EritreaLive

EritreaLive Cultura, notizie e attualità dall'Eritrea a cura di Marilena Dolce

Il legame che unisce Eritrea e Italia non è riconducibile unicamente al momento storico del colonialismo, è frutto, infatti, di un incontro proficuo di culture e civiltà, che ha mantenuto forza, importanza e significato anche negli anni in cui l’Eritrea ha conquistato l’indipendenza, premessa per costruire una Nazione libera e giusta. L’Eritrea, oggi, ha imboccato la propria strada, senza tuttavia

dimenticare il contributo di coloro fra gli italiani che hanno svolto un ruolo positivo per la sua crescita.

ETIOPIA NEL MIRINO USA Washington alza il tono: Etiopia sotto accusa.Sudan, Etiopia ed Emirati nella competizione per il...
17/12/2025

ETIOPIA NEL MIRINO USA

Washington alza il tono: Etiopia sotto accusa.
Sudan, Etiopia ed Emirati nella competizione per il Mar Rosso

Il Congresso degli Stati Uniti ha approvato una risoluzione che accusa il governo etiope di crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio nelle regioni Amhara e Oromia, aprendo la strada a sanzioni individuali contro i responsabili.
Non è solo una presa di posizione sui conflitti interni etiopi. È un segnale politico che riguarda direttamente la guerra in Sudan e il ruolo regionale di Addis Abeba.

Secondo diverse fonti, l’Etiopia avrebbe sostenuto – direttamente o indirettamente – le Rapid Support Forces sudanesi, appoggiate dagli Emirati Arabi Uniti, in un conflitto che ha già causato decine di migliaia di morti e milioni di sfollati.
Dietro la guerra non ci sarebbe solo uno scontro interno, ma una partita più ampia: controllo delle rotte dell’oro, accesso ai porti, Mar Rosso, competizione regionale.

In questo quadro, la politica estera del premier Abiy Ahmed sembra sempre più una fuga in avanti per compensare una crisi interna profonda, con il rischio di destabilizzare l’intero C***o d’Africa.

Articolo di Marilena Dolce per Affari Italiani.
Versione inglese su EritreaLive.

ASMARA, LA PASTICCERIA GIARDINO, UN GIOIELLO D'ALTRI TEMPI Passeggiando per la capitale eritrea ci si imbatte in strade,...
15/12/2025

ASMARA, LA PASTICCERIA GIARDINO, UN GIOIELLO D'ALTRI TEMPI

Passeggiando per la capitale eritrea ci si imbatte in strade, palazzi, viali alberati e piazze che ricordano quelle di molte città italiane.

L’Eritrea indipendente (1991) si è chiesta se mantenere il lascito coloniale. L’architettura straniera è stata considerata non solo per la sua forma ma anche come sostanza, densa di lavoro eritreo, quindi patrimonio nazionale.

Un’eredità ben visibile in centro dove ci sono case con giardino, ville, alberghi, Caffè, cinema, negozi. E poi un po’ più defilata, ecco la pasticceria Giardino, un gioiello d’altri tempi con tappezzeria a righe rosa e lampadario bianco di vetro soffiato. Ancora oggi da qui si esce con i vassoi di paste per la domenica…

ERITREA, TRA LE NUVOLE E IL CIELO Salendo sempre più in alto, tra le nuvole e il cielo, si arriva in cima alle ambe, com...
08/12/2025

ERITREA, TRA LE NUVOLE E IL CIELO

Salendo sempre più in alto, tra le nuvole e il cielo, si arriva in cima alle ambe, come a Senafe, affacciata tra Eritrea ed Etiopia…

MASSAWA, IL PALAZZO DEL GOVERNATOREIl vecchio palazzo del Serraglio, un tempo residenza del governatore della colonia er...
04/12/2025

MASSAWA, IL PALAZZO DEL GOVERNATORE

Il vecchio palazzo del Serraglio, un tempo residenza del governatore della colonia eritrea e poi di Hailè Selassiè, domina la parte nord dell’isola di Taulud. Costruito nel 1872 per il governatore egiziano, in blocchi di madrepora, con scalinate laterali e aperture in stile moresco, conserva un’eleganza che oggi possiamo solo immaginare.

Il tetto a volta, pieno di crepe, sembra un guscio d’uovo caduto a terra. All’interno, per chi osa avventurarsi, per anni sono rimasti i resti degli arredi, dei bagni, delle vasche in ghisa marchiate Abercrombie & Fitch. Oggi, i leoni di Giuda che sorvegliano i cancelli sono osservati a loro volta dai corvi neri appostati sui tetti vicini.

Eppure Massawa, nonostante la devastazione, continua a custodire una forte speranza di rinascita.

ASMARA, OFFICINE LANCIA Nel 1938 due architetti italiani Carlo Marchi e Carlo Montalbetti progettano l’edificio per la c...
02/12/2025

ASMARA, OFFICINE LANCIA

Nel 1938 due architetti italiani Carlo Marchi e Carlo Montalbetti progettano l’edificio per la casa automobilistica Lancia, officina e autorimessa, composto da una lunga “striscia” di cemento interrotta da una bella vetrata ancora oggi esistente. L’edificio che si trova in Tagadelti Street, sulla strada verso Godaif, è stato in seguito destinato alla Silicon Factory. Oggi è dismesso, come molte altre strutture industriali anni Trenta.

