Resistenza Popolare Milano

Resistenza Popolare Milano Sezione milanese di Resistenza Popolare. Siamo presenti anche su instagram, telegram, youtube.

16 MARZO 2003 / 16 MARZO 2025 DAX RESISTE ANCORASono ormai 22 anni che ogni 16 marzo la parte migliore del movimento ant...
16/03/2025

16 MARZO 2003 / 16 MARZO 2025
DAX RESISTE ANCORA

Sono ormai 22 anni che ogni 16 marzo la parte migliore del movimento antagonista milanese scende in piazza per ricordare Davide “Dax” Cesare, ucciso dalle lame di tre fascisti in quella lontana notte di tanti anni fa, anche noi di Prospettiva Unitaria siamo qui oggi per unire la nostra voce alla parola d’ordine del corteo di oggi “CONTRO GUERRA E STATO DI POLIZIA!”

In questa fase storica di grandi sconvolgimenti geopolitici, che vede in particolare in Italia l’affermarsi di un governo palesemente neofascista e repressivo, è più che mai necessario opporsi alle politiche antipopolari della Meloni e dell’Europa della Von Der Leyen, entrambe schierate con i peggiori guerrafondai europei e mondiali.
Il violento attacco repressivo alle lotte sociali attraverso le norme più dure del Decreto Sicurezza 1660 vuole criminalizzare chi si oppone, riducendo ogni tipo di lotta ad un semplice problema di ordine pubblico.

La campagna di riarmo europea e di sostegno all’Ucraina rappresenta l’ennesimo colpo alla speranza di pace e normalizzazione di coloro che sempre più depauperati dalla crisi energetica causata dalle inutili sanzioni alla Russia e dall’ininterrotto flusso di armi verso il fronte, tutti soldi che potrebbero essere meglio impiegati nel welfare degli stati.
Con queste scelte impopolari l’Europa aumenta le contraddizioni tra governi e cittadini, consegnando di fatto grandi masse di elettori ai populisti di estrema destra, gli unici che in questo momento riescono ad intercettare la sfiducia nella politica.

Nostro compito oggi se vogliamo contare qualcosa e cercare di cambiare lo stato delle cose è ba***re la falsa retorica delle nuove destre razziste e xenofobe, ridefinendo il concetto di fascismo adattandolo alle mutate condizioni politiche e nello stesso tempo declinare un nuovo antifascismo che non può essere solo scontro fisico con il nemico.
Bisogna andare a contrastare il fascismo là dove si forma, nelle periferie abbandonate dallo stato e dalle sinistre che non si distinguono più dalle destre, avendo adottato le stesse politiche liberiste, occorre riconquistare la classe proletaria e gli abitanti delle periferie, parlare il loro linguaggio, condividere i loro bisogni che sono anche i nostri e soprattutto trovare insieme a loro le risposte, solo così possiamo vincere.

NO AL DDL 1660!
FERMIAMO IL GENOCIDIO IN PALESTINA!
NO ALLA NATO!
NO ALL’EUROPA GUERRAFONDAIA!
GUERRA ALLA GUERRA!

Sabato 15 marzo, Resistenza Popolare , oltre a partecipare alla manifestazione alternativa di Roma, quella presso piazza...
13/03/2025

Sabato 15 marzo, Resistenza Popolare , oltre a partecipare alla manifestazione alternativa di Roma, quella presso piazza Barberini, sarà presente alla manifestazione antifascista in memoria di Dax, che si terrà a Milano in piazza XXIV maggio dalle ore 15:30.

Contro l'Europa del totalitarismo liberista, della propaganda e della censura, della guerra che diventa pace.

A Milano saremo in piazza come Prospettiva Unitaria per ribadire, con questo volantino, che oggi il fascismo è incarnato dall’imperialismo occidentale che in Europa ha preso il volto totalitario, guerrafondaio e militarista dell’Unione Europea.

Non c’è antifascismo senza anticapitalismo e senza anti imperialismo.

