Napoli MONiTOR

Napoli MONiTOR Napoli Monitor è un giornale on line di cronache, inchieste, reportage e disegni. Dal 2015, Monitor ha cominciato a pubblicare alcuni libri.

Dal 2006, per nove anni, Napoli Monitor è stato un giornale cartaceo, prima mensile e poi bimestrale, che ha raccontato attraverso cronache, inchieste, reportage e disegni, la città di Napoli principalmente, ma anche altre storie provenienti dall'Italia e dal Mondo. Dopo sessanta numeri la redazione ha interrotto la pubblicazione del cartaceo per dedicarsi esclusivamente alla costruzione di un por

tale on-line con aggiornamenti quotidiani. Non una vera e propria casa editrice, ma un numero di uscite programmate, con cadenza periodica e continuativa. Il senso del percorso non cambia: narrare la realtà, rafforzando i nostri punti di vista attraverso uno stile non banale, tra letteratura, giornalismo e ricerca sociale, abbinando l’originalità e la cura. Ulteriori info su: http://napolimonitor.it/napoli-monitor-sito-internet-libri-e-altre-novita/

L’indignazione e la rabbia per quello che sta avvenendo al popolo palestinese richiedono il blocco delle esportazioni mi...
07/10/2025

L’indignazione e la rabbia per quello che sta avvenendo al popolo palestinese richiedono il blocco delle esportazioni militari verso Israele, la rottura dei rapporti diplomatici, un boicottaggio efficace. Ma il genocidio a Gaza è collegato con il nostro quotidiano impoverimento, con il controllo capillare a cui è soggetta qualsiasi voce di dissenso, con le politiche di gestione dei fenomeni migratori e di militarizzazione e privatizzazione delle città, con l’uso militare della ricerca universitaria, con la manipolazione dell’opinione pubblica e la corruzione sistematica. Il boicottaggio dell’economia israeliana intacca lo stesso ciclo di produzione e consumo su cui si basano le nostre vite, di conseguenza lo stesso capitalismo.
I blocchi potrebbero essere anche blocchi della nostra normalità, dei nostri schemi concettuali. A volte chi milita da tempo per cambiare il mondo finisce per mirare più a mantenere inalterati i propri metodi e il piccolo potere che si è conquistato. Chi è arrivato ora, invece, per quanto si possa meritare i “dov’eravate quando noi…?”, potrebbe essere portatore di strategie e idee nuove. Ma allora, chi mobilita chi? Chi guida le mobilitazioni? Un movimento così grande per la Palestina, per cominciare dovrebbe essere guidato dai palestinesi, più che dalle “strutture” di movimento, per evitare di riprodurre logiche coloniali anche tra di noi. E le nuove ondate di manifestanti non devono essere indotte ad adottare i “nostri” metodi di lotta; siamo noi a doverci adattare a loro, se non vogliamo disperdere questa energia.

un articolo della redazione
disegno di Federica Pagano

Un giornalista palestinese pochi giorni fa ha definito la settimana appena trascorsa “un’intifada italiana”. Eppure è difficile immaginare che queste masse di persone torneranno a radunarsi a breve. Chi ha protestato contro il genocidio condotto da Israele sin da ottobre del 2023, o [...]

Ufficialmente si tratta di 197 milioni di euro, da cui vanno scontati 22 milioni di contributo-sconto da parte dell’ammi...
06/10/2025

Ufficialmente si tratta di 197 milioni di euro, da cui vanno scontati 22 milioni di contributo-sconto da parte dell’amministrazione. Ma in più dedurranno 80 milioni dagli oneri, e i pagamenti restanti avverranno in quattro rate senza interessi nei prossimi dieci-dodici anni, il che significa che il Comune alla fine avrà incassato, se gli va bene, la stessa somma che avrebbe ottenuto continuando ad affittare lo stadio allo stesso canone di oggi. Praticamente la città non ne ricava nessun beneficio economico, mentre i profitti che i fondi potranno estrarre dalla rendita del nuovo complesso di edifici di lusso sono immensi.
La cosa più inquietante è la sequenza di azioni che Sala e la giunta hanno portato avanti per “vincere” la battaglia contro le proteste dei cittadini: hanno condotto trattative private e opache, bocciato i referendum consultivi, manipolato il dibattito, inventato il bluff della “fuga” delle squadre a Rozzano e San Donato, aggirato il vincolo posto dalla soprintendenza sul Meazza, mentito sulle valutazioni della Uefa, concordato uno scudo penale a protezione della controparte.

un articolo di Lucia Tozzi
disegno di -rc

San Siro, non è finita. Lo dicono tutti quelli che hanno combattuto fino alla notte del 29 settembre contro la delibera comunale che ha deciso la vendita dello stadio Meazza e di 280 mila metri quadrati dell’area circostante ai fondi Redbird e Oaktree, controllori rispettivamente del [...]

