Marco Spinelli

Marco Spinelli Sono Marco Spinelli, fotografo, documentarista ed esploratore del mondo sommerso 🌊

Ieri, per la prima volta, abbiamo presentato il nostro documentario   al cinema in Spagna, Valencia. Il grande schermo… ...
16/10/2025

Ieri, per la prima volta, abbiamo presentato il nostro documentario al cinema in Spagna, Valencia. Il grande schermo… quello che da bambino sognavo di raggiungere, quello che mi ha insegnato a credere nei sogni e nella potenza delle emozioni. Perché il cinema è questo: la capacità di toccare il cuore, di farci vivere qualcosa che rimane con noi per sempre.

Per me, fare documentari significa proprio questo: emozionare, far riflettere e lasciare un segno. Con Shark Preyed speriamo di essere riusciti a far parlare gli squali, soprattutto qui in Spagna, dove gran parte delle riprese ha preso vita e dove questa storia è cresciuta con noi.

Un grazie di cuore a per aver reso possibile questa serata indimenticabile, e a tutte le persone che ci hanno regalato calore, sorrisi ed emozioni. Ovviamente il grazie più grande va a mio fratello compagno di vita e d’avventure, la persona che più di chiunque altro non ha mai smesso di credere in questo sogno, ma è solo l’inizio.

L’ultimo aggiornamento della Lista Rossa IUCN 2025, presentato al Congresso Mondiale di Abu Dhabi, lancia un segnale for...
15/10/2025

L’ultimo aggiornamento della Lista Rossa IUCN 2025, presentato al Congresso Mondiale di Abu Dhabi, lancia un segnale forte: su 172.620 specie valutate, 48.646 sono oggi minacciate di estinzione (quasi una su tre). Il rapporto evidenzia una crisi senza precedenti, ma anche segni concreti di speranza.

🧊 L’Artico si scioglie, e con lui le sue foche:
Il riscaldamento globale colpisce duramente il Nord del pianeta, che si sta scaldando quattro volte più rapidamente rispetto al resto del mondo. Le “foche dal cappuccio” sono passate da Vulnerabili a In pericolo, mentre le foche barbate e foche della Groenlandia sono ora considerate Quasi minacciate. Senza ghiaccio marino, queste specie non riescono più a riprodursi, nutrirsi o riposare. Come ha spiegato l’IUCN, “la perdita del ghiaccio non è solo un problema per l’Artico, ma per l’intero equilibrio climatico del pianeta”.

🦅 Gli uccelli in caduta libera:
Degli 11.185 uccelli valutati, 1.256 specie (l’11,5%) sono minacciate.
Il 61% delle specie di uccelli nel mondo è in declino, un dato in aumento rispetto al 2016. Le cause principali sono note: deforestazione tropicale, agricoltura intensiva, perdita di habitat e cambiamento climatico.

🐢 La rinascita della tartaruga verde:
In mezzo a tante ombre, c’è una luce: la tartaruga verde marina (Chelonia mydas) non è più considerata “in pericolo”. Grazie a decenni di protezione delle spiagge di nidificazione e delle femmine adulte, la popolazione globale è cresciuta del 28% dagli anni ’70. Un esempio concreto di come la conservazione funziona quando è coordinata, costante e globale.

🎙️ “La conservazione funziona, ma serve agire insieme”
Grethel Aguilar, direttrice generale dell’IUCN, ricorda:
“Questo aggiornamento mostra l’impatto devastante delle attività umane, ma anche che il cambiamento è possibile quando agiamo insieme.”

In sintesi:
* 🌿 172.620 specie valutate
* ⚠️ 48.646 minacciate (28%)
* 🧊 Foche artiche in pericolo critico
* 🕊️ 61% delle specie di uccelli in declino
* 🐢 La tartaruga verde torna a respirare grazie alla conservazione

Quando, mesi fa, abbiamo immaginato di passare delle settimane in barca con gruppi di persone pronte a condividere con n...
13/10/2025

Quando, mesi fa, abbiamo immaginato di passare delle settimane in barca con gruppi di persone pronte a condividere con noi la bellezza del mare, non avevamo idea di quanto questa avventura ci avrebbe cambiati. Questa è stata la .

Pensavamo fosse “solo” un viaggio, invece si è trasformato in molto di più. Il mare è stato il nostro sfondo, ma la vera magia l’hanno creata le persone. Ogni sorriso, ogni chiacchierata sotto le stelle, ogni silenzio condiviso davanti a un tramonto ci ha ricordato quanto è potente il legame che può nascere quando ci si lascia andare, insieme.

