Materia Rinnovabile

Materia Rinnovabile International magazine on bioeconomy and circular economy. Italian and English - Magazine internazio Il magazine si occupa di bioeconomia e economia circolare.

Renewable Matter is a magazine in English and in Italian, online and on paper, edited by Edizioni Ambiente. Renewable Matter gathers articles and essays from the most innovative visions of economy and society drawing on the concept of bioeconomy, circular economy and future-proof economy.

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Materia Rinnovabile è un magazine on line e cartaceo, in inglese e italiano, edito da Edizioni Ambiente.

17/12/2025

Un anno di lavoro, racchiuso in un cofanetto.

Dodici mesi di , reportage e analisi per raccontare la , attraverso dati, inchieste e interviste ad autorevoli esperti nazionali e internazionali.

I numeri 2025 di Materia Rinnovabile attraversano i cambiamenti che stanno già ridisegnando economia e società: infrastrutture, tecnologie, , nuovi equilibri globali. Con le voci di Carlo Ratti, Shalini Goyal Bhalla, Daniel Serra Segarra e molti altri.

Una piccola biblioteca sulla transizione, pensata per chi vuole capire davvero cosa sta succedendo.

Acquistalo a 50 euro, è il pensiero perfetto da mettere sotto l’albero

La filiera degli oli e grassi vegetali e animali esausti, provenienti principalmente da cucine domestiche, ristoranti, a...
17/12/2025

La filiera degli oli e grassi vegetali e animali esausti, provenienti principalmente da cucine domestiche, ristoranti, alberghi, mense e industrie alimentari, è una delle più delicate e, al tempo stesso, strategiche per l’ italiana: se disperso nell’ambiente, questo rifiuto diventa altamente inquinante, ma, se correttamente raccolto e trattato, può trasformarsi in una risorsa preziosa per la produzione di e nuove materie prime.

Per Francesco Mancini, direttore generale del , il consorzio che da oltre vent’anni organizza e monitora la filiera in Italia, uno dei temi più caldi a livello normativo è il recepimento della Direttiva RED III (Renewable Energy Directive III). “Abbiamo proposto integrazioni per valorizzare gli oli vegetali rigenerati in Italia e frenare le importazioni del (Palm Oil Mill Effluent)”, che spesso comporta l’ingresso nel nostro paese di vergine certificate come scarto, con pratiche non pienamente trasparenti.

Un altro punto fondamentale è l’apertura dell’Italia all’utilizzo del FAME (Fatty Acid Methyl Ester) in purezza, tradizionalmente prodotto dagli oli esausti, anche nei motori endotermici delle macchine: il Consorzio legge il decreto come una leva importante per far passare il concetto che in un paniere di tecnologie neutrali vadano considerati anche i biocarburanti.

Leggi l’intervista completa del direttore sul sito di Materia Rinnovabile: https://www.renewablematter.eu/francesco-mancini-conoe-intervista

🔴​ Martedì 16 dicembre, il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva con 428 voti a favore, 218 contrari e 17 as...
16/12/2025

🔴​ Martedì 16 dicembre, il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva con 428 voti a favore, 218 contrari e 17 astensioni il pacchetto Omnibus I, confermando l’accordo raggiunto il 9 dicembre con il Consiglio.

Ancora una volta, il voto ha visto convergere il Partito popolare europeo e i gruppi dell’estrema destra, sancendo un ridimensionamento sostanziale delle norme europee su rendicontazione di sostenibilità ( ) e dovere di diligenza delle imprese ( ).

A dieci mesi dall’avvio del dossier, l’intesa chiude formalmente il percorso legislativo e conferma le scelte definite a livello di stati membri: una riscrittura profonda di CSRD e CSDDD che riduce drasticamente il numero di coinvolte, attenua gli obblighi previsti e rinvia nel tempo l’entrata in vigore delle nuove regole. Limitarsi a questo esito formale, però, rischia di essere fuorviante.

