Johan & Levi editore

Johan & Levi editore Casa editrice indipendente specializzata in arte

Coppia di successo del design del XX secolo, Ray e Charles Eames lavorano fianco a fianco dal 1941, anno in cui si sposa...
12/09/2025

Coppia di successo del design del XX secolo, Ray e Charles Eames lavorano fianco a fianco dal 1941, anno in cui si sposano, fino alla morte di Charles nel 1978. Grazie alla loro perfetta complementarità, padroneggiano diversi ambiti creativi, dall’architettura all’arredamento, dalle stampe tessili alla fotografia, dai film ai giochi per bambini.

Sperimentatori delle infinite possibilità della materia e delle tecniche di produzione, non perdono mai di vista l’unico vero obiettivo del loro operato: «Produrre il meglio, per il maggior numero di persone possibile e al minor prezzo». Con l’idea di rivolgersi a un pubblico di massa, portano avanti la loro ricerca anche nella comunicazione attraverso videoproiezioni e allestimenti espositivi. Le loro lezioni sul design rimangono ancora oggi preziose testimonianze e i loro pezzi prodotti in serie fanno parte delle collezioni museali più importanti al mondo.
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"Charles & Ray Eames"
Con un testo di Ivan Mietton
Traduzione di Riccardo Rinaldi
IN TUTTE LE LIBRERIE

Figura enigmatica, avventurosa e sfuggente, Eileen Gray (1878-1976) ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’ar...
11/09/2025

Figura enigmatica, avventurosa e sfuggente, Eileen Gray (1878-1976) ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte decorativa moderna. Dalla campagna irlandese a Londra e poi a Parigi, si è imposta come pittrice, designer, architetta, ma anche gallerista – attività, quest’ultima, intrapresa sotto il conveniente pseudonimo di Jean Désert.

Con i suoi paraventi laccati e i mobili in tubi d’acciaio, ha trasceso i confini delle arti e realizzato opere ricche di poesia, affermando con orgoglio la volontà di tornare a mettere l’essere umano e le sue emozioni al centro della ricerca plastica e spaziale. La villa E-1027, da lei costruita nel 1926 a Roquebrune-Cap-Martin per Jean Badovici, è considerata tra gli esempi più brillanti dell’architettura del Novecento.
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"Eileen Gray"
Con un testo di Cloé Pitiot
Traduzione di Riccardo Rinaldi
IN TUTTE LE LIBRERIE

Una riflessione sull’ingegno con cui le nuove generazioni di designer affrontano le sfide globali, dall’emergenza climat...
10/09/2025

Una riflessione sull’ingegno con cui le nuove generazioni di designer affrontano le sfide globali, dall’emergenza climatica all’aumento delle disuguaglianze, dai mutamenti nelle politiche di genere alla crisi dei rifugiati, impiegando il design al servizio della società e dell’individuo.

Prenota il tuo posto qui 👉🏻 http://bit.ly/4nnT7GN

Triennale Milano

«Da buon brasiliano, la sua sensibilità fu sempre, innanzitutto, sensualità. I suoi progetti – seicento edifici tra dise...
29/08/2025

«Da buon brasiliano, la sua sensibilità fu sempre, innanzitutto, sensualità. I suoi progetti – seicento edifici tra disegnati e costruiti – hanno in comune una sinuosità e un’audacia che fanno della sua architettura un’emanazione della scultura e della coreografia. Edificati in Brasile, in Francia, in Algeria, negli Stati Uniti, vibrano tutti d’un soffio tropicale che li anima, li illumina e ce li rende accessibili, più vicini e piacevoli. In segno di riconoscimento, ogni anno i suoi connazionali carioca gli rendono omaggio sfilando nel suo sambodromo ondeggiando con tutto il corpo. Oscar Niemeyer fu l’architetto della danza pietrificata, e la sua vita un’opera lirica.»

