Aletti Editore

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La Aletti Editore è un marchio editoriale che pubblica libri di narrativa, poesia, saggistica e varia, sia in formato cartaceo che in eBook, usufruendo delle nuove modalità di promozione del libro, dai social network ai booktrailer. In questa pagina sarà possibile trovare tutte le novità editoriali della casa editrice, la rassegna stampa dei libri, le presentazioni, i riconoscimenti che i nostri t

itoli hanno ricevuto ai premi letterari, e le iniziative editoriali in collaborazione con la rivista Orizzonti. La casa editrice ha editato l’ultima opera di LAWRENCE FERLINGHETTI, poeta, pittore ed editore, padre della Beat Generation, dal titolo «IL MARE DENTRO NOI – Sulla rotta di Ulisse»: un cofanetto con la raccolta poetica “Il Mare dentro Noi” con i versi dedicati al mare, e la riproduzione dei 19 disegni della serie pittorica “Sulla rotta di Ulisse” (dedicati al passaggio di Ulisse lungo le coste calabresi). La casa editrice ha acquisito, dall’artista americano, i diritti in esclusiva mondiale, per la riproduzione di tutta la serie pittorica in stampe serigrafiche numerate, per collezionisti e appassionati, in soli 499 esemplari. http://www.alettieditore.it/collanafedericiano/ferlinghetti.htm


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La redazione giornalistica, della Aletti e della rivista Orizzonti, si occupa autonomamente dei contenuti di queste pagine, per tutto quello che riguarda l’attività editoriale della casa editrice e della rivista sarà necessario prendere contatto con la redazione ai numeri consueti. Pagina Twitter della casa editrice:
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La Aletti Editore realizza “IL PAESE DELLA POESIA”. Unico in Italia, con il patrocinio del Comune, il “Paese della Poesia” è diventato una realtà, ed è attualmente associato al Comune ROCCA IMPERIALE, piccolo borgo calabrese. Il progetto è legato al Premio di Poesia “Il Federiciano”, da cui vengono scelti i testi inediti da pubblicare sulle stele di ceramica maiolicata affisse sui muri del centro storico. Inoltre, vengono trasportate su ceramica, poesie di autori che hanno fatto la storia della Letteratura italiana e mondiale (Alda Merini, Dacia Maraini, Manlio Sgalambro, Mario Luzi e Maria Luisa Spaziani, Lawrence Ferlinghetti, Garcia Lorca), e dall’edizione 2012 anche quelle di poeti classici (Leopardi, Foscolo), di poeti che hanno vinto il Nobel (Carducci) e quelle provenienti dal cantautorato, con il testo “Brigante se more” di Eugenio Bennato. Pagina Fan Facebook: www.facebook.com/ilpaesedellapoesia
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La Aletti edita la rivista artistico-letteraria «ORIZZONTI»
Sito Internet: www.rivistaorizzonti.net
Facebook: www.facebook.com/rivistaorizzonti
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La rivista, a distribuzione nazionale, affronta argomenti legati al mondo dell’arte (narrativa, poesia, cinema, teatro, pittura, etc) con interviste, approfondimenti, saggi, recensioni.

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La casa editrice edita inoltre il portale ««PAROLE IN FUGA», dedicato alle notizie e agli eventi del mondo della cultura, con la pubbliazione di aforismi e citazioni noti, e di poesie. Sito Internet: www.paroleinfuga.it
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✔️"LUCI E OMBRE tra sogno e realtà" di Antonia Doronzo Mannosarà presentato al California Libri Festival il 3 ottobre.  ...
28/09/2025

✔️"LUCI E OMBRE tra sogno e realtà"
di Antonia Doronzo Manno
sarà presentato al California Libri Festival
il 3 ottobre.



