23/10/2025                                                                            
                                    
                                                                            
                                            Non si finisce mai di scoprire cose nuove 🫣
Partiamo da un dato: Maxton Hall, serie tedesca targata Prime Video, è diventata la produzione internazionale più vista nella storia della piattaforma.
Un prodotto pensato per un pubblico locale, che ha conquistato il mondo raggiungendo la vetta delle classifiche in oltre 120 Paesi. Un successo inaspetatto. 
Altre produzioni come Dinner Club in Italia hanno portato alla ribalta luoghi come Pitigliano, Hotel Costiera ha acceso i riflettori su Amalfi, come White Lotus aveva fatto con la Sicilia.
Produzioni nate per raccontare un’identità, che finiscono per trasformare il territorio in una meta globale. Un’opportunità immensa, certo, ma si porta con se una responsabilità. Perché il rischio di overtourism è reale.
Serve un nuovo modello di collaborazione tra creatori, piattaforme, film commission ed enti locali, per valorizzare i territori senza snaturarli.
Ma non è solo l’audiovisivo a essere stato rivoluzionato.
Con Kindle Direct Publishing, chiunque può scrivere e pubblicare il proprio libro senza passare da un editore.
Alcuni casi sono sorprendenti:
- La scrittrice francese Jupiter Phaeton ha venduto oltre 1 milione di copie grazie a KDP e Audible.
- La sp****la Sophie Saint Rose scrive un romanzo rosa ogni due settimane.
- Anche in Italia ci sono storie di successo, come quella di .assi, che ha trasformato un blog in una carriera internazionale.
E giusto per chiarezza, autori si tengono fino al 70% dei ricavi, con una libertà creativa e imprenditoriale impensabile fino a pochi anni fa. Poi ovvio, non tutti hanno successo, anzi pochissimi. 
Le industrie creative oggi sono più accessibili, più globali, più ibride. Ma vanno progettate con consapevolezza perché anche senza più barriere, la cultura merita ancora confini da rispettare: quelli delle comunità che la generano 🙂