Studio Peritale Filatelico Fabris

Studio Peritale Filatelico Fabris Studio peritale filatelico Daniele Fabris. Perizie, stime e valutazioni
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FILATELIA & DINTORNI 124 a cura di Daniele Fabrishttps://danielefabris.it/1926-linea-trieste-venezia-pavia-torino/1926 L...
06/11/2025

FILATELIA & DINTORNI 124 a cura di Daniele Fabris

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1926 Linea Trieste – Venezia – Pavia - Torino

Apparecchio: Cant. 10 – Marca: I-OLTC – Pilota: Ing. Antonio Majorana – Motorista: Vittorio Ferrari.
Apparecchio: Cant. 10ter – Marca: I-OLTD – Pilota: Luigi Maria Ragazzi – Motorista: Giannetti.

Fu la prima linea aerea regolare realizzata in Italia.

La mattina soffiava su Trieste una forte bora e la cerimonia di inaugurazione fu spostata a Portorose, raggiunta dagli invitati con delle autovetture, dove erano in attesa i piloti con i rispettivi velivoli che decollarono alle 12.02.
L’I-OLTC dell’ing. Majorana aveva caricato a bordo 6 kg. Di posta ed alcuni pacchi di opuscoli della S.I.S.A.
I due idrovolanti arrivarono a Venezia alle 12.55 e ripartirono subito ammarando a Pavia alle 15.05.
Alle 15.47 uno dei velivoli si innalzò da Pavia ma quello col carico postale non riuscì a decollare per un guasto al motore, e ripartì il giorno seguente. Il corriere postale per Torino fu scaricato ed inviato a destinazione per ferrovia.
Il Cant 10ter I-OLTD, pilotato da Ragazzi, fu il solo a compiere l’intero tragitto della linea, impiegando da Trieste a Torino tre ore e dieci minuti effettivi di volo.
1926 (1 aprile) – VENEZIA-TORINO
La data del volo coincise con l’emissione della prima serie italiana di francobolli per la posta aerea. Con RDL 15-8-1925 n. 1691 era stata autorizzata l’istituzione della linea aerea commerciale Torino-Trieste e l’Amministrazione postale riscontrò allora la “necessità di provvedere all’emissione di speciali francobolli che rappresentino il pagamento anticipato delle tasse stabilite per il trasporto aereo degli effetti postali”. In attesa dell’esito del concorso nazionale bandito per i bozzetti di appositi francobolli di posta aerea (saranno poi utilizzati nella serie emessa il 12-3-1930), la prima serie italiana di francobolli per la posta aerea è ricavata utilizzando, con dicitura “Posta Aerea”, lo stesso disegno dei francobolli in corso per la posta pneumatica.
Il dispaccio era composto da circa 185 aerogrammi (0,75 kg.), a Pavia fu inoltrato per ferrovia.
Aerogramma da Venezia a Torino del 1 aprile 1926 affrancato per un totale di 1,50 lire suddivise come segue; un francobollo di posta aerea del fine marzo 1926 da 60c. grigio verdastro serie “Effige Vittorio Emanuele III” (Sass. n.: 3), un francobollo di posta ordinaria del 30 gennaio 1926 da 60c. carminio serie “VII centenario della morte di S. Francesco” (Sass. n.: 195) e valore complementare di posta ordinaria del 1925 da 30c. grigio nero serie “Michetti” (Sass. n.: 185).
• Timbro Speciale ovale della linea in nero:
1° SERVIZIO POSTALE AEREO / * TRIESTE-TORINO * / 1-4-1926
• Annullo Postale Circolare di partenza in rosso:
VENEZIA / FERROVIA / 1-4.26.10. (con arco di cerchio sotto e sopra la data)
• Annullo Postale Circolare di arrivo meccanico pubblicitario:
TORINO / CENTRO / 10-11 – 2 . IV – 1926

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FABRIS PERIZIE FILATELICHE 124https://danielefabris.it/1933-1-luglio-12-agosto-crociera-aerea-del-decennale-posta-aerea-...
03/11/2025