Tutti i dettagli in locandina 👇

👉Siderea - di Maria Errico▶️In eBook a soli Euro 7,99. In duplice lingua: Italiano e Arabo https://www.ibs.it/siderea-eb...
28/09/2025

👉Siderea - di Maria Errico
▶️In eBook a soli Euro 7,99. In duplice lingua: Italiano e Arabo
https://www.ibs.it/siderea-ebook-maria-errico/e/9791224101208

È l'Amore, solo la potentissima vibrazione emotiva dell'amore ha "folgorato" i pensieri di Maria Errico e guidato la sua mano nella stesura di queste parole in versi.
E, l'Amore, è l'Energia più potente di tutte le Forze Fisiche dell'Universo, finora conosciute.
L'Amore declinato come passione selvaggia che cinge i giorni di assedio, ma anche come poderoso grido di liberazione della Donna che si sottrae all'asservimento di un rapporto malato.
E poi, il salto quantico... l'Epifania della Dimensione Cosmica che apre a un moto di empatia universale, con la presa di coscienza che L'UNO vive in Tutti e in Tutto.

"Passione, vita e dintorni" di Giuseppina Damonti  è stato inserito in ben 11 biblioteche.Restando in tema, ricordiamo c...
28/09/2025

"Passione, vita e dintorni" di Giuseppina Damonti è stato inserito in ben 11 biblioteche.

Restando in tema, ricordiamo che il libro è stato protagonista di un evento il 4 giugno, in provincia di Brescia, quando è stato presentato presso la Biblioteca L. Dordoni, in piazza IV novembre - Botticino (BS).

"Le mie parole sono attimi di vita, fermate per un istante dentro un'emozione. Mi sono tolta le scarpe e senza far rumore, mi auguro di essere riuscita a donarvi serenità e amore…" (L'Autrice)

📘"Passione, vita e dintorni" è acquistabile, previa ordinazione, presso qualsiasi libreria.
Ordinalo su Amazon: https://www.amazon.it/Passione-vita-dintorni-Giuseppina-Damonti/dp/8859197546

L'emozione di Luca Sposetti«Innanzitutto vorrei ringraziare gli organizzatori, i giurati e tutti i partecipanti a questa...
28/09/2025

L'emozione di Luca Sposetti

«Innanzitutto vorrei ringraziare gli organizzatori, i giurati e tutti i partecipanti a questa splendida rassegna.
Confesso, l'emozione è stata forte, in quanto si trattava della mia prima esperienza in un concorso letterario riguardante in particolare la poesia.

Vincere addirittura un Premio Internazionale dedicato a Fedor Dostoevskij non era nelle aspettative, non
tanto per una mera sottovalutazione delle mie capacità tecniche e linguistiche, quanto per il fatto che oggi in Italia e nel mondo si cimentano centinaia di migliaia di bravissimi poeti, che coltivano sogni, sensazioni e pulsioni da trasmettere al pubblico.

Con la mia piccola opera, ho avuto per la prima volta consapevolezza d'aver colpito
l'immaginazione ed il piacere intellettuale di illustri esperti del settore, in un campo
spesso considerato di nicchia e non adatto alla grande massa di lettori.

Consiglio senz'altro ad altri autori di sperimentare la propria vocazione partecipando ad uno o più concorsi della Aletti Editore, a condizione però che il proprio lavoro sia finalizzato unicamente a lasciare ai posteri una traccia della propria esistenza attraverso i versi, giammai per soddisfare un misero capriccio narcisista o peggio per assecondare aspettative o rivendicazioni puramente mercantili.

La poesia è e deve rimanere una forma d'espressione umana attraverso la quale
qualsiasi anima possa tramandare agli altri l'essenza della propria identità, del proprio essere, del proprio pensiero. Il tutto attraverso il suono del verso, che sta dentro di noi.
Ringraziando ancora per il prestigioso riconoscimento accordatomi,
porgo i miei migliori saluti».

Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai  “UN ATTIMO DELLA MIA VITA”.  Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per...
27/09/2025

Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “UN ATTIMO DELLA MIA VITA”. Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - La mia silloge “UN ATTIMO DELLA MIA VITA” parla del mondo osservato in alcuni aspetti per me fondamentali e attraverso la mia sensibilità, narra del mio rapporto con ciò che ci circonda: l’amicizia, l’amore, gli affetti familiari, il lavoro, il mio rapporto con la religione cattolica, le problematiche legate al contesto storico-sociale e culturale in cui viviamo: come la piaga dei femminicidi, gli incidenti e le morti sul lavoro, la tragedia dei migranti, la mia professione di docente e la guerra.

Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - La realtà ha inciso moltissimo nella scrittura perché è stata la mia guida, il mio punto di riferimento e il mio mentore.

Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Con il mio libro “UN ATTIMO DELLA MIA VITA” ho voluto salvare dall’oblio del tempo “L’HIC ET NUNC” e aggiungo “ET IN AETERNUM”, partire dal qui ed ora, a mio avviso, è molto importante perché sono tematiche che abbiamo ritrovato in passato, le viviamo adesso e saranno sempre attuali anche in futuro, cambieranno il contesto storico, politico, economico, sociale e culturale, ma i sentimenti e le emozioni degli esseri umani non mutano nel tempo.

Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “UN ATTIMO DELLA MIA VITA”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Sono presenti nella mia silloge “UN ATTIMO DELLA MIA VITA” molteplici episodi che ricordo con particolare favore: innanzitutto potrei dire che questo libro racconta la storia della mia anima, cioè di come mi pongo nei confronti del mondo e lo osservo, descrive il mio amore per la vita, per la natura, per la famiglia, per gli animali, per gli amici e le amiche che hanno condiviso con me il mio cammino di donna e di scrittrice, che mi hanno confortato, sostenuto nei momenti di difficoltà e che hanno partecipato ai miei momenti di gioia e di serenità interiore.

Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Sicuramente la “Poesia”, la lettera maiuscola è voluta, del Novecento, l’Ermetismo, i poeti G. Ungaretti, E. Montale, S. Quasimodo, la grande poetessa A. Merini, una delle autrici più vicine al mio modo di analizzare e interpretare la realtà e la poetessa nata a Odessa in Ucraina, A. A. Achmatova. Per quanto riguarda, invece, la poesia americana dell’Ottocento, la poetessa statunitense E. Dickinson per le tematiche di alcune sue opere, tanto per citare solo alcuni autori e autrici. Tuttavia a me piace molto leggere sia opere poetiche che di narrativa perché ciascun libro apporta un contributo importante e preziose suggestioni per il lavoro di scrittura creativa.

Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Sì, e sono sicuramente quelle che amo di più: oltre alla Letteratura e alla musica, anche l’Arte, in particolare la pittura, sono queste le discipline che hanno lasciato la loro impronta indelebile nella mia scrittura. Per quanto riguarda la musica, ad esempio, mi sono lasciata ispirare nel titolo delle mie poesie da canzoni di musica leggera che mi hanno comunicato un forte pathos e mi hanno trasmesso delle intense emozioni. I titoli delle mie liriche, ovviamente, sono stati rielaborati e adattati al mio stato d’animo e a ciò che desideravo esprimere in quel momento. Per ciò che concerne la pittura, che è una delle Arti che prediligo, mi sono ispirata in alcune mie poesie alla pittura di paesaggio del Seicento e dell’Ottocento per atmosfere e colori.

Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Mi piacciono molto i romanzi gialli, d’avventura, di fantascienza, il genere distopico e fantasy.

Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Preferisco sicuramente il libro cartaceo, mi piace molto sfogliarlo, adoro l’odore della carta, la copertina ben fatta, ma leggo anche libri in formato digitale.

Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Ho sempre lavorato con maggior produttività, concentrazione e attenzione a ciò che volevo esprimere, quando ero spinta dalle emozioni e, soltanto se esse erano forti, ho sentito l’urgenza della scrittura e le parole si sono impresse sulla carta spontaneamente. Aggiungo un elemento a mio parere importante: prima scrivo usando la carta e la matita, o la penna, poi da sé come evocate da uno spirito interiore, tanto per usare una celebre citazione come “Amor ditta dentro”, cioè non seguendo volutamente regole, o schemi predefiniti, ma ascoltando la voce interiore, sono nati i versi delle mie liriche.

Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “UN ATTIMO DELLA MIA VITA”, se non lo avesse scritto.
Risposta - Il motivo è molto semplice: tutti noi abbiamo “UN ATTIMO” della nostra vita da fermare per l’eternità, io ho condiviso il mio attimo per stabilire un rapporto empatico con il lettore, di reciproco scambio emotivo un “do ut des” di magnifiche emozioni. Anche durante le presentazioni dei miei libri, a me piace in particolar modo il confronto con i lettori, mi interessano molto le loro domande, le loro riflessioni e l’ascolto del loro vissuto, come avviene in numerosi casi, è per me importante fonte di arricchimento interiore.

Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Certamente, ho in progetto di scrivere altre sillogi e intendo anche scrivere opere di narrativa perché chi ama la scrittura ha sempre molti avvenimenti da raccontare, tante emozioni da trasmettere, infatti, le storie per fortuna non hanno mai fine perché questo è il mondo, questa è la vita.

📙 “UN ATTIMO DELLA MIA VITA” è acquistabile, previa ordinazione, presso qualsiasi libreria. Ordinalo su Amazon:
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27/09/2025

PREMIO FEDERICIANO A MORGAN

Morgan canta "Altrove" alla chitarra, subito dopo aver inaugurato in pubblico la stele a lui dedicata.

30 Agosto 2025, Augusta, Festival "Il Federiciano"

Da una idea di Giuseppe Aletti
Con il Patrocinio della Città di Augusta

“Versi sospesi tra sogno e realtà” è una raccolta di frammenti emotivi, immagini e sensazioni che si muovono sul filo so...
27/09/2025

“Versi sospesi tra sogno e realtà” è una raccolta di frammenti emotivi, immagini e sensazioni che si muovono sul filo sottile che unisce il vissuto quotidiano alle visioni interiori, cercando di dare voce a ciò che spesso resta in silenzio. A parlare così della sua opera – pubblicata nella collana “Altre Frontiere” dell’Aletti editore e disponibile solo nella versione e-book – è l’autore Danilo Ceirani, perito chimico industriale di professione, nato a Roma ma che vive a Latina. La raccolta è, infatti, tradotta anche nella versione araba, dal professor Hafez Haidar, così da «permettere al testo di vibrare in un’altra tonalità, senza perdere la sua essenza. L’italiano porta con sé la musicalità e la tradizione poetica mediterranea; l’arabo aggiunge profondità, suggestioni e sfumature che amplificano il senso e l’emozione». Questo perché, secondo l’autore, la poesia, per sua natura, non conosce confini. «Voglio trasmettere immagini reali che sfumano in una visione onirica, dei ricordi concreti che si dissolvono in emozioni».

Nella silloge, infatti, non vi è una netta separazione tra la realtà e il mondo onirico, poiché vi sono sempre frammenti e simboli che si contaminano a vicenda. «È in questo spazio di confine – spiega Danilo Ceirani – che i versi trovano la loro forza: lì dove ciò che è vissuto e ciò che è immaginato si fondono, creando un linguaggio che non appartiene interamente a nessuno dei due mondi. La scrittura è un varco che non si limita a raccontare i sogni, ma li attraversa, li trasforma e li restituisce in una forma nuova, capace di superare i limiti della memoria e della logica».

Le liriche rispecchiano le esperienze vissute e trovano la loro ispirazione nei legami affettivi, nella memoria, nel tempo che scorre, nella natura come specchio interiore e in quel confine sottile in cui il sogno si intreccia con la realtà. Con un linguaggio essenziale ma evocativo in cui ogni parola ha un peso emotivo, l’autore dà voce a ciò che è fragile, effimero, ma capace di lasciare un segno profondo. A ciò che sopravvive, che si rigenera, che continua a fiorire nonostante le tempeste. Inoltre, non manca l’attenzione ai temi più importanti di attualità, dalla guerra ai migranti, e ogni verso profuma di resilienza, a cui è dedicata proprio una poesia. «Ho cercato di trasformare le ferite in fioriture, di accogliere la fragilità senza rinnegarla, e di trovare nella caduta la spinta per rialzarsi».

Danilo Ceirani con la sua poesia ha la capacità di trasformare i fatti in emozioni condivise, rompendo, così, il muro dell’indifferenza e aprendo spazi di ascolto e consapevolezza. «Vorrei che il lettore possa ritrovarsi nei miei versi, riconoscere le proprie emozioni e scoprire che anche nella fragilità c’è bellezza e forza. La mia poesia vuole essere un invito a guardare oltre l’apparenza, ad ascoltare ciò che spesso resta in silenzio».

