Qualcuno si chiederà, forse, cosa centrano i cretini mentre si va a fare la spesa di Natale… Il bravo Povia mi perdonerà se ho preso spunto da una sua canzone scritta per i bambini per iniziare questa nuova guida.
Mi ricordo i primi tempi che giravamo per i negozi di Monopoli a presentare questa mia idea, gli imprenditori e i negozianti avevano tutti una cosa in comune, dicevano tutti che l’ente pubblico era immobile e che non faceva mai nulla per loro che pagavano solo tasse e balzelli. Molti amministratori pubblici non sapevano mai niente dei problemi dei loro cittadini abbandonati a se stessi.
Di solito per raccontare la storia di qualcuno o qualcosa si comincia dall’inizio. In questo caso cominciamo col darvi il benvenuto e ben ritrovati di fronte a questa terza edizione seppure speciale di questa guida turistica, commerciale, stradario ma anche magazine e annuario della nostra città. Questa edizione speciale è nata con uno scopo ben preciso che cercherò di esporvi.
Le precedenti edizioni sono state distribuite sempre nel periodo estivo per reclamizzare la stagione più ricca ma soprattutto la stagione in cui c’è maggiore affluenza di turisti e emigranti che tornano in ferie nella bella Monopoli e dare loro una nuova opportunità per soddisfare meglio le proprie esigenze logistiche. Il mare pulito e il clima mite, ovviamente complici indiscussi di questo fenomeno, con il periodo natalizio c’entrano ben poco. Eppure un’edizione invernale di questa pubblicazione è sempre stata nei miei pensieri in questi ultimi anni. Forse i tempi non erano ancora maturi o forse oggi si è presentato un vero motivo per farlo. Intanto nel giugno scorso sarebbe dovuta uscire la terza edizione, ma per una serie di problemi è stato rimandato tutto al giugno 2006.
L’idea di questa “guida” viene da lontano. Un mio vecchio professore di lettere dei tempi della Ragioneria un bel giorno ritornò a fare il sindaco della mia città. Correva l’anno ’99 del secolo scorso e Monopoli usciva da un periodo nero per il turismo, provocato prima dall’esodo albanese dei primi anni 90, poi dal commissariamento per mafia dell’amministrazione comunale ed infine dal conflitto in Bosnia, periodo in cui ci appiopparono dei macabri missili proprio nel cuore del Capitolo, pronti a sparare in caso di pericolo. Ma tutto sembrava passato e proprio il ’99 doveva diventare per forza di cose l’anno zero per il nostro turismo balneare. Le condizioni economiche dell’amministrazione comunale di quel tempo (lodo Spem permettendo), cominciarono a far ben sperare. Molti imprenditori monopolitani e stranieri, cominciarono ad investire denaro privato, questa volta, per creare strutture di accoglienza turistica sulle nostre coste. La responsabilità del sindaco era grossa, considerando che il piano regolatore generale del territorio era antico e superato già da allora. Ma si sa che la Storia c’è chi la studia, c’è chi la racconta, ma prima di tutto c’è chi la fa. E in quel periodo iniziò un nuovo rinascimento del turismo monopolitano proprio grazie alla caparbietà e audacia di quel Sindaco, confermandomi ancora una volta che le idee camminano sulle gambe degli uomini.
Non ultimo si deve ricordare anche l’organizzazione dei Mondiali di Ciclocross svoltisi poi nel 2003 sotto il regime commissariale... Meglio che non entro nel merito della riuscita o meno della manifestazione stessa, altrimenti torneremmo a parlare di cultura e abc del turismo, temi tanto cari a certi amministratori che impallidivano di fronte alla risolutezza di quell’uomo allora sindaco. Forse qualcuno oggi si sta accorgendo di certi ostruzionismi a priori covati nei corridoi del Palazzo di Città e non solo di Monopoli.
Intanto, visto che già da allora (e da molto tempo prima), facevo il mestiere di grafico pubblicitario e programmatore multimediale col sogno di diventare da grande un giornalista, mi occupavo dell’immagine dell’agosto monopolitano. Venivo puntualmente investito dal sindaco per ideare un testimonial per l’estate corrente, il tutto ovviamente oltre i limiti di velocità consentiti umanamente.
Ma questa esperienza fatta per tre anni di seguito, mi fece capire che per Monopoli serviva qualcosa di più… il salto di qualità bisognava farlo oltre che per alcuni amministratori intorno al sindaco, come cani randagi intorno ad un osso, anche come comunicazione tra i cittadini. Ovvero un bel giorno sempre quell’uomo mi dette una vecchia mappa di Monopoli, che ancora conservo gelosamente, ma che so benissimo che non è mia ma di una dipendente comunale (ciao), che risaliva al 1982. Vent’anni dopo mi fu chiesto di farne una migliore per la nostra città. Ecco! Questo è l’inizio della storia.
Oggi ho convinto questo mio vecchio professore a dirigere i lavori di "Monopoli in tasca" e il risultato è d'avanti ai vostri occhi, ma il meglio deve ancora ve**re... e questa è una grande promessa per la prossima edizione di primavera.
Questa storia si intreccia con un’altra storia iniziata il primo giugno 2001 ovvero quando sono diventato papà di un fantastico bambino di nome Giuseppe Vasco. Dai primi mesi di vita mi gironzolava intorno mentre lavoravo assiduamente a questo mio progetto, dalle dieci alle quindici ore consecutive al giorno, di fronte ad un bel Mac G4 fiammante. Solo dopo undici mesi di lavoro continuo ho potuto assaporare il gusto di vedere la mappa di tutto il territorio di Monopoli, ridisegnato nei minimi particolari fino ai tratturi sperduti delle nostre campagne, aiutato anche da foto satellitari e continui sopralluoghi. Mio figlio è cresciuto insieme a questo progetto. Ogni tanto stendevo sul pavimento la stampa gigante delle contrade di Monopoli e invitavo il piccolo a farsi un giro in …centro… con buona pace di mia moglie che poteva finalmente riposarsi qualche minuto. Nel giugno 2003 finalmente, forte anche di un accordo indissolubile con la direzione commerciale gestita prima da un mio caro amico e poi da mia moglie, ha visto la luce la prima edizione della guida e a novembre è nato il mio secondo campione Victor e cosi la seconda edizione nel 2004.
Con questa nuova edizione di “Monopoli in tasca” colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che mi stanno aiutando, vi tengo TUTTI nel cuore, e un ringraziamento particolare va a quelle aziende che in questi anni hanno avuto fiducia nel mio progetto e che in questo momento si sono stretti intorno a me e alla mia famiglia che con molti sacrifici stiamo cercando di strappare Giuseppe Vasco da questo triste destino... e sicuramente ci riusciremo!!!
Monopoli, 19 novembre 2005