Le isole Egadi sono state uno scenario da sogno, ma quello che portiamo davvero nel cuore è l’energia di gruppo, la voglia di vivere e l’entusiasmo contagioso che ognuno di voi ha portato a bordo. Torniamo a casa con la sensazione di aver vissuto qualcosa che va oltre una semplice esperienza: è stata connessione vera, con il mare e con le persone. E questa è la ricchezza più grande. Grazie di cuore a tutti i ragazzi che hanno partecipato e un grazie speciale a (adv) che ci ha supportati in questa avventura.

Questo è solo l’inizio di un percorso che il mare continuerà a scrivere con noi 🌊

Quelli che vedete sono solo alcuni degli scatti realizzati durante l’ultimo viaggio in Marocco insieme al team di .itali...
11/10/2025

Quelli che vedete sono solo alcuni degli scatti realizzati durante l’ultimo viaggio in Marocco insieme al team di .italia durante il Kando Trip: un’esperienza unica pensata per testare le nuove fotocamere e lenti Sony, ma soprattutto per condividere visioni e ispirazioni tra creators.

Era la mia prima volta in Marocco, e in pochissimi giorni questa terra mi ha completamente stregato. La luce, i colori, le persone, i contrasti tra il deserto e le città… tutto qui sembra fatto apposta per essere raccontato. Da siciliano, ho ritrovato un senso di casa nelle contaminazioni e nei legami profondi che uniscono il Mediterraneo.

Il Kando Trip è molto più di un viaggio: è un punto d’incontro tra fotografi e filmmaker da tutta Italia, un luogo dove nascono amicizie e nuove prospettive. Grazie di cuore a Sony per questa avventura e, soprattutto, grazie a questo pianeta per continuare a sorprendermi e ricordarmi perché amo così tanto raccontarlo.

Negli anni ho imparato che esplorare il mondo significa molto più che spostarsi da un punto all’altro. È lasciarsi trasf...
10/10/2025

Negli anni ho imparato che esplorare il mondo significa molto più che spostarsi da un punto all’altro. È lasciarsi trasformare dai luoghi, dalle persone, dagli oceani che attraversiamo. Ogni viaggio ti insegna qualcosa, ma solo pochi luoghi riescono davvero a restarti dentro. Per me, quel luogo è Nosy Be. Un’isola che mi ha insegnato a guardare il mondo da prospettive nuove, ad ascoltare il mare come se avesse un’anima, e a sentire il bisogno profondo di proteggerlo. Mi ha insegnato la lentezza, la gratitudine e l’amore autentico per la vita semplice. E col tempo, mi ha legato a sé in un modo che non so spiegare: come se una parte di me fosse rimasta lì, tra le onde e i sorrisi della sua gente.

Oggi continuo a lavorare per tutto ciò che sarà il 2026, con un sogno grande: coinvolgere sempre più persone, portarvi con me a vivere il mondo, a sentirlo davvero, come faccio io ogni volta che torno in mare. E spero, presto entro la fine di quest’anno, di tornare in Madagascar, nel mio luogo del cuore, per ritrovare quella parte di me che è rimasta lì.

Perché alla fine credo che vivere significhi sentire il mondo dentro di sé e lasciarlo entrare, ogni giorno.

Oggi, in occasione della Giornata Mondiale del Polpo, celebriamo questi straordinari animali: intelligenti, curiosi e pr...
08/10/2025

Oggi, in occasione della Giornata Mondiale del Polpo, celebriamo questi straordinari animali: intelligenti, curiosi e profondamente sensibili. Ma la loro vita è minacciata. L’azienda sp****la Nueva Pescanova vuole aprire la prima fattoria intensiva di polpi al mondo nelle Isole Canarie, con un secondo progetto condotto dalla compagnia Profand in Galizia. Allevare polpi in cattività significa ignorare le loro esigenze naturali, causando stress, aggressività, sofferenza prolungata e persino cannibalismo. I metodi di macellazione previsti, come l’immersione in acqua ghiacciata, sono crudeli e dolorosi, e pratiche come la luce continua durante la riproduzione vanno contro la loro biologia.