PRONTI AL PRELIEVO FORZOSO PER IL RIARMO UEOramai sono pronti a tutto per continuare a fare ciò che vogliono, persino ar...
13/03/2025

PRONTI AL PRELIEVO FORZOSO PER IL RIARMO UE

Oramai sono pronti a tutto per continuare a fare ciò che vogliono, persino arrivare ad effettuare un prelievo forzoso dei conti dei cittadini italiani (già impoveriti dalla crisi economica voluta da USA, UE e NATO) per contribuire al riarmo dell'UE di 800miliardi euro voluto da Ursula von der Leyen,

Il riarmo per continuare a sostenere il dittatore ucraino Zelensky potrebbe passare anche dal prelievo forzoso dei conti dei cittadini, in Germania hanno richiamato il parlamento uscente per approvare le volontà della Von der Leyen, in Italia invece il nostro Governo, finto sovranista, farà tutto nell'ombra dimostrando ancora una volta la propria sudditanza a questo regime che vuole impoverire ancora di più i popoli.

La Presidente Von der Leyen, infatti, si era riunita con il Presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, e la n.1 della BCE, Christine Lagarde, assieme al presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe, al centro del vertice per preparare il prossimo Eurosummit a marzo e la nascita del progetto di Unione del Risparmio e degli Investimenti, dove le anticipazioni fornite dalla leader di Bruxelles preannunciano possibili “timori” per un futuro prelievo forzoso. «L’Europa ha tutto ciò che le serve per prendere il comando nella corsa alla competitività»: sulla scia del report Draghi, Von der Leyen va ben oltre e annunciando la prossima presentazione della nuova “Unione” come una concreta possibilità di trasformare i «risparmi privati in investimenti necessari».

Il Governo Meloni ovviamente seguirà ogni direttiva venga presentata senza opporsi e a pagarne le spese saranno i cittadini, che oltre a vedersi tutti i servizi tagliati (perchè lo vuole l'Europa) probabilmente vedranno anche i loro conti correnti rapinati dall'UE per aiutare il dittatore neo nazista ucraino.

Con l'Europa si Muore! TUTTI A CASA!
Fuori dall'UE, dalla NATO e dall'Euro

Sabato 15 marzo h 15 a Roma, in piazza Barberini: no all'Unione Europea che si riarma, no alla difesa comune, la sicurez...
11/03/2025

Sabato 15 marzo h 15 a Roma, in piazza Barberini: no all'Unione Europea che si riarma, no alla difesa comune, la sicurezza è nel ripudio della guerra.
L'effetto Serra nuoce alla pace.

Gli eventi delle ultime settimane segnano un cambio epocale che scuote le coscienze di tutte e tutti. Di fronte agli stravolgimenti negli equilibri tra le due sponde dell'Atlantico, la classe dirigente europea sceglie di indossare l'elmetto: gettando nuova benzina sul conflitto in Ucraina, sulla pelle delle popolazioni locali.

Von Der Leyen, i governi nazionali e (quasi) tutti i leader dei principali partiti colgono l'occasione per accelerare la conversione bellica dell'economia, il dirottamento delle risorse destinate alla spesa sociale in favore della spesa militare, la militarizzazione della società. Un inasprimento delle condizioni di vita dei popoli di tutto il continente, in continuità con le politiche antipopolari portate avanti da decenni attraverso i trattati UE e con la vocazione bellicista dimostrata con l'invio di armi sui fronti di guerra. Il costo dell’economia di guerra sarà pagato dai popoli e in particolare dal nostro Sud con la sottrazione di fondi per la coesione sociale e in via trasversale secondo le intenzioni di chi nel centrosinistra propone la difesa comune. La retorica democratica e dei diritti umani con cui si giustificano le scelte di guerra è pura propaganda. La realtà mostra la complicità con il genocidio del popolo palestinese, la repressione contro il popolo curdo, le politiche contro i migranti.

L'appello alla mobilitazione lanciato da Michele Serra ripropone di fatto intorno alla bandiera europea la convergenza strutturale tra i piani del governo Meloni e di tutto l'establishment nazionale nel tentativo di mantenere un gioco delle parti che continui a soffocare la reale spinta popolare per la pace.