Il mese a Roma si apre con una stretta di mano storica, quella del 3 settembre tra il nuovo papa Leone XIV e il presiden...
01/10/2025

Il mese a Roma si apre con una stretta di mano storica, quella del 3 settembre tra il nuovo papa Leone XIV e il presidente dello stato genocida di Israele, Isaac Herzog: la stessa mano che qualche mese fa firmava le bombe destinate a Gaza. Questo Leone è il capo dello stesso stato Vaticano che strinse patti con Mussolini, Hi**er, Franco, Salazar, Videla e Pinochet. Il giorno dopo, a un passo da San Pietro, una manifestazione salpa simbolicamente in un battello sul Tevere davanti a Castel Sant’Angelo, in solidarietà alla Global Sumud Flotilla appena partita per Gaza.

un articolo di Stefano Portelli
disegno di Peppe Cerillo

Il mese a Roma si apre con una stretta di mano storica, quella del 3 settembre tra il nuovo papa Leone XIV e il presidente dello stato genocida di Israele, Isaac Herzog: la stessa mano che qualche mese fa firmava le bombe destinate a Gaza. Questo Leone è il capo dello stesso…

una storia a puntate di Diego Miedo
30/09/2025

una storia a puntate di Diego Miedo

Una storia a puntate di diego miedo

La nave cargo Zim New Zeland è stata in realtà recentemente e ripetutamente implicata nel traffico illegale di materiale...
29/09/2025

La nave cargo Zim New Zeland è stata in realtà recentemente e ripetutamente implicata nel traffico illegale di materiale bellico verso Israele. Il 30 giugno 2025, dal porto di Ravenna, vi è partito un carico di munizioni diretto ad Haifa (Israele), provvisto del simbolo “esplosivi” classe 1.4S. La Capitaneria di porto locale che ne aveva confermato la presenza, e l’Ufficio delle dogane, hanno risposto alla richiesta di accesso agli atti della giornalista Linda Maggiori confermando che il carico militare è partito per Israele senza autorizzazione Uama (Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento presso il Maeci), e che aveva origine dalla Repubblica Ceca.

un articolo di Bds Salerno
disegno di Escif

La sera di sabato 27 settembre i lavoratori del Calp-Usb, Comitato Autonomo Lavoratori Portuali, sono intervenuti nel terminal Spinelli del porto di Genova per impedire il carico di dieci container contenenti materiale esplosivo, codice 1.x sulla nave della compagnia israeliana Zim New [...]

Cardinale era nata nel 1938 a La Goletta, protettorato francese in Tunisia, dove i suoi nonni (palermitani e trapanesi) ...
28/09/2025

Cardinale era nata nel 1938 a La Goletta, protettorato francese in Tunisia, dove i suoi nonni (palermitani e trapanesi) erano scappati dalla Sicilia allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Fino ai sedici anni non ha parlato una parola d’italiano, dal momento che in famiglia si parlava solo in siciliano e infatti la sua prima apparizione fu in un cortometraggio franco-tunisino del ’56, che raccontava come le donne tunisine, negli anni della conquista dell’indipendenza, si erano unite e avevano raccolto i propri pochi gioielli per venderli e permettere ai mariti pescatori di acquistare piccole barche, dal momento che i grandi imprenditori francesi con i loro pescherecci se l’erano squagliata.

un articolo di Riccardo Rosa
disegno di Ottoeffe

Quando ride, i suoi occhi diventano due fessure nere, scintillanti con qualche cosa di monellesco, di scatenato, di intenso, di meridionale. (alberto moravia descrive claudia cardinale) - È morta martedì, a ottantasette anni una straordinaria interprete e senza ombra di dubbio la più [...]

Voci sparute dall’opposizione fanno emergere il rischio della privatizzazione del bosco urbano, mentre qualcun’altro rip...
25/09/2025

Voci sparute dall’opposizione fanno emergere il rischio della privatizzazione del bosco urbano, mentre qualcun’altro riprende il tema dell’accordo-pacco con Caltagirone; ma il vero paradosso è che il solo intervento degno di nota è quello dell’ottuagenario Bassolino, che soffre visibilmente e fisicamente nel vedere i suoi progetti degli anni Novanta smantellati pezzo a pezzo, proprio lui che sulla variante ovest aveva fatto un enorme investimento politico prima di defenestrare Vezio De Lucia e gli altri difensori di quel piano. È l’unico, il vecchio sindaco, a richiamare temi politici come il risarcimento sociale e ambientale dovuto alla gente di Bagnoli, il rispetto dei piani urbanistici costruiti “insieme” ai cittadini, la pericolosità di non uno ma forse addirittura due porti turistici, il rischio che i privati possano impossessarsi degli spazi del bosco urbano. Su quest’ultima questione, il sindaco crede di lavarsi le mani ripetendo quindici volte che «quei suoli sono di proprietà di Invitalia» e che il comune può farci poco. Nessuno gli fa notare che se quei suoli sono di Invitalia è proprio per colpa dell’ente che lui presiede: nel 2000 il Comune aveva infatti comprato i suoli dalla Fintecna, ma siccome non gli ha mai dato ottanta dei cento milioni che gli doveva, e siccome non è stato capace di fare nulla di buono in trent’anni, il governo ha avuto il pretesto per riprenderseli. Se quei suoli non appartengono alla città è solo colpa del comune di Napoli, che ora non può ve**re a lamentarsi davanti ai cittadini, ma deve trovare soluzioni per impedire che Invitalia ne lottizzi spazi ai privati.

un articolo di Riccardo Rosa
disegno di Marta Fogliano

Bagnoli è tornata in primo piano sulle pagine dei giornali locali e nazionali. Lunedì, per l’arrivo del presidente della Repubblica e del ministro all’istruzione, che hanno inaugurato l’anno scolastico in un clima surreale, visitando scuole al cospetto di pochi docenti e pochissimi [...]

