Fondazione Il Giglio

Fondazione Il Giglio La Fondazione Il Giglio è una fondazione culturale, indipendente ed autofinanziata, nata per ricostruire la memoria del Regno delle Due Sicilie.

PER LA REAL CITTADELLA DI MESSINA
01/10/2025

PER LA REAL CITTADELLA DI MESSINA

🏛️ Messina, il recupero della Real Cittadella in memoria di Franz Riccobono

Un atto d’amore per la città e un doveroso ricordo.

L’Associazione Amici del Museo di Messina “Franz Riccobono” interviene a sostegno dei progetti di riqualificazione ambientale della Zona Falcata, portati avanti dall’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto.

La Real Cittadella, simbolo della città, torna al centro di un percorso di recupero e valorizzazione, nel segno dell’impegno e della visione che Franz Riccobono ha dedicato a Messina per decenni.

🔗 Leggi l’articolo completo: https://messina.gazzettadelsud.it/articoli/cronaca/2025/09/30/messina-il-recupero-della-real-cittadella-in-memoria-di-franz-riccobono-db101dd0-ae66-4fb0-aaae-9216066c1c05/?sfnsn=scwspwa

01/10/2025

🏛️ Messina, il recupero della Real Cittadella in memoria di Franz Riccobono

Un atto d’amore per la città e un doveroso ricordo.

L’Associazione Amici del Museo di Messina “Franz Riccobono” interviene a sostegno dei progetti di riqualificazione ambientale della Zona Falcata, portati avanti dall’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto.

La Real Cittadella, simbolo della città, torna al centro di un percorso di recupero e valorizzazione, nel segno dell’impegno e della visione che Franz Riccobono ha dedicato a Messina per decenni.

🔗 Leggi l’articolo completo: https://messina.gazzettadelsud.it/articoli/cronaca/2025/09/30/messina-il-recupero-della-real-cittadella-in-memoria-di-franz-riccobono-db101dd0-ae66-4fb0-aaae-9216066c1c05/?sfnsn=scwspwa

IMMAGINI DELLA NAPOLI DEL PRIMO MILLENNIOProsegue il concorso fotografico della Fondazione il Giglio, con il patrocinio ...
29/09/2025

IMMAGINI DELLA NAPOLI DEL PRIMO MILLENNIO

Prosegue il concorso fotografico della Fondazione il Giglio, con il patrocinio del quotidiano ROMA per i 2500 anni della nascita di Napoli.

Il concorso è stato prorogato al 15 novembre. Fino ad allora sarà possibile inviare foto a colori o in bianco e nero a:

[email protected]

Qui, nell' ordine, le immagini di Cristina Lusetto, Nunzia D' Amore e Francesco Ciccarelli.

https://www.ilroma.net/news/cultura/853671/prorogati-i-termini-del-concorso-fotografico-la-napoli-del-primo-millennio.html

PER LA CAUSA DI BEATIFICAZIONE DI S.M FRANCESCO II DI BORBONES. Rosario Sabato 27 settembre , h. 20 sul Canale Telegram ...
26/09/2025

PER LA CAUSA DI BEATIFICAZIONE DI S.M FRANCESCO II DI BORBONE

S. Rosario Sabato 27 settembre , h. 20 sul Canale Telegram "Rosario per Francesco II".

Iscriviti al Gruppo di preghiera, aiuta la Causa di beatificazione.

CHIESE E CHIOSTRI NELLA NAPOLI DEL PRIMO MILLENNIOL' attenzione dei partecipanti al concorso "Immagini della Napoli del ...
18/09/2025

CHIESE E CHIOSTRI NELLA NAPOLI DEL PRIMO MILLENNIO

L' attenzione dei partecipanti al concorso "Immagini della Napoli del primo millennio", organizzato dalla Fondazione il Giglio con il patrocinio del quotidiano ROMA per i 2500 anni dalla fondazione della città, si è concentrata sulle tracce antichissime presenti nella chiesa di San Giorgio Maggiore e nel chiostro della chiesa ed ex monastero dei Santi Marcellino e Festo

Le foto sono di Francesco Ciccarelli.

Torna all' attenzione anche il monumento funerario di epoca romana dedicato al poeta Virgilio, al quale dedica una foto Lucia Nuzzo.

https://www.ilroma.net/news/cultura/853356/le-immagini-dei-lettori-invitano-a-visitare-la-napoli-del-primo-millennio.html

UNA SERATA TRA I GIACOBINILa regista Stella Leonetti scalfisce il muro di ideologia e di interessi del  “Comitato Neapol...
18/09/2025

UNA SERATA TRA I GIACOBINI

La regista Stella Leonetti scalfisce il muro di ideologia e di interessi del “Comitato Neapolis 2500” (7 milioni di fondi assegnati dal Governo per le celebrazioni http://www.editorialeilgiglio.it/8442-2/) e strappa una serata per un’ anticipazione sul futuro film e lavoro teatrale sulla Regina Maria Carolina, secondo episodio di una trilogia sulle Regine di Napoli.

