Francesca Tria Consulente

Francesca Tria Consulente Esperta di Autismo, BES, DSA e Comportamenti Problematici nei Bambini con Disabilità.

03/12/2025

🦋Disabilità Visibili e Invisibili: vedere oltre ciò che si vede.

💜Quando si parla di Disabilità, spesso la prima immagine che ci viene in mente è quella di una persona su una sedia a rotelle, con una protesi o con difficoltà motorie evidenti. Questa è la Disabilità Visibile.
Ma esiste anche un’altra realtà, molto più silenziosa e spesso ignorata: quella delle Disabilità Invisibili.
Entrambe meritano ascolto, rispetto e comprensione.

💙Le Disabilità Visibili sono quelle che si manifestano con segni evidenti: difficoltà motorie, malformazioni, amputazioni, uso di carrozzine, stampelle, tutori o ausili.
Chi vive una Disabilità Visibile spesso affronta non solo le difficoltà fisiche, ma anche:
• sguardi insistenti
• giudizi non richiesti
• barriere architettoniche
• scarsa inclusione scolastica o lavorativa.
Il problema, però, non è il corpo che funziona in modo diverso.
Il problema è una società che non è pensata per tutti.
Ogni gradino senza rampa, ogni ascensore rotto, ogni marciapiede impraticabile è una forma di esclusione.

💚Ci sono poi Disabilità che non si vedono dall’esterno, ma pesano dentro ogni giorno.
Esempi di Disabilità Invisibili:
• disturbi neurologici o cronici
• malattie autoimmuni
• disabilità cognitive o dell’apprendimento
• disturbi psichici
• dolore cronico
• epilessia
• fibromialgia
• autismo
• disturbi dell’attenzione
La persona sembra “normale”.
Ma combatte una battaglia continua, spesso non riconosciuta.
«Se non si vede, allora non esiste.»
E invece esiste.
Eccome se esiste.
Chi ha una Disabilità Invisibile spesso si sente dire:
• “Non sembri malato”
• “Ma stai bene, dai”
• “Esageri”
• “È solo nella tua testa”
Questo è uno dei dolori più grandi: dover dimostrare di stare male per essere creduti.
Il vero limite non è la Disabilità, ma lo sguardo degli altri.
Le barriere più dure da abbattere non sono solo quelle fisiche, ma quelle mentali.
La Disabilità diventa isolamento quando:
• non viene creduta
• viene derisa
• viene ignorata
• viene trattata con pietà invece che con rispetto
• viene considerata un peso
In realtà, la Disabilità è una condizione, non un'etichetta.
Non definisce il valore di una persona.
Non annulla i sogni, l’intelligenza, le emozioni, il talento, l’amore.

💛Non si tratta di “aiutare”, ma di rispettare.
Inclusione non significa “compatire”.
Inclusione significa:
• ascoltare senza giudicare
• credere senza mettere in discussione
• adattare senza far sentire un peso
• accogliere senza etichettare
• garantire diritti, non favori
Una società è davvero civile quando è costruita per tutti, non solo per chi è “sano” secondo standard arbitrari.

🦋🐛Se una persona dice che soffre, ascolta.
Se chiede rispetto, offrilo.
Se ha bisogno di tempo, concedilo.
Se cammina più piano, cammina accanto a lei.
Perché la vera Disabilità non è nel corpo o nella mente.
È nell’indifferenza.

🤗In conclusione, le Disabilità Visibili e Invisibili parlano la stessa lingua:
quella del desiderio di vivere pienamente nonostante tutto.
Costruiamo un mondo in cui nessuno debba giustificare il proprio dolore.
Un mondo dove non conta come appari…
ma chi sei.
💜💙💚💛🐛🦋

03/12/2025

✨Il Gruppo Disabilità Visibili e Invisibili, in collaborazione con i Gruppi DIvergenNT e Caregiver a Confronto, hanno creato il Gruppo Lista ⚪.
Questo Gruppo ha lo scopo di raccogliere le esperienze positive che ci accadono in tutti i contesti della vita:

🟢WhatsApp:
https://chat.whatsapp.com/FzdkJmgEpAcIGSURtE7BdU

🔵Facebook:
https://www.facebook.com/share/g/1Aq8uLM7Tp/

🟠Telegram:
https://t.me/listabiancarecensione

📝Avremo la possibilità di creare insieme una vera e propria mappa dell’Italia del benessere, compilando una lista di luoghi dove si sta bene davvero, includendo tutti:
Disabili Visibili e Invisibili, persone neurotipiche e neurodivergenti.