FABRIS PERIZIE FILATELICHE 124

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1933 (1° luglio / 12 agosto) Crociera aerea del decennale. Posta aerea

Per l’occasione della Crociera aerea del Decennale le Poste italiane emisero due francobolli trittici speciali da L.5,25+19,75 e da L.5,25+44,75; per la corrispondenza da inoltrare in Europa e negli Stati Uniti. I fogli per i francobolli italiani erano composti da 20 trittici ciascuno con impressa una stampa, sulla sezione di sinistra, su due righe in nero con la dicitura “APPARECCHIO / marca aeronautica” di venti degli aeromobili coinvolti. Ci furono pertanto cinque aerei non menzionati e che non trasportarono presumibilmente corrispondenza almeno per la prima parte del viaggio.

1933 (20 maggio) - Trittici formati da un’etichetta di raccomandazione espresso col nome dell’apparecchio, da un francobollo di posta ordinaria e da un francobollo di posta aerea - Stampa fotocalcografica a 4 colori da cilindri con 4 gruppi di 2x10 - Filigrana corona – Dent. 14x14¼ – Gomma arabica – Disegno: Corrado Mezzana.
R.D. 22 maggio 1933-XI n. 649, R.D. 1° giugno 1933-XI n. 711 e R.D. 13 luglio 1933-XI n. 1068

La serie in due fogli completi con la varietà “ciuffo”
La varietà consiste in una macchia di colore sulla fronte del sovrano ed occupa la pos. 2 (I-BORG) sul foglio da 5,25+19,75 lire.
(Sass. n. 51/51T, 51Da e 52/52T)

Ho esaminato i due rari fogli, di cui è unita riproduzione fotografica al presente certificato (ridotta al 35%).
Sono originali così come la gomma integra ed in perfetto stato conservativo.
Ho provveduto a firmarli ed a firmare il presente certificato in oro.

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FILATELIA & DINTORNI 123 a cura di Daniele Fabrishttps://danielefabris.it/terranova-newfoundland-1932-21-maggio-volo-tra...
30/10/2025

FILATELIA & DINTORNI 123 a cura di Daniele Fabris

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Terranova (Newfoundland) 1932 (21 maggio ) - Volo Transatlantico di ritorno del “Do-X” / Holyrood - Berlino

