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Artuu Artuu è un magazine online che vi racconta il mondo dell’arte contemporanea attraverso lo sguardo Perché il nostro motto è: l’Arte è per tutti!

Artuu è il Magazine che ti racconta il mondo dell’arte dal punto di vista dei Millennials per i Millennials attraverso news, approfondimenti, interviste, classifiche e curiosità per conoscere tutto, ma proprio tutto, sull’Arte Contemporanea e i suoi protagonisti. Siamo la Generazione dei nativi digitali, dei social media addicted, appassionati d’Arte con il pallino per il suo racconto e la sua com

unicazione immediata, semplice ed efficace. Artuu Magazine parla con tutti, ma soprattutto con i giovani Millennial, la nuova generazione di Artisti, Collezionisti, Professionisti e Appassionati d’Arte. Su Artuu troverai l’Arte più interessante della scena nazionale e internazionale, quella underground, quella che nessuno ti racconta, quella di cui tutti noi vogliamo far parte. Scoprirai in anteprima le curiosità, le mostre, gli eventi e i protagonisti che stanno rivoluzionando il mondo dell’arte e che non puoi davvero perderti o non conoscere. L’arte contemporanea non è solo vernissage, occhialoni intellettualoidi e paroloni complicati: per questo leggerai le storie e le notizie che potrai raccontare anche ai tuoi amici a cena o durante un aperitivo.

13/06/2025

Un oggetto sconosciuto ruota nello spazio digitale, sospeso tra il familiare e l’alieno. Sembra un frammento, un relitto, forse un ricordo del futuro. Si chiama Parallax e nasce dall’incontro tra arte concettuale e intelligenza artificiale.

Firmata da e pensata per il ledwall di .brera, l’opera si ispira alla parallasse astronomica: uno scarto minimo, eppure decisivo, che modifica il modo in cui vediamo il mondo. Lo stesso principio diventa qui esperienza visiva e mentale, in un progetto a cura di e realizzato in collaborazione con il .digitalartmuseum.

Le immagini fluttuano tra architettura e biologia, chiedendo allo spettatore di generare senso nel vuoto.

🎥 Un viaggio visivo e concettuale che mette alla prova la percezione e la coscienza. Fino al 30 settembre.

09/06/2025

torna con Seasons, e con lui arriva una nuova fase della sua ricerca: meno provocatoria, più cinica, più amara. La mostra, diffusa in quattro sedi a Bergamo, attraversa i temi della memoria, del potere e del fallimento.
Si apre alla Rotonda dei Mille con One, dove un bambino, sulle spalle della statua di Garibaldi, mima una pi***la. Un gesto ambiguo che riflette sulla trasmissione dei valori e sulla responsabilità delle nuove generazioni. Al Palazzo della Ragione, November mostra un senzatetto scolpito nel marmo, colto nella sua fragilità estrema. Il corpo marginale diventa il centro di una riflessione sulla dignità e l’esclusione sociale.

Alla , Empire e No affrontano il potere come tensione irrisolta: un mattone chiuso in una bottiglia, simbolo di un dominio bloccato; e una figura inginocchiata dal volto cancellato, dove la rimozione diventa il vero atto dirompente. Nell’Ex Oratorio di San Lupo, Bones trasforma l’aquila imperiale in un relitto di marmo, svuotata del suo carico retorico. In Seasons, l’ironia di Cattelan lascia spazio a un disincanto che non cerca lo scandalo, ma svela il progressivo sgretolarsi dei simboli che governano la nostra storia.

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09/06/2025

torna con Seasons, e con lui arriva una nuova fase della sua ricerca: meno provocatoria, più cinica, più amara. La mostra, diffusa in quattro sedi a Bergamo, attraversa i temi della memoria, del potere e del fallimento. Si apre alla Rotonda dei Mille con One, dove un bambino, sulle spalle della statua di Garibaldi, mima una pi***la.

Un gesto ambiguo che riflette sulla trasmissione dei valori e sulla responsabilità delle nuove generazioni. Al Palazzo della Ragione, November mostra un senzatetto scolpito nel marmo, colto nella sua fragilità estrema. Il corpo marginale diventa il centro di una riflessione sulla dignità e l’esclusione sociale. Alla , Empire e No affrontano il potere come tensione irrisolta: un mattone chiuso in una bottiglia, simbolo di un dominio bloccato; e una figura inginocchiata dal volto cancellato, dove la rimozione diventa il vero atto dirompente.

Nell’Ex Oratorio di San Lupo, Bones trasforma l’aquila imperiale in un relitto di marmo, svuotata del suo carico retorico. In Seasons, l’ironia di Cattelan lascia spazio a un disincanto che non cerca lo scandalo, ma svela il progressivo sgretolarsi dei simboli che governano la nostra storia.

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06/06/2025

Wes Anderson ha fatto di nuovo Wes Anderson.
La Trama Fenicia: visivamente è una bomba, cast incredibile… ma alla fine ci ha davvero sorpreso?
Noi ci siamo trovati un po’ divisi.
Da un lato è sempre un piacere per gli occhi, dall’altro forse stiamo vedendo sempre lo stesso film.
Vogliamo sentire anche voi: è ancora un genio o sta iniziando a ripetersi?
Scrivetecelo nei commenti!

04/06/2025

Trentanove opere. Trentotto artisti. Un autoritratto.
Al , Mr. trasforma il ritratto in un enigma visivo: sagome nere, dettagli iconici e codici nascosti che sfidano il nostro sguardo.
Da Frida Kahlo a Modigliani, da Boetti a Lucio Fontana, ogni tela racconta identità e memoria senza mai mostrare un volto.