🗺️All’interno del Gruppo ognuno potrà raccontare in modo chiaro e sincero i posti che ha visitato e dove ha trovato, per esempio:
• un’accoglienza autentica
• una buona scuola
• un ospedale efficiente
• assenza di barriere architettoniche
• attività inclusive per bambini, anziani e animali.

🩷Un modo concreto per aiutarci a vicenda e scegliere luoghi più umani e accessibili.
🩵Perché l’inclusione parte dalle esperienze reali e condivise.

03/12/2025

EPILLESSIA
Conoscere, comprendere, includere

L’epilessia è una delle condizioni neurologiche più diffuse al mondo, ma anche una delle più fraintese.
Spesso avvolta da pregiudizi, paura e informazioni incomplete, l’epilessia merita invece conoscenza, rispetto e normalità.
Parlare di epilessia “a tutto campo” significa andare oltre la crisi visibile, per comprendere la persona nella sua interezza.

COS’È L’EPILESSIA

L’epilessia è una condizione neurologica cronica caratterizzata da una predisposizione del cervello a generare crisi epilettiche ricorrenti.
Una crisi epilettica non è una malattia in sé: è una manifestazione elettrica anomala e temporanea del cervello.
Non tutte le crisi sono uguali
Non tutte le epilessie sono uguali
Non tutte le persone con epilessia vivono la stessa esperienza
Esiste una grande varietà di forme, con sintomi, gravità e decorso molto diversi.

LE CRISI EPILETTICHE: NON SOLO CONVULSIONI

L’immaginario comune associa l’epilessia alle convulsioni spettacolari. In realtà:
🔹 Esistono crisi:
• con perdita di coscienza
• con assenze brevi (sguardo nel vuoto)
• con movimenti involontari minimi
• con sensazioni strane (odori, déjà-vu, paura improvvisa)
• con difficoltà nel parlare
• con rigidità improvvisa
• senza alcun movimento
Molte crisi sono invisibili agli altri ma profondamente destabilizzanti per chi le vive.

LE CAUSE

L’epilessia può avere diverse origini:
• genetiche
• strutturali (lesioni cerebrali)
• metaboliche
• infettive
• post-traumatiche
• ignote (molto frequenti)
In tantissimi casi non è possibile individuare una causa precisa.
L’epilessia non è contagiosa.
Non è una malattia mentale.
Non è una debolezza di carattere.

DIAGNOSI E CURA

La diagnosi avviene in genere tramite:
• visita neurologica
• EEG (elettroencefalogramma)
• risonanza magnetica
• esami clinici approfonditi

LE TERAPIE

Oggi oltre il 70% delle persone con epilessia può controllare le crisi grazie alla terapia farmacologica.
In altri casi:
• chirurgia dell’epilessia
• stimolatori del nervo vago
• dieta chetogenica
• nuove terapie innovative
La medicina sta facendo passi enormi, ma la gestionе emotiva e sociale resta ancora un terreno fragile.

EPILESSIA E VITA QUOTIDIANA

Una persona con epilessia può:
✅ studiare
✅ lavorare
✅ avere figli
✅ viaggiare
✅ guidare (con criteri specifici)
✅ vivere autonomamente

Ma può anche:
⚠️ subire discriminazioni
⚠️ perdere opportunità
⚠️ essere iperprotetta
⚠️ sentirsi diversa
⚠️ isolarsi
⚠️ tacere per paura di essere etichettata
Spesso il problema non è la malattia…
È lo sguardo sociale sulla malattia.