Pilota: Cap. Christianson - Aereo: Dornier “Do-X” Flying Boat
Il Dornier Do X era un idrovolante di linea a scafo centrale progettato dalla Dornier-Werke GmbH negli anni trenta. Il suo progetto nasce dall’idea di poter incrementare il traffico passeggeri con un nuovo e grande idrovolante e venne, nel 1925, al Professore Claude Dornier. Il nuovo progetto ideato da Dornier si sarebbe basato sull'esperienza acquisita sui Dornier Do J Wal, prodotti in Svizzera, dalla sussidiaria Dornier-Werke Altenrhein AG, ed in Italia, dalla Costruzioni Meccaniche Aeronautiche Società Anonima (CMASA) di Marina di Pisa, per aggirare le limitazioni imposte alla Germania dal Trattato di Versailles in seguito alla fine della Prima guerra mondiale.
ll prototipo, dopo una lunga serie di studi e prove aerodinamiche ed idrodinamiche, venne costruito nei vecchi edifici della Zeppelin a Friederichshafen sul Lago di Costanza; non ricevette nessun nome e fu semplicemente noto come Do X. Inizialmente fu dotato di 12 motori Siemens Jupiter, radiali raffreddati ad aria, da 500HP l'uno. Venne portato in volo per la prima volta il 12 luglio 1929, ai comandi del pilota collaudatore Richard Wagner; le prove dimostrarono l'insufficiente potenza motrice installata; nonostante questo, Il 31 ottobre 1929 il velivolo riuscì a portare in volo ben 169 persone. I motori furono poi rimpiazzati da 12 Curtiss Conqueror V-12, raffreddati a liquido, da 640HP l'uno; i voli furono ripresi il 4 agosto 1930.
Il Do X era di costruzione interamente metallica e nell'ampia fusoliera c'erano un salottino, una cabina per fumatori, bagni, cucina, sala da pranzo e cabine-letto individuali, il tutto su tre ponti. L'equipaggio di volo era composto da due piloti, un navigatore, un operatore radio ed un meccanico di bordo, tutti nell'ampia cabina posta sopra il primo ponte; lo spessore delle ali era tale che il meccanico di bordo poteva raggiungere i motori attraverso dei passaggi ricavati nelle ali stesse.
Nel novembre 1930 il Do X lasciò il Lago di Costanza per un volo verso le Americhe via Amsterdam, Calshot e Lisbona. In quest'ultima località il danneggiamento di un'ala per un principio d'incendio, ritardò il volo di un mese. A Las Palmas, Isole Canarie, un altro incidente danneggiò lo scafo e costrinse ad una sosta di tre mesi per le riparazioni.
Per il tentativo di attraversare l'Atlantico ogni equipaggiamento non essenziale fu rimosso e lo stesso equipaggio ridotto, ma il velivolo restò incapace di raggiungere una quota operativa adeguata e la traversata fu compiuta a tappe. Raggiunto il Brasile il velivolo ripartì verso nord fino a raggiungere New York il 27 agosto 1931; il 19 maggio 1932 ripartì per l'Europa raggiungendo, dopo cinque giorni, il Meggelsee, Berlino.
Aerogramma da St. John’s a Londra del 19 maggio 1932 affrancato con francobollo di posta aerea di Terranova, appositamente emesso lo stesso giorno, $1,50 su 1 blu soprastampato in rosso su sei righe “TRANS-ATLANTIC / WEST TO EAST / Per Dornier DO-X / May, 1932 / One Dollar and Fifty Cents / barra orizzontale” (S.G. n. 221) annullato con:
• Annullo Postale circolare di partenza:
ST.JOHNS,NFLD. / 1932 / MAY 19 / 11 - PM
• Annullo Speciale ovale di arrivo, in viola:
HIGH COMMISIONER FOR NEWFOUNDLAND / 58, Victoria St London. S.W.1 / RECEIVED / 26 MAY.1932

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FABRIS PERIZIE FILATELICHE 123https://danielefabris.it/prima-traversata-delle-alpi-in-aliante-1933-13-febbraio-primo-vol...
28/10/2025

FABRIS PERIZIE FILATELICHE 123

https://danielefabris.it/prima-traversata-delle-alpi-in-aliante-1933-13-febbraio-primo-volo-a-vela-zurigo-milano-arosa/

PRIMA TRAVERSATA DELLE ALPI IN ALIANTE 1933 (13 febbraio) Primo volo a vela Zurigo - Milano - Arosa

Pilota: W***y Farner

L’aliante, alla cui guida è il pilota svizzero W***y Farner, rimorchiato da un apparecchio De Havilland Puss Moth pilotato da Robert Fretz, parte da Zurigo il giorno 13 alle ore 14.00 ed arriva a Taliedo (Milano) alle 17 circa. Avrebbe dovuto essere sganciato subito dopo aver superato il massiccio del Gottardo ma, per le avverse condizioni meteo ed il peso della corrispondenza trasportata (55kg. circa) il distacco dall’aereo rimorchiatore avviene solo in vista di Milano. Nel volo di ritorno, che ha inizio alle 14.10 del giorno 14, tutta la corrispondenza (sia quella che compie l’intero percorso sia quella predisposta dalle poste italiane) viene caricata sull’aereo che giunge regolarmente ad Arosa, mentre l’aliante, per il cattivo tempo, si sgancia prima del previsto ed atterra a Bellinzona.

