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16/09/2025
10/09/2025

Avrebbe modificato una gara su pressione di un intermediario. "Estraneo ai fatti, ho fiducia nella magistratura". L'inchiesta della Dda di Napoli

***📗LA COSPIRAZIONE DI NAPOLI DEL 1619📗***🔴Venezia coinvolge il Papa per riavere i vascelli predatori dell’Adriatico, se...
07/09/2025

***📗LA COSPIRAZIONE DI NAPOLI DEL 1619📗***
🔴Venezia coinvolge il Papa per riavere i vascelli predatori dell’Adriatico, sequestrati dal Viceré di Napoli, il quale, dal canto suo, temendo una congiura ecclesiastica per il coinvolgimento di padre Lorenzo, nominato ambasciatore dalla città alla corte regia, ne rallenta la partenza di tre mesi, sperando, nel mentre, di essere riconfermato vicario del Re.
🔴Don Pietro si fa forza sul popolo, ma la sfiducia arriva dai nobili, capeggiati da Don Rodrigo Calderon, promotore di riunioni sedizione in casa sua, forse fomentato dal viceré siciliano, con il quale non corse buon sangue per ragioni di potere politico, non mancando di inviare di continuo soldi alla corte sp****la.
Per alcuni il Viceré iniziava la curva discendente, accusato di aver macchinato ora la distruzione di Venezia, ora di sovvertire il Regno in combutta con l’Imperatore, ora con la Francia, ora con il Duca di Savoia, arrivando però a spedire al Principe di Spagna dai 4.000 ai 40.000 dobloni, forse frutto del bottino veneto.
🔴Fatto è che vengono proibite le armi e consegnare quelle piccole, temendo tanto di essere preso di mira dalle fattucchiere giunte dalla Spagna, tanto le piccole vendette, da far imprigionare loro, il giovane Paride Pinelli, e i suoi stessi ufficiali della Vicaria, e di far frustare le 5 fattucchiere per le molte ribalderie commesse, ordinando di andare tutte col volto incappucciato, per poi estradarle.
🔴In tutto questo, a sua volta, Ossuna sembra avere le spalle forti, tali che più volte spiega agli ambasciatori essere questi solo pettegolezzi, continuando a favorire i rapporti con i Cardinali, il parentato e comparato con i nobili, l’elemosina per i poveri e perfino l’evoluzione della scienza, aspettando a braccia aperte a Napoli, anche Galileo Galilei, a quanto pare in amicizia col Tomacelli, sull’utilizzo delle lenti di ingrandimento.
Il Viceré ordina la elezione di un nuovo eletto che le piazze popolari individuano nel dottor Giulio Genoino, ufficializzato il 4 marzo, mentre si impiccano 4 falsari alla Loggia degli Orefici e si tolgono due gabelle sulle cose commestibili: la gabella sulla frutta e quella sulla farina, e smantellato l’ufficio per l’esazione della tassa sul grano a rotolo.
🔴Ma i ricchi si chiedono: come si pagheranno i debiti del comune verso chi ha concesso i prestiti? Poco importa e alla Festa dell’Annunziata i 20 canestri di confetture avuti in omaggio furono lanciati al popolo che si azzuffava, ora alimentato, ora sedato dal lancio di monete e altri oggetti, divenendo una festa per tutti. Né mancò di togliere la cresta di 80.000 ducati fatta sul contrabbando della seta a Reggio, in soldi, gioielli e pietre, e 400.000 ducati di preziosi, frutto della cresta sul bottino di capitani e soldati alle navi dei barbari.
🔴Ma i deputati cittadini p***everano nel tradimento, sollecitando San Lorenzo come ambasciatore per andare dal Re a lamentarsi di Ossuna, che toglieva ai ricchi per dare ai poveri, dichiarando decaduto perfino l’eletto Genoino, considerato un usurpatore.
Torna Ottavio d’Aragona al comando dall’armata partenopea contro Venezia e la città si prepara a fare il donativo al Re, mentre il Cardinale Borghese scrive al Papa per continuare a intercedere per far calmare il Viceré e la Serenissima, che p***e una nave, bottino degli Uscocchi, rifugiatisi a Napoli, nella speranza di trattare col sovrano la sua riconferma e continuando a concedere grazie ai popolani.
🔴Il Cardinale Bentivoglio scrive che perfino la Francia ormai vuole la testa di Ossuna, ricettatore del bottino veneto e dei corsari Uscocchi, trattenendo stretti i vascelli sequestrati, temendo una guerra scellerata come quella alimentata dal Toledo governatore di Milano contro i Savoia.
🔴Il dottor Genoino, eletto del comune favorito dal Viceré, viene deposto e sostituito col dottor Carlo Grimaldi, mentre il dottor Antonio Caracciolo, mentre se la spassava con una bella, venne carcerato in mutande.
🔴I religiosi vogliono l’ok dal Viceré sul beneficio sul Carmine e i beni di Nocera dei Pagani, ma Ossuna è preso dal timore di essere sostituito ad horas perfino da ex nemici come il Principe di Savoia, essendo stato accusato di volersi impadronire del Regno. Ma potrebbe farlo accordandosi in segreto egli stesso ora con i Savoia, ora con Firenze, ora con i Francesi.
