
23/08/2025
A volte ci incontriamo e pensiamo sia destino, pensiamo che quel legame improvviso, così intenso, sia “chimica”.
Eppure, dietro quell’attrazione, spesso si nasconde qualcosa di più profondo: due ferite che si riconoscono.
Non è magia, è memoria. Le nostre cicatrici sanno parlarsi prima ancora delle parole.
Così ci scegliamo non perché siamo “perfetti insieme”, ma perché ci assomigliamo nei vuoti, nei silenzi, nei nodi irrisolti.
Ci scegliamo perché quel dolore familiare ci fa sentire a casa, anche se non è una casa sicura.
Il legame traumatico ha questa illusione romantica: ci sembra amore, ma in realtà è il bisogno di guarire attraverso l’altro, senza sapere che la vera guarigione nasce solo da noi stessi.
Eppure, se impariamo a guardare con occhi nuovi, quell’incontro può diventare l’inizio di un viaggio diverso: non per completarsi, ma per imparare a non sanguinare più dalle stesse ferite.
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