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Il piano di attuazione del PNRR è fermo al palo e stiamo seriamente rischiando di perdere i fondi che Giuseppe Conte ha ...
24/11/2023

Il piano di attuazione del PNRR è fermo al palo e stiamo seriamente rischiando di perdere i fondi che Giuseppe Conte ha faticosamente ottenuto per l'Italia a causa della pandemia. A dirlo non sono io, un blogger sinistrorso o il solito giornale contro la Meloni. No, lo dice la Corte dei Conti nella relazione semestrale sullo stato di attuazione del PNRR.

Su 27 interventi monitorati, dal valore complessivo di 31,11 miliardi, sono stati spesi solo 2,47miliardi. Cioè meno dell’8%. Cioè il 92% di questi fondi non sono stati spesi. La quasi totalità è ferma al palo.

È pur vero, come precisa la Corte, "che il Piano funziona per obiettivi e non per spesa, ma appare difficile raggiungere gli obiettivi senza utilizzare le risorse". Infatti anche guardando il raggiungimento degli obiettivi il quadro non migliora di molto.

Dei 69 obiettivi previsti per la seconda metà del 2023 e collegati alla quinta rata, ne risultano raggiunti soltanto dieci. Cioè 59 obiettivi non sono stati ancora raggiunti. E senza obiettivi niente quinta rata e niente soldi del PNRR.

Insomma questi cialtroni al governo buoni solo a far propaganda e far fermare treni a richiesta come fossero taxi stanno mettendo seriamente a rischio il più importante investimento che l'Italia abbia visto dal dopo guerra ad oggi.

Insomma questi incapaci sedicenti patrioti rischiano seriamente di entrare nella storia, ma come gli autori del più grande fallimento della nostra nazione. Incapaci veri!!!

Mario Imbimbo

19 LUGLIO 1992: LO STATO ESPLODE DALL’INTERNOUna domenica di luglio, calda ed assolata, fa da cornice all’attentato che ...
19/07/2023

19 LUGLIO 1992: LO STATO ESPLODE DALL’INTERNO

Una domenica di luglio, calda ed assolata, fa da cornice all’attentato che vede soccombere il giudice Paolo Borsellino ed i ragazzi della sua scorta.

É Domenica, ho 12 anni e la zia ci coinvolge tutti per una gitarella fuori porta, ed anche io, che di solito a Palermo vado malvolentieri (perché mi manca la mamma, con la quale vivo a Bari) accetto contento. Andiamo a Bosco Ficuzza, nei pressi di Corleone (all’epoca non la conoscevo) per prendere un po' di fresco, e mangiare due panini lì nell’erba, a godere del fresco in pineta, e per vedere da vicino che faccia hanno i cinghiali e nel primo pomeriggio, (i nonni sono già anziani), decidiamo di ritornare a casa: guardo l’orologio, sono le 17:00 appena scoccate.

Appena arrivati a casa accendiamo il televisore, quasi un presentimento, e scopriamo attraverso l’edizione straordinaria del TG1, che c’è stato un attentato ai danni del giudice Borsellino, proprio li in città, ad un paio di chilometri in linea d’aria da casa dei miei: un botto ha scosso la mia estate.

Sarà solo qualche anno dopo, tramite gli studi e la ricerca, che comprenderò davvero l’accaduto: il giudice istruttore di Palermo, un uomo profondamente impegnato nella lotta contro la mafia, e con lui cinque agenti della scorta (non un privilegio, come spesso l’hanno inteso alcuni simpaticoni nel recente passato, ma una specie di gabbia portatile che lo Stato ti regala quando diventi scomodo e sospetta che qualcuno, per dirla alla palermitana “vuole farti la festa”) vengono fatti letteralmente a pezzi. Viene utilizzato il più vigliacco dei mezzi, il tritolo, con un radiocomando azionato a distanza, il che vuol dire, che qualcuno ti sta osservando per trovare il momento giusto per farti fuori, non sia mai dovessi sbagliare: così come era successo nel maggio dello stesso anno, viene fatto fuori Giovanni Falcone, alto magistrato ed intimo amico di Borsellino, mentre rientra dall’aeroporto di Punta Raisi.