Costruiamo una mobilitazione alternativa in piazza Barberini, che indichi la possibilità di lavorare assieme per la pace, il welfare, la salvaguardia della democrazia e contro la repressione e la limitazione delle libertà prevista da vecchi e nuovi pacchetti sicurezza.

Non per forza quando chiederanno ai vostri figli di andare a comba***re, perché un quel momento sarà già troppo tardi, m...
07/03/2025

Non per forza quando chiederanno ai vostri figli di andare a comba***re, perché un quel momento sarà già troppo tardi, ma quando non trovate posto in liste d'attesa infinite per cure mediche, quando non riuscite a permettervi le rette universitarie, quando non vi dicono che il 60% degli edifici scolastici non ha l'agibilità, quando vi trovate con gli stipendi più bassi in relazione al PIL, quando non riuscite ad accedere a un mutuo, quando non potete entrare in una città perché vi dicono, dai loro jet privati, che la vostra macchina inquina e siete voi il problema, pensate a questa immagine, pensate che i vostri soldi sono spesi, in un paese che da Costituzione , per arricchire i venditori di armi.

Questa è l'Unione Europea.
Non è riformabile.
Va destrutturata il prima possibile.
È il vero avversario.
Fuori l'Italia dalla guerra.
Fuori l'Italia da UE e NATO.

LA VERITÀ SUL COMPAGNO STALIN«So che dopo la mia morte sulla mia tomba sarà deposta molta immondizia. Ma il vento della ...
05/03/2025

LA VERITÀ SUL COMPAGNO STALIN

«So che dopo la mia morte sulla mia tomba sarà deposta molta immondizia. Ma il vento della storia la disperderà senza pietà». (Iosif Stalin a colloquio con Vjačeslav Michajlovič Molotov, 1943)

In occasione dell’anniversario della morte di Stalin (5 marzo 1953) Resistenza Popolare segnala pubblicazione del libro “Sul compagno Stalin”, scaricabile gratuitamente dal nostro sito Resistenza Popolare - oltre che dai portali World Politcs Blog, Mondorosso, Intellettuale Collettivo, Storia Universale.

Il libro, nato su iniziativa di Roberto Sidoli, Daniele Burgio e Massimo Leoni, è un lavoro collettivo che presenta contributi e articoli di Gennadij Andreevič Zjuganov, Mao Tse-tung, Giulio Chinappi, Vanna Melia, Alessandro Pascale, Pietro Terzan e Marco Brambilla, utili per contrastare il revisionismo storico dilagante in Occidente.

Segnaliamo in particolar modo i lavori dei nostri compagni: Alessandro Pascale ha realizzato nel saggio "Stalin nel manuale scolastico di Barbero" una puntuale critica del manuale scolastico “La storia. Progettare il futuro” co-firmato da Alessandro Barbero, Chiara Frugoni e Carla Sclarandis.
Pietro Terzan ha presentato una sintesi dei principali lavori dello storico statunitense Grover Furr, forse l’unico storico occidentale che negli ultimi anni si sia addentrato nell’analisi puntuale delle fonti primarie tratte dagli archivi russi che solo negli ultimi anni hanno declassificato una serie di materiali decisivi riguardanti il periodo dell’URSS “staliniana”.

Stasera sul nostro canale Youtube (https://www.youtube.com/), dalle ore 21, Alessandro Pascale e Pietro Terzan presenteranno i loro lavori coadiuvati dal compagno Gennaro Thiago Nenna.

5 MARZO 1953 - 5 MARZO 2025
05/03/2025

5 MARZO 1953 - 5 MARZO 2025

L' UCRAINA ATTACCA L' ITALIA!COLPITA UNA PETROLIERANella notte tra il 14 e il 15 Febbraio una bomba a contatto magnetico...
25/02/2025

L' UCRAINA ATTACCA L' ITALIA!
COLPITA UNA PETROLIERA

Nella notte tra il 14 e il 15 Febbraio una bomba a contatto magnetico ha danneggiato la petroliera Seajewel, ormeggiata al largo di Savona.
L'esplosione ha danneggiato solo lo scafo esterno e fatto distaccare una seconda bomba dello stesso tipo che è esplosa pochi minuti dopo sul fondale, evitando così vittime e una catastrofe ecologica.
A compiere questo vergognoso attacco terroristico sono stati dei sommozzatori ucraini al fine di colpire una nave sospettata di essere usata per rifornire l'Europa di idrocarburi provenienti dalla Russia.
I forti sospetti sulla matrice terroristica ucraina sono alimentati anche dal fatto che l'armatore della nave Seajewel era da poco finito nella black list delle autorità ucraine, accusato di far parte della “flotta ombra” che continua a rifornire l'Europa aggirando le sanzioni.

