Angelo Di Costanzo

Angelo Di Costanzo Director of Food&Beverage
- Wine Specialist - Angelo Di Costanzo è nato a Pozzuoli e vive nei Campi Flegrei, terra di mare e di vite.

Sommelier Professionista dal 2001, Miglior Sommelier della Campania nel 2008, è stato nello stesso anno ”Spilla d’argento” Charme Sommelier, più volte in concorso al Trofeo Miglior Sommelier d’Italia. Eletto Sommelier Italiano dell’Anno per la Guida L’Espresso 2014, oggi è Director of Operations e Food&Beverage, membro di ASPI, l’Associazione della Sommellerie Professionale Italiana. È autore del

blog L'Arcante - www.larcante.com - dedicato alla professione di sala, al vino, al cibo e all’ospitalità italiana.

Thank you so much to   Family for welcoming me and my family in   in this very special day: we celebrate our 18th annive...
31/07/2025

Thank you so much to Family for welcoming me and my family in in this very special day: we celebrate our 18th anniversary and 30 years togheter for me and Lilly!

Pozzuoli, inverno 1996.''I giovani non hanno voglia di lavorare''.''I giovani non sanno che cosa vogliono fare nella lor...
26/07/2025

Pozzuoli, inverno 1996.
''I giovani non hanno voglia di lavorare''.
''I giovani non sanno che cosa vogliono fare nella loro vita''.
''Questi giovani, non hanno ideali, obiettivi, fame...''.

In molti, una volta adulti, dimenticano di essere stati giovani.
[Angelo Di Costanzo] - www.larcante.com

IL VENTENNIO...BIANCHISTA!di Angelo Di CostanzoIl ventennio bianchista a cui mi riferisco va perlopiù dal 2005 ai giorni...
22/07/2025

IL VENTENNIO...BIANCHISTA!
di Angelo Di Costanzo

Il ventennio bianchista a cui mi riferisco va perlopiù dal 2005 ai giorni nostri, periodo durante il quale ne abbiamo viste di belle e bevuti grandi vini, alcuni incredibili, altri buonissimi, pur se talvolta non ripetuti nel tempo, altri ancora hanno fatto una grande fatica nell’emergere sino a scomparire del tutto dalla scena commerciale.

Un lungo periodo questi vent’anni caratterizzato inizialmente dal fiero rigetto del legno (più o meno eh), per taluni male incurabile per anni, sentimento affiancato poi dall’orgogliosa riscoperta dell’autoctono n**o e crudo, anche quando ''imbevibile'' nei suoi primi 4 o 5 anni dall'uscita; in certi posti, dopo decenni e migliaia di ettari piantati a chardonnay, sauvignon e in minima parte viognier e amenità del genere appariva infine sacrilegio il sol nominare questi vitigni a discapito degli amati, storici, bombino, vermentino e passerina, per dirne qualcuno, tanto dal rivalutarne il ritorno.

Siamo passati poi alla fascinazione delle ossidazioni, degli ''oranges'' dagli affinamenti più creativi – cemento, anfora, ceramica, sott’acqua – e l'imperterrita continua lotta (non ho scritto ‘’lotta continua’’, ndr) tra i puristi, i naturali, i tecnici e gli anarchici fighetti a vario titolo sull’onda di una dittatura acidistica via via smorzata con la riscoperta della fermentazione malolattica e, in molti casi, a colpi di reni e mannoproteine.

Per anni la censura di certi protocolli – si fa, ma non si dice - ci ha condotti a vini pronti, di grande piacevolezza, col dubbio amletico ''ma siamo certi che saranno capaci di attraversare il tempo?''. E non (solo) perché sia quella la loro destinazione d’uso, non tutti i vini bianchi nascono per durare nel tempo, più semplicemente mi domando se questo periodo ci lascia una solida esperienza o solo tempo perso, macerie, perchè nel frattempo molte aziende hanno chiuso, passato la mano o più semplicemente non sanno più a che Santo votarsi, qui in Campania e altrove. Intanto l’Alto Adige regna, con i suoi profumi, la freschezza, le sue acidità, i suoi volumi.

Angelo Di Costanzo www.larcante.com

E' nelle radici del passato il futuro di questa terra!Così anche il Coste di Cuma (presto) tornerà a riprendersi il suo ...
20/07/2025

E' nelle radici del passato il futuro di questa terra!
Così anche il Coste di Cuma (presto) tornerà a riprendersi il suo spazio evocativo sulla scena bianchista campana, nome dal valore storico tra le prime etichette a richiamare in maniera esplicita un Cru Selezione nei Campi Flegrei.

