03/09/2025
Con la curiosità tipica dell'ignoranza, quella che spesso mi contraddistingue e che di conseguenza mi spinge a cercare, informarmi, illudermi ecc, ho fatto un viaggio nel web, usufruendo anche della tanto famosa intelligenza artificiale. Cosa cercavo in questo viaggio? Una cosa semplice quanto banale, effettivamente: quanti uomini hanno subìto in Italia attacchi da parte degli orsi negli ultimi anni? Be', il numero è sostanzialmente introvabile, in quanto insignificante. Sotto la decina, addirittura, nell'arco di tanti anni. Lo stesso numero che tocca al cinghiale, oltretutto. Ciò che mi ha colpito è un'altra cifra: 70.000. Sapete cosa sono? Sono le persone attaccate da un CANE solo nel 2024. Animali che vivono in mezzo a noi, vengono accuditi e nutriti da noi. Animali di cui non temiamo nulla, immuni a qualunque ordinanza. Ovviamente questo NON è un post contro i cani, cosa che molti di voi purtroppo diranno. È più che altro una riflessione ad alta voce (o ad alta scrittura, fate voi) a seguito di polemiche, allarmi, ordinanze, reclami... E anche un monito per ricordare ancora una volta come non sia tanto il problema (o presunto tale) a tenere banco, quanto piuttosto il luogo in cui tale "problema" fa capolino. Tanto che alcuni borghi che da mesi, se non anni, sono abituati a convivere con certi animali (tanto da "donargli" da mesi galline e conigli), non sono stati mai presi realmente in considerazione rispetto ai (capo)luoghi con più ampio spettro demografico. Cosa si evince? Che probabilmente il vero allarme non lo fa la causa di tale allarme ma il numero di persone che lo grida. "AL LUPO, AL LUPO"... Ops, pardon: "all'orso, all'orso!"