Marco Spinelli

Marco Spinelli Sono Marco Spinelli, fotografo, documentarista ed esploratore del mondo sommerso 🌊

23/12/2025

È arrivato il momento di iniziare un nuovo capitolo. Dopo mesi di lavoro, di silenzio e di costruzione, oggi posso finalmente dirlo: sbarco su YouTube 📹 Quello che vedete è il mio nuovo studio. Non è solo uno spazio di lavoro, ma un luogo che ho costruito con le mie mani, giorno dopo giorno, negli ultimi mesi. Un punto di partenza. Un simbolo di ciò che sta per cominciare.

Cinque anni fa la mia vita è cambiata completamente. Ho lasciato un lavoro stabile per inseguire un sogno che sentivo più forte di qualsiasi paura: raccontare il mare, raccontare questo pianeta straordinario e fragile, e provare a dare voce a ciò che troppo spesso ignoriamo. Da allora il mio obiettivo è rimasto lo stesso: mostrare la bellezza della Terra, ma anche la sua vulnerabilità. Raccontare non solo ciò che vediamo, ma ciò che possiamo fare per proteggerla.

A gennaio vi svelerò il nome di questo progetto. Ma una cosa è certa: sarà l’inizio di una nuova avventura. Un viaggio fatto di immagini, storie e consapevolezza.

Adesso iniziamo 📖 🌎

Negli ultimi cinque anni mi sono dedicato a raccontare il mare o meglio, a raccontare ciò che succede sotto la sua super...
19/12/2025

Negli ultimi cinque anni mi sono dedicato a raccontare il mare o meglio, a raccontare ciò che succede sotto la sua superficie. E allora vi chiederete: perché continuiamo ancora oggi a vedere immagini di reti fantasma?

Perché la situazione nei nostri oceani sta peggiorando. Ogni anno l’abbandono di reti e attrezzature da pesca aumenta, trasformandosi in una trappola silenziosa e mortale. Si stima che oltre 800mila tonnellate di reti fantasma e attrezzi vengano abbandonati o persi nei mari di tutto il mondo, continuando a catturare e uccidere animali per anni.

Le immagini che vedete fanno parte dell’ultima operazione di recupero, realizzata in collaborazione con la Fondazione che da tempo porta avanti una vera campagna di rimozione delle reti nella Comunità Valenciana.

Salvare il mare è una responsabilità di tutti. E credo che immagini come queste possano davvero far aprire gli occhi. Noi continueremo a raccontare tutto questo. Perché tornare in superficie dopo aver liberato un fondale, e soprattutto dopo aver dato una seconda possibilità di vita agli animali intrappolati, quando si è ancora in tempo, non ha prezzo.

16/12/2025

Vedere la copertina del mio documentario in un programma come è una soddisfazione enorme, ma lo è ancora di più essere stato ospite e avere avuto lo spazio per raccontare davvero ciò in cui crediamo. nasce per fare rumore e per parlare di squali in modo corretto, lontano dalla paura e dalla disinformazione.

Sono profondamente felice e orgoglioso di quello che abbiamo fatto e che continuiamo a fare. L’intervista completa è disponibile su Rai Play.

Grazie di cuore a come sempre, per l’ospitalità e per la possibilità di affrontare temi così importanti 🦈

Uno degli incontri più belli di quest’anno nel nostro Mar Mediterraneo. Hai mai visto un pesce luna (Mola mola)? È uno d...
10/12/2025

Uno degli incontri più belli di quest’anno nel nostro Mar Mediterraneo. Hai mai visto un pesce luna (Mola mola)? È uno degli animali più strani e affascinanti del mare: enorme, piatto come una luna e senza una vera coda, sostituita da una struttura chiamata “clavus”. Il suo corpo è più alto che lungo e si muove lentamente, quasi fluttuando, usando le grandi pinne come ali. Nonostante possa superare le due tonnellate di peso, è un animale totalmente pacifico.

La sua pelle è spessa e rugosa, una vera corazza, ma proprio questa superficie lo rende un “bersaglio” per molti parassiti. Per questo il pesce luna visita regolarmente le cleaning station, punti precisi del fondale dove piccoli pesci pulitori lo liberano dai parassiti. In questi momenti si ferma quasi immobile, spesso inclinato su un fianco, entrando in un silenzioso rituale di cooperazione fondamentale per la sua sopravvivenza.

Alterna immersioni profonde, anche oltre i 500 metri, a lunghe soste in superficie, dove prende il sole per riscaldarsi e favorire la pulizia della pelle. Si nutre soprattutto di meduse e organismi gelatinosi, giocando un ruolo importante nell’equilibrio dell’ecosistema marino, anche se è spesso minacciato da catture accidentali e dall’inquinamento.