In eBook a soli Euro 7,99
In duplice lingua: Italiano e Arabo
https://www.ibs.it/versi-sospesi-tra-sogno-realta-ebook-danilo-ceirani/e/9791224103912

di Federica Grisolia “Versi sospesi tra sogno e realtà” è una raccolta di frammenti emotivi, immagini e sensazioni che si muovono sul filo sottile che unisce il vissuto quotidiano alle visioni interiori, cercando di dare voce a ciò che spesso resta in silenzio. A parlare così della sua opera...

Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Riflessi di luna”. Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fonda...
27/09/2025

Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Riflessi di luna”. Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
«Potrei semplicemente riassumere i temi principali in cinque o sei punti, parlando di libertà, armonia, conoscenza, amore, confronto, rispetto e tanto altro ancora, in questo non c’è molta difficoltà ma, pronunciare una parola non spiega il concetto e non può realmente “definire” un “Pensiero”. Non basterebbe nemmeno la mia “Riflessi di luna” per questo, però è stato piacevole giocare sul titolo, e non solo per ribadire di andare oltre le apparenze, senza lasciarsi trasportare dai giudizi, trascurando e facendo passare di moda un valore, quale il rispetto. Inoltre, spiegando nei dettagli le parole racchiuse nelle mie poesie, minimizzerei quei concetti, sarebbe un po’ come svelare l’assassino già dal secondo capitolo in un romanzo poliziesco, toglierei il mistero, ma soprattutto priverei il lettore della possibilità di vedere oltre questa magia e di poter interpretare in modo autonomo la poesia da cui è stato colpito maggiormente: dietro le mie parole si apre un mondo fatto di gentilezza e armonia, dove i cuori si incontrano senza giudizio e occhi severi, dove guardare il cielo limpido non significa perdersi nelle nuvole e cadere, dove sognare è amare, è esistere, e chiunque ha il diritto di farlo, rispettando il mondo in cui cammina e coloro che lo circondano.»

Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
«Se con “Emozioni Silenziose”, la mia prima raccolta, ho voluto portare il conforto nel cuore dei lettori, parlando di “Orgoglio” e “Inverni” freddi, di “Affetti” e cuori rotti che osservano le “Ombre” come “Deserti” che brillano nella la notte più luminosa e con “Impronte sulla sabbia”, la seconda, ho continuato su questa scia di “aria fresca”, aprendo in silenzio nuove porte, se pur con “Incertezze”, facendo dei ricordi “Esperienze” che permettono di superare quei “Limiti” che eguaglierebbero esseri umani e “Pietre”, con “Riflessi di luna” si chiude un percorso “Libero”, dedito all’osservazione e alla cattura di quel susseguirsi di colori che è la “Vita”. I “Magneti” si respingono e si attraggono, non hanno “Segreti” e non si odiano, percorrono “Strade” assolate o sotto la “Pioggia”, cullate dal “Soffio” del vento, inciampando su “rami complici” e risvegliando l’“Eco” al suono lucido del “Flauto” che, come “Amore celato”, entra in “Contatto” con quello che è “Oggi”. Come si possono trasmettere emozioni così intense e profonde, vere, se prima queste non hanno accarezzato delicatamente la nostra pelle e non si sono fatte strada fino alle nostre “Radici”? Le parole possono diventare lo strumento con cui timidamente si vive iniziando a respirare la “Neve” nel nostro cuore, lasciando che un “Volto” ci abbracci e ci segua in quella che è la nostra strada; così la poesia, che non è l’unica ad aver bisogno di followers, troppi sono i valori quasi sconosciuti o che si stanno perdendo, e la causa non sono la tecnologia e l’innovazione: passiamo dal non esprimersi, probabilmente per paura, al farlo a discapito del prossimo in semplici battiti di ciglia, senza valutare situazioni e conseguenze; questo è certamente molto rischioso per un adulto, ma diventa assai pericoloso quando si tratta di adolescenza, quando idee, concetti e opinioni non sono ancora formati completamente. Le mie parole non hanno titolo per insegnare, non sono state scritte con quell’intento, desidero solo che conoscenza, libertà e rispetto vivano con più armonia. Ricordiamoci sempre che non siamo nessuno per cambiare le cose e che, tutti, siamo qualcuno, quindi perché non iniziare ad “abbellire” il giardino in cui respiriamo?»

Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
«Quando il verbo rimane impresso sulla carta ha un significato e una destinazione, è impensabile lasciare ai posteri solo odio e/o ignoranza. Questa potrebbe essere una frase tremendamente discutibile, ma proprio per questo apre una riflessione importante: poesie, prose, testimonianze o altre forme d’arte non servono separatamente se fatte da una singola persona, non servono unite se non riponiamo la nostra fiducia nel futuro. L’unione armonica degli elementi rende più vivo il paesaggio. Non solo parole servono per mantenere attiva la testimonianza vivida, un po’ dolce un po’ amara, di quella che è la vita nella società oggi: quando ancora la guerra invade le strade e i pregiudizi mobilitano ancora le labbra delle masse, non si può ignorare l’amore e l’esigenza urgente di approfondire vasti scenari non minori, ancora eccessivamente opachi e oggettivamente molto tristi. Non serve fantasia per vedere la realtà, ma serve coraggio per viverla e non possiamo più attendere sia qualcun altro a farlo per noi. Se questi miei versi possono in qualche modo “alleggerire”, nel senso di far capire in modo più leggero possibile, concetti “basici” che troppo spesso vengono denaturalizzati, allora il mio intento sarà parzialmente arrivato al traguardo. Se invece, con mia profonda tristezza, non verranno capiti, spero solo di ottenere ulteriori opportunità per approfondire versi e riflessioni.»

Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Riflessi di luna”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
«Prendendo spunto dalla poesia “Alba”, che malinconica attende il riflesso di un cielo splendente, ho atteso e valutato con pazienza i momenti che mi avrebbero portato ad un singolo genuino sorriso, fuggito dalle catene del cuore e lasciatosi dietro un’impronta indelebile, perché anche le emozioni più impavide possono lasciare “Senza respiro”. Un ricordo è come la fotografia di una “Scheggia”, che attraverso “occhi disarmanti” fa propagare la nera “pioggia che cade leggera” e il profumo ambrato del “Miele” che dona intensità alla ventosa notte.»

Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
«Quando ho iniziato a scrivere frequentavo ancora il liceo e questo ha fatto in modo che molti poeti e scrittori diventassero fondamentali per la mia formazione culturale, ad altri invece ho guardato per quella sentimentale ma, le mie vere fonti di ispirazione, rimangono le emozioni e tutti quei momenti di quotidianità che arricchiscono e fanno parte della vita stessa.»

Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
«Le note e qualsiasi strumento musicale, le voci degli artisti e le parole in qualsiasi loro forma, dipinti, disegni, sculture o raffigurazioni varie, la fotografia e ogni arte esistente mi affascinano, mi attraggono e in qualche modo riescono a colmare e accarezzare il mio cuore.»

Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
«Leggo molto quando mi è possibile, adoro storie fantasy, manga ricchi di avventura e libri gialli, anche se di tristi realtà ce ne sono fin troppe, oggi abbiamo bisogno anche di sogni e speranze in termini di rispetto e armonia reciproci.»

Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
«Un tempo avrei detto cartaceo senza nemmeno pensarci troppo, però, mi rendo conto che la digitalizzazione delle informazioni, se usata bene, sta facendo la differenza, non solo in ambito di istruzione, ma anche di educazione.»

Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
«La scrittura mi ha permesso di vedere e apprezzare emozioni che non conoscevo o che avevo dimenticato. Riuscire ad esprimerle e farle adagiare bene sulla carta è come un miraggio ma, al tempo stesso, ti sa scaldare il cuore, come un tortino al cioccolato in pieno inverno.»

Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Riflessi di luna”, se non lo avesse scritto.
«Il mondo ha bisogno di più parole dolci.»

Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
«Scrivere è come respirare e quello non può fermarsi mai.»