QUANDO L’EPILESSIA È INVISIBILE

Esistono forme di epilessia che non provocano crisi eclatanti, ma:
• stanchezza cronica
• difficoltà di concentrazione
• ansia
• alterazioni dell’umore
• disturbi del sonno
• problemi di memoria

Sintomi che:
- non si vedono
- non vengono compresi
- non vengono spiegati
ma pesano enormemente

EPILESSIA E BAMBINI

Nei bambini l’epilessia può avere un impatto importante su:
• apprendimento
• autostima
• socialità
• comportamento
• sviluppo emotivo

Non è sufficiente “curare le crisi”
È necessario curare la persona intera
La scuola deve:
📘 conoscere
📘 formare
📘 proteggere
📘 includere
📘 collaborare con la famiglia

COME AIUTARE DAVVERO
(Se assisti a una crisi epilettica)
✅ resta calmo
✅ proteggi la testa
✅ non bloccare i movimenti
✅ non inserire nulla in bocca
✅ gira la persona su un fianco se possibile
✅ chiama i soccorsi se dura oltre 5 minuti

IL PESO INVISIBILE

Molte persone con epilessia convivono con:
• paura costante
• vergogna
• giudizio sociale
• ipervigilanza
• depressione
• senso di colpa (“disturbo gli altri”)
L’epilessia non colpisce solo il cervello.
Colpisce l’identità.

UN APPELLO ALLA SOCIETÀ
Serve:
• informazione vera
• formazione nelle scuole
• inclusione nel lavoro
• rispetto
• ascolto
• zero stigma

Non compassione, ma conoscenza.
Non paura, ma comprensione.
Non etichette, ma umanità.

IN CONCLUSIONE

L’epilessia non è una definizione di una persona.
È una parte, non il tutto.
Dietro ogni crisi c’è una persona che:
🩵 ama
💭 sogna
☄️ cade
🥋 combatte
😄 ride
💪🏽 resiste
Ogni giorno.

03/12/2025

Sclerosi Multipla: capire la malattia oltre i luoghi comuni

La sclerosi multipla (SM) è una malattia neurologica cronica e autoimmune che colpisce il sistema nervoso centrale, cioè cervello e midollo spinale. È una patologia ancora oggi poco compresa, spesso circondata da stereotipi e mezze verità, che possono generare paura e isolamento in chi ne è affetto.
In realtà, ogni persona con sclerosi multipla vive una storia unica: esistono molte forme diverse di SM, con evoluzioni e sintomi variabili, e oggi esistono terapie che possono migliorare significativamente la qualità della vita.

Che cos’è la sclerosi multipla

Nella sclerosi multipla il sistema immunitario attacca per errore la mielina, la guaina protettiva che riveste le fibre nervose. Questo danneggiamento rallenta o blocca la trasmissione degli impulsi nervosi, provocando sintomi che dipendono dalle aree colpite.
La mielina può essere paragonata al rivestimento di un cavo elettrico: quando si danneggia, il segnale non passa più correttamente.

Le cause: perché si sviluppa la SM?

Le cause esatte non sono ancora completamente conosciute. La sclerosi multipla è considerata una malattia multifattoriale, cioè dovuta alla combinazione di:
• predisposizione genetica
• fattori ambientali
• infezioni virali pregresse
• carenze di vitamina D
• alterazioni del sistema immunitario.
Non è una malattia ereditaria diretta, ma può esserci una maggiore probabilità in presenza di familiari affetti.

I sintomi più comuni

La sclerosi multipla può manifestarsi in modi molto diversi.
I sintomi variano per tipo, intensità e durata.
Tra i più frequenti:
• affaticamento profondo e persistente
• disturbi della vista
• formicolii e perdita di sensibilità
• debolezza muscolare
• problemi di equilibrio e coordinazione
• rigidità
• alterazioni cognitive e di memoria
• difficoltà nel linguaggio
• disturbi dell’umore e depressione
• problemi urinari e intestinali
Alcuni sintomi sono invisibili, ma non per questo meno invalidanti.

Le forme di sclerosi multipla

Esistono diverse forme cliniche:

* Forma recidivante-remittente (la più comune)
Alterna fasi di peggioramento (ricadute) a fasi di miglioramento.

* Forma progressiva secondaria
Evolve da una forma recidivante in una progressione più costante.