CORRIERE DAL LIECHTENSTEIN
Dispaccio: 409 aerogrammi

Cartolina per via aerea da Triesemberg a Milano via Zurigo, Milano e Arosa del 6 febbraio 1933 affrancata con due francobolli di posta ordinaria liechtensteinese, 23 gennaio 1933, 25rp. rosso arancio “Monte Naafkopf” e 90rp. verde scuro “Castello di Gutemberg” (Scott n. 108 e 109) e due francobolli di posta aerea, 12 agosto 1930, 20rp. ardesia e 45rp. verde oliva “Picchi montuosi e Valle del Reno” (Scott n. C2 e C5) annullati con:

• Annullo Rettangolare ad angoli smussati:
TRIESENBERG / -6. II. 33.

• Annullo Postale Circolare a lunette, di transito:
ZURICH 1 / BRIEFVERSAND / 13.II.33-9

• Annullo Postale Circolare a lunette, di transito:
POSTA AEREA / MILANO FERR. / 13.2.33.19

• Annullo Postale Circolare a lunette, di transito:
AROSA / BAHNHOF / 14.II.33.19

• Annullo Postale Circolare a doppio cerchio e linee ondulate, di arrivo (al verso):
MILANO / ARRIVI-DISTRIBUZIONE / 8-9 / 16 . II / 33-XI

• Timbro Speciale in cartella su due righe, in rosso (56x15 mm.):
ERSTE SEGEL-LUFTPOST / MILANO-AROSA

• Timbro Speciale figurato in cartella su quattro righe, in rosso (54x32 mm.):
ERSTE ALPEN- / TRAVERSIERUNG / alpi ed aliante / IM SEGELFLUGZEUG / LUFTPOST ZURICH-MILANO

I due Timbri Speciali vennero apposti entrambi solo sul corriere che aveva compiuto il percorso intero di andata e ritorno Zurigo-Milano-Arosa

(Longhi n. 2793)

Ho esaminato la cartolina, di cui è unita riproduzione fotografica al retro del presente certificato (ridotta all’80%).
È originale così come i francobolli, gli Annulli ed i Timbri ed in buono stato conservativo.
Ho provveduto a firmarla ed a firmare il presente certificato.

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FILATELIA & DINTORNI 122 a cura di Daniele Fabrishttps://danielefabris.it/la-guerra-mette-le-ali-alla-posta/“La Guerra m...
23/10/2025

FILATELIA & DINTORNI 122 a cura di Daniele Fabris

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“La Guerra mette le Ali alla Posta”

1917 (28 / 29-30 giugno) – NAPOLI-PALERMO-NAPOLI / ESPERIMENTO POSTALE
Le guerre portano si lutti e distruzioni ma consentono anche di sviluppare tecniche e fare progressi scientifici prima quasi impensabili. Dopotutto la necessità aguzza l’ingegno e per un paese come l’Italia, sdraiata nel Mar Mediterraneo, il pericolo di attacchi nemici, specie coi micidiali sommergibili della marina tedesca, finisce per imporre non poche limitazioni. I rischi per i piroscafi postali, ad esempio sono così importanti che il Decreto Luogotenenziale n. 437 dell’8 marzo 1917 sospende del 21 marzo successivo “il servizio di assicurazione di oggetti di corrispondenza contro i casi di forza maggiore, durante la guerra […]”. Ma induce anche a considerare l’uso dell’aviazione a fini postali, in particolare quale alternativa alle rotte marittime più pericolose. Un esempio ne è la disposizione della Direzione Generale dell’Aeronautica che nel maggio 1917 adibisce due Squadriglie di idrovolanti al trasporto postale tra la Sardegna ed il continente. Anche le Regie Poste si danno da fare in tal senso ed un’apposita commissione presieduta da Augusto righi consiglia di puntare su tre linee; oltre a quella per la Sardegna, si scommette su una linea Roma-Torino ed una linea Napoli-Palermo. Per quanto concerne il volo Napoli-Palermo Il Ministro Fera autorizzò il trasporto della corrispondenza e dispose l’uso di un francobollo speciale di posta aerea allestito sovrastampando quello di espresso urgente, non emesso, da 40c. lilla con la dicitura tipografica in nero su tre righe: “IDROVOLANTE / NAPOLI-PALERMO-NAPOLI / 25 CENT. 25”. Il mezzo aereo utilizzato era fu l’idrovolante biplano F.B.A. costruito su licenza dalla Società Anonima Industrie Meridionali di Napoli equipaggiato da un motore Isotta Fraschini di 150 HP. A pilotare l’idrovolante era un emiliano, Ruggero Franzoni, un pioniere della scuola Caproni di Vizzola del 1911, che si avvalse della collaborazione del motorista Francesco Romanuzzi, appartenente al Battagliane Aviatori. All’organizzazione del volo postale contribuirono l’Aero Club di Napoli e, in particolare due pionieri dell’aviazione, i fratelli Ettore e Umberto Ricci, animatori dell’Aero Club e progettisti/costruttori di aeroplani innovativi. La partenza da Napoli, dalla calata Granili, avvenne alle 06.15 del 28 giugno 1917, fra gli applausi della folla entusiasta che già prima delle sei del mattino, con le varie autorità, era lì in trepidante attesa. Alle 09.00 l’idrovolante si intravide già al di sopra del Monte Pellegrino, per ammarare poco dopo, alle 09.25, nello specchio d’acqua di Sant’Erasmo, al Foro Italico di Palermo. Il volo era durato circa tre ore, effettuato alla media di 100 Km/h.
1917 (27 giugno) - Espresso urgente non emesso soprastampato linearmente su tre righe in nero “IDROVOLANTE / NAPOLI - PALERMO - NAPOLI / 25 CENT. 25” presso le Officine Carte Valori di Torino - Filigrana corona - Dent. 14 - Gomma arabica
Il Foglio di 50 esemplari
Gli Aerogrammi del Volo di Andata e di Ritorno
Telegramma del Ministero della Marina che informa il Comando Marina Messina circa lo svolgimento dell’esperimento.