“Oscar Niemeyer”
Con testi di Philippe Trétiack e Oscar Niemeyer
Collana La biblioteca dell’amatore
20e

«Questo singolare designer francese, capace di trasfigurare i volumi e di proiettarsi nello spazio come nessun altro, ha...
28/08/2025

«Questo singolare designer francese, capace di trasfigurare i volumi e di proiettarsi nello spazio come nessun altro, ha prodotto un universo potente che ha segnato profondamente l’immaginario collettivo.
In ogni decennio della sua lunga carriera Pierre Paulin si è rinnovato, a partire dagli anni cinquanta, quando ha inventato sedute scultoree di schiuma dai colori pop; alla fine degli anni sessanta è entrato nelle grandi istituzioni francesi, nei musei e all’Eliseo; negli anni settanta ha disegnato con grande precisione prodotti dall’estetica industriale; negli anni ottanta ha concepito una collezione di mobili su misura, realizzata con savoir-faire artigianale.
Nutrendosi delle proprie creazioni e tenendosi costantemente aggiornato, Paulin ha dedicato la sua vita a indagare tutte le sfaccettature del design.»

“Pierre Paulin”
Con testi di Anne Bony e Anne-Marie Fèvre
Collana La biblioteca dell’amatore
20e

«Avendo utilizzato il design, oltre che come strumento culturale, anche come arma contro le violazioni dei diritti umani...
26/08/2025

«Avendo utilizzato il design, oltre che come strumento culturale, anche come arma contro le violazioni dei diritti umani e come mezzo estremamente personale di autoespressione, Willem Sandberg incarna perfettamente il profilo del designer attitudinale delineato da Moholy-Nagy.

Eppure, il design era praticato in quello stesso modo da secoli, da ben prima che venisse coniato un termine per descriverlo o che Moholy-Nagy tentasse di ridefinirlo. Ogni qualvolta gli esseri umani hanno dovuto adattarsi a un cambiamento – costruendo nuovi oggetti o strutture oppure escogitando nuovi modi per regolare la propria condotta e quella altrui – si sono affidati, pur in modo intuitivo e spesso inconsapevole, al design. Uomini e donne preistorici si comportavano da designer quando affilavano bastoni e pietre per renderli più funzionali come utensili agricoli, o quando modellavano l’argilla per farne recipienti da cui mangiare e bere. Lo stesso fecero gli antichi egizi imbarcandosi in imprese grandiose come la costruzione di piramidi colossali, parte di un elaborato rituale funerario, o in progetti di carattere più personale, come l’ideazione e la fabbricazione di una protesi artificiale meticolosamente realizzata in legno e cuoio […] più di tremila anni fa.»

“Il design come attitudine”, Alice Rawsthorn
Collana Saggi d'arte
26e

«La sua creazione più nota, diffusa, e anche copiata, la luminosa lampada “Akari”, è considerata oggi un oggetto pressoc...
21/08/2025

«La sua creazione più nota, diffusa, e anche copiata, la luminosa lampada “Akari”, è considerata oggi un oggetto pressoché universale, di cui nessuno, o quasi, sospetta che abbia un autore. Il fatto che le sue opere – sculture, ceramiche, lampade e arredi, scenografie, giardini e spazi pubblici – siano difficili da classificare ha probabilmente contribuito a offuscare la sua immagine di creatore, di artista che metteva al primo posto l’esperienza trascendendo ogni frontiera. Tra astrazione e figurazione, tra arte, design e artigianato, tra Oriente e Occidente, fra tradizione e modernità, con Isamu Noguchi si intraprende una grande traversata del XX secolo, alla ricerca dell’essenza stessa della scultura.»

“Isamu Noguchi”
Con testi di Marion Bley
Collana La biblioteca dell’amatore
20e

«Il buon designer, ne sono convinta, è anonimo e non è di ostacolo alla materia prima; accompagna i suoi prodotti verso ...
19/08/2025

«Il buon designer, ne sono convinta, è anonimo e non è di ostacolo alla materia prima; accompagna i suoi prodotti verso una vita utile senza sovraccaricarli con la propria ambiziosa presenza. Un oggetto di uso quotidiano dovrebbe fare il suo dovere senza tanto rumore. La tovaglia che grida: “Eccomi qui, guardami!” invade la privacy del consumatore. Le tende che urlano: “Siamo belle, un po’ d’attenzione prego!” ma sussurrano: “Non siamo particolarmente pratiche, dovrai dedicare molto tempo a prenderti cura di noi» sono mal progettate. I designer sconosciuti che hanno progettato le nostre lenzuola o le nostre lampadine hanno svolto bene il proprio compito. Nella loro forma senza pretese sono prodotti completi.
Più evitiamo di essere d’intralcio al materiale, agli attrezzi e ai macchinari, più possibilità abbiamo che il nostro lavoro non risulti datato, che non porti l’impronta di un periodo di tempo troppo circoscritto, ritrovandosi un giorno a essere vecchio anziché antico.»

