Scalpendi Editore

Scalpendi Editore Scalpendi ha avviato e realizzato diversi progetti di collane innovative e sperimentali per una nuova visione editoriale.

Scalpendi è un editore attivo già dal 1996 quando ha ideato e realizzato la rivista "Solchi", a distribuzione gratuita, che per dieci anni ha convogliato i fondi dell’Università Statale di Milano in pagine e pagine di studi di storia dell’arte, proponendo da un lato ricerche sul filo dell’attualità più aggiornata (Brancusi, Burri, Fontana, Pascali), dall’altro edizioni di testi importanti ma ignor

ati o dimenticati (Eliade, Mallarmé, Fénéon, Duranty, Villa e molto altro). Nel 2003 viene fondata la casa editrice. Dal 2011 Scalpendi si fonde con Grafiche Milani. Con questa fusione è stato possibile riunire in un unico soggetto editoriale – secondo il modello di Aldo Manuzio – progettazione culturale e alta qualità di stampa associate a tempi di produzione industriale dovuti alla tecnologia d’avanguardia presente nello stabilimento di Segrate. Con questa struttura ogni settore di produzione è interno (dalla progettazione editoriale alla redazione e progettazione grafica; dalla prestampa fino alla stampa), e tutta l’attività editoriale è controllata direttamente per meglio certificare la qualità del libro. Scalpendi editore ha avviato e realizzato in questi anni diversi progetti editoriali in collaborazione con i principali interlocutori istituzionali, pubblici e privati. L’attività editoriale prevede la valorizzazione del patrimonio culturale italiano e straniero attraverso la progettazione di collane innovative e sperimentali.

29/11/2025

Se nel buio incerto della sera spegni la luce, i tuoi lineamenti si disegnano contro il nero della finestra. Fuori, tra le case, vedi le sagome in ombra degli altri. Allora diventa facile pensarti come loro. Essere parte di vite che non ti appartengono. Finché non distogli lo sguardo siete una cosa sola. Ti restituiscono un autoritratto in terza persona. Dialogano interno ed esterno, i pronomi che uniscono e separano. Si spezza il pane delle colpe e dei desideri. Del dolore. Lo si distribuisce in misura variabile, a seconda del tempo e degli accadimenti. Pesano i vuoti e le assenze. Le parole scavano un breve romanzo in versi. Si ricostruiscono più esistenze in una. Il tuo nome e cognome vengono pronunciati da altre labbra.

11/11/2025

In occasione dell’inaugurazione di Palazzo Citterio, La Grande Brera apre le porte di una delle biblioteche più straordinarie d’Italia. A cura di Cecilia Angeletti e Marina Zetti, il catalogo accompagna il visitatore in un viaggio attraverso la storia di Palazzo Citterio e della Biblioteca Braidense, rivelando per la prima volta un ricco carteggio tratto dall’archivio storico.

Più di 90 documenti, dai tesori acquisiti alla fine del Settecento alle donazioni e agli acquisti che hanno arricchito il patrimonio nel tempo, animano le pagine di questo volume. Un percorso cronologico guida il lettore dalla nascita della biblioteca fino ai giorni nostri, raccontando un patrimonio multidisciplinare che guarda al passato, riflette sul presente e immagina il futuro.

Un’opera pensata non solo per chi visita la mostra, ma per tutti coloro che vogliono scoprire il fascino di una biblioteca che è storia, memoria e apertura al mondo.

11/11/2025

“La psiche è estesa, e di ciò non sa nulla”, è uno degli ultimi appunti che Freud ci ha lasciato. Forse possiamo partire proprio da qui, da questa concezione della psiche come spazio, territorio esteso rispetto alla verticalità della prima topica freudiana, per affrontare nei termini di una morfologia uno dei concetti più trascurati e insieme controversi della psicoanalisi, quello delle Potenze psichiche.Un percorso che si snoda sia attraverso la letteratura con Agostino di Moravia, Ernesto di Saba e Pastorale americana di Roth, sia attraverso la pittura con l’arte di Rothko e infine, nella terza parte, con una sezione dedicata alla esperienza clinica in relazione al tema.

11/11/2025

Questo libro non è su Bach. Né sulla sua musica. Non è nemmeno un manuale di danza. È, piuttosto, un libro di sopravvivenza: sulla sopravvivenza dei corpi, dei gesti e dei suoni.