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FABRIS PERIZIE FILATELICHE 122https://danielefabris.it/italia-occupazioni-italiane-ii-guerra-mondiale-emissione-di-itaca...
20/10/2025

FABRIS PERIZIE FILATELICHE 122

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ITALIA REGNO: Vittorio Emanuele III Occupazioni Italiane II Guerra Mondiale - Emissione di Itaca: Lettera “O” di “Occupazione” maiuscola

Delle isole Jonie fanno parte, con gli isolotti e moltissimi scogli, Corfù, Cefalonia, Zante, Itaca, Leuca o Santa Maura, Paxo e Citera. Sono dette anche Ettaneso (Sette isole). Tra l’aprile ed il maggio 1941 l’Ettaneso fu rapidamente occupato dagli italiani, che lo presidiarono fino al 12 settembre 1943, quando i Tedeschi disarmarono i vari reparti. Solo il presidio di Cefalonia resistette eroicamente lasciando sul campo oltre 1200 uomini. Altri 6000 soldati, dopo la resa, furono passati per le armi, per ordine personale del Fuhrer. Le soprastampe a mano di Itaca furono impresse mediante timbri in gomma, il primo avente l’iniziale “o” di “occupazione” minuscola (il Raftopoulos la chiama piccola soprastampa), il secondo con la stessa iniziale maiuscola (grande soprastampa). Il primo timbro, del maggio 1941, venne utilizzato solo per qualche giorno e venne accantonato a causa dell’iniziale minuscola.

1941 – Francobollo di Grecia serie “Mitologica” del 1937-38 con soprastampa lineare su quattro righe, a mano, in nero “Occupazione / Militare Italiana / Isole / Cefalonia e Itaca”

20 lepta nero e verde * (Sass. n. 30)

Ho esaminato il francobollo, di cui è unita una riproduzione fotografica al presente certificato (ingrandita al 140%).
È in stato conservativo molto buono ed è originale così come la gomma e la soprastampa.
Ho provveduto a firmarlo ed a firmare il presente certificato in argento.