ASMARA, SARTORIA GIOVANNI MAZZOLAGiovanni Mazzola, sarto italo-eritreo, se n’è andato quasi dieci anni fa. Ma la sua sar...
27/11/2025

ASMARA, SARTORIA GIOVANNI MAZZOLA
Giovanni Mazzola, sarto italo-eritreo, se n’è andato quasi dieci anni fa. Ma la sua sartoria è ancora lì, ad Asmara, in Dankal Street, vicino alla cattedrale.

Dagli anni Sessanta cuciva abiti da uomo con pazienza, forbici e gesso bianco. Entrare da lui il sabato pomeriggio era un piccolo rito: una passeggiata sul corso, un caffè, e poi la scelta del vestito.

Negli ultimi anni si disperava davanti agli abiti cinesi dalle cuciture incollate. “Un buon vestito nasce da una buona lana e da una Necchi che non tradisce,” ripeteva.

La sua storia era semplice e sorprendente: cresciuto senza padre, diventato sarto a Bologna, poi tornato in Eritrea, dove ha lavorato tutta la vita, regalando sorrisi ai clienti che passavano a salutarlo...

ASMARA, L’ACCOGLIENZA DELL’ALBERGO ITALIA Una delle più vecchie costruzioni di Asmara, anno 1899, è l’albergo Italia, in...
24/11/2025

ASMARA, L’ACCOGLIENZA DELL’ALBERGO ITALIA

Una delle più vecchie costruzioni di Asmara, anno 1899, è l’albergo Italia, in Nakfa Avenue.

Ristrutturato negli anni Ottanta, alla sobrietà dell’estero contrappone decorazione a stucco e ghirlande floreali interne realizzate da Angelo Polisco che curò anche i decori dell’allora palazzo del Governatore.

Tutt’oggi l’albergo Italia è un luogo dal fascino antico, accogliente per soggiornarvi o anche solo per una pausa pomeridiana con un buon tè.

ERITREA, DA ASMARA A MASSAWATre stagioni in due ore.Cento chilometri, due ore, tre stagioni. La strada si snoda tra mont...
21/11/2025

ERITREA, DA ASMARA A MASSAWA
Tre stagioni in due ore.
Cento chilometri, due ore, tre stagioni. La strada si snoda tra montagne, precipizi e panorami bellissimi che cambiano a ogni passo.
Ryszard Kapuściński, in Ebano, la descrive come un continuo di curve dove ogni chilometro svela nuove visioni, quasi che la terra esibisse la sua varietà di bellezza per abbagliarci.
All’arrivo, il ponte di Dogali e la scritta in piemontese, “custa lon ca custa",(costi quel che costi), ci introducono nell’incanto di Massawa, città sul Mar Rosso.

ASMARA, FIAT TAGLIERO Una stazione di servizio patrimonio Unesco Dal luglio 2017 Asmara è ufficialmente patrimonio UNESC...
18/11/2025

ASMARA, FIAT TAGLIERO
Una stazione di servizio patrimonio Unesco

Dal luglio 2017 Asmara è ufficialmente patrimonio UNESCO. Un premio al lavoro dell’ingegner Medhanie Teklemarian e dell’Asmara Heritage Project, iniziato nel 2004. La capitale eritrea è un mix urbano di stili moderni, un “Asmara Style” per una città “a misura d’uomo”, con un patrimonio architettonico e urbanistico unico al mondo, amato dagli stessi eritrei.

“Storicamente l’Eritrea è stata una colonia italiana” dice Medhanie “perciò i professionisti che hanno progettato la città erano italiani. Però sono gli eritrei che l’hanno costruita fisicamente, con il corpo e l’anima. Questo è il motivo per cui la sentiamo nostra”.

Se si dovesse indicare un simbolo di Asmara forse sarebbe proprio la Fiat Tagliero, progettata nel 1938 dall’ingegner Giuseppe Pettazzi. Una stazione di servizio con le ali spiegate come un aereo voluta da Giovanni Tagliero, direttore della Fiat locale.

ERITREA, LA TELEFERICA (1937-1941)🚠 La teleferica più lunga del mondo era in Eritrea. 🇪🇷🔴 Aggiornamento – Nota storicaNe...
13/11/2025

ERITREA, LA TELEFERICA (1937-1941)
🚠 La teleferica più lunga del mondo era in Eritrea. 🇪🇷
🔴 Aggiornamento – Nota storica

Nel 1944 la teleferica Asmara–Massaua entrò in una fase di incertezza.
L’amministrazione britannica, che governava l’Eritrea non era interessata a mantenerla attiva: le priorità erano soprattutto politiche e puntavano a ridisegnare il futuro del territorio.

Secondo il diritto internazionale, come scrisse il maggiore Peverell MacLaren, la potenza occupante non poteva disporre liberamente di impianti fissi come la teleferica, che restavano formalmente proprietà del precedente governo.

