28/11/2025
Jacopo Felix Narros inforca nella torrida estate padana una Motobécane e si spinge in esplorazioni fra le province di Cremona, Parma e Piacenza. Fra equivoci alberghi in rovina, terre verdiane, relitti e isole fluviali, un'epica decifrazione di segnali, di storie in minore, di bordi.
"Oggi, a San Giuliano piacentino, guardavo la mia ombra, in bicicletta: dall’argine proiettata sui campi, da una strada contro un muro in mattoni. Quanto mi è piaciuto riconoscermi in un’ombra in movimento: questo, mi sento, un’ombra passeggera, scostante, misteriosa, imprendibile, viva e scomparsa. Per strada, ai bordi della carrozzabile sfagliata, frantumata dalle ruote dei mezzi agricoli, c’era il corpo di un coniglio morto. Ho visto il suo pelo soffice rosso, e un riflesso nei suoi occhi aperti, neri e freddi. Ho pensato, pedalando, alla sua vita. Oltre questo argine piantumato, il mondo non conosciuto. Mi sono chiesto se non è meglio aspettarsi qualcosa di più, e mi sono detto di no".