04/12/2025
Di recente Ipsos, leader internazionale nelle ricerche di mercato, ha condotto per conto di Deezer uno studio molto interessante su 9.000 partecipanti provenienti da otto Paesi diversi.
L’obiettivo era analizzare la percezione e il riconoscimento della musica creata con l’intelligenza artificiale, un tema particolarmente rilevante per la piattaforma di streaming francese, che negli ultimi tempi si trova a confrontarsi con la crescente presenza di tracce generate dall’ .
Il campione, composto da persone tra i 18 e i 65 anni provenienti da Stati Uniti, Canada, Brasile, Regno Unito, Francia, Paesi Bassi, Germania e Giappone, includeva circa 6.700 utenti di servizi di streaming musicale.
Per lo studio è stato realizzato un blind test: agli intervistati sono stati fatti ascoltare tre brani, chiedendo loro di identificare quali fossero stati creati con il supporto dell’IA. Due delle tre tracce erano effettivamente prodotte tramite IA, ma il 97% dei partecipanti non è riuscito a superare il test.
Inoltre, circa il 71% si è dichiarato scioccato dal risultato, mentre la maggioranza ha affermato che distinguere i suoni fosse praticamente impossibile.
La ricerca ha dunque evidenziato come il 97% delle persone coinvolte non sia in grado di distinguere musica reale da musica generata dall’intelligenza artificiale.
Tra le altre evidenze emerse, una parte significativa degli utenti ritiene che l’IA rappresenti una minaccia per la sopravvivenza di artisti e autori, esprimendo anche una forte contrarietà all’addestramento di determinati modelli.