Avvenire

Avvenire Quotidiano di ispirazione cattolica
fondato nel 1968. È nato dalla fusione dei quotidiani cattolici L'Italia di Milano e L'Avvenire d'Italia di Bologna.

Al link puoi approfondire la nostra storia
https://www.avvenire.it/la-storia-del-quotidiano_91901 𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐩𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 𝐡𝐚 𝐮𝐧 𝐆𝐚𝐥𝐚𝐭𝐞𝐨 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥

Critiche e commenti ma sempre con un tono civile. Anche le critiche sono importanti ma se contengono parolacce, insulti o toni violenti non sono ben accette e quindi non saranno tollerate. Ci interessano le vostre opinioni, ma gli scontri sterili, gli insulti gratu

iti e l'aggressività invece che arricchirlo soffocano il confronto. Commenti con bestemmie, turpiloquio e offese saranno cancellati e i loro autori bloccati. Così come i messaggi spam che pubblicizzano prodotti e attività. Saranno oscurati anche i commenti che ledono i diritti alla privacy. Il team digitale di Avvenire provvederà inoltre a rimuovere i contenuti inappropriati, offensivi e dannosi per l’immagine e il decoro della nostra pagina e della nostra comunità social. Aiutateci a far crescere la comunità Facebook di Avvenire nel rispetto di tutti. Solo così il dialogo tra noi sarà davvero utile e costruttivo. Grazie.

Caro Avvenire,da cittadino e da uomo che conosce bene il valore del lavoro, non posso restare indifferente davanti a ciò...
23/11/2025

Caro Avvenire,
da cittadino e da uomo che conosce bene il valore del lavoro, non posso restare indifferente davanti a ciò che accade in certe aziende, dove si ricorre al metodo del “cliente invisibile” per controllare i dipendenti. Una pratica che trasforma la quotidianità in un clima di sospetto, più vicino allo spionaggio che a una gestione corretta del personale. Si arriva perfino a nascondere articoli tra la spesa per verificare se il cassiere li noti. E se non se ne accorge? Scatta il licenziamento in tronco, come se chi lavora alla cassa dovesse essere un investigatore addestrato invece di un semplice lavoratore che svolge il proprio dovere.

La risposta di Andrea Lavazza a uno dei nostri lettori
https://buff.ly/XmmW6rw

La qualificazione ai Mondiali di calcio della piccola nazione caraibica entra nel guinness dei primati: mai un Paese di ...
23/11/2025

La qualificazione ai Mondiali di calcio della piccola nazione caraibica entra nel guinness dei primati: mai un Paese di soli 156mila abitanti era arrivato alla fase finale del torneo. Merito di un ct "guru", di un gruppo di giovani formatosi in Europa e soprattutto del regolamento "esotico" voluto dalla Fifa
L'editoriale di Massimiliano Castellani
https://buff.ly/YcN8nPN

Non c’è stata solo Sarajevo. «È almeno dal 1981 che sento parlare di queste storie, dai tempi del Salvador…» rivela un e...
23/11/2025

Non c’è stata solo Sarajevo. «È almeno dal 1981 che sento parlare di queste storie, dai tempi del Salvador…» rivela un ex funzionario di un importante ente umanitario. La Bosnia, il Sudamerica delle dittature, il Libano. I conflitti attirano gli sniper tourist, i “cecchini turisti” disposti a pagare per sparare a chiunque, bambini compresi. «È un’espressione che ho sentito per la prima volta a Beirut, dove avevamo osservato lo stesso fenomeno lungo la “linea verde”» dichiarò John Jordan, il pompiere americano che servì a Sarajevo e che descrisse davanti al Tribunale penale dell’Aja quegli stranieri venuti a centrare bersagli umani. Sulle gite a Sarajevo sta indagando la procura di Milano, dopo un corposo e documentato esposto presentato dallo scrittore Ezio Gavazzeni

Leggi l'approfondimento del nostro Marco Birolini: https://buff.ly/FyHQ75l

È un fenomeno che si traduce in un atteggiamento collettivo, ampiamente condiviso, secondo cui si ritiene inutile e disp...
23/11/2025

È un fenomeno che si traduce in un atteggiamento collettivo, ampiamente condiviso, secondo cui si ritiene inutile e dispendioso garantire a tutte le età lo stesso livello di cura e di attenzione. Così facendo si nega la vecchiaia e si finisce per isolare un intero universo. Una riflessione sul caso delle gemelle Kessler
https://buff.ly/syb1Rxl

È  uscito un nuovo libro "La forza del Vangelo. La fede cristiana in 10 parole" firmato dal Pontefice con una serie di i...
23/11/2025

È uscito un nuovo libro "La forza del Vangelo. La fede cristiana in 10 parole" firmato dal Pontefice con una serie di interventi sui concetti-chiave della fede. «Cominciamo da Cristo, comunione, pace. Si possono intrecciare in una relazione»
Qui potete leggere l'introduzione: https://buff.ly/EVESgPs

Sono certo che nessuna persona nasca marcia, cattiva. Non condivido come molti li hanno definiti: branco, bestie, mostri...
23/11/2025