Racconta come, nel XX secolo, in Europa e negli Stati Uniti, la musica di Johann Sebastian Bach abbia ispirato risposte coreografiche, documentando invenzioni, resistenze e sperimentazioni in uno spazio e in un tempo critico e generativo. Ogni tema si apre con una data, un “debutto” che funge da stella polare attorno a cui ruotano molteplici eventi performativi, anche anticipatori.

È un libro di ascolti e letture, di visioni quando possibile, da leggere dopo aver ascoltato Bach, senza restrizioni. Una guida tra danza e musica, innovazione e memoria, dove le parole cercano di raccontare ciò che forse sfugge al linguaggio: la magia del movimento sul suono di Bach.

11/11/2025

Il fascicolo dedicato a Brescia, il più ampio dell’intero manoscritto ambrosiano, testimonia la profonda attenzione di Giovanni Morelli e Gustavo Frizzoni verso il patrimonio artistico bresciano e il suo territorio. Nelle sessantaquattro carte che compongono questa sezione del doppio catalogo, chiese, gallerie e monumenti vengono descritti con uno sguardo insieme analitico e partecipe, rivelando l’intento di costruire una mappa consapevole dell’arte lombarda. Dalle prime ricognizioni tra le “vallées de Bergame et de Brescia” emergono riflessioni, attribuzioni e confronti che anticipano i metodi della moderna storia dell’arte, offrendo un ritratto vivido di un territorio ricco di opere e memorie.

Questo volume è il sesto della collana “Conoscitori al servizio della tutela. I cataloghi di Giovanni Morelli e Gustavo Frizzoni per il patrimonio artistico dell’Italia unita (Biblioteca Ambrosiana, ms S 161 inf.)”, a cura di Alessandro Rovetta, Laura Binda e Stefano Bruzzese.

11/11/2025

Nelle vallate bergamasche, terreno d’elezione per lo sguardo di Giovanni Morelli e Gustavo Frizzoni, prende forma un viaggio nella storia della pittura lombarda, tra eredità locali e confronto con la critica internazionale di Crowe e Cavalcaselle. Le pagine del doppio catalogo dedicate a Bergamo rivelano un laboratorio di idee, dove l’osservazione diretta delle opere e la riflessione sulla “razza artistica” dei pittori orobici si intrecciano con polemiche metodologiche e scoperte inedite. Tra Lotto, Palma il Vecchio, Cariani e i Santacroce, si delinea una mappa viva di una scuola pittorica autonoma e radicata nel territorio.

Questo volume è il quinto della collana “Conoscitori al servizio della tutela. I cataloghi di Giovanni Morelli e Gustavo Frizzoni per il patrimonio artistico dell’Italia unita (Biblioteca Ambrosiana, ms S 161 inf.)”, a cura di Alessandro Rovetta, Laura Binda e Stefano Bruzzese.

11/11/2025

Nella Milano postunitaria, crocevia di collezionisti, antiquari e studiosi, Giovanni Morelli e Gustavo Frizzoni si muovono tra chiese, palazzi e raccolte private per dare forma all’ambizioso catalogo nazionale delle opere d’arte italiane. Le loro indagini – tra metodo, intuito e passione – restituiscono una città in pieno fermento culturale, dove tutela e mercato convivono in un delicato equilibrio. Le carte dedicate alla provincia di Milano documentano un lavoro condiviso, esemplare di un modo nuovo di guardare e interpretare il patrimonio artistico della giovane Italia.

Questo volume è il quarto della collana “Conoscitori al servizio della tutela. I cataloghi di Giovanni Morelli e Gustavo Frizzoni per il patrimonio artistico dell’Italia unita (Biblioteca Ambrosiana, ms S 161 inf.)”, a cura di Alessandro Rovetta, Laura Binda e Stefano Bruzzese.

11/11/2025

Nel gennaio 1875 Giovanni Morelli e Gustavo Frizzoni esplorano la Liguria per ricomporre la mappa di un patrimonio artistico frammentato e poco studiato. Da Genova a Savona fino a Levanto, i due conoscitori analizzano chiese, collezioni e opere rinascimentali, affinando metodi e sguardi critici. È in questo contesto che Frizzoni afferma una voce autonoma, capace di riconoscere, tra intuizioni e verifiche, la matrice lombarda di artisti liguri e di ridefinirne i legami con il Rinascimento padano. Un viaggio di studio e di scoperta, che segna una tappa cruciale nella costruzione della moderna storia dell’arte italiana.