* Forma progressiva primaria
Peggioramento lento e continuo fin dall’inizio, senza vere ricadute.

Ogni forma ha caratteristiche diverse e richiede un approccio terapeutico personalizzato.

Come si diagnostica

La diagnosi non è immediata e si basa su:
• risonanza magnetica
• analisi del liquor cerebrospinale
•valutazione neurologica
• test neurofisiologici
Spesso servono mesi o anni per una diagnosi certa, perché i sintomi possono essere inizialmente sfumati o attribuiti ad altro.

Le cure e le terapie

Non esiste ancora una cura definitiva, ma esistono:
- farmaci modificanti la malattia
- terapie sintomatiche
- riabilitazione neurologica
- supporto psicologico
- strategie di stile di vita sano
Le terapie moderne riducono frequenza e gravità delle ricadute e rallentano la progressione.

Vivere con la sclerosi multipla

La sclerosi multipla non definisce una persona. Chi ne è affetto può lavorare, amare, creare, viaggiare, essere genitore.
Serve però:
_ adattamento
_ ascolto del proprio corpo
_ rete di supporto
_ informazione corretta
_ tutela dei diritti
La qualità della vita dipende moltissimo dall’accesso alle cure, dalla comprensione sociale e dall’inclusione.

Sfatare i luoghi comuni

❌ "Chi ha la sclerosi multipla finisce su una sedia a rotelle"
✅ Moltissime persone conducono una vita attiva.
❌ "È una malattia solo fisica"
✅ Colpisce anche emotività e pensiero.
❌ "È sempre uguale in tutti"
✅ Ogni SM è diversa.

L’importanza dell’empatia

Chi vive con la sclerosi multipla spesso combatte contro:
• invisibilità
• incomprensione
• giudizi
• solitudine
L’informazione è già una forma di cura.

Conclusione

La sclerosi multipla è una condizione complessa, ma non è una condanna.
È una battaglia quotidiana, spesso silenziosa, che merita rispetto, ricerca, sostegno e umanità.
Parlare di sclerosi multipla significa dare voce.
Capire significa includere.

03/12/2025

Il Morbo di Parkinson: conoscere per comprendere

Il Morbo di Parkinson è una malattia neurologica cronica e progressiva che colpisce il sistema nervoso centrale, in particolare le aree del cervello responsabili del controllo dei movimenti. Prende il nome dal medico inglese James Parkinson che la descrisse per la prima volta nel 1817.
Non si tratta solo di una “malattia del movimento”: il Parkinson coinvolge la persona nella sua totalità — corpo, mente, emozioni e relazioni sociali.

🔬 Cos’è il Parkinson (in parole semplici)

Nel cervello esiste una sostanza chimica fondamentale per i movimenti: la dopamina.
Nel Parkinson, alcune cellule che producono dopamina (nei gangli della base) si danneggiano e muoiono progressivamente, causando una riduzione di questo neurotrasmettitore.
Quando la dopamina diminuisce:
• i movimenti diventano lenti,
• la coordinazione peggiora,
• compaiono rigidità e tremori.

⚠️ I sintomi principali

Sintomi motori
Sono quelli più conosciuti:
• tremore (soprattutto a riposo),
• rigidità muscolare,
• lentezza nei movimenti (bradicinesia),
• difficoltà nell’equilibrio e nella postura,
• alterazione dell’andatura (passi piccoli, trascinati),
• cambiamenti nella scrittura (più piccola e tremolante).

Sintomi non motori (spesso sottovalutati)
Il Parkinson spesso influisce su:
• la qualità del sonno,
• l’umore (depressione e ansia),
• la memoria e l’attenzione,
• l’olfatto (spesso si perde precocemente),
• la digestione,
• la pressione sanguigna,
• le funzioni autonome.
Questi sintomi possono comparire anni prima dei sintomi motori.

🧠 Cause e fattori di rischio

Non esiste una causa unica, ma un insieme di fattori:
• genetici (una piccola percentuale),
• ambientali (esposizione a tossine o pesticidi),
• invecchiamento,
• stress ossidativo e infiammazione cerebrale.
Nella maggioranza dei casi, il Parkinson è detto idiopatico: non se ne conosce una causa precisa.