Anni dopo, Giorgio Faletti porta il suo personalissimo necrologio a Sanremo, dove si classifica inaspettatamente secondo e come un pugno alla bocca dello stomaco, sovvertendo per una sera l’ordine naturale delle cose, che al Festival vincono sempre le canzoni d’amore, canterà così:

“Gettati in aria come uno straccio
Caduti a terra come persone
Che han fatto a pezzi con l'esplosivo
Che se non serve per cose buone
Può diventare così cattivo che dopo
Quasi non resta niente”

Oggi quel ragazzino ha ormai quarant’anni, tanti studi e letture alle spalle e si é reso conto che la mafia quel pomeriggio ha dato il peggio di sè stessa, alleandosi con chi i buoni avrebbe dovuto proteggerli, anziché mandarli al massacro, in balia di sè stessi. Quello stesso Stato che, su espressa richiesta della famiglia del giudice, non venne invitato ai funerali: perché la famiglia lo sapeva, Paolo lo aveva capito, che qualcuno tramava contro di lui, come un cancro che ti divora dall’interno, che stava aspettando il momento giusto per infliggere il colpo del KO e dire alle Istituzioni che “qui comando io”. Se guardo il mio Paese oggi, leggo di politicanti che sfregiano orribilmente la memoria di quegli uomini, appropriandosi delle loro parole ma non del loro significato, di attacchi senza senso alle istituzioni tacciate di ogni nefandezza, mi interrogo e penso: ma il coraggio di Paolo, Giovanni, e di quei ragazzi che hanno provato a difendere la liberà di tutti noi, è stato vano?

“La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.” - Paolo Borsellino

Massimiliano Alongi

Era il 7 giugno 1984, a Padova. Lui non lo sapeva ancora, ma quello sarebbe stato il suo ultimo comizio. E volle termina...
11/06/2023

Era il 7 giugno 1984, a Padova. Lui non lo sapeva ancora, ma quello sarebbe stato il suo ultimo comizio. E volle terminarlo. Fino alla fine. Nonostante in tanti gli chiedessero di smettere poichè era visibilmente provato.

E chi non lo sarebbe stato. Difatti aveva appena avuto un ictus, che di lì a 4 giorni, l'11 giugno di ormai 39 anni fa ce lo avrebbe portato via. Per sempre. È stato il più grande segretario di una partito della sinistra di sempre. Il più amato. Il più lungimirante. Il più rimpianto. Oggi 39 anni fa moriva Enrico Berlinguer.

Un uomo, un politico, di uno spessore che oggi il migliore dei politicanti attuali non si sogna neanche lontanamente. Eppure in questi tempi bui quanto avremmo bisogno di figure così. Se solo potessi, indicaci con un gesto la strada. Anche se i tuoi gesti temo, oggi, resterebbero inascoltati. Un caro abbraccio Enrico!!!

Mario Imbimbo

Nella foto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri sta semplicemente trascrivendo un atto di nascita già registrato all’est...
09/06/2023

Nella foto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri sta semplicemente trascrivendo un atto di nascita già registrato all’estero. Ma è una immagine destinata a restare nella storia. I bimbi sino figli di due mamme.

"Con questo atto garantiamo ai bimbi il riconoscimento della cittadinanza italiana, con i relativi diritti, e alle madri pieni doveri nei loro confronti" ha dichiarato il Sindaco stesso all'atto della trascrizione.

"Si tratta di due certificati già formati all’estero e, con questa trascrizione, riconosciamo quello che è già sancito nei loro Paesi di nascita, ovvero che questi bambini hanno due mamme, e non solo una".

Caro Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nonostante tu voglia portare indietro le lancette della storia, il mondo progredisce. E in un mondo che progredisce e riconosce nuovi e sacrosanti diritti opporsi è come voler fermare il vento con le mani. Fatevene una ragione!!!

Mario Imbimbo

E dopo quelli della Corte dei conti arrivano gli avvertimenti, meglio dire forse le sportellate in faccia, dell'ANAC a S...
09/06/2023

E dopo quelli della Corte dei conti arrivano gli avvertimenti, meglio dire forse le sportellate in faccia, dell'ANAC a Salvini. Secondo il Presidente dell'Agenzia Nazionale Anticorruzione, Giuseppe Busia, infatti il ponte sullo stretto sarebbe "un favore ai privati".

