La Tigre di Carta

La Tigre di Carta Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di La Tigre di Carta, Rivista, Milan.

La Tigre di Carta è una rivista di arte e cultura nata alla fine del 2014 con lo scopo di raccogliere sotto lo stesso segno discipline di aree diverse e farle dialogare tra loro attorno a un tema estratto di numero in numero attraverso l'I Ching.

Pubblichiamo un articolo online di Noemi Adinolfi legato alle iconografie che stanno assumendo di-verse forme di protest...
18/12/2025

Pubblichiamo un articolo online di Noemi Adinolfi legato alle iconografie che stanno assumendo di-verse forme di protesta politica nella società moderna e contemporanea, esponendosi al rischio di ve**re immesse nella commercializzazione delle immagini e nella società dello spettacolo.

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Tra la fine del XV secolo e il XVII secolo, in alcune aree montuose del Nord Italia nacque un’esperienza religiosa e art...
16/12/2025

Tra la fine del XV secolo e il XVII secolo, in alcune aree montuose del Nord Italia nacque un’esperienza religiosa e artistica unica nel suo genere: i Sacri Monti. Collocati in suggestivi contesti naturali, questi complessi monumentali rappresentano uno dei perfetti esempi di come la spiritualità cristiana, soprattutto quella dopo il Concilio di Trento, seppe ideare e promuovere forme artistiche e architettoniche capaci di coinvolgere profondamente il fedele.

La nascita dei Sacri Monti si inserisce in un preciso contesto storico e religioso, ovvero quando verso gli anni Ottanta del Quattrocento il pellegrinaggio in Terra Santa, che ha sempre attratto fedeli di ogni rango, iniziò a diventare difficoltoso a causa della crescente espansione della potenza ottomana. Fu così che, in alternativa, si cominciarono a costruire luoghi di culto capaci di proporre la Terra Santa a chi non poteva andarci, offrendo ai fedeli un percorso spirituale accessibile e altrettanto efficace sul piano devozionale, così da poter contemplare i luoghi della vita di Gesù.

L'articolo di Marco Saporiti ✨

«Il mio senso di eccitazione per la tematica di questo numero è stato presto sostituito dall’inquietudine. Non appena in...
15/12/2025

«Il mio senso di eccitazione per la tematica di questo numero è stato presto sostituito dall’inquietudine. Non appena infatti mi sono messo a scrivere l’articolo, è emersa in me la sensazione che la contemplazione non avesse mai avuto un luogo preciso in cui situarsi nella storia della letteratura. Come se non bastasse, ne è succeduta subito un’altra: e se la contemplazione non avesse mai avuto un luogo originale nella letteratura? Se così fosse, perché ne ero stato attratto?»

Il nuovo articolo di Alberto Francescato.

Pubblichiamo con piacere "A galla coi serpenti", racconto inedito di Costanza Tassoni. Link in bio per raggiungere il ra...
13/12/2025

Pubblichiamo con piacere "A galla coi serpenti", racconto inedito di Costanza Tassoni. Link in bio per raggiungere il racconto e tutti gli altri nostri articoli.

"C’è stato un periodo in cui io e Giando volevamo andarcene lontano, mollare tutto e iniziare una vita al mare. Una qualsiasi, che se c’è il mare è più libera. Lo dicevamo spesso, soprattutto in macchina guardando dritto o fumando grigio nel cantiere. Ci sentivamo pazzi e sconclusionati, ma più di tutto avevamo sete, come se ogni giorno affondassimo un po’ di più nel cemento rovente di Pomezia. A un certo punto a Giando era persino venuta la foga di fare il marinaio, s’immaginava a cercare Peter Pan o la balena bianca, s’immaginava in mezzo al mare, a trovare i pesci, mica ad aspettare che arrivino, quello mai. I pesci boni bisogna andasseli a cercare, diceva"..

