
03/06/2025
🚫 Gare pubbliche: chiarimenti sui chiarimenti? Non si può fare.
Il Consiglio di Stato ha stabilito che nelle gare d’appalto non è possibile fare più richieste di chiarimenti sulla stessa questione.
Secondo la sentenza n. 2789 del 2 aprile 2025 se l’offerta ha carenze, la stazione appaltante deve decidere in base a quanto previsto dal Codice, senza allungare i tempi con ulteriori domande.
Nel caso analizzato, un Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) aveva ricevuto tre richieste successive di chiarimenti su un requisito dell’offerta tecnica. Il Consiglio ha ritenuto che così si sia andati oltre i limiti previsti dall’art. 101 del D.Lgs. 36/2023.
📌 Cosa dice la norma?
- Le stazioni appaltanti possono chiedere chiarimenti sull’offerta.
- L’operatore deve rispondere entro 5-10 giorni.
- I chiarimenti non possono modificare l’offerta.
- I tempi sono perentori.
📌 Cosa ha stabilito il Consiglio di Stato?
Nel nuovo Codice, il principio del risultato (art. 1) e quello della fiducia (art. 2) richiedono procedure snelle e decisioni precise. Consentire chiarimenti ripetuti vuol dire eludere questi principi e prolungare in modo ingiustificato la gara.
👉 In pratica: una volta scaduti i termini, se un’offerta non è completa, non si può sanare con ulteriori chiarimenti. La stazione appaltante deve decidere in base a quanto previsto, anche se questo significa escludere l’operatore.
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