Coste di Cuma è una piccola stradina di campagna a poche centinaia di metri dal popoloso quartiere di Monterusciello che taglia dritto, in media collina, sino alla spiaggia di Cuma. Su quel tratto di costa flegrea, nel comune di Pozzuoli, dove la terra è arsa dal sole ed è carica di sabbia vulcanica, sbarcarono i primi greci che ne fondarono una delle loro prime colonie in terra italica. E non lontano da qui, a poche centinaia di metri in linea d'aria, Salvatore Martusciello ha finalmente trovato una nuova e accogliente ''casa'' e ben presto potremo nuovamente andare a trovare lui e Gilda in cantina.

Come nuovo pegno d'amore ci godiamo per ora questo Coste di Cuma 2023, in uscita nell'autunno prossimo: un bianco dal colore paglierino carico, dal naso intenso, polposo, ampio, sa di ginestra e pesca matura, finanche con ricordi di macchia mediterranea e un sapore asciutto e lungamente sapido, dal finale di bocca decisamente marino, godurioso, affabile. Insomma, è già un bel bere!

Resta un vino, questo qui, che segna una ripartenza storica, perchè anche se Salvatore Martusciello e Gilda Guida sono ripartiti già da qualche anno con grandi sacrifici e responsabilità, riprendendo con la loro azienda le fila di una storia e di una tradizione famigliare fortissima in diversi territori campani, primo tra i tanti Gragnano, con il loro Ottouve, poi Aversa con l'Asprinio Trentapioli, quindi nei Campi Flegrei con Piedirosso e la Falanghina, la ''rinascita'' del Coste di Cuma è un passaggio fondamentale che rilancia e rinvigorisce a mio parere il loro grande merito di aver sempre creduto nei valori della territorialità più autentica ma soprattutto ne suggella un percorso faticoso che sono certo proprio da qui giungerà a traguardi meritatissimi dopo un percorso così duro, lungo e impegnativo.

Angelo Di Costanzo www.larcante.com

Grazie Consorzio Chianti Classico e Chianti Classico Olio Dop.
13/07/2025

Grazie Consorzio Chianti Classico e Chianti Classico Olio Dop.

Inutile ricordare quanto sia bravo a tenere banco. Non è la prima volta che gli siedo davanti, ma oggi è più piacevole c...
10/07/2025

Inutile ricordare quanto sia bravo a tenere banco. Non è la prima volta che gli siedo davanti, ma oggi è più piacevole che mai. Il ricordo dei fondatori dell’azienda è un intercalare appassionato, poi si emoziona visibilmente quando parla di nonna Clotilde Rey*, della sua figura di donna severa e determinata, autoritaria ed esigente, di quanto sia stata fondamentale nella storia della famiglia. Cala il capo, prima di esplodere in un sorriso carico d’affetto, quando cita suo nonno Angelo che verso la fine dei suoi anni gli ricordava di sovente: “ad un uomo può anche capitare di sposare una donna più brava di lui, una in gamba, tosta. Ci pensi su ed arrivi alla conclusione che o la uccidi, o la segui. Io ho scelto di seguirla…”.

Sono passati 13 anni! [Angelo Di Costanzo]

E’ qui per fare vacanza, starsene tranquillo con l’amata Lucia e trascorrere le primissime ore del mattino a passeggiare alla Migliara ad Anacapri. Poi però cede alla tentazione lanciatagli iersera…

Vougeot, 17 Giugno 2010. Il tempo continua nell’essere inclemente, il cielo rifugge ancora i raggi del sole, che pure so...
29/06/2025

Vougeot, 17 Giugno 2010. Il tempo continua nell’essere inclemente, il cielo rifugge ancora i raggi del sole, che pure sorride, l’aria è frescolina a tal punto dal sembrare più un annuncio dell’autunno che uno spiraglio alle porte dell’estate. Ma è Borgogna e noi siamo qui, a camminare le vigne di una terra incredibile, tanto semplice quanto preziosa, tanto ricercata quanto famosa, letteralmente sulla bocca di tutti, eppure terra austera, assolutamente spoglia di quel glamour che tutto il mondo tenta di affibiargli, vestita di una ruralità incredibilmente unica, disarmante: fermo nel cuore del Clos de Vougeot mi giro intorno, il verde tutto mi appare immobile, eppure sento nell’aria una vivacità incredibile!

