25/11/2025
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Tristano Calco (ante 1455 - ante ottobre 1516), allievo di Giorgio Merula, svolse gran parte della sua carriera a Milano, presso la Cancelleria sforzesca e a Pavia, dove si occupò della biblioteca del castello ducale. La sua dedizione agli studi filologici lo fece entrare in contatto con Angelo Poliziano, con cui intrattenne uno scambio epistolare. Universalmente noto come storico, compose una monumentale Historia Patria e numerose altre opere, tra cui tre fortunate cronache nuziali (Nuptiae Mediolanensium ducum, Nuptiae Mediolanensium et Estensium principum e Nuptiae Augustae), funzionali alla celebrazione del potere ducale attraverso la descrizione di banchetti, fastosi apparati e complesse scenografie, e testimonianze di particolare interesse per la ricostruzione degli eventi nuziali sforzeschi. Il matrimonio tra l’imperatore Massimiliano I d’Asburgo e la giovane Bianca Maria Sforza, nipote di Ludovico il Moro (celebrato per procura nel novembre 1493 e seguito dalle nozze vere e proprie nel marzo 1494), manifesta espressione della magnificentia e del lusso della corte ducale, fu esaltato in diverse e molteplici forme, artistiche, poetiche e letterarie. Nelle Nuptiae Augustae Tristano Calco racconta ogni particolare delle nozze, descrivendo le celebrazioni milanesi in Duomo, gli apparati allestiti per l’occasione, il successivo viaggio della sposa fino a Innsbruck e i festeggiamenti che seguirono. Questa puntuale e minuziosa cronaca, a mezzo tra letteratura encomiastica e descrizione di viaggio, rappresenta una testimonianza di particolare interesse per ricostruire nitidamente uno tra i più vivaci eventi della storia del ducato sforzesco e delle corti italiane del Rinascimento.
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