🩺 Come si fa la diagnosi

Non esiste un unico esame definitivo.
La diagnosi è clinica e si basa su:
• visita neurologica,
• osservazione dei sintomi,
• risposta ai farmaci,
• talvolta esami di imaging funzionale (come DAT-scan).

💊 Terapie e trattamento

Attualmente non esiste una cura definitiva, ma esistono terapie che migliorano molto la qualità della vita.

💊 Farmaci

Il più noto è la Levodopa, che il cervello trasforma in dopamina.
Altri farmaci aiutano a modulare i circuiti cerebrali.

🤸🏽‍♂️Terapia riabilitativa

Fondamentale:
• fisioterapia,
• logopedia,
• terapia occupazionale.

🧠 Chirurgia (in alcuni casi selezionati)

La stimolazione cerebrale profonda (DBS) aiuta nei casi non controllabili con i farmaci.

🧍‍♂️ Vivere con il Parkinson

Il Parkinson non definisce una persona.
Chi ne soffre può continuare a:
* lavorare,
* amare,
* creare,
* partecipare attivamente alla vita.
L’informazione corretta, la diagnosi precoce e il supporto rendono possibile una vita piena anche con la malattia.

🤝 Il ruolo della famiglia e della società

Il Parkinson non è solo una malattia individuale, ma familiare e sociale.
Servono:
* empatia,
* inclusione lavorativa,
* servizi sanitari adeguati,
* sostegno psicologico,
* accompagnamento nei percorsi di cura.

🌟 Un messaggio importante

Il Parkinson non è solo tremore.
Non è solo vecchiaia.
Non è solo degenerazione.
È una sfida della vita, che colpisce persone forti, sensibili, gentili e coraggiose.
E ogni giorno, persone con Parkinson insegnano al mondo cos’è la resilienza.

03/12/2025

📘 GUIDA PRATICA
Il Progetto di Vita per bambini, ragazzi e adulti con Disabilità

✅ COS’È IL PROGETTO DI VITA

Il Progetto di Vita Individuale, Personalizzato e Partecipato è un diritto della persona con Disabilità.

Non è:
❌ una gentile concessione
❌ un favore del Comune
❌ un progetto “se ci sono fondi”

È:
✅ un tuo diritto di legge
✅ uno strumento per costruire un futuro possibile
✅ un progetto che riguarda tutta la vita, non solo una cura o una scuola

Serve per garantire:
• inclusione
• autonomia
• dignità
• progetto di futuro
• qualità della vita

👨‍👩‍👧‍👦 CHI PUÒ OTTENERLO?

➡️ QUALSIASI persona con disabilità
➡️ ADULTI, RAGAZZI e BAMBINI
➡️ Chi ha:
• Legge 104
• Invalidità
• certificazione di Disabilità

Per i minori:
👉 il progetto viene richiesto dai GENITORI o da chi ha la tutela legale.

🎯 PERCHÉ È IMPORTANTE
Il progetto di vita serve a:
• non essere lasciati soli
• avere un futuro programmabile
• costruire autonomia
• evitare abbandono e assistenza improvvisata
• prevenire il “dopo di noi” quando i genitori non ci saranno più.

È lo strumento che trasforma:

👱🏻“Mio figlio ha una disabilità” in
“Mio figlio ha una vita da costruire.”

🏛️ CHI LO DEVE FARE?

NON LO DEVI FARE TU DA SOLO.
Devono farlo CON TE:
✅ ENTI COINVOLTI:
• Comune
• Servizi sociali
• ASL / neuropsichiatria
• Scuola / insegnanti
• Educatori
• Assistenti sociali

Tu e tuo figlio:
✅ partecipate
✅ decidete
✅ proponete
✅ firmate
Non siete ospiti.
Siete protagonisti.