E ancora sul Pnrr sarebbe "un errore levare i controlli" e sarebbe inoltre, "sbagliato" come previsto dal nuovo codice degli appalti "eliminare le gare" ed eliminare "l' abuso d'ufficio" che invece a suo giudizio "va lasciato".

Insomma, una bocciatura su tutta la linea della linea di deregolamentazione selvaggia del centro-destra. Ma a dirlo stavolta non è la magistratura contabile che valuta il pericolo che soldi e progetti possano saltare.

No. Stavolta è l'Agenzia anticorruzione, cioè l'ente dello stato che vigila su come evitare che i soldi pubblici finiscano sostanzialmente nelle mani della criminalità organizzata e di colletti bianchi compiacenti.

Di questo stiamo parlando. Di evitare che soldi pubblici alimentino le mafie. Eppure, stranamente, questa destra sembra non curarsi di tutti questi avvenimenti. Ma tu guarda un pò. Che strano vero? Chissà come mai?

Mario Imbimbo

Continua a realizzare ottimi ascolti Report. La trasmissione di Sigfrido Ranucci anche ieri ha registrato un grande succ...
30/05/2023

Continua a realizzare ottimi ascolti Report. La trasmissione di Sigfrido Ranucci anche ieri ha registrato un grande successo di pubblico come lui stesso ci ricorda sulla sue pagine social

"Report realizza un bel 8,2 % con circa 1,6 mln di telespettatori. Nel corso della puntata è stato più volte superato il 9% e sfiorati i 2 mln di spettatori. Report si conferma ancora una volta secondo programma Rai e terzo dell'intero prime time."

Ormai ci resta ben poco da guardare in Rai quindi continuiamo a sostenere l'ottimo lavoro di Ranucci sperando che il vero giornalismo d'inchiesta non muoia mai lasciando spazio solo a giornalismo che definire di regime sarebbe eufemistico. Forza Sigfrido!!!

In ben 6 mesi di governo è stato speso meno dell'1% dei fondi del PNRR. A farlo notare a questa destra sgangherata è sta...
28/05/2023

In ben 6 mesi di governo è stato speso meno dell'1% dei fondi del PNRR. A farlo notare a questa destra sgangherata è stato senza mezzi termini il Premio Nobel per l’Economia Joseph Stiglitz ieri al festival dell’economia di Trento, uno degli economisti più importanti a livello internazionale.

"Penso che uno dei problemi è che l'attuale governo sembra avere mostrato un alto livello di incompetenza nel dimostrare di essere in grado di gestire i fondi del PNRR che l'Europa ha fornito.

Le spese del piano nazionale di ripresa e resilienza sono molto importanti per lo stimolo fiscale, che sarà importante per controbilanciare gli effetti dell’inasprimento della politica monetaria e continuare con questa incompetenza amministrativa, e lasciamo perdere qualunque altra cosa sul governo, renderà la recessione più probabile."

Un premio Nobel li chiama incompetenti e non battono ciglio. E addirittura il ministro Fitto, verso la Corte dei Conti che fa notare le stesse cose, invece di fare autocritica pensa a come limitarne i poteri. Arroganti e incompetenti. Senza parole!!!

Mario Imbimbo

E siamo a due. Dopo Fazio anche Lucia Annunziata si dimette con queste parole lapidarie che fanno trasparire come le dim...
25/05/2023

E siamo a due. Dopo Fazio anche Lucia Annunziata si dimette con queste parole lapidarie che fanno trasparire come le dimissioni siano un atto dovuto verso un governo che di fatto le avrebbe impedito di andare avanti.

"Arrivo a questa scelta perché non condivido nulla dell'operato dell'attuale governo, né sui contenuti, né sui metodi. In particolare non condivido le modalità dell'intervento sulla Rai.
Riconoscere questa distanza è da parte mia un atto di serietà nei confronti dell'azienda che vi apprestate a governare".

