10/06/2025
ANGELO DOZIO,
DIALOGHI CON L'INFINITO.
C'è in Brianza una vena artistica e creativa che ha faticato ad esaltarsi, spesso soffocata dall'innata vocazione al lavoro, alla priorità di 'fanàiman' (fare andare le mani) per 'purtà a cà ì danè' (portare a casa i soldi), in quel vortice di 'lavurà, lavurà, lavurà' (lavorare), tipico della gente di questo territorio, che, dalla rivoluzione industriale in poi, è salito ai vertici del sistema produttivo ed economico, non solo nazionale.
Eppure se scrutiamo bene il panorama produttivo e scandagliamo attentamente le tante botteghe artigiane troviamo espressioni artistiche di assoluta eccellenza. Non solo. Frutto di arte e ingegno sono centinaia di produzioni locali che si sono affermate nel mondo, soprattutto per i tratti artistici unici che le identificano, oltre il tempo.
Basta ripercorrere la storia del settore legno-arredo per verificare quanto sia forte e indissolubile il legame con l'arte, così come con l'architettura. Disegni, forme, colori, trame, linee, visioni. Un caleidoscopio che va ben oltre la necessità di 'fanàiman'. Perché qui le mani si muovono collegate a pensanti genialità, capaci di alimentare sogni, idee, visioni e progetti che trovano nella bellezza il comune denominatore.
Non esageriamo nel dire che la matrice prima del successo della Brianza produttiva, al di là del carattere dei brianzoli votati a rimboccarsi le maniche, sta certamente in una evidentissima vena creativa artistica. Nella capacità di vedere oltre.
In tale contesto, agevolato anche da una natura benevola, oggi si direbbe sostenibile, hanno trovato spazio numerosi artisti, magari non tutti profeti in patria, che hanno visto germogliare i primi fiori del loro lavoro in questo terreno ricco di humus culturale, di esperienze e consolidati valori.
Angelo Dozio, artista meratese apprezzato anche oltre confine, è una espressione lucida e vivace di questa rappresentazione. Un attore protagonista, con un valore artistico ben consolidato e considerato. Capace di andare ben oltre i limiti della sua terra d'origine, così come centinaia di prodotti unici Made in Brianza, che hanno trovato ampio spazio in musei ed esposizioni in giro per il mondo. Numerose affermazioni che danno riconoscimento e prestigio alla sua opera, lasciando tracce indelebili in un percorso lungo nel quale tratti, geometrie e astrattismo si abbinano al colore per fondersi così meravigliosamente nelle linee di architettura e di arredo che distinguono da sempre l'apprezzatissima produzione briantea.
Essenziale, ma nel contempo pieno di significati introspettivi, il lavoro di Dozio, proprio come quello dei nostri migliori imprenditori, è fatto di voli pindarici, sperimentazioni, ma anche di sapienza tecnica, coerenza, precisione e solidità per dare un senso, mai banale, alla ricerca artistica dove la lettura del quotidiano, via via proiettato in una sempre più invadente digitalizzazione, punta a recuperare comunque l'essenza dell'uomo, capace di perdersi, tra mille ansie, in labirinti mentali, per poi riuscire sempre a ritrovare la strada di un'armonica, colorata, semplicità. E l'arte del Maestro Dozio è soprattutto un positivo, vivace, viatico.
Carletto Gaeta
▶️ La mostra verrà inaugurata giovedì 12 giugno alle ore 18 e rimarrà aperta fino al 22 giugno, dal giovedì alla domenica, dalle 16 alle 20.