IL MIO VIAGGIO IN BORGOGNA. IL MIO VIAGGIO!
Angelo Di Costanzo - WWW.LARCANTE.COM -

https://larcante.com/2010/06/27/vougeot-chateau-de-la-tour/

L'Happy hour diventa healthy.E il vino alcohol free?Se ne parla ovunque in Italia. Grazie a Giorgia Dallasio di Pambianc...
24/06/2025

L'Happy hour diventa healthy.
E il vino alcohol free?
Se ne parla ovunque in Italia.

Grazie a Giorgia Dallasio di Pambianconews!

E' un fiume in piena Alberto Marsetti, ci accoglie tra le stradine del borgo vecchio di Sondrio e ci accompagna subito s...
06/05/2025

E' un fiume in piena Alberto Marsetti, ci accoglie tra le stradine del borgo vecchio di Sondrio e ci accompagna subito su per le vigne della città metropolitana e a Ponchiera, poco più su, tra i filari dei terreni che hanno vissuto prima di lui lo zio Antonio e il papà Andrea, i quali hanno sempre creduto nel valore del Nebbiolo delle Alpi, qui in grado di esprimere tutta la pienezza ed eleganza anche in queste particolari condizioni pedoclimatiche.

La cantina ha sede nell’antico centro storico di Sondrio, in una zona molto pittoresca fatta di vicoli stretti e tradizionali case in pietra. Qui, a Scarpatetti, uno dei tre ''quartieri'' storici di Sondrio, dove si fondono il fascino dell’antico e la moderna tecnologia ci accompagna ad assaggiare tra gli altri un vivace Rosso di Valtellina DOC, un invitante Grumello DOCG e, fiore all'occhiello, un buonissimo Vigna Le Prudenze, Valtellina Superiore Grumello DOCG, oltre al più pregiato Sfursat DOCG di Valtellina.

C'è subito spazio per L'IMpaziente, un bianco molto interessante, composto da uve Nebbiolo al 100% ottenuto da una pressatura soffice delle uve rigorosamente raccolte in cassetta. Il 2024, da vasca, promette già molto bene, il 2023 in bottiglia, le ultime a disposizione, regala sorsi di un vino dal bouquet di frutti gialli e nuances leggermente burrose, tipiche del breve passaggio in legno a cui è destinato prima dell'imbottigliamento. Sapido e avvenente.

Molto piacevole e profondo il Valtellina Superiore DOCG Grumello 2021. Correva l’anno 1986 quando Alberto Marsetti all’età di soli sedici anni, nel solco del padre, decise di fondare la sua casa vinicola uscendo con la sua prima etichetta, con il Grumello per l'appunto. Negli anni a seguire diviene un agronomo molto capace, stimato e apprezzato in zona, conosce benissimo il territorio e spesso ancora oggi aiuta diversi coltivatori locali nel loro lavoro in vigna. E' un rosso che prende vita da processi tradizionali ed essenziali, con passaggi in legno grande e in botti di rovere di Slavonia, un rosso caratterizzato da profumi intensi e persistenti di frutti di bosco e spezie e da una grande bevibilità, nonostante una trama gustativa certamente importante.

Vigna Le Prudenze 2019 è un Valtellina Superiore DOCG che nasce nella vigna terrazzata omonima fra i 450 ed i 650 m di altitudine slm. Qui, a queste altitudini, la Breva (il vento pomeridiano proveniente dal lago di Como) asciuga completamente l’umidità mattutina creatasi sulle uve durante la notte riducendo così al minimo gli indici di rischio di malattie fungine. La perfetta integrità dell’acino permette quindi una surmaturazione in pianta del Nebbiolo fino ai primi giorni di novembre, affinché la concentrazione degli zuccheri e la diminuzione degli acidi organici (soprattutto quello malico) conferiscono al vino delle caratteristiche tanniche e vellutate al tempo stesso!

Alberto Marsetti VINI è l'azienda n.164 visitata da Angelo Di Costanzo www.larcante.com Vini di Valtellina

1915, forse 1912, si piantavano le prime vigne in questo lembo di terra strappato alle rocce. Testimonianza viva, emozio...
05/05/2025

1915, forse 1912, si piantavano le prime vigne in questo lembo di terra strappato alle rocce. Testimonianza viva, emozioni vere..