🔴Gaspare Spinelli, la spia di Venezia parla troppo e Frà Lorenzo, inviato della città, a portare imbasciata al Re sventa un attentato: Ossuna, deluso dal suo stesso Re, è pronto a trattare perfino con Venezia, offrendo Terre, piazze e il Porto di Brindisi, ma ecco una prova di amicizia proprio dai Savoia, che lo metteva in guardia di non tornare in Spagna per non essere ucciso.
A Parigi erano più che sicuri che Ossuna stessa per ribellarsi, fomentato nientemeno che dai Savoia.
🔴Venezia non crede che il Re di Napoli le muoverà mai guerra, e neppure dà molto peso alle parole dei diplomatici, invidiosi del ruolo di Ossuna, che non sobillerebbe mai lo stato del suo sovrano, nonostante le congetture dell’ambasciatore Contarini, convinto che un aiuto militare del Duca di Savoia e il regalo dei porti a Venezia, sarebbero bastati a rivoltare Napoli. E una mano gliela avrebbe data perfino il Cardinal Borghese.
🔴Padre Lorenzo, intanto, fermo a Genova, riceve finalmente gli aiuti sperati e promessi dal Consiglio comunale della Città per le lamentele da fare al Re circa il comportamento di Ossuna. Lungo la strada avrebbe fatto anche un miracolo, ma non portò a termine la missione perché, nel raggiungere il Re, partito per Lisbona, ebbe giusto il tempo di essere ascoltato che passò all’altro modo, pur senza essere avvelenato. Ben presto però, il nome del brindisino che era stato molti anni a Venezia, all’anagrafe Giulio Cesare Russo, fu fatto Beato, per poi divenire anche santo della Chiesa Cattolica.
Ma la ribellione del Viceré, di cui tanto si parlò e si sparlò per tutta l’estate, non ebbe alcun esito, riputata ormai per falsa anche in Francia, tranne che in Savoia, dove quel Duca non aveva altro proposito che di fomentare zizzanie fra gli spagnoli, mirando a scenari impossibili.
🔴Con agosto ha inizio il quarto anno del governo di Ossuna e arriva l’ordine dalla Spagna di spedire tutti i militari rimasti a oziare nel Regno verso l’Alemagna.
🔴E così, quella che doveva essere l’ultima spiaggia per il Viceré, si trasformò in una vittoria, riprendendo anche le sue gite a Posillipo, divenendo amico intimo di Cillo del Tufo, conosciuto fin dal giorno del suo arrivo, quando giostrarono insieme, e fatto fin da subito capitano della sua Guardia reale, lasciando che altri, come Giuseppe Parrino, cadessero in disgrazia. Almeno fino a quando Cillo non sfregiò il sarto reale per mala creanza e perciò fu accusato di non averlo spedito in galera ma di essersi fatto giustizia da solo, continuando ad alzare la voce anche con il Viceré, il quale, per la troppa confidenza gli disse di abbassare i toni altrimenti gli avrebbe accorciato la testa. E guarda caso, ancora in casa Cillo, si ritrovò il ca****re del portarobiere che si disse ucciso dagli schiavi per arti magiche contro il padrone. Ma il peggio arrivò quando Marino Loffredo, fratello del Marchese di Monteforte, uccise Ciommo Ravaschiero amico di Cillo, il quale, cominciò a sparlare dell’uccisore davanti ai parenti che non mossero un dito conoscendo la sua influenza sul Viceré. Ma quando questi andrà via, passando Cillo e fratello Tonno per Monteforte fu riconosciuto, fu ucciso anch’egli a coltellate, avendo il congiunto ucciso uno Stendardo che accompagnava il nemico, ma Tonno risparmiò il fratello del Marchese che, pur andando in galera, comandò che lo si lasciasse passare per le sue terre per essere stato un bravo cavaliere.
🔴La pace è tornata nel Regno. Ossuna saluta il reggente Orsino e fa sequestrare bottino di granaglie e 12 donzelle turche che un pascià stava conducendo al suo signore. Trattenuto in semilibertà anche il pascià, questi confidò che nelle casse di grano c’erano gioielli preziosi e zecchini d’oro.
🔴Il Viceré corse subito a recuperare la merce, ma lo speziale che l’aveva acquistata disse esservi stato solo grano, ma fu poi scoperto con uno stratagemma, premiato il pascià per la lealtà, e recuperato quasi tutti quei soldi.
🔴Fu tempo di ridare voce e fiati al Palazzo e perciò si fece gran festa per la incoronazione di Ferdinando II d’Asburgo a Imperatore.
Ora era il momento di indossare la livrea verde, donando qualche moneta per una vedova, che non aveva soldi per il funerale dello sposo, e per altre donne, ma a tanti altri fece la ca**tà e ridiede libertà a centinaia di carcerati.
🔴 Inizia anche una sequela di scuse con Venezia per essere stato tirato in ballo da quei cospiratori che il Viceré nemmeno conosceva.
Non fu Napoli insomma a inviare denaro ai sobillatori veneti di partito francese, anzi Ossuna si dice pronto a collaborare, dimostrando di non aver mai ostacolato Venezia, e che nulla aveva a che fare con i fuggiaschi che avevano trovato rifugio in Regno, di aver giustiziato quanti erano stati condannati e di essere pronto a collaborare.
AB.