📝 COSA DEVE CONTENERE IL PROGETTO DI VITA

Il progetto deve includere:

🏫 SCUOLA / FORMAZIONE
_ sostegni
_ inclusione vera
_ orientamento futuro

🏠 CASA / AUTONOMIA
_ dove vivere
_ come vivere
_ con chi vivere
_ soluzioni future

🩺 SALUTE E CURE
_ terapie
_ visite
_ continuità sanitaria

👥 VITA SOCIALE
_ amicizie
_ sport
_ tempo libero
_ relazioni

💼 LAVORO (quando sarà il momento)
_ tirocini
_ inserimento lavorativo
_ autonomia economica

♿ ACCOMODAMENTI RAGIONEVOLI
(adattamenti obbligatori)
_ rampe
_ supporti
_ strumenti
_ ausili
_ servizi accessibili

🔄 COME SI INIZIA (PASSO PER PASSO)

1️⃣ CONTROLLA I DOCUMENTI

Serve:
* certificazione disabilità
* legge 104 (se presente)

2️⃣ PRESENTA DOMANDA AL COMUNE
Scrivi o vai:
* al Comune di residenza
* ai Servizi Sociali
* al Punto Unico di Accesso

Chiedi:
“Voglio attivare il PROGETTO DI VITA INDIVIDUALE ai sensi dell’art. 14 L.328/2000 e D.lgs. 62/2024.”
Non dire:
“Vorrei informazioni…”
Di:
✅ “CHIEDO L’ATTIVAZIONE”

3️⃣ PARTECIPA ALLA VALUTAZIONE

Verrà convocata un’équipe:
• assistente sociale
• medico
• educatore
• scuola

Tu puoi:
✅ parlare
✅ proporre
✅ pretendere rispetto
✅ rifiutare progetti “standard”

4️⃣ FIRMI IL PROGETTO

Deve essere:
• scritto
• firmato
• attuato
• monitorato

NON è una chiacchierata.
È un atto ufficiale.

🛑 SE NESSUNO TI AIUTA…
❗ È ILLEGITTIMO

Se:
- ti ignorano
- rimandano all’infinito
- dicono “non ci sono fondi”
- ti trattano come se chiedessi un favore

👉 NON è legittimo.

⚖️ COSA PUOI FARE SE TI BLOCCANO

✅ SCRIVI UNA PEC AL COMUNE
(Intimazione formale)

✅ RIVOLGITI AL GARANTE NAZIONALE DISABILITÀ
Se c’è:
* discriminazione
* rifiuto
* ostacolo
* esclusione

❤️ UNA VERITÀ IMPORTANTE

Il progetto di vita:
🎈 Non è una pratica.
🎈 È una dichiarazione di dignità.

Dire:
“Voglio un progetto di vita per mio figlio”
significa:
“Non accetto che venga parcheggiato.”

📌 IN UNA FRASE:

Il progetto di vita è:
la possibilità reale di costruire un futuro anche quando la strada è in salita.

01/12/2025

Disturbo della Personalità Dipendente

Il Disturbo della Personalità Dipendente è caratterizzato da una paura intensa dell'indipendenza e da un eccessivo bisogno di essere supportati.
Le Persone affette da questo Disturbo spesso incontrano difficoltà nel prendere decisioni, senza cercare il supporto e la validazione degli altri, e possono provare un notevole disagio quando si trovano da sole o devono assumersi delle responsabilità.
Questa paura dell'indipendenza può essere legata a esperienze precoci di separazione o perdita, che possono avere un impatto profondo sullo sviluppo dell'autonomia e della fiducia in se stessi.
Il Disturbo della Personalità Dipendente può anche essere associato a difficoltà nelle relazioni interpersonali, dove le Persone affette da questo Disturbo possono tendere ad attaccarsi eccessivamente a figure di supporto e ad evitare conflitti o disaccordi.
È importante notare anche che il Disturbo della Personalità Dipendente può essere associato ad altri disturbi psichiatrici, come il disturbo d’ansia generalizzato o Disturbo Depressivo Maggiore.

