EritreaLive

EritreaLive Cultura, notizie e attualità dall'Eritrea a cura di Marilena Dolce

Il legame che unisce Eritrea e Italia non è riconducibile unicamente al momento storico del colonialismo, è frutto, infatti, di un incontro proficuo di culture e civiltà, che ha mantenuto forza, importanza e significato anche negli anni in cui l’Eritrea ha conquistato l’indipendenza, premessa per costruire una Nazione libera e giusta. L’Eritrea, oggi, ha imboccato la propria strada, senza tuttavia

dimenticare il contributo di coloro fra gli italiani che hanno svolto un ruolo positivo per la sua crescita.

KEREN, EX STAZIONE FERROVIARIA A Keren l’attuale stazione delle corriere, reca segni, come le pensiline, dell’ex stazion...
12/09/2025

KEREN, EX STAZIONE FERROVIARIA
A Keren l’attuale stazione delle corriere, reca segni, come le pensiline, dell’ex stazione ferroviaria costruita nel 1921, come si legge all'interno del bar

  INTERVISTA DEL Corriere della Sera a PIETRO SALINI Oggi il Corriere della Sera pubblica un’intervista a Pietro Salini,...
10/09/2025

INTERVISTA DEL Corriere della Sera a PIETRO SALINI

Oggi il Corriere della Sera pubblica un’intervista a Pietro Salini, amministratore delegato Webuild, ex Salini Impregilo.
Riporto alcuni punti per chi non abbia letto tutto l’articolo. Riamando al post di ieri sull’inaugurazioni per i numeri della più grande diga africana.
1. Piano Mattei e Diga delle Rinascita: “Il progetto Gerd”, dice Salini “iniziato nel 2011 è in linea con gli obiettivi del Piano: portare acqua, energia, sanità, infrastrutture dove servono, con investimenti che generano sviluppo reale, perciò il coinvolgimento delle imprese italiane risulta strategico”.
2. Nilo Azzurro: la Diga “opera colossale” ha deviato il corso del Nilo Azzurro e costruito due dighe che formano un bacino lungo 172 chilometri, con strutture per la gestione controllate delle acque.
Domandiamo, la Diga che “incorna una visione di sviluppo sostenibile per tutta l’Africa con obiettivo di produrre energia rinnovabile equivalente a tre centrali nucleari”, perché ha scatenato le forti preoccupazioni di Egitto e Sudan?
All'inaugurazione di ieri erano assenti Egitto e Sudan presenti invece Gibuti, Sud Sudan, Somalia, come mai? Quali considerazioni si possono fare?

ETIOPIA: Inaugurata oggi la Grande Diga della Rinascita Il più grande progetto idroelettrico realizzato in Africa La sta...
09/09/2025

ETIOPIA: Inaugurata oggi la Grande Diga della Rinascita

Il più grande progetto idroelettrico realizzato in Africa

La stampa italiana, agenzie a parte, non ha dato molto peso alla notizia. Eccezion fatta per due articoli interessanti uno di Filippo Bovo per L’Opinione pubblica, l’altro di Francesca Ronchin per La Verità. Entrambi forniscono un’analisi della situazione e dei molti problemi connessi.
Alcuni numeri sulla diga: alta 170 metri, lunga 1.800, 25.000 persone coinvolte per costruirla, oltre 5.000 MW, produzione annua preventivata 15.700 GWh, può generare energia per una quantità equivalente a 3 centrali nucleari.

“Il progetto idroelettrico incarna la realizzazione di una visione di lungo periodo, e rappresenta uno strumento di crescita del Paese, in linea con gli obiettivi del Piano Mattei del Governo Meloni, che punta a coinvolgere imprese italiane su grandi progetti funzionali allo sviluppo dei paesi africani” così si legge sul sito ufficiale dell’impresa costruttrice, We Build, ex Salini Impregilo. Alla cerimonia inaugurale era presente l’amministratore delegato Pietro Salini accanto al premier etiopico Abiy Ahmed. Assenti invece Egitto e Sudan da tempo in apprensione per gli effetti della diga sul corso del fiume Nilo.