“Sul design”, Anni Albers
Collana Saggi d’arte
18e

«Colui che finirà per costruire circa duecento edifici, progettandone altri trecento, e che diverrà per il suo paese l’e...
14/08/2025

«Colui che finirà per costruire circa duecento edifici, progettandone altri trecento, e che diverrà per il suo paese l’equivalente di Picasso per la Spagna o di Joyce per l’Irlanda, questo gigante, questo monumento nazionale, fatica a spiccare il volo. Anche per Alvar Aalto richiede tempo diventare un maestro.
[…] Architetto della percezione, dell’emozione, dell’ispirazione, è un adepto delle forze primordiali. Alfiere della spontaneità dei flussi di energia, rifugge i discorsi troppo cerebrali. Avendo fatto della natura il fondamento delle proprie riflessioni, egli comincia a metterle in pratica non solo nella progettazione di edifici, ma anche nella realizzazione di sedute e altri elementi d’arredo.»

“Alvar Aalto”
Con testi di Philippe Trétiack e Alvar Aalto
Collana La biblioteca dell’amatore
20e

«Spengo l’iPad e fisso il mio sguardo su una selezione di piccoli oggetti che mi circondano. Provo a dedicare loro un pe...
12/08/2025

«Spengo l’iPad e fisso il mio sguardo su una selezione di piccoli oggetti che mi circondano. Provo a dedicare loro un pensiero di gratitudine e creo un vuoto attorno a loro, incorniciandoli con un pensiero dedicato. Sono presenze utili e umili: alcuni stanno bene in ordine nello stipetto dei farmaci e altri nella dispensa della cucina, sul tavolo di lavoro, per le strade, in testa ai vescovi, in giardino come tra gli attrezzi domestici. Forme esemplari, semplici, ben risolte, facilmente ridisegnabili: il ridisegnare, azione che consiglio a chi si vuole avvicinare alla disciplina del design, per verificarne, con matita in mano, l’armonica combinazione dei volumi, la riuscita estetica che è (solo) una sorta di incidente, perché sovente fare un buon design è azione inconsapevole.»

“Semplici formalità”, Giulio Iacchetti
Collana Parole e immagini
18e

«Se per molti è stato l’anima di Memphis e dei “postmoderni” anni ottanta, per altri rimane l’uomo che formò una generaz...
07/08/2025

«Se per molti è stato l’anima di Memphis e dei “postmoderni” anni ottanta, per altri rimane l’uomo che formò una generazione di architetti, designer e progettisti i cui lavori tengono in vita il suo genio.
Colui che ha sempre rifiutato di insegnare, per timore dell’autorità che questo ruolo gli avrebbe conferito, preferiva esercitare il dubbio e tenere allenata la sua curiosità insaziabile, attingendo sempre nuove energie dalla scoperta di culture lontane e operando in un confronto costante con i suoi associati, provenienti dai contesti più disparati e spesso più giovani di lui. E in questo dialogo aperto e sereno con altri uomini e culture, Ettore Sottsass ha costruito uno stile che, benché ingiustamente etichettato soltanto come italiano, si scopre in realtà risolutamente universale.»

“Ettore Sottsass”
Con testi di Emmanuel Berard e Marion Bley
Collana La biblioteca dell’amatore
20e

Indirizzo

Via Borghetto 1
Milan
20122

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Johan & Levi pubblica testi inediti, prime traduzioni e fuori catalogo per esplorare territori vecchi e nuovi nella storia dell’arte e delle idee e per scandagliare le vite dei grandi maestri dell’arte moderna e contemporanea.

La sua produzione editoriale si articola in due sezioni principali: la collana delle Biografie e i saggi, che comprendono le collane Saggi d’arte, non solo Saggi, Parole e immagini, Arte | Economia. Il catalogo include inoltre libri fotografici e illustrati e brevi saggi tascabili (il punto).

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