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FILATELIA & DINTORNI 121 a cura di Daniele Fabrishttps://danielefabris.it/occupazione-tedesca-dellegeo-programma-inselpo...
16/10/2025

FILATELIA & DINTORNI 121 a cura di Daniele Fabris

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Occupazione Tedesca dell'Egeo - Programma Inselpost - Weihnachten 1944 - Il regalo di Natale

Il Terzo Reich stava ormai morendo, l’agonia era iniziata. Nonostante questo, la macchina della propaganda continuava a funzionare a pieno regime, nonostante le grandi difficoltà. In questo clima nasce l’idea e l’emissione “Weihnachten 1944” (Natale 1944), un regalo natalizio alle truppe. Lo scopo fu quello di risollevare il morale dei soldati e offrire un messaggio di speranza alle famiglie in patria, bombardata di continuo dagli Alleati.
Il Generale di Divisione Otto Wagener, comandante militare del Dodecaneso, ordinò di effettuare un dono alla truppa: due esemplari a testa in aggiunta alla normale dotazione Inselpost. Il Direttore italiano delle poste di Rodi si prestò, forsanche costretto, a mettere a disposizione del comando germanico i fogli dei francobolli da utilizzare. Fu scelto il taglio più basso disponibile da 5 cent. della serie Pittorica dell’emissione generale dell’Egeo poiché ritenuto ormai inadatto a futuri scopi civili anche a causa dell’ormai dilagante inflazione. Il processo di soprastampa, in nero su due righe “WEIHNACHTEN / 1944”, ebbe luogo tra il 20 ed il 22 dicembre 1944 presso la Tipografia Rodi con una tiratura di 25.000 pezzi (500 fogli da 50) e sufficienti a soddisfare la domanda dei 10/12.000 soldati effettivi. A causa della penuria di caratteri tipografici e delle difficoltà tecniche sorte allestendo la tavola, sul foglio, si trovano ben cinque tipi differenti di soprastampa; il font di WEIHNACHTEN è sempre lo stesso ma è differente quello dell’anno 1944. Senza entrare nel dettaglio delle diverse soprastampe sul foglio di 50 esemplari (si riconfigurò il foglio da 64 del 1932 riducendolo a 50) risultarono 25 soprastampe del I tipo, 5 del II tipo, 10 del III tipo, 5 del IV tipo e 5 del V tipo.
La maggior parte della tiratura fu distrutta a causa della guerra e del caos del periodo. Venne anche effettuata una tiratura postuma sia ufficiale che clandestina probabilmente effettuata da personale italiano nel febbraio 1945 e nel 1948 da parte dei greci. Pertanto, circa i tre quarti dei Weihnachten 1944 circolanti nello stato di nuovo, spessissimo corredati da certificati e firme di noti periti, sono ristampe postume. Gli usati viaggiati con annullo Ub, a letterina, sono estremamente rari.
La maggior parte delle buste inviate dal fronte a casa è impostata in maniera del tutto simile; francobollo in alto a destra annullato con annullo feldpost, scritta Luft-Feldpost (posta aerea militare), o solo Feldpost, in alto al centro, il mittente indicato verticalmente al recto o orizzontalmente a verso con numero Feldpost della propria unità, codice di avviamento postale del destinatario circolettato, spesso ma non sempre il timbro di servizio del reparto (Dienststelle) in basso a sinistra.
Aerogramma Luft-Feldpost da Rodi a Norimberga (codice di avviamento del 1944: 13a) del 31 dicembre 1944 affrancato con francobollo dell’Egeo, 1932, 5c. lilla rosso soprastampato a fine dicembre 1944, su due righe in nero WEIHNACHTEN / 1944, con soprastampa del I tipo (Michel n. 12, Type I) ed annullato con:
• Annullo Unterscheidungsbuchstaben (28,5 mm.):
FELDPOST / b (Rodi) / ---31.12.44 / aquila nazista
• Timbro di servizio di reparto (Dienstelle):
Dienststelle Felpostnummer 56704E / aquila nazista
L’aerogramma, annullato il 31 dicembre 1944, non venne imbarcato sul primo volo disponibile da Rodi il 16 gennaio 1945, effettuato da un aeromobile Heinkel 111. Tale volo, che trasportava 380 kg. di posta, si schiantò contro un campanile in Croazia, durante la fase finale di avvicinamento al campo di atterraggio, a causa della scarsa visibilità; l’intero carico risultò perduto. Il volo successivo, 28 gennaio 1945, da Rodi a Vienna, effettuato da un Focke-Wulf 200 imbarcò la busta. Il reparto 56704E risulta essere la 4° Comagnia VI. Festungs-Infanterie-Bataillon 999.