Ho avuto la fortuna di fotografare questo meraviglioso animale che vedete nelle foto nella acque limitrofe alla Riserva Marina di Tabarca (Alicante, Spagna) guidati dai ragazzi di e in collaborazione con 🤿

Viviamo in un periodo storico in cui il valore profondo di ciò che facciamo si sta dissolvendo. Non conta più come comun...
08/12/2025

Viviamo in un periodo storico in cui il valore profondo di ciò che facciamo si sta dissolvendo. Non conta più come comunichiamo, né che cosa comunichiamo: tutto scorre dentro un flusso incessante di contenuti che si moltiplicano e si imitano l’un l’altro. La saturazione è tale che molte cose sembrano perdere senso, diventare copie di copie, frammenti senza origine.

In mezzo a questo rumore dimentichiamo il contatto con la realtà. La tecnologia ci ha portati a confondere ciò che è reale con ciò che è digitale, fino a farci smarrire la capacità di percepire dove finiamo noi e dove iniziano le immagini che ci circondano.

Eppure, in ognuno di noi esiste un modo unico di comunicarsi al mondo. C’è chi lo fa attraverso un suono, chi attraverso un profumo, chi tramite un gesto, una parola, un oggetto, un’immagine. Ogni forma può essere un linguaggio, ogni scelta può diventare un’estensione autentica di ciò che siamo. L’espressione personale è una piccola scintilla d’arte: prende ciò che sentiamo dentro e lo rende percepibile, tangibile, condivisibile.

Io scelgo di farlo attraverso la fotografia e attraverso il mare. In ciò che documento, in ciò che osservo, spero sempre che si riesca a percepire la mia verità, la mia presenza, la mia intenzione sincera. Ogni riflesso, ogni colore, ogni scatto è un modo per lasciare una testimonianza di me, del mio modo di guardare il mondo.

Credo che questo sia il vero senso di tutto: riuscire a lasciare una traccia autentica, qualcosa che ci rappresenti davvero. Ed è proprio questo, purtroppo, il significato che oggi rischiamo di perdere, risucchiati da una comunicazione che corre veloce ma raramente arriva in profondità.

26/11/2025

Quello che non vediamo è spesso ciò che fa più male. Ho documentato la rimozione di circa 250 kg di attrezzature fantasma: reti da pesca abbandonate o p***e in mare che continuano a intrappolare tutto ciò che toccano.

Queste reti sono state individuate nelle acque della Comunità Valenciana grazie a un progetto di conservazione della Fondazione di che opera per monitorare i fondali e rimuovere materiali pericolosi per l’ecosistema. Portarle in superficie è stato come sollevare un peso dal mare. E ti fa capire quanto sia fragile ciò che diamo per scontato.

A marzo torniamo con .it alle Maldive 🇲🇻 negli atolli sud, per una settimana di immersioni con alcuni degli squali più i...
25/11/2025

A marzo torniamo con .it alle Maldive 🇲🇻 negli atolli sud, per una settimana di immersioni con alcuni degli squali più incredibili del pianeta: tigre, martello, grigi, pinna bianca, pinna nera, e persino mako se siamo fortunati… ogni tuffo è un incontro che ti rimane dentro. Gli squali hanno una cattiva fama, ma chi li incontra sott’acqua lo sa: sono maestosi, curiosi e straordinari. Nuotare accanto a loro è pura adrenalina, ma anche meraviglia e rispetto. È uno di quegli incontri che ti segnano per sempre.

Questa settimana il viaggio è scontato sul sito di Sivola, quindi se ti stuzzica l’idea, è il momento giusto per unirti a noi.

E a maggio ci aspetta anche il Giappone 🇯🇵 immersioni in acque e paesaggi completamente diversi. Restano pochi posti, ci sarò io, mio fratello e e non vediamo l’ora di viverlo insieme a chi vorrà ve**re.

Pronti a immergervi con noi?

È successo qualcosa di straordinario: il nostro documentario   ha vinto il Primo Premio e il Premio come Miglior Progett...
16/11/2025

È successo qualcosa di straordinario: il nostro documentario ha vinto il Primo Premio e il Premio come Miglior Progetto di “Sensibilizzazione Ecologica” al uno dei festival dedicati al mare più antichi e prestigiosi al mondo, arrivato alla sua 49ª edizione.

Io e mio fratello siamo volati a Donostia, nei Paesi Baschi, per ritirare questi premi e ancora facciamo fatica a crederci. Abbiamo creduto profondamente in questo progetto fin dal primo giorno, quando esisteva solo come un’idea un po’ f***e, nata dalla nostra passione per il mare e dalla voglia di difendere gli squali. Abbiamo messo tutto: energie, sacrifici, speranze, e anche qualche paura.