I nostri servili giornalisti ed il nostro Governo non hanno dato importanza a questo evento che poteva tramutarsi in un disastro ambientale (con buona pace di tutti i politicanti che si riempiono la bocca di politiche finto green).
Questo atteggiamento dei mass media di regime ci dà la misura dell'ipocrisia e del doppiopesismo nel quale siamo stati trascinati.

A costoro non gliene frega nulla nemmeno della tanto decantata "questione ambientale", visto che questo tipo di attentati potrebbero far riversare al largo dei nostri porti tonnellate di petrolio, con un conseguente disastro ambientale di dimensioni enormi e che come modalità ricorda molto l'attacco USA che ha distrutto il NordStream 2, sabotando direttamente l'economia tedesca.

Il nostro governo non ha reagito di fronte a questo attacco (proprio come non reagì il governo tedesco dopo quello al Nord Stream) che molto probabilmente è stato compiuto dal “nostro alleato” ucraino, a cui doniamo costantemente denaro e armi tagliando il nostro Stato Sociale per i nostri cittadini e lasciando evidentemente ai gruppi neonazisti ucraini la possibilità di agire indisturbati e protetti dal nostro stesso governo all'interno dei nostri confini.

Chi ha ai nostri vertici paragonato la Russia al Terzo Reich avrebbe potuto (e dovuto) farlo invece con l'Ucraina attuale: sarebbe stato sicuramente un esempio maggiormente calzante.

Il 23 febbraio in Russia si festeggiano tutti gli uomini. La festa si chiama “il giorno del Difensore della Patria”.Qual...
23/02/2025

Il 23 febbraio in Russia si festeggiano tutti gli uomini. La festa si chiama “il giorno del Difensore della Patria”.

Qual'è il significato attuale della festa? Semplice, si festeggiano tutti gli uomini, indipendentemente dal fatto che abbiano prestato o meno il servizio militare, perché per la tradizione popolare ogni uomo, grande o piccolo, potrebbe essere considerato adesso, nel passato o nel futuro un difensore - della Patria, della propria famiglia o anche della donna amata.

Ma la storia di questa festa è più lunga e complessa. È una festività civile che commemora il giorno del 1918, quando ci fu il primo reclutamento volontario di massa nell'Armata Rossa contro l'esercito tedesco. La festa venne ufficialmente istituita il 23 febbraio del 1922 come data della fondazione dell'esercito sovietico con una parata sulla Piazza Rossa a Mosca e fino al 1946 venne festeggiata come "Giornata dell'Armata Rossa».

Dal 1946, la festa fu rinominata e diventò "Giornata dell'Esercito e della Marina Sovietica". Così si congratulavano tutti gli uomini che avevano a che fare con il servizio militare nelle forze armate e i veterani di guerra.
Nel 1995, il 23 febbraio è stato proclamato ufficialmente come "Giornata dei Difensori della Patria" e dal 2002 è diventato un giorno festivo a tutti gli effetti. (Testo di Anastasia Eremenko)

Questa festa assume oggi un valore universale allochè il "Difensore della Patria" russo sta barrando la strada al rilancio del nazismo, restituendo alla festa il suo vero significato in una visione mondiale multipolare.

Se vuoi fare qualcosa anche tu oggi stesso per difendere la tua Patria, firma la petizione contro le parole di Sergio Mattarella che ha accomunato la Russia al Terzo Reich: (la trovi nei commenti)

Resistere non significa semplicemente riflettere. Bisogna anche intraprendere un’azione.La prima potrebbe essere quella ...
21/02/2025

Resistere non significa semplicemente riflettere. Bisogna anche intraprendere un’azione.