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FABRIS PERIZIE FILATELICHE 121https://danielefabris.it/ungheria-1932-tour-della-stella-di-savoia-17-settembre-volo-szomb...
13/10/2025

FABRIS PERIZIE FILATELICHE 121

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UNGHERIA - 1932 Tour della “Stella di Savoia” (17 settembre) Volo Szombathely - Debrechen - Nyregyhaza

Pilota: László Kálmán – Velivolo: Fiat BR.3

Dopo la fine della Grande guerra l’Ungheria, soffocata dai paesi della Piccola Intesa (Cecoslovacchia, Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, Romania), aveva bisogno di un fraterno amico tra le grandi potenze che le garantisse l'uscita dalla condizione di "quarantena" politica in cui era stata relegata e che le offrisse un sostegno politico in grado di proteggerla nel suo percorso di progressiva ripresa al riparo dall’ombra minacciosa della Germania. L’Italia, da parte sua, aveva particolari interessi nei Balcani nonché nella zona danubiana dopo il conflitto mondiale. E fu in queste circostanze che Benito Mussolini, stabilendo una sorta di similitudine con la vittoria "mutilata" toccata all'Italia, descrisse l’Ungheria come «veramente la grande mutilata» del Trianon; una definizione, questa, che, accanto ad altre simili da lui pronunciate in svariate occasioni, contribuì non poco a far sì che l’opinione pubblica ungherese rimanesse grata, fino all’ultimo, al duce del fascismo. A seguito dell’incidente avvenuto nello spazio aereo dell’Aeroporto Del Littorio di Roma in occasione del Congresso mondiale dei piloti oceanici che si stava tenendo in città, del velivolo ungherese Lockheed Sirius Model 8A primo aereo ungherese che, il 15 luglio 1933, aveva attraversato l’Atlantico, e ove morirono i due occupanti del velivolo, il governo di Mussolini offrì all'Ungheria un aereo tipo FIAT BR.3, verniciato in color bordeaux e giallo, con la scritta "Giustizia per l'Ungheria" sulla fiancata. Lo scopo dei voli programmati per questo aeromobile fu, ovviamente, il rafforzamento dell’amicizia italo-ungherese ed il perorare la causa della Giustizia mutilata ungherese dalla pace. Tutte le tappe del Tour furono uno straordinario successo mediatico e di pubblico.

Aerogramma da Szombathely a Szombathely via Matyasfold Repuloter del 17 settembre 1932 affrancato con due francobolli di posta aerea ungherese, 1° settembre 1927, 20f. carminio e 40f. blue scuro “Turul” (Scott n. C15 e C17) annullati con:

• Annullo Postale Circolare a ponte lunette rigate:
LEGI POSTA / SZOMBATHELY 2 / 932 SEP. 17. N7

• Timbro Speciale figurato rettangolare del volo, in violetto:
STELLA DI SAVOIA / TURAREPULES / SZOMBATHELY / DEBRECHEN-NYIREGYHAZA

• Timbro Speciale figurato, del campo di volo di Matyasfold Repuloter, in violetto:
GIUSTIZIA PER L’UNGHERIA / Fiat BR3 / POSTALEDOBAS / paracadute / MATYASFOLD REPOLOTER / 1932 / IX / 17

• Annullo Postale Circolare a ponte e lunette, di transito:
MATYASFOLD / REPULOTER / 932 SEP.17.10

• Annullo Postale Circolare a ponte e lunette rigate, di arrivo (al verso):
SZOMBATHELY / G 1 G / 932 SEP. 17. -8.