Il pacchetto Omnibus I non è solo il risultato di un compromesso tra istituzioni, ma l’approdo di una sequenza di decisioni che solleva interrogativi sulla qualità del processo legislativo europeo, sulla gestione dei conflitti di interesse interna e sulla capacità dell’Unione di difendere il proprio impianto regolatorio da “global standard setter” in un contesto geopolitico − si legga alla voce − sempre più conflittuale.

Leggi l’articolo completo di Giorgio Kaldor sul sito di Materia Rinnovabile: https://www.renewablematter.eu/omnibus-I-unione-europea-dietrofront-sostenibilita

16/12/2025

La prossima potrebbe tagliare risorse al Fondo per la qualità dell’aria in Pianura Padana, facendolo passare da 320 a 116 milioni di euro in tre anni.

A denunciare questa scelta è stata . In una nota, si legge che la decisione del governo “è grave e incomprensibile, soprattutto perché arriva nel momento in cui i territori più esposti all’inquinamento atmosferico stanno mostrando i primi segnali concreti di miglioramento grazie agli sforzi degli ultimi anni”.

Di fronte alle proteste, il ha spiegato che altre risorse per contrastare l’inquinamento atmosferico sono previste nel Piano di azione nazionale per il miglioramento della qualità dell’aria approvato dal Consiglio dei ministri il 20 giugno scorso: un impegno da quasi 2,4 miliardi di euro.

Ma la sostituzione di fondi certi e dedicati al bacino padano con un Piano nazionale più ampio e frammentato non convince le associazioni ambientaliste. Anche perché, i numeri parlano chiaro: secondo l’Agenzia europea per l’ambiente relativi al 2023, le vittime del PM2,5 ( fine) in Europa sono state circa 238.000, e tra queste quelle italiane sono state 43.000, collocate prevalentemente in .

Per approfondire, leggi l’articolo completo di sul sito di Materia Rinnovabile

Costruire ponti, non armi. Anche se lo scopo finale è quello di “combattere” la crisi climatica.Per farlo nel modo giust...
15/12/2025

Costruire ponti, non armi. Anche se lo scopo finale è quello di “combattere” la crisi climatica.

Per farlo nel modo giusto, però, c’è bisogno di ospedali, scuole e sistemi energetici e di trasporto più efficienti e in grado di adattarsi ai cambiamenti climatici.

Ma, forse, c’è anche bisogno di disarmare il nostro linguaggio. In modo da costruire un vero accordo di pace con il pianeta.

Ce lo ricorda nella vignetta che ha realizzato per MR59, l’ultimo numero del magazine cartaceo di Materia Rinnovabile dedicato alle infrastrutture. Acquistalo per saperne di più: https://www.renewablematter.eu/magazine

L’  (o sovrapesca, la pesca eccessiva) è in diminuzione, e la biomassa degli stock commerciali presenti nei nostri mari ...
15/12/2025

L’ (o sovrapesca, la pesca eccessiva) è in diminuzione, e la biomassa degli stock commerciali presenti nei nostri mari mostra segnali di ripresa. Nel settore dell’allevamento, anche l’ conferma la propria crescita: un comparto in forte espansione, con un giro d’affari che supera i 9 miliardi di dollari l’anno.

Questi sono solo alcuni dei dati emersi dalla sesta edizione del rapporto “Stato della pesca nel Mediterraneo e nel Mar Nero 2025 della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM) della Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO).

Grazie all’attuazione di misure regionali e nazionali basate su evidenze scientifiche, a un maggiore coinvolgimento degli stakeholder e a una raccolta dati più capillare, la quota di stock ittici sovrasfruttati è scesa dall’88% di dieci anni fa al 52% attuale, il valore più basso mai registrato nella serie storica.

Un impegno che non tutela soltanto l’ambiente, ma anche l’economia: il settore della nella regione genera infatti più di 8 miliardi di dollari e dà lavoro, lungo l’intera filiera, a circa 750.000 persone.

