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L’Eclissi della Sostanza: La Ricerca di Autenticità in un Mercato Sfiduciato Esiste una stanchezza palpabile, un rumore ...
27/11/2025

L’Eclissi della Sostanza: La Ricerca di Autenticità in un Mercato Sfiduciato

Esiste una stanchezza palpabile, un rumore di fondo che accompagna ogni nostro atto di consumo. È la diffidenza sistematica, quella vocina interiore che, di fronte a uno slogan perfetto o a una promessa rivoluzionaria, sussurra: “Troppo bello per essere vero”. E, sempre più spesso, quella vocina ha ragione. Ci troviamo in un’epoca in cui il marketing rischia di eclissare completamente la sostanza, trasformandosi da strumento di comunicazione a sostituto del prodotto stesso.
Si assiste a un’inversione dei fini sempre più frequente: non si vende più ciò che è genuinamente utile, ma si crea artificialmente il bisogno di possedere l’ultimo prodotto o servizio lanciato sul mercato. Questo meccanismo, reso possibile da tecniche di persuasione sempre più sofisticate, satura lo spazio mentale dei potenziali clienti e genera un ambiente competitivo distorto. In questo caos, come suggerisce un vecchio adagio, spesso vince “chi urla più forte”, premiando non la qualità intrinseca ma la capacità di generare attrazione immediata attraverso messaggi iperbolici e immagini sfolgoranti.
Il fenomeno non risparmia alcun settore. Anche il terzo settore, la cui missione si fonda su trasparenza e fiducia, è tentato di adottare linguaggi e tattiche aggressive, rischiando di minare la propria credibilità. Nel frattempo, le aziende che perseverano in un modello di business basato sull’originalità intesa come veridicità – una ferrea aderenza tra ciò che viene comunicato e ciò che viene effettivamente offerto – si trovano spesso penalizzate. La loro voce, più sommessa e fondata sui fatti, fatica a emergere dal frastuono generale.
Questa percezione di diffusa inautenticità non è solo aneddotica. I dati confermano una crisi di fiducia sistemica. Secondo l’Edelman Trust Barometer, a livello globale le aziende sono considerate etiche e competenti da meno della metà della popolazione. I cittadini si aspettano che le imprese colmino il vuoto lasciato da altre istituzioni, ma troppo spesso restano delusi. Parallelamente, ricerche condotte da McKinsey evidenziano come i consumatori, specialmente tra le generazioni più giovani, attribuiscano un valore crescente a brand autentici e trasparenti. Una percentuale significativa ha affermato di aver cessato di acquistare da un marchio proprio perché le sue azioni non corrispondevano ai suoi valori dichiarati.

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Esiste una stanchezza palpabile, un rumore di fondo che accompagna ogni nostro atto di consumo. È la diffidenza sistematica, quella vocin

ASSOPAM accoglie con forte apprezzamento la proposta della Commissione Finanze della Camera, presentata dalla relatrice ...
20/11/2025

ASSOPAM accoglie con forte apprezzamento la proposta della Commissione Finanze della Camera, presentata dalla relatrice On. Mariangela Matera, che per la prima volta porta alla luce una verità ignorata da troppo tempo: la figura del segnalatore remunerato esiste da sempre, ma ha operato nell’ombra, alimentando economia sommersa e distorsioni nel mercato del credito.

Si tratta di una prassi già esistente ma spesso nascosta, priva di tracciabilità e potenzialmente rischiosa. La proposta della Commissione fa emergere ciò che oggi avviene in nero, riportandolo finalmente nel circuito della legalità e della trasparenza.”

Dopo l’apertura di Banca d’Italia, arriva anche il parere dell’Antitrust.ASSOPAM: “Un passo storico per concorrenza, lib...
19/11/2025

Dopo l’apertura di Banca d’Italia, arriva anche il parere dell’Antitrust.

ASSOPAM: “Un passo storico per concorrenza, libertà professionale e tutela dei consumatori”.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha ufficialmente comunicato ad ASSOPAM — tramite nota protocollata del 17 novembre 2025 — di aver acquisito integralmente l’istanza presentata dall’Associazione e di aver deliberato, nell’adunanza del 12 novembre, l’invio al Governo e al Parlamento di un parere ai sensi dell’art. 22 della Legge 287/1990

L’AGCM invia al Governo il parere al superamento del monomandato. Dopo l’apertura di Banca d’Italia, arriva il sostegno all’istanza ASSOPAM.