Certo lo spoil system è sempre esistito ed è stato perpetrato da tutti i governi. Ma qui siamo di fronte ad un salto di qualità nell'occupazionrle del servizio pubblico e nella riduzione dei media a organo di propaganda di regime che ha davvero pochi e tristissimi precedenti!!!

Mario Imbimbo

Non so quanti di voi abbiano visto il video delle orrende violenze della Polizia Locale ai danni di una donna trans, ier...
25/05/2023

Non so quanti di voi abbiano visto il video delle orrende violenze della Polizia Locale ai danni di una donna trans, ieri a Milano. Sono immagini di una violenza inaudita.

A quanto si vede la donna, completamente inerme, indifesa e inoffensiva, è stata più volte colpita al corpo e al volto con manganellate di una violenza inaudita e gratuita.

Le prime versioni dei sindacati, a difesa di una così violenta e sproporzionata azione della Polizia Locale, sono subito, prima di ogni verifica, state usate da esponenti della destra per far passare l'idea che non ci fosse niente di sbagliato in quelle violenze.

Hanno straparlato di molestie, pedofilia, e di una quantità enorme di cose che, alla verifica dei fatti, semplicemente non esistevano, come per fortuna ha denunciato ieri Federica Sciarelli a Chi l'ha visto, citando fonti della procura.

Contro questa destra becera pronta subito a giustificare violenza e manganelli, per fortuna smentita dalla stessa procura che non hanno avuto nemmeno la dignità di attendere, è ora di dire basta. Basta. I conti con voi li abbiamo già fatti nella storia. E li abbiamo chiusi il 25 aprile!!!

Mario Imbimbo

Avrebbe compiuto oggi gli anni l'ultimo grande segretario di un partito della sinistra. Ricordarlo in questi tempi bui è...
25/05/2023

Avrebbe compiuto oggi gli anni l'ultimo grande segretario di un partito della sinistra. Ricordarlo in questi tempi bui è un dovere!!!

Mario Imbimbo

Continua a mietere share e successo la trasmissione di Sigfrido Ranucci come lui stesso ci ricorda sulla sua pagina Face...
24/05/2023

Continua a mietere share e successo la trasmissione di Sigfrido Ranucci come lui stesso ci ricorda sulla sua pagina Facebook. Non smettiamo mai di seguirlo poichè il successo della trasmissione è la principale garanzia contro chi vorrebbe mettere i bastoni fra le ruote a questo straordonario esempio di servizio pubblico.

"Ottimo risultato di Report che ha realizzato circa il 9% con oltre 1,7 milioni di spettatori di media. Nel corso della puntata ha toccato punte di circa il 10 % di share e poco meno di 2 milioni di spettatori. Report si conferma per l'ennesima volta secondo programma Rai e terzo dell'intero Prime Time.

Grazie per la passione con cui ci avete seguito e grazie al grande lavoro di Paolo Mondani e Emanuele Bellano e di chi ha collaborato con loro. Una puntata che dedichiamo a tutte le vittime di mafia e ai loro parenti." Immaginiamo le reazioni degli interessati dopo la nomina come Presidente della commissione antimafia dell'onorevole Chiara Cosimo. Destra senza vergogna!!!

Mario Imbimbo

E si vede che dopo il primo maggio ci tenevano a commemorare anche la strage di Capaci i pagliacci della destra. Per com...
23/05/2023

E si vede che dopo il primo maggio ci tenevano a commemorare anche la strage di Capaci i pagliacci della destra. Per commemorare la morte di Giovanni Falcone infatti la destra non ha trovato di meglio che eleggere Presidente della Commissione Antimafia l'on. Chiara Colosimo.

Ma per chi non lo sapesse Chiara Colosimo è amica dell'ex terrorista nero Luigi Ciavardini, condannato a 30 anni per la strage di Bologna oltre che per aver ammazzato il poliziotto Francesco Evangelista e il magistrato Mario Amato.

E tutto questo nonostante le proteste delle associazioni Antimafia e dei familiari delle vittime di mafia che da giorni erano sul piede di guerra. Ormai dopo una nomina del genere, in un giorno così altamente rappresentativo, lo schifo di questa becera destra dovrebbe essere chiaro a tutti. Siete senza vergogna!!!

Mario Imbimbo

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