Nonostante questo, alcune parti furono cedute o smontate.
I motori, racconta Gianni Cinnerella, furono messi all’asta e suo padre ne acquistò due. Negli anni Sessanta, squadre di lavoratori eritrei, guidate da un tecnico italiano, completarono la rimozione di cavi e tralicci: un lavoro enorme, il cui materiale fu poi riciclato e venduto.

Quando iniziò la lunga guerra eritrea contro l'occupazione etiopica (1961-1991), della teleferica non restava più nulla. Rimaneva solo il ricordo di un’infrastruttura che aveva segnato un’epoca e un territorio.

La teleferica più lunga del mondo era in Eritrea 🇪🇷: brevi cenni storici

Negli anni Trenta per collegare Massawa e Asmara, nacque un capolavoro d’ingegneria: una teleferica lunga circa 72 km, capace di superare un dislivello di oltre 2.300 metri tra mare e altopiano.

Costruita tra il 1935 e il 1937 da aziende italiane, Ceretti & Tanfani, Redaelli e Franco Tosi, la teleferica contava più di 1.500 vagoncini e 8 motori che muovevano un sistema a tre funi. Ogni carrello poteva trasportare fino a 300 chili di merci, rendendo il collegamento tra porto e capitale rapido, sicuro ed economico.

La teleferica rimase in funzione per pochi anni, fino al 1941 che ne segnò la fine e, poco dopo, lo smantellamento. Oggi ne restano solo tracce, ma la sua storia continua ad affascinare come esempio di visione tecnica e coraggio progettuale.
Foto: EritreaEritrea Stefano Pettini

IL TRENO in ERITREA 🔴 BREAKING NEWS  In molti stanno chiedendo se il treno funziona ancora per turismo. La buona notizia...
10/11/2025

IL TRENO in ERITREA
🔴 BREAKING NEWS In molti stanno chiedendo se il treno funziona ancora per turismo. La buona notizia è che sì, funzionerà ancora allungando il percorso fino a Nefasit, dopo un breve periodo di pausa per manutenzione (Fonte Afronine agenzia di viaggi Eritrea). Ma non è tutto. Ci scrive da Asmara Vito Zita che, notizia di oggi, a gennaio del prossimo anno, dopo aver completato i necessari accordi preliminari, partirà definitivamente il ripristino della ferrovia Massaua-Asmara per opera di ingegneri italiani, revisionando l’intero tracciato portando a misura standard lo scartamento dei binari abbandonando quello ridotto. (Fonte: l’ufficio della Eritrean Rail Way)

Il treno in Eritrea oggi viaggia solo su richiesta, per turismo. Però provare un breve percorso, da Asmara alla prima stazione appena fuori, Arbarobà, è un’esperienza unica, tra sbuffi neri, gallerie d’altri tempi e anziani ferrovieri disponibili a raccontare.

Il treno si avventura, nel 1911-1912, dal mare di Massawa fino all’altopiano di Asmara, passando per Ghinda e Nefasit.

Quello per costruire una ferrovia di montagna, unica al mondo, è stato un lavoro complesso. In circa 120 chilometri di percorso si contano 30 gallerie, 13 ponti e altrettanti viadotti, 21 stazioni. Per superare la forte pendenza si progettarono presso l’Ansaldo di Genova locomotive in grado di arrampicarsi con grossi carichi, senza bisogno di cremagliere. Nel 1913 la ferrovia arriva a Keren e poi Agordat.

In rete per chi vuole saperne di più un sito curato da Stefano Pettini “la vita, la morte e i miracoli della ferrovia più bella del mondo”.

GIACOMO DE PONTI 🇪🇷🇮🇹un italiano in Eritrea tra lavoro, passione e innovazione. Nell’immagine il suo quartier generale a...
05/11/2025

GIACOMO DE PONTI 🇪🇷🇮🇹un italiano in Eritrea tra lavoro, passione e innovazione.

Nell’immagine il suo quartier generale a Keren, un po’ casa un po’ ufficio.

Negli anni ’30 e ’40, il comm. Giacomo De Ponti trasforma la passione per l’agricoltura in aziende modello, una a Keren e l’altra a Enghernè, nella zona del fiume Barka.

A Keren De Ponti sperimentò nuove tecniche di coltivazione e di allevamento: agave (sisal), durra, agrumi, foraggi e un allevamento bovino moderno, frutto di incroci e studi per migliorarne la qualità e aumentare la produzione del latte.

A Enghernè insieme al figlio Aurelio, piantò bananeti, agrumeti e palmeti dattiliferi. L’azienda era dotata di officine, pozzi motorizzati, laboratori e persino una piccola segheria. Negli anni ’40, da qui partirono verso l’Italia le prime banane esportate per via aerea. Tra le sfide la coltivazione della palma da dattero nata dal seme (contro ogni previsione) e un apiario moderno per valorizzare la fioritura tropicale.

💚 Quella dei De Ponti è una storia di lavoro, studio e passione per la terra: un frammento eritreo di memoria agricola…

Indirizzo

Milan

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