TRECCINE ovvero l’arte dell’acconciaturaNella foto un salone di bellezza di Asmara I capelli sono parte delle riflession...
09/09/2025

TRECCINE ovvero l’arte dell’acconciatura
Nella foto un salone di bellezza di Asmara

I capelli sono parte delle riflessioni di Ifamelu, protagonista del bel libro di Chiamanda Ngozi Adichie, “Americanah” con la “a” lunga.
Ifamelu, autrice di un blog di successo, “razzabuglio” o varie osservazioni sui neri americani (un tempo noti come negri) da parte di una nera non americana che vive a Princeton, New Jersey. Un posto che in “estate non ha odore”. Però per andare dal parrucchiere lei lascia la città universitaria e va a Trenton, capitale dello Stato. Scrive, “era assurdo aspettarsi un salone afro a Princeton” poichè “i pochi neri del posto hanno la pelle così chiara e i capelli così lisci che non si riesce a immaginarseli con le treccine”. Ma Ifemelu, aspettando il treno che l’avrebbe portata al Salone Mariama, Acconciature Africane, si chiede perché le altre non si facessero le treccine...

BELES IN ERITREA FRUTTI CHE MATURONO E GIOVANI CHE RITORNANO Siamo in piena stagione dei fichi d’India, i beles. Dall’It...
06/09/2025

BELES IN ERITREA FRUTTI CHE MATURONO E GIOVANI CHE RITORNANO

Siamo in piena stagione dei fichi d’India, i beles. Dall’Italia all’Eritrea, come ci sono arrivate queste piante?

Dicono che siano giunte insieme ai siciliani, durante il primo periodo di colonizzazione italiana.
E può essere. In quegli anni sono moltissimi i siciliani che cercano lavoro e fortuna in Eritrea. Tanto che “siciliani” diventa il nome con cui gli eritrei chiamano gli italiani, da qualsiasi regione provengano.

Durante la prima colonizzazione dall’Italia arrivano in Eritrea molti giovani in cerca di lavoro, pronti a fare nella colonia quanto sapevano o quanto sognavano. Pronti a iniziare nuove attività commerciali, ad aprire negozi e officine. Un passaggio di cui l’Eritrea ha mantenuto il segno nelle insegne, nelle parole tecniche e persino nei modi di dire.

Non è difficile immaginare che qualcuno di loro sia arrivato carico di germogli. Portando piante resistenti al caldo. Per esempio quelle i cui frutti sono da sempre sulle bancarelle dei mercati delle città italiane. Così arrivano in Eritrea angurie, meloni e fichi d’india.

E una volta giunti in Eritrea i fichi d’india si trovano bene, crescendo senza bisogno di troppe cure. Il sole e il terreno sono quelli giusti. Molte zone, come quelle intorno a Ghinda, si ricoprono di fichi d’india che, dopo le piogge autunnali, danno il loro carico di frutti maturi. Anche sull’altopiano, poco fuori Asmara, dove un tempo c’era la stazione di Arbarobà, la montagna è fittamente ricoperta di fichi d’india.

Un frutto spinoso amato anche dalle scimmie e dai babbuini che li prendono senza pungersi, per poi aprirli e mangiarli.

A fine estate carovane di cammelli trasportano sacchi enormi di beles verso Asmara. Beles, beles, beles è il richiamo di questo periodo dell’anno. Un rito che inizia con la raccolta dei frutti colorati e dolci.

Per prenderli senza pungersi si usa un lungo bastone con all’estremità un piccolo contenitore.
Un po’ come quello che un tempo si usava nelle campagne italiane per raccogliere le ciliegie.
Il raccolto di beles una volta messi nelle ceste raggiunge i mercati. Sono disposti impilati artisticamente uno sull’altro, in bella mostra e a piccoli gruppi, perché non ne vada perso nessuno.

I beles però non sono solo frutti. O perlomeno i frutti hanno dato il nome ai giovani eritrei che rientrano per le vacanze. I beles appunto. Ragazzi, e sono molti, che vivono all’estero e approfittano delle vacanze estive per tornare nel loro paese.