Il reading dell’ attrice Cristina Donadio, uno scambio di lettere immaginario tra la moglie di Ferdinando I delle Due Sicilie e la giacobina Eleonora Pimentel Fonseca viene collocato dal direttore artistico della rassegna, la giornalista milanese Laura Valente, a Palazzo Serra di Cassano, sede dell’Istituto per gli Studi Filosofici, cioè nella tana del lupo.

E l’ accoglienza dei (neo)giacobini è quella che ci può aspettare: un addetto prende i nomi dei presenti all’ entrata. Poi, tutti in piedi ad aspettare. Il salone? E’ occupato…. Si comincerà con mezz’ ora di ritardo, ma il pubblico è tanto, quasi 200 persone, quelle che l’ Istituto, in piena decadenza e ridotto a contenitore di eventi a pagamento, non vede da anni. (Ma quanto avete ricevuto di contributi pubblici dal 1975 a oggi ? Solo per le celebrazioni a senso unico del 1999 due miliardi di vecchie lire.. Quanti studiosi avete formato, quali ricerche originali avete prodotto?).
In netta maggioranza sono borbonici, neo-borbonici, legittimisti. Si affaccia brevemente anche la Principessa Beatrice di Borbone, che nessuno dei padroni di casa si degnerà di salutare e di citare.

Prima della lettura teatrale si pensa alla rieducazione ideologica del pubblico. Parla il presidente dell’Istituto, Massimiliano Marotta, per una lunga invettiva contro “la città che ha perso la sua umanità” e meno male, aggiunge, che qualcuno si è imbarcato sulla flottiglia pro-Hamas…

Parla il presidente dell’ associazione “Eleonora Pimentel Fonseca”, Esther Basile. E’ una ex militante del PCI, e si presenta così: “volevo gettare volantini con la scritta Liberté-Egalité-Fraternité, ma non ho avuto tempo”. Ecco, noi invece volevamo metterle sul tavolo una riproduzione della ghigliottina…

Ricorda l’ arrivo a Napoli della Fonseca, famiglia cattolica portoghese, allontanata dal Portogallo da illuministi e massoni che avevano soppresso l’ Ordine dei Gesuiti: “Eleonora arriva nella città dei lazzari, non consona alla sua funzione”. Al popolo napoletano si riferisce con il termine “plebe”, con lo stesso disprezzo dei suoi antenati ideologici.

Confonde giornalismo e Storia, romanzi e documenti di archivio. La giornalista Maria Antonietta Maciocchi diventa una storica, lo scrittore Enzo Striano, autore di un romanzo di successo, che poco e niente ha da vedere con la Storia reale, una fonte sulle vicende della Fonseca.

Neanche una parola sui benefici da lei ricevuti dai Borbone, sull’ amicizia di Maria Carolina, sui 12 anni di stipendi ricevuti (lo dirà nella sua lettera immaginaria la Regina nel testo di Stella Leonetti), sulla ferocia con la quale sul “Monitore napoletano” imitazione del “Moniteur”, organo semiufficiale dei giacobini francesi, la Fonseca invitava a colpire i “lazzari”, i “reazionari” i “nemici della libertà”.

Gli ospiti non vengono degnati di un saluto. Poi parla Désirée Klain che organizza il “Festival di giornalismo civile” “Imbavagliati”. In realtà sono autoimbavagliati ed autobendati. In 10 anni non ci hanno mai fatto sapere niente del giornalismo a Cuba, in Venezuela, in Cina, in Corea del Nord, in Vietnam, nel Laos e in tutti gli altri Paesi in cui comandano i loro amici.

Di Eleonora Pimentel Fonseca sa poco e niente e si butta sull’ attualità: le donne afghane, le donne iraniane, Mario Paciolla ucciso in Colombia, la flottiglia che naviga verso Gaza.

Rileggere la Storia del 1799 con lo spunto di uno spettacolo fuori linea ? Confrontarsi con gli argomenti che la brava Cristina Donadio, nei panni di Maria Carolina oppone alla Fonseca ? Neanche a parlarne. La presunzione è quella di chi si sente dalla “parte giusta della Storia”.

Ma all’ applausometro stravince Maria Carolina. Applaudono convinti i simpatizzanti, ma il reading sulla Regina di Napoli trascina anche le signore (poche) del salotto radical-chic di Palazzo Serra di Cassano. Massimiliano Marotta se n’è già andato da tempo, gli altri giacobini devono inghiottire.

“A lu suono de grancascie…..”

https://www.ilroma.net/news/cultura/853319/maria-carolina-versus-eleonora.html

NAPOLI 2500: I SEGNI RIMASTI DEL PRIMO MILLENNIOL' Acquedotto romano di Neapolis, realizzato sulla precedente rete idric...
03/09/2025

NAPOLI 2500: I SEGNI RIMASTI DEL PRIMO MILLENNIO

L' Acquedotto romano di Neapolis, realizzato sulla precedente rete idrica dei greci, il monogramma di Cristo della Basilica di Santa Restituta, dove si conserva il battistero piu' antico d' Europa, la chiesa di San Marco a Seggio di Nilo, che risale originariamente al VI° secolo.

