22/10/2025
Oggi, 22 ottobre, si celebra la festa di San Giovanni Paolo II. In questa occasione voglio riportare un estratto del discorso che il Papa tenne nel 1986 durante la sua visita a Cervia, quando pronunciò parole che oggi suonano profetiche e straordinariamente attuali:
“Trovandomi in una città come Cervia, località turistica molto frequentata del litorale Adriatico, che ha conosciuto in questi ultimi decenni uno sviluppo sociale ed economico veramente rapido, non posso non rivolgere una breve parola anche al fenomeno del turismo, diventato ormai di massa, portando profondi mutamenti non solo nelle strutture e nelle istituzioni, ma anche nella mentalità degli uomini con conseguenti riflessi in campo culturale e morale. (…) Occorre cioè riconoscere ciò che è positivo, in quanto destinato a ricreare le forze e a distendere lo spirito spesso affranto in una vita sempre più logorata dal ritmo stressante della civiltà odierna; ma occorre anche prendere coscienza del rischio che il turismo diventi fenomeno negativo, se ridotto a esperienza consumistica e in definitiva, alienante. In questo contesto si impone l’esigenza di una educazione che porti a concepire il turismo come elemento di formazione umana e spirituale della persona vivendolo di conseguenza come una pausa di serena distensione, attraverso la natura e come una possibilità di intrecciare nuovi rapporti di amicizia per una più piena realizzazione di sé, nello scambio interpersonale. In questa prospettiva è molto importante una convinta educazione al vero senso dell’accoglienza, del rispetto degli altri, delle loro idee e della loro cultura; al senso della gentilezza e della comprensione verso gli ospiti che in gran numero affollano le case e gli alberghi di questa vostra città”.
📸 Sante Crepaldi