Sono certo che nessuna persona nasca marcia, cattiva. Non condivido come molti li hanno definiti: branco, bestie, mostri. No: sono persone proprio come me e come chi legge. Con questo dobbiamo fare i conti
https://buff.ly/smR4OqO

Roma, Subiaco, Cassino e Fara in Sabina: dal 25 al 28 novembre un convegno internazionale indaga sulla fruizione delle a...
23/11/2025

Roma, Subiaco, Cassino e Fara in Sabina: dal 25 al 28 novembre un convegno internazionale indaga sulla fruizione delle abbazie e come la tecnologia può aiutarne la valorizzazione https://buff.ly/svk0lsl

 🔴A questo link buff.ly/2RhV0v2 puoi leggere la copia digitale, comprare una copia o abbonarti
23/11/2025


🔴A questo link buff.ly/2RhV0v2 puoi leggere la copia digitale, comprare una copia o abbonarti

Clemente I. La radice delle divisioni? Credersi i migliori (a cura di Matteo Liut)Pensarsi migliori, credere di valere p...
23/11/2025

Clemente I. La radice delle divisioni? Credersi i migliori (a cura di Matteo Liut)

Pensarsi migliori, credere di valere più di altri o arrogarsi il diritto di giudicare tutto e tutti: sono queste le radici delle discordie, delle divisioni e dei conflitti. Ce lo ricorda con estrema chiarezza e attualità san Clemente I, attraverso la sua lettera indirizzata ai Corinzi. È meglio per tutti «essere trovati piccoli», scrive Clemente, che «avere apparenza di grandezza» ed essere rigettati dalla speranza di Cristo: un invito che questo Papa scriveva a una comunità del suo tempo come strada per superare le divisioni. L’alternativa allo scontro, come scriveva il terzo successore di Pietro dopo Lino e Anacleto, non è lo sterile esercizio di una bontà artefatta, ma la capacità di affidarsi a Dio e umilmente rivivere il suo “stile” in mezzo agli uomini. Il rischio è che gli interessi di pochi prevalgano sul bene comune, come stava succedendo a Corinto all’epoca del pontificato di Clemente, che fu Papa tra l’88 e il 97 circa e che forse in gioventù fu collaboratore di san Paolo. La sua lettera, che, come tutti i suoi scritti, rivela una profonda conoscenza delle Scritture e dei testi ebraici, offre anche una riflessione preziosa sul ruolo e sul primato della Chiesa di Roma, che si faceva già allora carico dei problemi che avrebbero potuto mettere a rischio la comunione nelle altre Chiese locali. Poco si sa della morte di Clemente, ma il Martirologio Romano lo ricorda come martire.

Altri santi. San Colombano, abate (525-615); beata Margherita di Savoia, religiosa (1390-1464).

L'omicidio nel luglio 2023 a Cologno Monzese, il giovane si era nascosto nell'armadio e l'ha accoltellata nel sonno nell...
22/11/2025

L'omicidio nel luglio 2023 a Cologno Monzese, il giovane si era nascosto nell'armadio e l'ha accoltellata nel sonno nella sua camera da letto. Due anni dopo, le parole di Daniela Castelli: il dolore non mi lascia mai, ma non ho smesso di amare. L'intervista di Antonella Mariani

L'omicidio nel luglio 2023 a Cologno Monzese, il giovane si era nascosto nell'armadio e l'ha accoltellata nel sonno nella sua camera da letto. Due anni d...

Txai Suruí è uno dei simboli dell'Amazzonia e a Belém ha spiegato gli effetti del cambiamento climatico sulla sua comuni...
22/11/2025

Txai Suruí è uno dei simboli dell'Amazzonia e a Belém ha spiegato gli effetti del cambiamento climatico sulla sua comunità: «Nonostante l'indifferenza dei Grandi, questa conferenza è stata un bagno di realtà. E noi abbiamo idee per posticipare la fine del mondo». L'articolo dell'inviata, Lucia Capuzzi https://buff.ly/m7IpGoR

Per gioco, per arte o per facilitare la comunicazione tra i popoli. Un saggio di Davide Astori spiega cosa sono, come fu...
22/11/2025

Per gioco, per arte o per facilitare la comunicazione tra i popoli. Un saggio di Davide Astori spiega cosa sono, come funzionano, dove e perché sono state create https://buff.ly/kw0kSeJ

Indirizzo

Piazza Carbonari 3, Milano
Milan
20125

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Avvenire pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Condividi