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Il libro è acquistabile, previa ordinazione, presso qualsiasi libreria
Collana I Diamanti - Poesia
pp. 64 €14.00
ISBN 979-12-241-0011-9
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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«La mia opera è il riflesso del mio vivere, la forza con cui strappo dalle profondità il mio vissuto sensoriale». Descri...
27/09/2025

«La mia opera è il riflesso del mio vivere, la forza con cui strappo dalle profondità il mio vissuto sensoriale». Descrive così Katia Laura Bontempi la sua silloge “Blu Rosa”, pubblicata nella collana “Le Perle Audiolibri” dell’Aletti editore.
Un percorso interiore tra passato e presente, ricordi d’infanzia e passioni, gratitudine e malinconia, che l’autrice ha scelto di condividere passo dopo passo, emozione dopo emozione, viaggio dopo viaggio nel proprio “io”.

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https://www.liquidarte.it/il-mondo-blu-rosa-di-katia-laura-bontempi-ogni-poesia-uno-specchio-in-cui-riflettersi.html

Immagini forti e lessico vibrante per concretizzare emozioni e sentimenti.

«Tempi duri per la poesia» scriveva Brecht, riflettendo su quelli che erano toccati a lui. Schiacciato dal terrore del n...
27/09/2025

«Tempi duri per la poesia» scriveva Brecht, riflettendo su quelli che erano toccati a lui. Schiacciato dal terrore del nazismo, nei suoi versi non poteva esserci spazio per l’idillio, perché la sua vocazione artistica lo chiamava all’impegno sociale, al risveglio delle coscienze, all’urgente e prioritaria missione di mettere in guardia dal male, dalle atrocità operate, mente e braccio, dal genere umano. Brecht è solo uno dei tanti esempi di artisti, ognuno legato al proprio tempo e al proprio campo, che nei momenti di oscurità dell’umanità hanno cercato una strada nella vocazione artistica, intesa anche come una missione di responsabilità.
L’arrivo di Morgan ad Augusta, per il festival “Il Federiciano”, è stata una splendida occasione di riflessione e catarsi collettiva, che ha celebrato l’Arte con la A maiuscola, ricordando anche a cosa servono, o dovrebbero servire, i festival, soprattutto quando godono di un’ampia partecipazione popolare. Il cantautore ha scritto una pagina importante del festival “Il Federiciano” e anche degli eventi di Augusta, concedendosi con grande generosità al pubblico, ma mantenendo viva la visione di cosa lasciare con la sua partecipazione.

Già nel pomeriggio, lungo “Largo dei Poeti”, ribattezzato così per omaggiare i festivalieri del “Federiciano” che giungono numerosissimi in città da ogni parte d’Italia e anche dall’estero, Morgan aveva palesato la propria emozione per il Premio consegnatogli. La canzone “Altrove”, con parole così liriche da avvicinarsi alla poesia, è stata pubblicata su una stele di ceramica maiolicata affissa lungo il percorso poetico, nato con il festival, dove sono presenti le preziose maioliche anche di altri artisti noti, omaggiati nelle edizioni precedenti, tra cui Salvatore Quasimodo, Franco Battiato e Juri Camisasca.
Dopo aver tolto, insieme al sindaco Giuseppe Di Mare, il velo che copriva la stele, mentre l’assessore alla Cultura Giuseppe Carrabino illustrava le caratteristiche tecniche della maiolica che riporta oltre alle parole anche alcuni disegni di vita federiciana, per omaggiare Federico II (primo ideatore di una scuola poetica in Italia, nonché fondatore di Augusta), Morgan ha spostato l’attenzione da sé al mondo, per lanciare l’appello accorato contro il conflitto in corso a Gaza, trasformando il ringraziamento per l’omaggio ricevuto in un momento di riflessione civile e politica.
«”Ho deciso di perdermi nel mondo” è una frase della mia canzone premiata… E adesso mi sento perso nel mondo, in mezzo a voi – ha detto Morgan – in questo mondo che proprio ora sta vivendo una condizione molto drammatica, che mi scuote dentro: il pensiero dei bambini di Palestina mi perseguita, non riesco a non pensarci, perché penso alle mie figlie». E davanti alla platea che, rapita, restava in ascolto, ha continuato il vibrante discorso: «Sono rimasto sconvolto dalle immagini di un uomo che teneva in braccio due figlie di quattro anni, e non riesco a togliermi dalla mente le loro testoline cadute all’indietro perché erano morte. È stato troppo […] E lì io veramente non ho più resistito, perché non è una cosa concepibile questa». Morgan ha quindi rivolto un appello diretto alla presidente del Consiglio dei ministri, allo stesso Papa, per poi chiudere il suo intervento, dedicando la stele ricevuta alla creatività dei più piccoli: «Io la dedico a tutti voi, sperando che i vostri bambini diventino tutti dei poeti, perché i bambini sono già dei poeti […] Un giorno mia figlia disse “papà è buio, la luce piange”: questa cosa avrebbe potuto dirla solo Ungaretti, eppure lei aveva cinque anni».