La prima potrebbe essere quella di scegliere di tesserarti come sostenitore per 20 euro con validità annuale.

Con piccoli contributi come questo, riusciamo a stampare volantini da distribuire nelle piazze e striscioni da portare nei cortei, ad affittare sale pubbliche per la convocazione di assemblee popolari, ad organizzare seminari e presentazioni di libri e persino proiezioni cinematografiche su argomenti sensibili e di attualità.
Spesso gli autori, che siano scrittori, giornalisti, analisti, economisti, ricercatori scientifici o registi, accettano con entusiasmo di essere presenti dal vivo.
Con queste iniziative diamo voce a chi resiste, oltre a noi.

La seconda azione potrebbe essere quella di scegliere di diventare un volontario militante, per essere parte attiva in queste iniziative e lavorare insieme per il cambiamento.

La terza azione che rimane sarà quella di chiederti un giorno: “se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?” (cit. A. Gramsci)

Resistenza Popolare Milano

ZELENSKY VUOLE CONTINUARE A FARE IL GRANDE DITTATOREZelensky non vuole accettare la sua sorte e non vuole lasciare il ru...
20/02/2025

ZELENSKY VUOLE CONTINUARE A FARE IL GRANDE DITTATORE

Zelensky non vuole accettare la sua sorte e non vuole lasciare il ruolo di dittatore che USA e NATO gli hanno donato, insieme alle tantissime armi e denaro che negli anni gli hanno permesso di continuare la guerra contro la Russia.

Adesso che il dittatore è stato quasi scaricato dal suo padrone (gli USA) non essendo stato invitato neanche alle trattative per una pace con la Russia, Zelensky si barrica dietro il suo ruolo dichiarando che non si dimetterà dall'incarico di Presidente finché l'Ucraina non sarà ammessa nell'UE e nella NATO.

"Sono pronto a fare qualsiasi cosa per la pace in Ucraina. Naturalmente la Russia vuole sbarazzarsi di me. Forse non fisicamente, come tentarono di fare all'inizio della guerra, ma politicamente. Per Putin sono una persona molto scomoda. Ci conosciamo. Se domani l'Ucraina verrà accettata nell'UE e nella NATO, non ci sarà più bisogno di me. Ma finché ciò non accadrà, difenderò il mio Paese", ha detto Zelensky in un'intervista ad ARD.

Discorsi farneticanti da parte del dittatore che non essendo più sotto i riflettori si barrica dietro il suo ruolo ormai di usurpatore, arrivando ad avanzare pretese che vanno contro gli accordi firmati che impediscono l'espansione della NATO in Ucraina.

PARAGONARE LA RUSSIA AL TERZO REICH È VOLTARE LE SPALLE ALLA STORIAIl discorso tenuto dal Presidente della Repubblica Ma...
18/02/2025

PARAGONARE LA RUSSIA AL TERZO REICH
È VOLTARE LE SPALLE ALLA STORIA

Il discorso tenuto dal Presidente della Repubblica Mattarella, a Marsiglia lo scorso 5 febbraio, ha provocato molto scalpore, soprattutto per la parte in cui viene equiparato l'intervento russo in Ucraina con l’espansionismo nazista durante la Seconda guerra mondiale.

Riteniamo che tale paragone sia storicamente e politicamente fuorviante.
L'aggressione nazista mirava alla conquista coloniale e allo sterminio su base razziale dei vasti territori dell’Europa orientale, progettando non solo di distruggere l’Unione Sovietica e ogni forma di marxismo, ma di procedere alla schiavizzazione totale delle popolazioni slave.
I tedeschi agirono così peraltro prendendo ad esempio quegli stessi USA di Wilson, che ancora sotto il “democratico” Roosevelt mantenevano una segregazione razziale sul proprio territorio, controllando direttamente o indirettamente la gran parte del continente americano e influenzando in maniera decisiva gli stessi Stati europei. Altro che isolazionismo!