Per questo, ricevere un riconoscimento così importante e per di più internazionale, significa più di quanto riesca a spiegare. Grazie di cuore a tutte le persone che ci hanno supportati, che hanno creduto in noi, che hanno speso parole, tempo, fiducia. La parte più emozionante? Vedere i volti e le reazioni del pubblico durante la proiezione. Capire che il messaggio arriva, che tocca, che cambia qualcosa. Questo ci dà la forza di continuare a dare voce agli squali, sempre più forte.

Ps. Ho scoperto anche una nuova passione: il basco! Una tradizione incredibile, non me lo tolgo più!

Oggi è il compleanno del Capitano ⚓️ Tutti sanno quanto nostro padre sia una continua fonte d’ispirazione per me e mio f...
11/11/2025

Oggi è il compleanno del Capitano ⚓️ Tutti sanno quanto nostro padre sia una continua fonte d’ispirazione per me e mio fratello. È lui che ci ha fatto conoscere il mare nel modo più naturale possibile, insegnandoci ad amarlo, rispettarlo e viverlo ogni giorno con passione e leggerezza.

Quella che era una semplice passione è diventata il nostro lavoro, e la cosa più bella è che lui è sempre stato parte di tutto: ogni idea, ogni progetto, ogni avventura. Condividere con lui quello che amiamo di più al mondo è il vero privilegio.

Quando diciamo che papà ha il mare negli occhi, non è solo un modo di dire: è davvero così. Perché il mare per lui è casa, è il luogo dove tutto prende forma, dove i pensieri si calmano e la vita torna ad avere un senso..

E per noi, questo, è infinito.
Buon compleanno Capitano, pronti per la nuove avventure nel blu.

L’aquila di mare ocellata (Aetobatus ocellatus) è uno degli animali più eleganti che abbia mai visto: non scappa, non in...
05/11/2025

L’aquila di mare ocellata (Aetobatus ocellatus) è uno degli animali più eleganti che abbia mai visto: non scappa, non invade, semplicemente esiste in armonia con tutto ciò che la circonda. Ho deciso di portarla sulla pelle perché è uno di quegli incontri che ti rimangono dentro. Perché racconta il mio legame con gli oceani e con quello che cerco di proteggere documentando la vita marina durante i miei viaggi.

La Aetobatus ocellatus è una specie oggi considerata vulnerabile: vive nelle barriere coralline e nei fondali che stiamo consumando troppo in fretta. Si riproduce lentamente e proprio per questo è fragile. È un promemoria silenzioso di quanto sia prezioso ciò che spesso diamo per scontato.

Grazie per aver trasformato un ricordo in arte, come sempre. Con te non è semplicemente “fare un tatuaggio”, è dare forma a una storia.

03/11/2025

Vi chiedo la massima condivisione. Nessuno ne parla, perché ancora oggi continuiamo a vedere gli squali come mostri e non per quello che sono davvero: esseri fondamentali per la salute del nostro pianeta.
Ebbene sì, le Maldive riaprono la pesca degli squali.

Uno dei pochi santuari al mondo per queste specie, un Paese che per oltre dieci anni aveva vietato la loro pesca per proteggere l’oceano e promuovere un turismo sostenibile, sta per fare un passo indietro.
Dal novembre 2025 il governo permetterà la pesca del Gulper shark (Centrophorus granulosus), uno squalo di acque profonde classificato come in pericolo. È una specie che cresce lentamente e produce pochissimi cuccioli: anche un prelievo minimo può portarla al collasso.

Saranno autorizzate 40 navi con palangari, una tecnica che utilizza lunghe linee con centinaia di ami sospesi in acqua. Il problema è che i palangari non catturano solo la specie target: prendono anche altri squali, pesci e animali vulnerabili, causando un impatto ecologico enorme e praticamente incontrollabile.

Il governo giustifica la decisione parlando di sviluppo economico e dell’estrazione di squalene, una sostanza usata in cosmetici e integratori. Ma oggi lo squalene si ottiene facilmente da fonti vegetali, come olive, canna da zucchero o amaranto, più economiche, più sicure e completamente sostenibili.

E i numeri parlano chiaro: in passato la pesca di squali generava meno di un milione di dollari, mentre il turismo legato agli squali oggi vale oltre 14 milioni diretti e più di 51 milioni di dollari con l’indotto locale.
Riaprire la pesca non è solo un errore ecologico: è un errore economico.

Una petizione internazionale, lanciata da Ocean Geographic chiede al governo di fermare questa decisione prima che sia troppo tardi.

Gli squali non sono mostri. Sono gli ingegneri del mare, regolano le catene alimentari, proteggono le praterie marine che assorbono carbonio e aiutano a combattere il cambiamento climatico.

Senza di loro, il mare si ammala.
E se si ammala il mare, si ammala anche il pianeta.

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Milan

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