L’appuntamento ha avuto il suo apice lirico ed emozionante in serata, con il concerto “Piano Voce” di Morgan, in una Piazza Castello gremita di poeti, di gente di Augusta e di persone dei territori limitrofi che si sono presentate per partecipare all’atteso evento. Morgan, ispirato dall’accoglienza ricevuta, dal contesto poetico, dalla responsabilità a cui un artista è chiamato, ha dato vita ad una performance da pelle d’oca, attraverso un viaggio artistico incentrato sul tema della Pietà, riportando alla luce la necessità di provare empatia, di essere umani, attraverso uno spettacolo di commistione delle arti, tra recitazione, brevi monologhi, canzoni al pianoforte, dai suoi successi più lontani ai più vicini, a quelli dei grandi cantautori che hanno lasciato un solco profondo nella musica italiana, come Battiato con “Povera Patria” e Umberto Bindi, di cui ha ricordato il coraggio. A beneficio di una società più accogliente, Bindi ha dichiarato la sua omosessualità e ha pagato cara la sua confessione, essendo poi stato emarginato dall’ambiente musicale. Agli artisti bisogna voler bene in vita, e non omaggiarli soltanto dopo. Altra perla dello spettacolo, l’aver interpretato, in apertura, una poesia di Gianni Rodari e un estratto di un canto della Divina Commedia con il pubblico che seguiva, dal cellulare, i versi recitati e di tanto in tanto interveniva come supporto.
Poesia, Teatro, Musica, Pianoforte, in un pregevole intreccio in cui è stata celebrata l’Arte in tutte le sue sfaccettature; quell’arte che pungola, ricordando l’importanza di diventare persone migliori.

Grande soddisfazione è stata espressa dall’ideatore del Premio, Giuseppe Aletti, per la riuscita dell’intero festival e per questo incontro in particolare, commentando un estratto del video del concerto. «Morgan ospite di questa edizione, che si è svolta per la terza volta nella città Federiciana di Augusta, sembra esibirsi in un club, in una sala prove, in un teatro, in cui può creare liberamente senza vincoli di scalette da rispettare. Invece era in una gremita Piazza Castello, davanti a migliaia di persone in religioso ascolto… Solo al Federiciano possono accadere queste epifanie. Per quanto mi fosse possibile, ho provato a isolarmi e a godermi il momento».

Come Aletti, anche il pubblico si è lasciato trasportare dallo show, da questo spettacolo che si inserisce tra il simposio letterario ed il concerto. Due ore intense in cui Morgan ha regalato uno spettacolo ipnotico, che si è concluso proprio con l’esecuzione della canzone “Altrove”, le cui parole rilucono per le strade di Augusta, dalla stele realizzata dal ceramista Orazio Costanzo ed affissa sulle mura del centro storico. A Marco Castoldi, artista carismatico, il più poetico dei cantautori contemporanei, il pubblico ha risposto tributandogli un caloroso abbraccio, con fragorosi applausi, per l’esperienza emozionale vissuta.



«Tempi duri per la poesia» scriveva Brecht, riflettendo su quelli che erano toccati a lui. Schiacciato dal terrore del nazismo, nei suoi versi non poteva

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