Gira di qua, gira di là, troviamo una piazzetta. Ci sono due bar. Uno sembra il classico posto per fighetti. Noi non ci ...
11/12/2025

Gira di qua, gira di là, troviamo una piazzetta. Ci sono due bar. Uno sembra il classico posto per fighetti. Noi non ci sentiamo fighetti neanche un po'. Allora procediamo diritti verso il secondo, che ci sembra scalcagnato quanto basta per attirarsi tutte le nostre simpatie.

Ci fanno sedere, e una delle signore, sempre sorridendo, si siede direttamente al tavolo con noi. Noi continuiamo a domandare il menu, sempre più dubbiosi. Per tutta risposta, la signora tira fuori, come dal nulla, direttamente un piatto colmo di carne e verdure e ce lo sottopone. Quello è il pranzo. A noi sta molto bene.
Seguono parole in francese che non capiamo, altre parole in simil-inglese che comunque non capiamo, e la signora tira fuori dei piccoli biglietti, chiedendoci i nostri nomi. Anzi, in realtà i nostri soprannomi. Continuiamo a non capire e a guardarci interrogativi. Glieli diciamo comunque, e lei li appunta. E poi scrive 3. Non è chiaro cosa siano questi tre. Saranno 30, non 3. Trenta euro per due piatti: ci sta. Glieli diamo in banconote, venti l'uno e dieci l'altro. Li prende soddisfatta, torna sul retro, e noi attendiamo i nostri piatti. E invece lei ritorna con i nostri resti, perfettamente contati.

Stiamo davvero pagando tre euro.

L'articolo di , .borri e Alessandro Sergio Martino Gentile 👆

Pubblichiamo per la rubrica di Gastronomia l’articolo del cuoco Giuseppe Fonte, il quale si interroga su quanto sia camb...
09/12/2025

Pubblichiamo per la rubrica di Gastronomia l’articolo del cuoco Giuseppe Fonte, il quale si interroga su quanto sia cambiato il rapporto tra la fenomenologia degli alimenti e il nostro sguardo, dagli antichi bisogni evolutivi all’attuale industria alimentare propagandata dalla pubblicità.

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Un racconto di Storie Sepolte: Luciana Laudi scrive di una donna in un racconto che segue il ricamo  della protagonista ...
06/12/2025

Un racconto di Storie Sepolte: Luciana Laudi scrive di una donna in un racconto che segue il ricamo della protagonista dalla superficie alle viscere.

Lo trovate sul nostro sito 👉

Il terzo dei racconti del concorso letterario di .autonoma.milano : LYPAH - MOVE.È un sabato pomeriggio di inizio marzo,...
02/12/2025

Il terzo dei racconti del concorso letterario di .autonoma.milano : LYPAH - MOVE.

È un sabato pomeriggio di inizio marzo, due giovani "stan splendidi", compiranno 21 anni e vogliono cominciare a festeggiare in anticipo, fare festa, festa sempre senza pensieri e senza remore.

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Nell’Iliade la parola ìstor (ἵστωρ) aveva un senso giuridico e designava un decisore in materia di controversie, ma cond...
01/12/2025

Nell’Iliade la parola ìstor (ἵστωρ) aveva un senso giuridico e designava un decisore in materia di controversie, ma condivideva la radice indoeuropea *woid- che definisce il vedere e, di conseguenza, il conoscere. Questa significazione è nota tra i grecisti per il suo uso nel perfetto οἶδα che significa letteralmente “ho visto”, ma di conseguenza anche “conosco”, così come tra i sanscritisti per l’avere originato termini quali veda e vidyā, cioè “conoscenza”.

Lo stesso esagramma Kuann dell’I Ching sembra fissare un nesso solido tra conoscenza e contemplazione. Nel V secolo a.C., Erodoto di Alicarnasso scelse di usare il termine ἱστορία per definire le sue attività di ricerca sul passato e i risultati a cui esse erano approdate. Aristotele corroborò l’accezione erodotea della parola nella sua pionieristica opera di zoologia Περὶ τὰ ζῷα ἱστορίαι, cioè Indagini sugli animali. I latini trasposero questa parola nel proprio linguaggio come historia con la medesima accezione, ma limitandola rapidamente a definire l’indagine sul passato e la stesura di biografie, ragion per cui Svetonio chiamò il libro del De viris illustribus dedicato agli storici, per l’appunto, De Historicis. Alla fine del XVI secolo, Francis Bacon definì la storia una conoscenza di oggetti determinata dallo spazio e dal tempo, ovverossia dalla memoria, contrapponendola alla scienza che, invece, deriva dall’uso della ragione.