Il volume è il terzo della collana “Conoscitori al servizio della tutela. I cataloghi di Giovanni Morelli e Gustavo Frizzoni per il patrimonio artistico dell’Italia unita (Biblioteca Ambrosiana, ms S 161 inf.)”, a cura di Alessandro Rovetta, Laura Binda e Stefano Bruzzese.

11/11/2025

ra lettere, taccuini e manoscritti prende forma il viaggio di Giovanni Morelli e del suo allievo Gustavo Frizzoni attraverso il Piemonte del secondo Ottocento. Le loro ricognizioni tra Torino, Vercelli e le valli rinascimentali raccontano la nascita della moderna critica d’arte italiana, tra studio diretto delle opere, confronti e passioni condivise. Ne emerge il ritratto di due conoscitori che, nel tentativo di ordinare il patrimonio nazionale, tracciarono nuove vie per la tutela e la comprensione dell’arte. Un itinerario erudito e insieme umano, che restituisce la curiosità e la vitalità di un’epoca.

Questo volume è il secondo della collana “Conoscitori al servizio della tutela. I cataloghi di Giovanni Morelli e Gustavo Frizzoni per il patrimonio artistico dell’Italia unita (Biblioteca Ambrosiana, ms S 161 inf.)”, a cura di Alessandro Rovetta, Laura Binda e Stefano Bruzzese.

11/11/2025

Tra il 1874 e il 1882 Giovanni Morelli, con la collaborazione di Gustavo Frizzoni, elaborò il cosiddetto “doppio catalogo”, un ambizioso progetto di catalogazione delle opere d’arte italiane. I materiali preparatori, rimasti inediti per oltre un secolo, sono oggi conservati in parte manoscritta presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano.

Questa edizione critica del manoscritto S 161 Inf., articolata in dodici volumi, restituisce per la prima volta l’intero corpus del lavoro morelliano e frizzoniano.

Il percorso si apre con il presente volume introduttivo e prosegue, dal secondo all’undicesimo tomo, con la pubblicazione dei materiali regionali — dal Piemonte alla Sicilia — seguendo un ordinamento topografico. La Lombardia, data la ricchezza dei documenti, è suddivisa in tre parti: Milano (IV), Bergamo (V), Brescia-Cremona-Mantova (VI).

Ogni tomo comprende un saggio introduttivo e la trascrizione critica della sezione corrispondente del manoscritto, con notazioni paleografiche e commenti filologici che guidano il lettore nella complessità del testo.

L’opera si conclude con la trascrizione del testamento di Gustavo Frizzoni e una bibliografia ragionata dei suoi scritti, offrendo così uno strumento di studio fondamentale per la storia della critica d’arte italiana dell’Ottocento.

11/11/2025

Tra le vie di una città che ha mutato volto nel tempo, sopravvivono le tracce di dimore, chiese e quartieri cancellati dal progresso o dalla guerra. Tra questi, un luogo affascinante e dimenticato: il palazzo in via Rugabella del condottiere Gian Giacomo Trivulzio, eretto nel Quattrocento, simbolo di potere e raffinatezza rinascimentale.

Abbattuto nel 1927, dopo secoli di splendore e trasformazioni, l’edificio rivive in queste pagine attraverso documenti, cronache e immagini d’epoca.

Dalla celebre “Camera d’oro” agli interventi seicenteschi, dalle memorie del suo illustre proprietario alle tracce lasciate nella storia urbana di Milano, questo libro restituisce al lettore il ritratto di una dimora perduta e, insieme, quello di una città che non smette di reinventarsi.

Un viaggio tra architettura, memoria e identità milanese — per riscoprire ciò che il tempo ha cancellato, ma non ha saputo davvero far scomparire.

Indirizzo

Piazza Antonio Gramsci 8
Milan
20154

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 17:00
Martedì 09:00 - 17:00
Mercoledì 09:00 - 17:00
Giovedì 09:00 - 17:00
Venerdì 09:00 - 17:00

Telefono

+390249408203

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