🇬🇧 Today, on World Octopus Day, we celebrate these extraordinary creatures: intelligent, curious, and deeply sensitive. But their lives are under threat. The Spanish company Nueva Pescanova plans to open the world’s first intensive octopus farm in the Canary Islands, with a second project led by the company Profand in Galicia.

Farming octopuses ignores their natural needs, causing stress, aggression, prolonged suffering, and even cannibalism. Planned slaughter methods, like ice slurry immersion, are cruel and painful, while practices such as continuous lighting during reproduction go against their biology.

Intensive farming also harms the environment. Octopuses need large amounts of wild-caught fish, driving overfishing, and some feeds contain soy linked to deforestation. These farms consume high energy and risk polluting our oceans. Some regions are already taking action: Washington and California have banned octopus farming, and a national ban is being considered in the US. In Europe, Nueva Pescanova’s project is still under review, and the decision will set a crucial precedent for the future of intensive octopus farming.

Eurogroup for Animals and partner organizations are calling for these projects to be stopped before they become reality. The future of octopuses is in our hands. Share the truth and support .

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07/10/2025

Organizzare viaggi in mare non è mai semplice: il mare detta i suoi ritmi, e noi impariamo a seguirli. Quest’anno io e mio fratello ci siamo lanciati in qualcosa di nuovo. Tre settimane, due catamarani, gruppi diversi di persone e un’unica voglia: vivere il mare davvero e scoprire cosa poteva nascere. Così è nata la . La Sicilia e le Egadi ci hanno regalato panorami infiniti, fondali da sogno e tramonti che resteranno impressi. Ma il vero tesoro sono stati i legami: le risate, le chiacchiere sotto le stelle, le amicizie che solo il mare sa creare.

Grazie di cuore ad per averci supportato e accompagnato in questa avventura. Un finale d’estate che porteremo sempre con noi… con la certezza che sia solo l’inizio 🌊

Quello che vedi è uno squalo Galeus melastomus, conosciuto anche come boccanera. L’ho fotografato durante un’immersione ...
05/10/2025

Quello che vedi è uno squalo Galeus melastomus, conosciuto anche come boccanera. L’ho fotografato durante un’immersione in Sicilia insieme a mio fratello. Purtroppo, l’animale era rimasto impigliato senza vita in una rete fantasma. Questa è solo una piccolissima parte di ciò che abbiamo raccontato nel nostro documentario .

È una specie che vive normalmente in acque profonde, tra i 150 e i 1200 metri, lontano dalla luce e dai rumori della superficie.
Probabilmente questo esemplare si era spinto più in alto rispetto al suo habitat naturale, forse inseguendo una preda o seguendo una corrente, e lì ha incontrato una rete abbandonata. È rimasto intrappolato, incapace di liberarsi. Quella è stata la sua fine.

Il boccanera non è una specie a rischio globale, ma è tra le più colpite dal bycatch, la cattura accidentale di squali e razze nelle attività di pesca industriale. Ogni anno tra 500.000 e 1.000.000 di tonnellate di attrezzi da pesca vengono p***e o abbandonate nei mari: reti, lenze e trappole che continuano a uccidere per anni. Le chiamiamo “reti fantasma”, ma non hanno nulla di invisibile per chi scende a guardare il fondo: sono ovunque.

Questo squalo è solo un esempio di ciò che accade a migliaia di animali, spesso lontano dallo sguardo umano. Le reti fantasma sono il risultato di una filiera che non chiude mai il cerchio: pesca intensiva, scarsa gestione degli attrezzi, consumi poco consapevoli.
Raccontare questa immagine significa documentare un fallimento che si ripete ogni giorno, silenziosamente, sotto la superficie.

Quest’estate io e mio fratello abbiamo portato avanti un progetto a cui teniamo molto: la Spinelli Underwater Experience...
26/09/2025

Quest’estate io e mio fratello abbiamo portato avanti un progetto a cui teniamo molto: la Spinelli Underwater Experience. Una settimana a bordo di un catamarano tra le isole Egadi, pensata per vivere il mare in tutte le sue forme: immersioni, apnea, content creation, esplorazione e biologia. Ma anche per rallentare, riconnettersi con la natura e ripensare il nostro rapporto con l’ambiente marino.

Per questa edizione abbiamo collaborato con un brand focalizzato sulla produzione di berretti e cappelli a basso impatto ambientale sostenibili. Dopo aver analizzato il ciclo di vita dei suoi prodotti, Atlantis ha individuato nella visiera una delle componenti più impattanti. Da qui è nata la collaborazione con ReTraze, che fornisce visiere realizzate con plastica riciclata proveniente da reti da pesca dismesse, prevenendone l’abbandono in mare. È una scelta concreta: una visiera in plastica riciclata riduce le emissioni di CO₂ fino al 46% rispetto ad una in plastica vergine.