Angelo Di Costanzo www.larcante.com Alberto Marsetti VINI Strada Del Vino Valtellina

TENUTA JOSSA 2021 Campi Flegrei bianco CANTINE ASTRONI.Il vino è composito di Falanghina al 90% e per la restante parte ...
16/03/2025

TENUTA JOSSA 2021 Campi Flegrei bianco CANTINE ASTRONI.

Il vino è composito di Falanghina al 90% e per la restante parte da altre varietà autorizzate dalla doc Campi Flegrei bianco (perlopiù Fiano, ndr), denominazione rivista con alcune modifiche al disciplinare introdotte a partire dall’annata 2011 ma che in realtà con questa veste non viene quasi mai ”utilizzata” da altre aziende flegree.

La molteplice composizione varietale (e vari passaggi misurati tra "Tava", acciaio, bottiglia) contribuisce ad accentuarne la verticalità e l’ampiezza del quadro olfattivo, senza tradire però la solita tipicità vulcanica che ne caratterizza profondamente il profilo organolettico.

Tenuta Jossa è un vino subito invitante e finissimo nei profumi, sa di agrumi, mela, felce, al palato è secco e ben sostenuto dalla freschezza, giustamente sapido nel finale di bocca. Siamo certamente di fronte ad un sensibile scatto in avanti per l’azienda napoletana e ad una grande ”nuova” opportunità per il territorio flegreo.

Angelo Di Costanzo www.larcante.com Cantine Astroni

PERCHE' TU VALI!La crisi del personale nel settore dell’hôtellerie e della ristorazione non accenna a diminuire, avere l...
03/03/2025

PERCHE' TU VALI!

La crisi del personale nel settore dell’hôtellerie e della ristorazione non accenna a diminuire, avere la fortuna di lavorare per aziende con una mentalità vincente, dove il rispetto e la valorizzazione delle risorse sono fondamentali per il successo appare come un traguardo lontanissimo per molte realtà.

Perché sempre meno persone scelgono di lavorare in questo settore?

Senza entrare nella giungla delle Piccole e Medie Imprese, vieppiù quelle a conduzione perlopiù familiari, molte aziende anche strutturate continuano a offrire condizioni minime: contratti di lavoro quasi sempre al ribasso, mancanza di benefit (questi sconosciuti) e ambienti di lavoro persino tossici o mal organizzati. Questo non solo allontana i nuovi talenti ma rischia di demotivare chi già ci lavora, portando alla creazione di un circolo vizioso di insoddisfazione senza soluzione di continuità.

Chi insegue risultati economici invidiabili e la soddisfazione degli ospiti non può, non deve dimenticare che il benessere nell'ambiente di lavoro e dei dipendenti è essenziale per un servizio eccellente!

Sia chiaro, la consapevolezza del problema esiste, difficile nasconderlo eppure continua a mancare quell’azione concreta per migliorare un quadro generale decisamente a tinte fosche e così facendo, peggiora ulteriormente una situazione che continuiamo a vedere e di cui sembra sappiamo solo lamentarci senza trovare soluzioni.

L'errore più grande è proprio sui giovani: inesperti, svogliati, disinteressati non sono termini del tutto fuori luogo talvolta ma li possiamo affibbiare solo a loro? A quanti di questi vengono offerte opportunità degne di questo nome? Quanti giovani vengono sfruttati per anni con salari da fame, contratti al limite della legge, se non addirittura nemmeno assicurati a dovere, segnandone così in maniera indelebile gli anni più prolifici della loro eventuale carriera da professionista nel settore turistico-alberghiero o della ristorazione, quegli anni dai 20 ai 30 durante i quali si affacciano al mondo del lavoro maturando personalità, carattere e visione; ecco, quale visione possono avere di un lavoro che gli ha negato i diritti essenziali di un salario equo, la contribuzione, una formazione adeguata, crescita, affermazione?

Non è mai troppo tardi per cambiare, ovviamente. Alcune aziende lo hanno già capito, affiancando a proposte di lavoro una giusta formazione, crescita professionale, spazi adeguati e un ambiente sano. Non sono meteore, e se queste realtà hanno meno difficoltà a trovare personale, un motivo c’è.

Il personale non è un costo ma un investimento. Serve il coraggio di agire per creare ambienti che valorizzino le persone, perché solo così il settore potrà prosperare.

[Angelo Di Costanzo]

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Naples

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