premessa storica
prima le lodi e poi le accuse al vicere’
le narrazioni di zazzera e spadaro
- miserabile e pericoloso termine
al qual si trova ridotta la città e il regno di napoli
- carichi pendenti del duca d'ossuna

introduzione ai ms del copista «A»
DIARIO DEL SIGNOR FRANCESCO ZAZZERA
il manoscritto integrale sul DUCA DI OSSUNA

introduzione ai ms del copista «B»
le narrazioni DI francesco palermo
L’EDIZIONE TRONCA, MONCA E MODIFICATA

introduzione ai ms del copista «C»
L’ISTORIA DI NAPOLI DELL’ANONIMO
GLI INSERTI TRATTI DAL MANOSCRITTO INEDITO

capitolo i
il viceré blocca venezia e frà lorenzo
ma pietro calderon avvia la congiura

capitolo ii
stanate e schernite le fattucchiere
ossuna vuole galileo galilei a napoli

capitolo iii
mezzo milione di cresta agli ufficiali
via le tasse, i soldi ridati al popolo

capitolo iv
bottino dei corsari di napoli su venezia
ossuna rischia, decaduto il suo eletto

capitolo v
il viceré pronto a rivoltare il regno?
e tratta ora con il doge, ora coi savoia

capitolo vi
il beato lorenzo salpa per lisbona
ma per la francia ossuna è innocente

capitolo vii
il re richiama le truppe e libera napoli
il duca ripulisce la corte: stop a cillo

capitolo viii
stanate e schernite le fattucchiere
ossuna vuole galileo galilei a napoli

capitolo ix
casse di grano turco con zecchini d’oro
si ritorna a far feste in livrea verde

capitolo x
arrivano le scuse per la serenissima
venezia? mai stata nemica di napoli

capitolo xi
s.francesco saverio portato in trionfo
da sangiuliano, turris e santobono

capitolo xii
i preziosi donati al santo spagnolo
povere falsarie e ricche benefattrici

05/09/2025

Il detto moglie e buoi dei paesi tuoi non va inteso nel senso di paesini, ma di regioni della stessa nazione. Es.Napoli, chist’è ‘u paese d’’o sole…

Il colmo per un delegato alla cottura?Fare il panettiere.🤣
04/09/2025

Il colmo per un delegato alla cottura?
Fare il panettiere.🤣

Indirizzo

Viale Del Capricorno
Naples
80100

Orario di apertura

Martedì 09:00 - 17:00
Mercoledì 09:00 - 17:00
Giovedì 09:00 - 17:00

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