percorso di lett...
06/12/2025

Con l'avvicinarsi delle Olimpiadi invernali d Milano Cortina 2026, abbiamo deciso di dedicare il nostro percorso di lettura di dicembre alla montagna.

Attraverso alcune proposte mirate, vi porteremo in un viaggio ad alta quota per sviluppare una riflessione che vada oltre il parco giochi olimpico.

Buone letture!

Questo è ciò che è accaduto alla libertà di stampa e di pensiero quando i fascisti e i nazisti hanno messo in pratica la...
06/12/2025

Questo è ciò che è accaduto alla libertà di stampa e di pensiero quando i fascisti e i nazisti hanno messo in pratica la loro libertà di espressione.

Aderiamo alla protesta di decine di case editrici e chiediamo una Più libri più liberi antifascista.

In tutto il mondo si assiste oggi a un’ascesa dei movimenti a tutela dei popoli indigeni. Il testo racconta gli incontri...
05/12/2025

In tutto il mondo si assiste oggi a un’ascesa dei movimenti a tutela dei popoli indigeni. Il testo racconta gli incontri con queste comunità per tracciare un quadro dei processi di decolonizzazione legati al “paradigma indigeno”: una realtà in costante evoluzione, con tutte le ambiguità, le contraddizioni e gli slanci delle cose vive.

Il nuovo indigenismo è un tipo di internazionalismo diffuso, che accomuna i Maori della Nuova Zelanda, i popoli tribali dell’India, gli aborigeni australiani e le comunità native dell’America: un mondo che sta emergendo culturalmente, politicamente e demograficamente.

Con la mente dell’antropologo e la penna del viaggiatore, Franco La Cecla offre un
affascinante racconto degli incontri con i popoli indigeni e della loro capacità di visione e invenzione del mondo: un’arte del vivere che passa, anche e soprattutto, attraverso i musei e la rivendicazione di oggetti, dei resti degli antenati, delle proprie terre di origine e di architetture capaci di convivere e rispettare l’ambiente.

Tutto questo non può che mettere in discussione la rappresentazione che l’Occidente ha da sempre definito e imposto nei campi dell’arte e delle istituzioni culturali.

Franco La Cecla - "Il paradigma indigeno"

Dal 5 dicembre in libreria!

05/12/2025

Sapete cos’è, nel gergo dell’intelligence, un cavallo di ritorno?

Ve lo facciamo raccontare da Elio Catania, autore di “Antiterrorismo. Conflitto sociale e “fine della Storia” in Italia”

In un mondo segnato da crisi migratorie, precarietà e confini sempre più rigidi, il presente volume tenta di superare l’...
04/12/2025

In un mondo segnato da crisi migratorie, precarietà e confini sempre più rigidi, il presente volume tenta di superare l’approccio eurocentrico alla questione del lavoro migrante, analizzando le relazioni lavorative e i processi migratori in una prospettiva transnazionale.

Emerge così una lettura inedita del turnover, non più inteso come una semplice scelta individuale, ma come una pratica collettiva e conflittuale con cui i lavoratori e le lavoratrici migranti reagiscono a sfruttamento, controllo e discriminazione.

Gabriella Alberti e Devi Sacchetto - "La dimensione politica del lavoro migrante"

Indirizzo

Piazza Don Mapelli 75
Milan
20099

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