Perché il Consulente Non è un Amico, ma un Alleato Spesso ripensiamo a quel momento preciso in cui un’azienda decide di ...
19/11/2025

Perché il Consulente Non è un Amico, ma un Alleato

Spesso ripensiamo a quel momento preciso in cui un’azienda decide di chiamarci. È quasi sempre un momento di estremo bisogno, quello che potremmo definire il “momento della verità”, dove tutto sembra cospirare contro: le spalle sono ormai al muro, i conti faticano a tornare, il mercato è cambiato senza chiedere il permesso e le vecchie, rassicuranti ricette non funzionano più. In questa fase delicatissima, l’imprenditore accetta, obtorto collo, di farsi aiutare. È una resa consapevole, dettata dalla necessità, e nasce dalla comprensione, per quanto dolorosa, che sarà necessario mettere in discussione molto: processi consolidati, prassi comode che semplificavano la giornata e, soprattutto, la propria forma mentis, il modo stesso di vedere il business.
Ed è proprio qui che inizia il nostro lavoro più delicato, quel camminare costante sul filo del rasoio. Un consulente serio, lo sappiamo, non vende illusioni o scorciatoie; propone una strada, spesso impervia, ma l’unica percorribile per uscire dalla crisi. Una strada lastricata di adeguamenti degli assetti, di rigore nelle compliance, di una trasparenza totale e a volte spietata di tutti i KPI aziendali. Perché ormai è chiaro a tutti che scherzare su questi fronti può costare carissimo.
All’inizio, si crea un’onda di fiducia e quasi di gratitudine. Finalmente si intravvede una via d’uscita, una mappa per l’orientamento. Ma è dopo, quando si passa dalla teoria alla pratica, che arriva la fase veramente complessa. Spesso, le azioni che vengono realmente messe in atto sono solo una parte, a volte nemmeno la più significativa, di quanto era stato concordato. È un meccanismo psicologico più che comprensibile: il tentativo di risolvere un problema enorme con lo sforzo minore possibile, quasi che applicare metà della cura prescritta potesse guarire l’intera malattia.

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Spesso ripensiamo a quel momento preciso in cui un’azienda decide di chiamarci. È quasi sempre un momento di estremo bisogno, quello che p

L’Inganno del Talento: Come evitare di assumere un collaboratore tossico Ieri sera, a cena con un partner dello Studio, ...
12/11/2025

L’Inganno del Talento: Come evitare di assumere un collaboratore tossico

Ieri sera, a cena con un partner dello Studio, tra un piatto e l’altro, abbiamo finito per parlare di una cosa che capita in tutte le realtà che crescono: le persone sbagliate. Ci siamo ricordati di quei collaboratori, apparentemente strategici, che in questi sette anni sono passati dall’essere semplicemente inefficienti a veri e propri disastri, capaci di creare danni concreti.
E il pensiero che è emerso forte e chiaro è stato questo: all’inizio, sembravano tutti perfetti. È incredibilmente difficile capire subito la vera natura di una persona, specialmente se è brava a recitare la parte, a mostrare una maschera di competenza e affidabilità impeccabile. Eppure, come in una qualsiasi relazione tossica, i segnali d’allarme, le famose red flag, ci sono sempre. Magari sono sottili, un vago senso di fastidio dopo una conversazione, una battuta che suona strana, la tendenza a buttare la responsabilità sugli altri con eleganza. Ma ci sono.
Il problema è che noi, spesso, non vogliamo vederli. I nostri pregiudizi cognitivi ci portano a vedere la persona che desideriamo ci sia davanti, non quella che è realmente. Cerchiamo disperatamente le conferme che abbiamo fatto la scelta giusta, magari perché il curriculum era brillante, e allo stesso tempo sminuiamo ogni campanello d’allarme come un semplice malinteso. Vediamo il potenziale, il “diverrà bravo”, e non la realtà del presente.
Dopo aver perso tempo, soldi e, cosa ancor più preziosa, un po’ della nostra credibilità, abbiamo capito che la soluzione non è diventare cinici o sospettosi di tutti. La soluzione è molto più semplice e intelligente: farsi aiutare da uno sguardo esterno. Affidare la valutazione dei candidati a una persona preparata che non sia coinvolta emotivamente, che non senta la pressione di dover coprire quel ruolo, e che possa guardare la situazione con il distacco necessario. Questa persona, un recruiter o un consulente serio, ha gli strumenti per fare le domande giuste, per notare le incongruenze che a noi sfuggono, per valutare il carattere e non solo le skills tecniche.

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Ieri sera, a cena con un partner dello Studio, tra un piatto e l’altro, abbiamo finito per parlare di una cosa che capita in tutte le real

Massimo Tamborrino ci racconta la visione e i progressi della sua societàLECCE – In un settore in continua evoluzione co...
07/11/2025

Massimo Tamborrino ci racconta la visione e i progressi della sua società

LECCE – In un settore in continua evoluzione come quello del credito al consumo, emerge con forza la realtà di EasyFin, società guidata da Massimo Tamborrino, Andrea Garofalo e Luciano De Nuzzo, Agenti in Attività Finanziaria.

L'amministratore EasyFin racconta a TGFlash24 la crescita della società, l’impegno per la trasparenza e la centralità del cliente.