I coetanei li chiamano, scherzosamente, beles perché arrivano con la puntualità dei frutti, e nella stessa stagione. Stanno lì un poco e poi ripartono.

1 SETTEMBRE 1961 Idris Awate innesca la scintilla che avvia la lotta per l’indipendenza eritrea. https://eritrealive.com...
01/09/2025

1 SETTEMBRE 1961 Idris Awate innesca la scintilla che avvia la lotta per l’indipendenza eritrea.
https://eritrealive.com/eritrea-1-settembre-1961-idris.../

Il 1settembre 1961, un piccolo gruppo di combattenti del Fronte di Liberazione Eritreo, guidato da Idris Awate, attacca una stazione di polizia nella regione occidentale del Barka, è l’inizio della lotta armata che si concluderà con l’indipendenza dell’Eritrea nel 1991.
Idris Awate è un beni amer originario di Tessenei che, alla testa dei suoi uomini, quasi tutti ex soldati dell’esercito sudanese, armati di vecchi fucili italiani, assaltano il posto di polizia, innescando “la scintilla che provocherà un lunghissimo incendio”, come scrive Stefano Poscia, giornalista e scrittore italiano.

MASSAWA Mitswa (chiamare): EX BANCA D'ITALIA Massawa, ex Banca d’Italia.  Costruita nel 1916 la banca è danneggiata nel ...
26/08/2025

MASSAWA Mitswa (chiamare): EX BANCA D'ITALIA
Massawa, ex Banca d’Italia. Costruita nel 1916 la banca è danneggiata nel 1921 dal terremoto che distrugge gran parte della città. Il nuovo edificio è costruito nell’area del porto dell’isola di Massawa. Il progetto in stile moresco è dell’ingegner Giuseppe Canè. Inaugurata nel 1928 dal principe Umberto II di Savoia, la banca è stata una delle filiali più grandi dell’Africa Orientale Italiana. Nel 1990 è stata bombardata dall’aviazione etiopica, poco prima della liberazione di Asmara e dell’indipendenza dell’Eritrea (1991).

ASMARA, PAUSA CAFFÈSe siete ad Asmara un posto piccolo ma molto carino per una pausa caffè è il Davecafè, vicino all’Hot...
18/08/2025

ASMARA, PAUSA CAFFÈ

Se siete ad Asmara un posto piccolo ma molto carino per una pausa caffè è il Davecafè, vicino all’Hotel Crystal. Frequentato da giovani eritrei e clienti internazionali, ha una pagina instagram piuttosto attiva. Si può fare colazione con caffè, cappuccino, macchiato, espresso e altro ancora, accompagnato da crepes alla nutella. Oppure scegliere caffè freddo, o una tazza di ottimo tè. Info utile, si parla italiano. Assolutamente da provare

Asmara, partita a calcio ad HazHaz...
18/08/2025

Asmara, partita a calcio ad HazHaz...

BUON FERRAGOSTOA tutti gli amici e amiche di EritreaLive, auguri di Buon Ferragosto dal mare delle Isole Dahlak
11/08/2025

BUON FERRAGOSTO
A tutti gli amici e amiche di EritreaLive, auguri di Buon Ferragosto dal mare delle Isole Dahlak

FANTASIA E REALTÀDieci anni fa ExpoItalia2015 proponeva nella passeggiata del decumano, la via principale sulla quale si...
10/08/2025

FANTASIA E REALTÀ

Dieci anni fa ExpoItalia2015 proponeva nella passeggiata del decumano, la via principale sulla quale si aprivano i padiglioni dei paesi partecipanti, un mercato virtuale, fatto di bancarelle in legno che esponevano ceste di frutta finta e spezie colorate. Stessa bellezza e tanto colore esposti ad Asmara per Expo 2025, però con ceste di frutti autentici, colorati, belli e anche buoni
Ghideon Musa Aron foto Asmara

 , NON SOLO MARE Le nuvole, salendo dalla costa, accompagnano verso il fresco dell'altopiano e della capitale, Asmara
09/08/2025

, NON SOLO MARE
Le nuvole, salendo dalla costa, accompagnano verso il fresco dell'altopiano e della capitale, Asmara

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