Siamo felici di collaborare con realtà come Atlantis, che dimostrano che un altro modo di produrre è possibile, più responsabile, più consapevole, e più in sintonia con l’ambiente che amiamo.

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Questi sono alcuni dei meravigliosi scatti del mio ultimo viaggio alle Maldive. Oggi celebriamo il   la giornata mondial...
17/09/2025

Questi sono alcuni dei meravigliosi scatti del mio ultimo viaggio alle Maldive. Oggi celebriamo il la giornata mondiale dedicata a uno degli animali più straordinari degli oceani: le mante.

Con un’apertura alare che può superare i 7 metri e un peso di oltre 2 tonnellate, sono tra i giganti gentili del mare. Nonostante le dimensioni imponenti, si nutrono soltanto di plancton, che filtrano dall’acqua mentre si muovono in perfette spirali.

Purtroppo, la loro bellezza nasconde una realtà fragile. Le mante sono oggi considerate specie vulnerabili a livello globale (IUCN Red List). La loro sopravvivenza è minacciata dalla pesca mirata e accidentale, dall’inquinamento plastico, dalla distruzione degli habitat e dal cambiamento climatico che modifica la distribuzione del plancton. Sono animali che crescono lentamente, con tassi riproduttivi bassissimi: ogni femmina può mettere al mondo un solo piccolo ogni 2-5 anni. Questo significa che la popolazione impiega decenni per riprendersi da ogni perdita.

Alle Maldive, durante un’immersione notturna, ho avuto la fortuna di assistere a uno spettacolo unico: le luci in superficie attirano il plancton, e con esso le mante, che volteggiano nell’oscurità in un vero e proprio balletto marino. Una danza silenziosa che ti lascia senza fiato, una delle esperienze più intense che si possano vivere sott’acqua.

Se vogliamo oceani vivi e pieni di meraviglia, dobbiamo proteggere chi li abita. Le mante ci ricordano che il mare è un dono: sta a noi conservarlo per le generazioni future.

Negli ultimi giorni, la notizia della morte di un surfista in Australia a causa di un attacco di squalo ha fatto il giro...
13/09/2025

Negli ultimi giorni, la notizia della morte di un surfista in Australia a causa di un attacco di squalo ha fatto il giro del mondo. Il massimo rispetto va naturalmente alla vittima e alla sua famiglia. Ma ciò che colpisce è come i media sfruttino episodi simili per alimentare paure sproporzionate.

Gli squali vengono da sempre rappresentati come predatori letali, quasi mostri pronti ad attaccare l’uomo. La realtà è molto diversa: l’essere umano non fa parte della loro dieta e gli attacchi mortali sono eventi rari e isolati.

I numeri lo dimostrano chiaramente:
- Nel 2024 si sono registrati 7 decessi nel mondo causati da squali, di cui solo 4 classificati come non provocati.
- Nel 2023 le vittime erano state 14, con 10 non provocati.
- Negli ultimi decenni, la media si aggira intorno a 5-7 morti l’anno, a fronte di miliardi di persone che frequentano mari e oceani. Un rischio reale, certo, ma infinitamente più basso rispetto a molti altri pericoli.

Al contrario, l’impatto dell’uomo sugli squali è devastante: ogni anno vengono uccisi più di 100 milioni di esemplari, spesso per il commercio delle pinne, la carne o come catture accidentali. Uno squilibrio enorme, che rischia di compromettere interi ecosistemi marini.

E se guardiamo agli animali davvero più letali per l’uomo, il quadro cambia radicalmente. Secondo l’ONU, negli ultimi anni si registrano circa 440.000-580.000 omicidi intenzionali ogni anno a livello globale (ovvero più di 52 persone uccise ogni ora). Un dato che rende l’essere umano non solo il mammifero più letale per la nostra specie, ma anche una delle principali minacce per se stesso.

Questi numeri, provenienti da fonti come l’UNODC, l’International Shark Attack File, la FAO e l’OMS, ci ricordano una verità spesso oscurata dal sensazionalismo: gli squali non sono mostri assetati di sangue. La vera minaccia, per loro e per noi, resta l’uomo.

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Milan

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