Digitare

La nostra storia

4 dicembre 1968. La data di nascita di Avvenire è legata a una persona, una scelta e un evento. Fu Paolo VI a volere un nuovo quotidiano dei cattolici italiani, che raccogliesse l’eredità di due storici giornali: come L’Italia di Milano e L’Avvenire d’Italia di Bologna. ​La scelta del Pontefice bresciano, già arcivescovo di Milano e figlio di un giornalista, si prefiggeva di tradurre lo spirito del Concilio Vaticano II in uno strumento popolare d’informazione e di giudizio sulla realtà del mondo contemporaneo. L’evento al quale il nuovo quotidiano veniva significativamente legato era l’approvazione da parte dei Padri conciliari il 4 dicembre di 5 anni prima del decreto Inter mirifica “sugli strumenti di comunicazione sociale”, primo documento nel quale la Chiesa non solo affrontava il fenomeno dei mass media ma ne offriva una valutazione nel complesso positiva e fiduciosa, collocando i mezzi di comunicazione “tra le meravigliose invenzioni tecniche che, soprattutto nel nostro tempo, l'ingegno umano è riuscito, con l'aiuto di Dio, a trarre dal creato”. Uno sguardo aperto e costruttivo, pienamente conciliare, del quale Avvenire è a tutti gli effetti figlio. Da quella stagione, affrontata sotto la guida di Leonardo Valente (fino al 1969) e poi di Angelo Narducci (che fu direttore per 11 anni), Avvenire prende lo slancio per dare voce a un mondo cattolico che, a maggior ragione dopo il Vaticano II, è una realtà composita e vivace, ricca di sensibilità e di anime differenti, impegnata nei più diversi fronti dell’educazione, della cultura, della società. Nelle pagine del “loro” quotidiano i cattolici italiani (ma anche tanti non credenti) imparano a trovare una guida ragionata dentro e attraverso le notizie di ogni giorno, accompagnata da idee chiare e orizzonti ampi quanto il mondo. L’informazione internazionale e quella religiosa, le pagine di cultura e gli editoriali, le opinioni dei lettori e l’attenzione alla società reale si consolidano col tempo come veri punti di forza, del tutto originali e caratteristici, di un giornale che continua a crescere nel radicamento dentro la comunità ecclesiale italiana e nel prestigio davanti all'opinione pubblica del Paese, anche grazie alle direzioni di Angelo Paoluzi (fino al 1981), di Pier Giorgio Liverani, che guida il quotidiano sino al febbraio 1983. Con Gian Guido Folloni, direttore poi per sette anni, e Lino Rizzi, alla guida del giornale dal 1990 al 1993, Avvenire aggiunge pagine, temi e interessi, seguendo le grandi sfide di una società italiana nella quale diventano sempre più visibili i segni della secolarizzazione che attraversa tutto il mondo occidentale ma dove l’impronta del cristianesimo e della sua visione dell’uomo restano ben presenti e riconoscibili.

I 15 anni della direzione di Dino Boffo sono caratterizzati dal confronto dialogico con le sfide culturali e antropologiche sui grandi temi della vita, della famiglia, dell’educazione, di una presenza politica dei cattolici che cambia radicalmente riferimenti e coordinate, non senza travagli. Sono gli anni in cui prende corpo la presenza del giornale su Internet (1998) e nascono supplementi come Noi Genitori e Figli, Luoghi dell’Infinito (entrambi mensili) e il giornale per i bambini Popotus, oggi bisettimanale, apprezzatissimo unicum nel panorama editoriale italiano con la sua capacità di raccontare ai cittadini di domani le notizie di oggi. Nel maggio 2002 un radicale ridisegno editoriale, grafico e organizzativo fa di Avvenire uno dei giornali più leggibili e nitidi, capace di offrire una lettura spesso controcorrente di una realtà che si va facendo sempre più complessa e che interpella la coscienza di tutti, chiedendo ai cattolici un di più di consapevolezza, di capacità critica e di incisività. Dall'autunno 2009, con la direzione affidata a Marco Tarquinio, si consolida il prestigio del quotidiano nel panorama editoriale confermando un trend di crescita diffusionale che, ininterrotto dalla svolta del 2002, si conferma anche in anni molto difficili per le copie dei quotidiani in Italia. I lettori di Avvenire – per la gran parte abbonati, un fenomeno del tutto particolare e sintomatico di un forte patto di fiducia reciproco – si confermano negli ultimi anni come una comunità intelligente, interessata a leggere e capire (il tempo di lettura del quotidiano dei cattolici italiani è più che doppio rispetto alla media degli altri giornali) e capace di pungolare il suo giornale perché sia sempre più chiaro nelle opinioni, alternativo negli interessi e nella capacità di interpretare la realtà italiana e internazionale, impegnato a offrire una visione aperta nello sguardo ma ferma nelle sue radici. Il lancio delle applicazioni per smartphone (2010) e tablet (2011), insieme al continuo sviluppo del sito Avvenire.it, integrano l’offerta del quotidiano di carta e mettono a disposizione di abbonati e lettori un’informazione “firmata Avvenire” disponibile sempre e ovunque, costantemente aggiornata e incontrabile anche nell'animata piazza dei social netowork grazie ai profili Facebook e Twitter e al canale YouTube. Il nuovo progetto grafico del quotidiano cartaceo e la riorganizzazione del sito internet - lanciati il 4 dicembre 2013, a 45 anni esatti dal primo numero di Avvenire - sono orientati a rendere ancor più esplicita e interessante la natura e la missione di una voce originale e di un coraggioso giornale di informazione e di idee.