In collaborazione con

📍 ELOGIA MMXXV
🗓 dal cinque giugno al diciannove ottobre duemilaventicinque
📍 Spazio Cielo – Villa Malpensata – MUSEC Lugano

Una quadreria contemporanea che dialoga con i seicenteschi Elogi di uomini illustri e con la Street Art, aprendo il percorso con la grande installazione The Magic of Language.

03/06/2025

Cosa succede quando un artista decide di sfidare il tempo stesso?
Damien Hirst ha ideato 200 libretti di istruzioni che permetteranno di realizzare opere a suo nome per i 200 anni successivi alla sua morte. Ogni anno, un nuovo pezzo potrà essere prodotto seguendo le sue indicazioni dettagliate, accompagnato da un certificato di autenticità.

Per Hirst, il momento creativo è l’idea, non la sua esecuzione. Il resto può avvenire anche secoli dopo, purché il progetto sia rispettato.

Ma questa visione solleva una domanda che divide il mondo dell’arte: può un’opera creata dopo la morte dell’artista essere ancora considerata arte autentica?

In un’intervista al The Times, Hirst ha spiegato:
"Con tutta l’incertezza che c'è nel mondo, bisogna stare al passo col mercato ed evitare di fare lavori che non si vendono mai."

Strategia visionaria o puro marketing?
Scrivilo nei commenti.

01/06/2025

🎙 La street art raccontata da chi la vive.

Artuu e lanciano Street Art: Urban Stories, un podcast in dieci episodi che attraversa il mondo dell’arte urbana con le voci di artisti, curatori, critici ed esperti. Un viaggio che parte dalle origini del movimento fino alle sue declinazioni più attuali, per analizzare linguaggi, contesti e tensioni sociali che definiscono oggi la street art.

Ogni settimana, a partire da venerdì 30 maggio, un nuovo episodio disponibile su Spotify, Amazon Music/Audible, Speaker e Deezer. Al microfono Giuseppe Pizzuto , direttore di Wunderkammern, guida gli ascoltatori in un racconto fatto di interviste e approfondimenti.

🔜 Si parte con "L’arte urbana e lo spazio pubblico" insieme a Jacopo Ceccarelli : uno sguardo sulle contraddizioni tra legalità, istituzioni e comunità locali.

Ascolta. Comprendi. Guarda la città con occhi nuovi.

Partner tecnico: .al

#2501

29/05/2025

Qual è il ruolo di un museo scientifico oggi?

Massimo Bernardi, nominato direttore del di Trento nel 2024, lo racconta in questa video intervista esclusiva per Artuu.

Il museo, spiega, deve rimettere in discussione i propri linguaggi per analizzare le sfide del presente.

Tra i progetti principali in corso, Food Sound, la nuova mostra che unisce neuroscienze, suono e cibo per esplorare come ciò che ascoltiamo può influenzare le nostre scelte alimentari. Un percorso multisensoriale che apre a riflessioni profonde sul rapporto tra percezione e comportamento. Il MUSE per tutto il 2025 èinoltre protagonista dell’Anno Internazionale per la Conservazione dei Ghiacciai con una serie di iniziative che coinvolgono scienza, educazione e arte per sensibilizzare sul cambiamento climatico e sulla protezione degli ambienti glaciali.

Una visione chiara e concreta di cosa significa oggi fare divulgazione scientifica attraverso un museo.

28/05/2025

Dal 5 all’8 giugno torna a Massa il Festival dei , l’evento che mette in discussione il sistema dell’arte e ribalta il concetto stesso di scarto.

Per quattro giorni, gli spazi del – centro per il trattamento dei rifiuti – si trasformano in un laboratorio di creatività radicale. Artisti, performer e designer provenienti da tutta Italia lavoreranno con materiali di recupero per dar vita a installazioni, mostre, performance e incontri capaci di interrogare il nostro presente, mettendo insieme arte, sostenibilità e inclusione.

Dal margine al centro, dal rifiuto alla visione: il Festival dei Rifiutati è ormai una piattaforma fertile dove l’arte prende forma fuori dai confini del consueto.

Festival dei Rifiutati
5–8 giugno 2025
Apertura al pubblico dal 6 giugno

24/05/2025

Dal 22 maggio alle – Napoli, l’artista francese porta in città la sua prima installazione della serie “Chronicles” realizzata in Italia. Un progetto monumentale e partecipativo che ha trasformato la facciata del Duomo in un collage di 606 volti napoletani, raccolti in sette quartieri durante una settimana di intensa attività sul territorio.

JR ha scelto Napoli per l’ottavo capitolo della sua serie globale, dopo New York, San Francisco, Cuba e Kyoto. L’obiettivo? Restituire l’identità collettiva di una città complessa e vibrante, fatta di differenze, resistenza, energia e orgoglio.

La mostra “Chi sei, Napoli?”, visitabile fino al 5 ottobre alle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo in via Toledo, racconta il cuore di questo progetto: il dietro le quinte della produzione, i set fotografici nei quartieri, e tre precedenti murales che hanno lasciato il segno nel mondo.

Una riflessione visiva potente, che usa l’arte pubblica come specchio della società e crea nuovi spazi di dialogo. Una dichiarazione d’amore a Napoli, alla sua gente e a tutto ciò che la rende unica.

23/05/2025

Lo scorso martedì 20 maggio abbiamo preso parte all’esperienza immersiva ospitata da Spazio a CityLife, in occasione di BLACKOUT, il progetto pubblico dell’artista digitale , che sta trasformando lo spazio urbano di Milano fino al 1° giugno.

Una grande occasione per scoprire qualcosa in più su Skygolpe e sul suo approccio radicale all’arte che ora si fa anche urbana.

Link in bio per l’intervista completa a Skygolpe, a cura di per Artuu.

Indirizzo

Milan

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