Leggi l’articolo completo di Lucrezia Lenardon sul sito di Materia Rinnovabile: https://www.renewablematter.eu/mediterrano-mar-nero-overfishing-in-calo-acquacoltura-in-crescita

Il Regolamento (UE) 2023/1115, meglio noto come   (European Union Deforestation Regulation), è lo strumento messo a punt...
13/12/2025

Il Regolamento (UE) 2023/1115, meglio noto come (European Union Deforestation Regulation), è lo strumento messo a punto dall’Ue per contrastare il degrado forestale globale e, in particolare, la cosiddetta “ incorporata”, ossia quella causata soprattutto dall’importazione di beni primari, tra cui cacao, , carne bovina, soia, olio di palma, legno e gomma.

La norma spinge le aziende a mappare digitalmente le proprie catene di approvvigionamento, fino a risalire all’appezzamento in cui sono state coltivate le importate, verificando che per la loro produzione non siano stati sfruttati terreni deforestati dopo il 2020, o che non siano state modificate delle in modo non sostenibile.

L’EUDR è entrato in vigore il 29 giugno 2023, ma, considerata la complessità del cambiamento introdotto, i tempi di applicazione sono stati posticipati. Intanto, Parlamento europeo e Consiglio dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo provvisorio per semplificarlo.

Su questo aspetto, sottolinea tuttavia che la successione di annunci spesso antitetici mette “gli operatori europei in una posizione insostenibile di incertezza giuridica e operativa”.

Questo articolo di Maria Carla Rota fa parte dello Speciale Legno. Leggilo sul sito di Materia Rinnovabile: https://www.renewablematter.eu/rinviare-migliorare-filiera-legno-confronto-eudr

🔴​ Dopo mesi di rinvii e in un clima di forte incertezza, la European Commission si prepara a presentare martedì 16 dice...
12/12/2025

🔴​ Dopo mesi di rinvii e in un clima di forte incertezza, la European Commission si prepara a presentare martedì 16 dicembre la proposta di revisione degli standard per auto e furgoni.

L’intervento potrebbe modificare in modo sostanziale la scadenza del 2035, che vieta la vendita di nuovi a combustione imponendo che le nuove immatricolazioni abbiano zero .

Le pressioni dell’industria, guidata dalla lobby automobilistica tedesca, puntano a ridurre l’obbligo dal 100% al 90% entro il 2035. Un allentamento che, secondo le associazioni ambientaliste, favorirebbe un aumento delle vendite di modelli plug-in e ibridi.

Tra le ipotesi in esame figura anche lo slittamento dell’intero divieto al 2040, una posizione sostenuta pubblicamente da esponenti di primo piano del Partito popolare europeo.

Il 12 dicembre, secondo quanto riportato da Bild, un accordo tra la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il leader del PPE Manfred Weber avrebbe segnato un cambio di rotta: “Il divieto ai motori a combustione interna è fuori discussione”, ha dichiarato Weber.

Vai sul sito di Materia Rinnovabile per non perderti gli aggiornamenti sul tema: https://www.renewablematter.eu/ue-verso-rinvio-stop-auto-motore-endotermico-2035

La mappa italiana dei   mostra un paese in movimento. Nel 2024 ne abbiamo prodotti 29,9 milioni di tonnellate, con un au...
12/12/2025

La mappa italiana dei mostra un paese in movimento. Nel 2024 ne abbiamo prodotti 29,9 milioni di tonnellate, con un aumento del 2,3% rispetto all’anno precedente. Un dato che viaggia parallelo alla crescita economica: il PIL e la spesa per consumi sono saliti dello 0,7%, a conferma di quel legame ormai consolidato tra produzione di rifiuti e andamento dell’economia.

I numeri presentati dall’ - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale nel "Rapporto rifiuti urbani 2025" raccontano un paese che ha imparato a differenziare sempre di più, con la raccolta differenziata nazionale che ha raggiunto il 67,7%.