Quando si parla di storia senza aggiungerle alcun aggettivo o complemento, come “naturale” o “della Via Lattea”, si dà per scontato di starsi riferendo alla storia umana. Dunque, stiamo parlando di cose percepite, ricordate o ricostruite, pertanto bisogna chiarire chi, come e perché stia ricordando qualcosa.

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Anche sul sito trovate ora le poesie vincitrici della Cena Poetica, pubblicate sulla Tigre numero 36 e introdotte dal no...
29/11/2025

Anche sul sito trovate ora le poesie vincitrici della Cena Poetica, pubblicate sulla Tigre numero 36 e introdotte dal nostro Francesco Pipitone.

Poesie ed Euforie Metropolitane:
Rizomatica ode - Tommaso Manca
Lettera 32 - Mattia Sofo
Solarità umida - Diletta Fiore Pappagallo

Contemplare un paesaggio, la persona che si ama, una pietanza succulenta… spesso questo termine tende a definire il rapp...
25/11/2025

Contemplare un paesaggio, la persona che si ama, una pietanza succulenta… spesso questo termine tende a definire il rapporto privilegiato che il soggetto intesse con una determinata immagine: un rapimento in cui tramite la vista si partecipa totalmente all’oggetto osservato, anche con un certo afflato desiderante verso ciò che si sta guardando. In tal guisa contemplare non è mai un gesto disinteressato, ma il preludio a qualcosa che si vuole possedere.

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Cosa si contempla in un gioco? In buona parte dipende dal gioco: ammetto di non aver mai contemplato una partita di scop...
24/11/2025

Cosa si contempla in un gioco? In buona parte dipende dal gioco: ammetto di non aver mai contemplato una partita di scopone scientifico in spiaggia, o il manuale delle regole del Monopoli. E sono pronto a scommettere che nemmeno chi sta leggendo questo articolo si è mai cimentato in una cosa del genere. Per scomodare il termine contemplazione ci deve essere quel pungolo estetico che si prova davanti alle cose belle o irripetibili; con tutto il rispetto per le regole del Monopoli.
Se c’è un’esperienza ludica che incarna bene il termine contemplazione è quella del videogioco, che ha due ottimi motivi per essere al centro di questo articolo. Numero uno: in un videogioco veniamo immersi in un mondo che possiamo esplorare e con il quale è possibile interagire. Premessa ottima, se lo scopo è quello di contemplare un panorama alieno colorato e popolato da una fauna stramba e variopinta. Numero due: siamo noi a gestire la camera di gioco, ovvero l’inquadratura che di volta in volta viene presentata a schermo. Questo espediente permette al giocatore di soffermarsi sui particolari che più lo interessano, di percorrere una strada cittadina con il naso rivolto all’insù o di esplorare una foresta costellata delle rovine di un’antica civiltà.

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Chi siamo

La Tigre di Carta è editore di un trimestrale di arte e cultura cartaceo e online. Le rubriche declinano di volta in volta un tema centrale coinvolgendo aspetti diversi, ma imparentati, della cultura: il cinema, la musica, le scienze, la pittura, la filosofia, la poesia e la letteratura. Il tema intorno al quale di numero in numero si trovano a dialogare è estratto a sorte tramite l'I Ching, un antico testo oracolare cinese.

Oltre alla rivista, La Tigre di Carta pubblica tre collane di libri: L’Uccello Vermiglio, dedicata al teatro; Il Drago Azzurro, dedicata alla letteratura; La Tartaruga Nera, dedicata alla filosofia.

I volumi sono acquistabili presso la Corte dei Miracoli (via Mortara, 4, Milano) o su IBS.