30/10/2025

Il Gruppo Disabilità Visibili e Invisibili, in collaborazione con i Gruppi DIvergenNT e Caregiver a Confronto, hanno creato il Gruppo Lista ⚪.
Questo Gruppo ha lo scopo di raccogliere le esperienze positive che ci accadono in tutti i contesti della vita:

WhatsApp:
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Facebook:
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Telegram:
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Avremo la possibilità di monitorare l'Italia compilando una Lista di luoghi dove stare bene tutti, includendo così anche Disabili Visibili e Invisibili, Neurotipici e Neurodivergenti.
All'interno del Gruppo ognuno di noi descriverà in modo chiaro e preciso i posti dove è stato e ha, per esempio, trovato un'ottima accoglienza, una buona scuola, un efficiente ospedale, nessuna barriera architettonica o dove ha potuto fare delle belle attività con bambini, anziani, cani, ecc.
🤗💜💙💚💛🐛🦋

30/10/2025
Le persone Nello Spettro tendono a dare un'interpretazione letterale a quello che l'interlocutore dice e ad essere notev...
15/10/2025

Le persone Nello Spettro tendono a dare un'interpretazione letterale a quello che l'interlocutore dice e ad essere notevolmente confuse dalle frasi idiomatic he, dall'ironia, dalle figure retoriche e dal linguaggio figurato, dai sottintesi e dal sarcasmo... .. Una delle applicazioni delle Storie Sociali consiste anche nell'aiutare a comprendere le figure retoriche e il linguaggio figurato, per esempio nel caso delle espressioni idiomatiche..... Spesso le persone Nello Spettro sono molto confuse quando si scherza oppure si fa dell'ironia o del sarcasmo..... Di fronte a un osservazione ironica è più probabile che una persona Neurodivergente presupponga che l'altro menta, mentre il significato nascosto le sfugge.
La persona, inoltre, può non disporre della flessibilità di pensiero necessaria per comprendere un significato alternativo e si affida alla logica più che alla simbologia, presupponendo che l'altro dica esattamente quello che ha in mente.
Le figure retoriche e il linguaggio figurato appaiono illogici, oltre che un ulteriore esempio di come le persone tipiche omettano di chiarire le proprie intenzioni. L'interpretazione letterale può portare anche ad assumere comportamenti o atteggiamenti problematici..... È necessario che i genitori, gli insegnanti e i familiari siano consapevoli della propensione del bambino a prendere le cose alla lettera, e che si fermino a riflettere su come i loro commenti o istruzioni potrebbero essere fraintesi, oppure confondere.
Di fronte all'interpretazione letterale è sempre importante spiegare l'intenzione o il significato nascosto. ~

15/10/2025

... L'interesse assorbente è più di un hobby, e può dominare il tempo libero e la conversazione della persona...
Un interesse assorbente può avere diverse funzioni come affrontare l'ansia, dare piacere, può essere un mezzo di rilassamento, un tentativo di ottenere coerenza, comprendere il mondo fisico, creare un mondo alternativo, dare un senso di identità, occupare il tempo, facilitare la conversazione e mostrare la propria intelligenza.
Per questo motivo gli interessi assorbenti non vanno né eliminati né ostacolati.
Se l'interesse è potenzialmente pericoloso, illegale o rischia di essere male interpretato, come a quelli per il fuoco, le armi, o la pornografia, si possono adottare misure per farlo cessare o almeno modificarlo.
Si deve spiegare perché l'interesse non è accettabile, magari utilizzando le Storie Sociali.
Può anche rendersi necessario illustrare eventuali leggi pertinenti, esplorando la possibilità di qualche modifica all'interesse corrente. ~

15/10/2025

Le persone Nello Spettro possono non capire perché le persone tipiche sono così ossessionate dall'espressione dell'amore e dell'affetto reciproco.
Un abbraccio può fare l'effetto di una stretta spiacevole e i bambini più piccoli possono imparare presto a non piangere, perché solleciterebbe qualcun altro a stringerli.
In altri casi può verificarsi l'opposto, e la persona può avere bisogno di espressioni di affetto frequenti e di esprimerlo spesso a sua volta, in un modo che agli altri può risultare invadente.
~

Indirizzo

Milan

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 17:00
Martedì 09:00 - 17:00
Mercoledì 09:00 - 17:00
Giovedì 09:00 - 17:00
Venerdì 09:00 - 17:00

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