E sul fronte del riciclaggio? L’Italia raggiunge il 52,3%, superando così l’obiettivo del 50% previsto per il 2020. Manca ancora però un margine di 2,7 punti percentuali per centrare il target del 55% fissato al 2025.

Tuttavia, mentre a Roma venivano snocciolati i dati sulla situazione dei rifiuti urbani e del , da arrivava una decisione che pesa molto sul quadro complessivo. La Commissione europea ha avviato infatti la procedura di infrazione contro l’Italia per il mancato corretto recepimento della direttiva quadro sui rifiuti, che stabilisce obiettivi vincolanti per il riciclaggio e il riutilizzo dei rifiuti urbani.

Leggi l'articolo completo di Stefania Divertito sul sito di Materia Rinnovabile: https://www.renewablematter.eu/rifiuti-urbani-cresce-differenziata-ma-anche-produzione-report-ispra-2025

Materia Rinnovabile è media partner della European Sustainable Energy Week ( ), il più grande evento annuale europeo ded...
11/12/2025

Materia Rinnovabile è media partner della European Sustainable Energy Week ( ), il più grande evento annuale europeo dedicato alle energie e all’uso efficiente dell’energia. L’iniziativa è organizzata dalla Direzione generale dell’Agenzia esecutiva europea per il clima, l’infrastruttura e l’ambiente (CINEA).

La ventesima edizione si terrà dal 9 al 16 giugno 2026 in formato ibrido, con appuntamenti online e in presenza a Bruxelles: tre giorni che comprendono una Policy conference, la cerimonia di premiazione degli European Sustainable Energy Awards, la Fiera dell’Energia e la settima edizione dell’European Youth Energy Day.

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Il Consiglio e il Parlamento europei hanno raggiunto un accordo provvisorio per modificare la legge europea sul clima, i...
11/12/2025

Il Consiglio e il Parlamento europei hanno raggiunto un accordo provvisorio per modificare la legge europea sul clima, introducendo un obiettivo vincolante di riduzione del 90% delle nette di gas serra entro il 2040 rispetto ai livelli del 1990.

L’intesa, che dovrà essere formalmente approvata, conferma il percorso dell’UE verso la entro il 2050, con dei compromessi.

Il primo è che le riduzioni domestiche copriranno l’85% del totale, mentre il restante 5% potrà essere raggiunto attraverso l’acquisto di internazionali “di alta qualità”.

Allo stesso tempo, viene confermato il rinvio di un anno dell’entrata in vigore del sistema , il meccanismo di scambio delle emissioni per i settori edilizio e dei trasporti su strada (e ulteriori settori non già rientranti nell'ambito di applicazione dell'attuale EU ETS).

Leggi l’articolo completo di Giorgio Kaldor sul sito di Materia Rinnovabile: https://www.renewablematter.eu/ue-accordo-taglio-emissioni-90-percento-entro-2040

La   non è più una minaccia futura: è già qui, e si manifesta attraverso i corpi in movimento di milioni di persone. Qua...
10/12/2025

La non è più una minaccia futura: è già qui, e si manifesta attraverso i corpi in movimento di milioni di persone. Quarantasei milioni di persone, per l’esattezza. Uomini, donne e bambini costretti a lasciare le proprie terre da alluvioni, siccità, tempeste sempre più violente. Sfollati climatici.

L’ subsahariana emerge come l’epicentro di questa crisi: 6 milioni di spostamenti annui per disastri ambientali, il 23% del totale globale, in un territorio dove il 75% delle terre è già colpito dal degrado del suolo.

Eppure, mentre l’emergenza ambientale spinge intere popolazioni alla fuga, le democrazie occidentali continuano a erigere muri sempre più alti, come denuncia il rapporto “Il diritto d’asilo 2025” della Fondazione Migrantes.

Scopri tutti i dettagli nell’articolo di Stefania Divertito su Materia Rinnovabile: https://www.renewablematter.eu/crisi-climatica-46-milioni-persone-sfollate-2024

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