Domani, alle 18:00 in redazione (via Broggia, 11) a  , presentiamo il laboratorio di inchiesta sociale in partenza a ott...
24/09/2025

Domani, alle 18:00 in redazione (via Broggia, 11) a , presentiamo il laboratorio di inchiesta sociale in partenza a ottobre; venerdì, stessa ora stesso posto, il corso di scrittura giornalistica sul reportage.
La partecipazione all'incontro è ovviamente gratuita e non vincolante all'iscrizione.

Per informazioni: [email protected]

Sono aperte le iscrizioni ai due corsi di scrittura giornalistica promossi dalla redazione napoletana di MONiTOR: il reportage e l'inchiesta sociale. I corsi si terranno tra il settembre e il dicembre 2025. Al link tutte le info e l'indirizzo mail per iscriversi. [...]

Napoli, ventimila in piazza contro il genocidio sionistala fotogalleria di Giuseppe Carrella al link nei commenti
23/09/2025

Napoli, ventimila in piazza contro il genocidio sionista

la fotogalleria di Giuseppe Carrella al link nei commenti

Attraversando quel che resta della Sala pompe, e destreggiandosi tra i relitti arrugginiti, ci si trova davanti uno spet...
21/09/2025

Attraversando quel che resta della Sala pompe, e destreggiandosi tra i relitti arrugginiti, ci si trova davanti uno spettacolo incredibile, soprattutto al tramonto. Siamo in uno dei posti più suggestivi del quartiere, sicuramente il più silenzioso, molto meglio del più noto Pontile Nord sempre affollato di runner e di persone che vogliono godersi il panorama. Un posto che non di rado riserva sorprese, come una volta in cui ci trovai a riflettere un amico che vive e lavora dall’altra parte della città o un fotografo che tra le rovine faceva uno shooting a delle adolescenti del quartiere. La Sala pompe si appresta a breve a una scenografica e tragica fine.

un articolo di Riccardo Rosa
disegno di Ottoeffe

Siccome non avevo di meglio da fare, venerdì sera mi sono messo a cercare sui siti istituzionali la VIA – Valutazione di impatto ambientale per la Coppa America a Napoli. I lavori a Bagnoli stanno per cominciare e nella zona della colmata si respira un certo fermento, ma della VIA…

La tesi dell’autore è che la logistica italiana si pone come “anomalia”, rispetto ad analoghi processi europei. È un set...
19/09/2025

La tesi dell’autore è che la logistica italiana si pone come “anomalia”, rispetto ad analoghi processi europei. È un settore “usa e getta”, ad alta intensità di mano d’opera dequalificata e sottopagata, con un altissimo tasso di esternalizzazione delle attività di magazzinaggio e trasporto – ormai affidate quasi esclusivamente a soggetti esterni al rapporto tra produttore e clienti. Questa tendenza nazionale ha prodotto enormi sacche di illegalità, la costituzione di una autentica jungla di cooperative spurie delegate a coprire questo ambito essenziale del processo di produzione/circolazione delle merci.

una recensione di Giovanni Iozzoli
disegno di Otarebill

Una recensione del saggio di Andrea Bottalico dedicato allo studio della logistica nel sistema capitalistico contemporaneo.

L’intervento ministeriale che prevede l’apertura di quattro nuovi Istituti penitenziari minorili (Ipm), insieme a L’Aqui...
18/09/2025

L’intervento ministeriale che prevede l’apertura di quattro nuovi Istituti penitenziari minorili (Ipm), insieme a L’Aquila, Rovigo e Lecce, individua come sede anche la piccola città campana di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. La struttura individuata è l’Istituto Angiulli, già in passato centro di detenzione minorile, ma che a oggi ospita, oltre a un museo e una biblioteca comunale, un Centro diurno polifunzionale.
Per il centro in un primo momento si era parlato di chiusura, poi di trasferimento, ma la difficoltà a trovare i locali adatti per dare continuità alle attività è enorme.
Come a L’Aquila, in ogni caso, dove l’inaugurazione del nuovo Ipm è stata presentata come una vittoria, il “modello Caivano” arriva a Santa Maria con l’intento di “combattere il disagio giovanile”, un disagio che ha ovviamente radici profonde, e ben radicate altrove.

un articolo di Raul Lamia
disegno dall'archivio MONiTOR

Il Decreto Caivano e altre misure di recente approvazione hanno comportato un inasprimento del livello di criminalizzazione nei confronti di soggetti come i giovani delle classi popolari, dei territori più marginalizzati, dei migranti, nonché l'istituzione di nuovi reati atti a colpirli e [...]

Indirizzo

Via De Deo, 63/a
Naples

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