I nazisti guidati da Hi**er agirono sulla scia di quanto facevano le potenze imperialiste occidentali (inglesi, francesi, gli stessi italiani), ecc. dell’epoca nel resto del mondo. I furti, gli stermini, le predazioni e i crimini degli occidentali sono proseguiti anche in quelli che Mattarella continua a chiamare impropriamente i “70 anni di pace”, nonostante lui stesso ricordi la guerra calda sviluppatasi nei territori dell’ex Jugoslavia. Forse che quei territori non fanno parte dell’Europa?

Porre la Russia sullo stesso piano del Terzo Reich tedesco risulta infine una provocazione gratuitamente offensiva per un popolo, quello russo, che assieme agli altri popoli sovietici ha versato il maggiore tributo di sangue (27 milioni di morti) per distruggere il nazismo e liberare l’Europa. Non risulta che in Russia ci sia alcun tipo di legislazione razziale, né che ci sia una dittatura (il Partito Comunista della Federazione Russa è la principale forza di opposizione) né che abbia mire di conquista dell'intero Continente (a differenza della NATO che ha posizionato le proprie basi in Ucraina dagli anni ‘90 violando gli accordi firmati in precedenza).

Non possiamo non ribadire che l'intervento russo in Ucraina va compreso nel contesto geopolitico del confronto tra NATO e Russia, iniziato con l'espansione a est dell'Alleanza Atlantica e il colpo di Stato promosso dall’Occidente (in particolar modo dal “democratico” Obama, oltre che dalla stessa UE) del 2014 in Ucraina.
Un colpo di Stato preparato da anni e in cui sono stati foraggiati e sostenuti, nuovamente, organizzazioni nazifasciste che una volta al potere hanno messo al bando i comunisti, i sindacati e poi via via ogni altra opposizione politica.

L’intervento russo in Ucraina, lungi dall’essere un intervento imperialista, ha risposto ad una basilare politica di sicurezza propria, oltre che delle popolazioni russe delle Repubbliche indipendenti del Donbass, che hanno contato 15 mila morti nel 8 anni in cui l’Ucraina ha costantemente bombardato tali territori, contravvenendo ad ogni basilare rispetto del diritto internazionale. Le omissioni di Mattarella su questi fatti sono in linea con la propaganda occidentale tesa a demonizzare la Russia di Putin e a dipingere un quadro manicheo utile a giustificare il sostegno militare all'Ucraina e l'allineamento italiano alla strategia USA-NATO.

Questo approccio non distorce solo la realtà storica, ma contribuisce alla militarizzazione dell'Europa, ignorando le sempre più ampie voci di opposizione alla guerra e alle politiche imperialiste e sabotando perfino i tentativi della nuova presidenza statunitense di porre termine al conflitto, riconoscendo indirettamente i torti e le responsabilità delle amministrazioni precedenti.

Resistenza Popolare si dissocia quindi pubblicamente da quel discorso e da ogni altra narrazione tesa a proseguire una guerra per procura fomentata ad arte dall’Occidente e che si è rivolta non solo contro il popolo ucraino, ma anche contro i popoli europei, che continuano a pagarne le spese con l’aumento clamoroso dei prezzi di ogni genere di prima necessità.

MILANO VENERDI 21 FEBBRAIOORE 18.00,  Via Spallanzani 6Presentazione del libro di Fosco GIANNINI, "Manuale Popolare per ...
14/02/2025

MILANO VENERDI 21 FEBBRAIO
ORE 18.00, Via Spallanzani 6

Presentazione del libro di Fosco GIANNINI, "Manuale Popolare per la costruzione del Partito Comunista", in presenza dell'Autore.

Interverranno:
Vladimiro Merlin - Segreteria Nazionale Movimento per la Rinascita Comunista
Alessandro Pascale - Direzione Nazionale Resistenza Popolare
Roberto Barbieri - Patria Socialista Milano