Dalla Gestione della Paura alla Pianificazione della Crescita Viviamo in un mondo economico sempre più volatile e comple...
05/11/2025

Dalla Gestione della Paura alla Pianificazione della Crescita

Viviamo in un mondo economico sempre più volatile e complesso, in cui affermare che la gestione e la mappatura dei rischi siano una mera esercitazione accademica o una perdita di tempo significa non averne colto l’essenza più profonda. Questa pratica, lungi dall’essere astratta, rappresenta piuttosto il processo attraverso il quale un’impresa impara a conoscere sé stessa, a misurare il proprio respiro e a diagnosticare le proprie vulnerabilità. È un atto di consapevolezza strategica che trasforma l’ignoto in un territorio conosciuto, classificato e, soprattutto, gestibile.
Il punto di partenza è un’esplorazione sistematica del proprio ecosistema operativo, un vero e proprio viaggio di scoperta all’interno dell’organizzazione. Si tratta di identificare non solo i pericoli evidenti che incombono sul presente, ma anche quelle ombre lunghe proiettate dal futuro, potenziali minacce che potrebbero materializzarsi a seguito di un cambiamento normativo, di un’innovazione dirompente o di un mutamento nei comportamenti dei consumatori. Si passa in rassegna l’intero spettro delle possibilità avverse, dall’errata pianificazione strategica che può condurre in un vicolo cieco, alla concorrenza aggressiva che erode quote di mercato, fino alle più concrete interruzioni produttive o ai banali, ma costosissimi, errori umani.
Questa mappatura non è un semplice elenco disordinato di preoccupazioni. È una tassonomia che dà ordine al caos, assegnando ad ogni rischio una dimora categoriale precisa. I rischi finanziari, come l’insolvenza di un cliente chiave o la volatilità dei costi delle materie prime, trovano la loro collocazione accanto a quelli tecnologici, dove l’incubo di una breccia nella cybersecurity convive con lo spettro dell’obsolescenza dei sistemi informatici. A questi si affiancano i rischi normativi, un labirinto in continua evoluzione fatto di adempimenti sul GDPR, di normative ambientali sempre più stringenti e di doveri in materia di sicurezza sul lavoro. E poi, in un’epoca in cui la reputazione si costruisce e si distrugge online in poche ore, non si possono trascurare i rischi reputazionali, scatenati da un reclamo virale o da una crisi sui social media che erodono quel bene immateriale e preziosissimo che è la fiducia dei partner e della clientela.

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Viviamo in un mondo economico sempre più volatile e complesso, in cui affermare che la gestione e la mappatura dei rischi siano una mera

Il mercato dei mutui torna a crescere con forza. Nei primi nove mesi del 2025, l’erogato segna un incremento del +30,4%,...
04/11/2025

Il mercato dei mutui torna a crescere con forza. Nei primi nove mesi del 2025, l’erogato segna un incremento del +30,4%, segnale di un comparto in piena ripresa e di una rinnovata fiducia da parte delle famiglie italiane.

I mutui immobiliari crescono del +30,4% nei primi nove mesi del 2025. Aumentano importi e surroghe, cresce il canale digitale.

Dal 1° novembre 2025 le Maldive vietano il fumo, diventando il primo Paese al mondo con un divieto generazionale sul tab...
04/11/2025

Dal 1° novembre 2025 le Maldive vietano il fumo, diventando il primo Paese al mondo con un divieto generazionale sul tabacco.
La legge, firmata dal presidente Mohamed Muizzu, si applica anche ai turisti e prevede sanzioni.

Dal 1° novembre 2025 entra in vigore alle Maldive il divieto di fumo per i nati dopo il 2007. Misura rivoluzionaria per una generazione libera

Santorini è la perla del Mediterraneo, ma la sua bellezza è minacciata da traffico aereo e marittimo, autobotti, generat...
31/10/2025

Santorini è la perla del Mediterraneo, ma la sua bellezza è minacciata da traffico aereo e marittimo, autobotti, generatori, cementificazione e mancanza di vegetazione. L’isola rischia frane e degrado ambientale se non cambia modello di sviluppo.

Inquinamento e cementificazione a Santorini. Soffoca tra inquinamento, cementificazione, costruzioni selvagge e perdita di vegetazione

Sempre più anziani usano dispositivi digitali ogni giorno. Crescono i rischi di dipendenza e isolamento, ma anche le opp...
29/10/2025

Sempre più anziani usano dispositivi digitali ogni giorno. Crescono i rischi di dipendenza e isolamento, ma anche le opportunità per migliorare salute e socialità. Serve una strategia pubblica per guidare questo cambiamento.

Sempre più anziani usano smartphone, tablet e giochi digitali. Il fenomeno preoccupa medici e famiglie ma apre anche a nuovi scenari positivi

Il credito al consumo cresce del 7,2% nei primi nove mesi del 2025. Trainano cessione del quinto, prestiti personali e B...
29/10/2025

Il credito al consumo cresce del 7,2% nei primi nove mesi del 2025. Trainano cessione del quinto, prestiti personali e BNPL, con un aumento degli importi medi e una maggiore durata dei piani di rimborso.

Secondo Assofin, al 30 settembre 2025 i flussi di credito al consumo crescono del 7,2% su base annua. Spingono prestiti personali, cessione del quinto e Buy Now Pay Later

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