Ho esaminato l’aerogramma, di cui è unita una riproduzione fotografica al verso del presente certificato (ridotta al 60%). È originale così come i francobolli, gli Annulli ed i Timbri ed in stato conservativo molto buono.
Ho provveduto a firmarlo ed a firmare il presente certificato.

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FILATELIA & DINTORNI 120 a cura di Daniele Fabrishttps://danielefabris.it/secondo-raid-svizzero-dellafrica-volo-speciale...
09/10/2025

FILATELIA & DINTORNI 120 a cura di Daniele Fabris

https://danielefabris.it/secondo-raid-svizzero-dellafrica-volo-speciale/

Secondo raid svizzero dell'Africa / Volo speciale

Piloti: Walter Mittelholzer e A. Kunzle – Navigatore: Funker W. Wegmann – Apparecchio: Fokker F-VIIb della Compagnia svizzera AAA (Ad Astra Aereo) noleggiato dal barone L. Rotschild – Marca: CH-190
Il Raid si svolse dal 15 al 28 febbraio 1930 sul percorso Zurigo-Catania-Bengasi-Cairo-Khartoum-Nairobi e ritorno e venne autorizzato un trasporto di corrispondenza. Durante la prima parte del volo, in sorvolo sulla Calabria, il pilota a causa di un guasto meccanico è costretto ad effettuare un atterraggio di emergenza che non ha fortunatamente serie conseguenze. Il corriere italiano si compone di 753 buste private, 680 cartoline private, 9 copie del giornale “Neue Zuricher Zeitung” tutti diretti a Catania (Annullo in arrivo CATANIA FERROVIA / 16.12.29), oltre a 778 aerogrammi diretti a Bengasi (Annullo del 17.12). Da Zurigo vengono anche trasportati a Catania 60 aerogrammi con affrancatura del Liechtenstein e 29 con affrancatura austriaca. Da Catania parte un esiguo corriere di 13 aerogrammi per Bengasi, 13 per il Cairo (riportano Annullo di transito di Bengasi ed Annullo di arrivo 18.12) e soltanto 4 per Khartoum (annullo di arrivo 2.1.1930)

1929 (17 dicembre) – TAPPA CATANIA-BAGHDAD
Il dispaccio imbarcato per Baghdad era composto 5 aerogrammi. Il volo fece scalo a Bengasi il 17 ed al Cairo il 18 proseguendo poi sino a Baghdad, via ruota, dove arrivò il giorno 27 dicembre.
Aerogramma da Catania a Baghdad via Bengasi ed il Cairo del 16 dicembre affrancato con tre francobolli di posta ordinaria del Regno, 4 febbraio 1929, 15c. arancio “Effigie Vittorio Emanuele III” (Sass. n. 240), 21 aprile 1929, 35c. azzurro “Imperiale” (Sass. n. 250), 7 agosto 1928, 75c. carminio e rosa Emanuele Filiberto” (Sass. n. 234) ed un francobollo di posta aerea, 21 febbraio1927, 1,20 lire bruno “Effige di Vittorio Emanuele III” (Sass. n. 5) annullati con:
• Annullo Postale Circolare a lunette:
CATANIA FERROVIA / (ARR.-PART.) / 16.12.29.18
• Annullo Postale Circolare a lunette, di transito (al verso):
BENGASI / CORRISPONDENZE / 17.12.29
All’arrivo al Cairo l’aerogramma venne ulteriormente affrancato, con francobollo egiziano di posta aerea, 1926, 27 m. marrone “12a Esibizione Agricola del Cairo”, raffigurante un biplano De Havilland D.H.34 in volo sopra il Nilo (Yvert P.A. 1) annullato con:
• Annullo Postale Circolare, bilingue, a ponte:
18.DE.29.7.30P. – CAIRO – D
• Annullo Postale Circolare a doppio cerchio, di arrivo (al verso):
BAGHDAD / DELY / 24DEC29 / 12—A.M.

Uno dei cinque aerogrammi esistenti diretti a Baghdad

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