“Manuale popolare per la costruzione del partito comunista” è una raccolta di saggi e interventi di Fosco Giannini, in buona parte pubblicati su diverse riviste tra il 2021 e il 2024 che, nel loro insieme, offrono un contributo politico e teorico omogeneo al progetto di unire i comunisti, in Italia, riorganizzandoli in un’unica formazione politica.
Molti e determinanti sono i temi affrontati:
l’illusione imperialista della “fine della storia” dopo l’autodissoluzione dell’Unione Sovietica;
l’immediata “insurrezione” antimperialista planetaria che dà anche vita ai Brics-plus;
la spinta, scientemente voluta, alla terza guerra mondiale da parte del fronte imperialista guidato dagli Usa con l’Ue drammaticamente subordinata;
le politiche antioperaie e antidemocratiche di Bruxelles e della Bce;
la Nato quale primo nemico mondiale per la pace ed esercito straniero di occupazione in Italia;
la crisi profonda dell’attuale e disperso movimento comunista italiano e l’esigenza, nel nostro Paese, dell’unità dei comunisti e della costruzione di un partito comunista all’altezza dei tempi e dell’odierno scontro di classe, anche quale perno di un più vasto fronte di massa e di popolo contro le guerre imperialiste e per l’uscita dell’Italia dalla Nato e dall’Ue.

Temi che, affrontati con grande libertà intellettuale e spirito antidogmatico, offrono un significativo contributo al rilancio di un pensiero e di una prassi comunista e della rivoluzione nel nostro Paese.

RIVIERA DI GAZA E ALTRE FOLLIEOrmai le assurdità vengono dette senza freni, spesso anche difficili da credere siano stat...
12/02/2025

RIVIERA DI GAZA E ALTRE FOLLIE

Ormai le assurdità vengono dette senza freni, spesso anche difficili da credere siano state dette seriamente.
Il nuovo Presidente USA, Donald Trump infatti ha dichiarato di voler creare una comunità balneare di lusso sul mare in stile Riviera a Gaza, aperta solamente ai cittadini israeliani, tutto questo però dopo aver concluso la pulizia etnica del popolo palestinese, sterminandolo o deportandolo in blocco in altri Stati non ancora definiti.

Gli Stati Uniti presumibilmente pagherebbero per questa riqualificazione multimiliardaria, assumendosi di fatto la proprietà dell'intera striscia. Trump inizialmente ha detto che la sicurezza per il processo sarebbe stata fornita da soldati e marines americani, che potrebbero essere in loco per diversi anni.
Nessun presidente americano aveva mai pensato di risolvere il conflitto israelo-palestinese prendendo il controllo di Gaza e sfrattandone la popolazione per un periodo o per sempre per costruire la grande Riviera del Medioriente.

Questa f***e proposta sembra assurda e al limite del ridicolo e incontra i giudizi negativi di gran parte degli Stati occidentali, tranne il nostro che si è espresso in modo molto ambiguo senza prendere una posizione di condanna e ovviamente ha trovato il parere positivo del criminale Netanyahu che continua a spingere affinché gli USA lo aiutino nel completamento del genocidio del popolo Palestinese.

LA TECNOLOGIA È LA NUOVA CIA!In Inghilterra, il partito Laburista ha chiesto ad Apple tutti i dati criptati degli utenti...
11/02/2025

LA TECNOLOGIA È LA NUOVA CIA!

In Inghilterra, il partito Laburista ha chiesto ad Apple tutti i dati criptati degli utenti sul territorio anglo-sassone.

Una decisione che subito non potrebbe suscitare sgomento, ma pensandoci bene fa rabbrividire e non poco.

Se pensiamo un attimo, i social network ormai hanno una funzione di controllo sociale totale, chiunque ormai pubblica su Facebook o Instagram le storie riguardanti gli aspetti più peculiari della propria vita.

Sappiate bene però che internet è stato inventato negli anni '60 come progetto militare per poter evitare di perdere i documenti di una base segreta nel caso fosse stata colpita.

Mark Zuckerberg non è solamente un uomo che ha avuto un' idea innovativa dalla quale è scaturita la sua fortuna, fu anche sovvenzionato dall'esercito americano perché, appunto, sviluppò un sistema di sorveglianza assolutamente innovativo che soppiantò i vecchi metodi della CIA, Mossad MI6 e via dicendo.

SI MUORE DI FAME ANCHE NEL RICCO MILANESEIn provincia di Milano, nella Regione più ricca d’Italia, aumenta l’indigenza a...
10/02/2025

SI MUORE DI FAME ANCHE NEL RICCO MILANESE

In provincia di Milano, nella Regione più ricca d’Italia, aumenta l’indigenza anche fra gli italiani.