Sono segni e tracce del primo millennio che i partecipanti al Concorso della Fondazione il Giglio, che ha il patrocinio del quotidiano ROMA ci hanno inviato.

Abbiamo selezionato alcune tra le immagini piu' belle. Le altre sono comunque in gara fino al 31 ottobre, data di conclusione del concorso.

https://www.ilroma.net/news/cultura/852868/angoli-nascosti-ritrovati-dai-lettori.html

LE TRACCE DELLA NAPOLI GRECA E ROMANA FISSATE DALL’ OBIETTIVO FOTOGRAFICOGli scatti di due partecipanti al concorso foto...
27/08/2025

LE TRACCE DELLA NAPOLI GRECA E ROMANA FISSATE DALL’ OBIETTIVO FOTOGRAFICO

Gli scatti di due partecipanti al concorso fotografico “Immagini della Napoli del primo millennio” si sono concentrati sulla Napoli greca e romana.

-Manuel Di Palma ha fissato nell’ obbiettivo, utilizzando il colore e il bianco e nero: una testimonianza della persistenza della lingua greca a Napoli in epoca romana. La lapide bilingue nella Basilica dell’ Annunziata Maggiore che ricorda la ricostruzione del Ginnasio, il teatro e l’ Odeion della villa di Vedio Pollione, a Posillipo, una colonna residua del Tempio dei Dioscuri, e le Mura greche di Piazza Bellini.

-Giuseppe Nuzzo ha fotografato l’ ingresso della Crypta Neapolitana, la galleria che collegava Napoli dall’ attuale Piedigrotta alla zona dei Campi Flegrei.

LE TRACCE DELLA NAPOLI GRECA E ROMANA FISSATE DALL’ OBIETTIVO FOTOGRAFICO

Gli scatti di due partecipanti al concorso fotografico “Immagini della Napoli del primo millennio” si sono concentrati sulla Napoli greca e romana.

Manuel Di Palma ha fissato nell’ obbiettivo, utilizzando il colore e il bianco e nero: una testimonianza della persistenza della lingua greca a Napoli in epoca romana. La lapide bilingue nella Basilica dell’ Annunziata Maggiore che ricorda la ricostruzione del Ginnasio, il teatro e l’ Odeion della villa di Vedio Pollione, a Posillipo, una colonna residua del Tempio dei Dioscuri, e le Mura greche di Piazza Bellini.

Giuseppe Nuzzo ha fotografato l’ ingresso della Crypta Neapolitana, la galleria che collegava Napoli dall’ attuale Piedigrotta alla zona dei Campi Flegrei.

(nella foto sopra: Manuel Di Palma, Il Teatro della villa di Vedio Pollione a Posillipo)

https://www.ilroma.net/news/cultura/852637/segugi-sulle-tracce-della-napoli-del-primo-millennio.html

ROSARIO PER FRANCESCO II DI BORBONEPer l' avanzamento della Causa di beatificazione di S.M. Francesco II di Borbone.MERC...
25/08/2025

ROSARIO PER FRANCESCO II DI BORBONE

Per l' avanzamento della Causa di beatificazione di S.M. Francesco II di Borbone.

MERCOLEDI' 27 AGOSTO, h. 20
Canale Telegram "Rosario per Francesco II di Borbone"
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LA NAPOLI DEL PRIMO MILLENNIO: LA BASILICA DELLA PIETRASANTAFrancesco Ciccarelli ha fissato, nelle foto inviateci per il...
19/08/2025

LA NAPOLI DEL PRIMO MILLENNIO: LA BASILICA DELLA PIETRASANTA

Francesco Ciccarelli ha fissato, nelle foto inviateci per il nostro concorso in collaborazione con il quotidiano ROMA, le tracce della Napoli del primo millennio ancora visibili nella Basilica della Pietrasanta.

La Basilica fu realizzata tra il 525 e il 533 per volere del Vescovo di Napoli Pomponio nel luogo dove sorgeva un tempio greco dedicato a Diana, nel Decumano maggiore della città antica.

Secondo la tradizione il Vescovo Pomponio avrebbe sognato la Madonna che gli chiese di fare erigere una chiesa nel luogo dove si sarebbe trovato un panno celeste. Sotto questo panno vi sarebbe stata una pietra con sopra incisa una croce.

Della Basilica originaria restano, fotografati da Francesco Ciccarelli, il campanile, datato all’ XI° secolo, una colonna, un capitello corinzio risalente al tempio greco e tratti di cornici.

Le foto mostrano purtroppo anche, le scritte tracciate con spray da teppisti che non risparmiano neanche i monumenti piu’ antichi della storia di Napoli e costituiscono una vera e propria emergenza della città.

Cerca le tracce dei primi mille anni della sua Storia: il periodo greco-romano, il Ducato bizantino, il Medioevo.

Scatta foto a colori o in bianco e nero e inviale fino al 31 ottobre a: [email protected] oppure a 366 482 34 02

Le immagini più belle saranno pubblicate sul ROMA
e sul sito web del giornale (www.ilroma.net)

LE PRIME 3 SARANNO PREMIATE !

Indirizzo

Via Crispi, 36 A
Naples
80122

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