È quanto si apprende da un articolo de “Il Giorno” del 5 febbraio: a Legnano la Mensa dei Poveri, voluta da padre Gabriele Mattavelli e oggi curata da Paolo Evalli, deve gestire anche cento richieste al giorno di un pasto caldo.

Il disagio cresce ed è trasversale, in quanto: "metà di loro sono italiani", racconta padre Fausto Lincio al quotidiano Il Giorno.
Non solo stranieri, dunque, e non solo senza tetto ma anche coloro i quali hanno una casa ma non riescono ad affrontare le spese essenziali.

E la richiesta non è solo per i pasti, ma anche per avere assistenza medica, in un'Italia in cui curarsi è diventato un lusso per pochi e che vede un sistematico attacco al sistema sanitario nazionale per favorire i privati.

Come ricorda l’articolo, in Italia oltre 2,2 milioni di famiglie vivono in condizioni di povertà assoluta.
La povertà relativa coinvolge oltre 2,8 milioni di famiglie.

Il sistema economico e finanziario che domina l'occidente ci ha portato a questo, essere un popolo di poveri all'interno di un Paese considerato ricco.

Il momento è ora, ma se le condizioni oggettive per il cambio di sistema sono mature, a mancare è la condizione soggettiva, cioè il Partito Comunista VERO che sappia guidare un fronte ampio popolare verso questo obiettivo.

C’è bisogno del massimo impegno da parte di tutti compagni responsabili.
Resistenza Popolare lavora per questo: FUORI DALLA NATO E DALL'UE!

USAID: UNO STRUMENTO DELL’IMPERIALISMO STATUNITENSE PER COLPI DI STATO E CONTROLLO GLOBALELe rivelazioni di Robert F. Ke...
08/02/2025

USAID: UNO STRUMENTO DELL’IMPERIALISMO STATUNITENSE PER COLPI DI STATO E CONTROLLO GLOBALE

Le rivelazioni di Robert F. Kennedy Jr. su USAID e il golpe in Ucraina del 2014 confermano ciò che noi denunciamo da decenni: le istituzioni "umanitarie" statunitensi sono maschere per operazioni imperialiste.

USAID, come la CIA, è uno strumento di destabilizzazione globale, finanziando golpe, propaganda di guerra e ingerenze per imporre governi fantoccio.

La telefonata del 2014 tra Victoria Nuland e l’ambasciatore USA in Ucraina, dove si discuteva apertamente della scelta del nuovo governo filo-occidentale prima della caduta di Yanukovich, è la prova di un colonialismo moderno. Quei 5 miliardi di dollari "per la democrazia" servirono a finanziare gruppi estremisti, destabilizzare un paese sovrano e innescare una guerra che dura ancora oggi.

Ora Trump annuncia la chiusura di USAID, ma non illudiamoci: è solo una mossa per ridimensionare strutture meno utili al suo isolazionismo reazionario, mentre potenzia il complesso militare-industriale e obbliga l'Occidente ad spendere in armi tagliando la spesa sociale.

L’imperialismo non cambia volto: sia i Democratici che i Repubblicani usano istituzioni simili per controllare risorse, rovesciare governi anti-capitalisti (vedi Bolivia 2019, Venezuela, Siria) e mantenere il dominio neocoloniale.

Cosa insegna la storia? Che USAID ha sostenuto dittature in America Latina, finanziato "rivoluzioni colorate" in Europa dell’Est e addestrato gruppi armati in Medio Oriente. Wikileaks e documenti declassificati lo provano: nel 2009, l’agenzia ammise di aver lavorato per "influenzare politiche estere" in 87 paesi.

La lotta contro l’imperialismo passa dal smascherare queste istituzioni e sostenere i popoli che resistono. La chiusura di USAID non è una vittoria: è il capitalismo che si adatta, spostando risorse verso altre forme di oppressione. Solo con la lotta di classe internazionale, l’unità dei lavoratori e la rivoluzione socialista potremo spezzare le catene dello sfruttamento.

Abbasso l’imperialismo yankee!
Viva la Resistenza dei Popoli oppressi!

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