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Luca Guadagnino, in conferenza stampa accanto a Julia Roberts per la presentazione di After the Hunt, ha scelto una t-sh...
29/08/2025

Luca Guadagnino, in conferenza stampa accanto a Julia Roberts per la presentazione di After the Hunt, ha scelto una t-shirt Dior firmata Jonathan Anderson con ricamata la frase “No Dior, no Dietrich”.
Un motto che affonda le radici negli anni ’30 e che racconta il legame indissolubile tra Marlene Dietrich e Christian Dior: l’attrice non si mostrava in pubblico senza un suo abito, trasformando il couturier francese in parte integrante della sua immagine.
Più di una semplice dichiarazione di stile, “No Dior, no Dietrich” è diventata un simbolo dell’intreccio tra cinema e moda, anticipando ciò che oggi chiamiamo celebrity endorsement.

EN
At the press conference for After the Hunt alongside Julia Roberts, Luca Guadagnino wore a Dior t-shirt designed by Jonathan Anderson, embroidered with the phrase “No Dior, no Dietrich.”
The motto dates back to the 1930s and reflects the unbreakable bond between Marlene Dietrich and Christian Dior: the actress would not appear in public without one of his creations, making the couturier an inseparable part of her image.
More than just a style statement, “No Dior, no Dietrich” became a symbol of the synergy between cinema and fashion, foreshadowing what we now call celebrity endorsement.

Il lusso digitale è in crisi: retailer come Ssense, LuisaViaRoma e Farfetch mostrano i limiti di un modello basato su sc...
29/08/2025

Il lusso digitale è in crisi: retailer come Ssense, LuisaViaRoma e Farfetch mostrano i limiti di un modello basato su sconti continui e crescita rapida. Mytheresa dimostra che margini solidi, strategia sostenibile e integrazione operativa possono creare un ecosistema duraturo. Il futuro del lusso online deve coniugare esclusività e profitto. Ma è davvero possibile crescere senza sacrificare il valore del brand?
EN:
Digital luxury is facing a crisis: retailers like Ssense, LuisaViaRoma, and Farfetch reveal the limits of a model built on constant discounts and rapid growth. Mytheresa proves that solid margins, sustainable strategy, and operational integration can create a lasting ecosystem. The future of online luxury must balance exclusivity and profitability. But is it really possible to grow without sacrificing brand value?

Le collaborazioni tra brand della moda sono diventate strumenti centrali per attirare attenzione, generare hype e raggiu...
29/08/2025

Le collaborazioni tra brand della moda sono diventate strumenti centrali per attirare attenzione, generare hype e raggiungere nuovi pubblici. Tuttavia, quando diventano troppo frequenti o prive di una reale coerenza estetica e narrativa, rischiano di banalizzare il concetto di esclusività e ridurre il valore percepito dei prodotti. Questo fenomeno riflette le sfide strutturali del settore: tra pressioni economiche, mutamento delle abitudini dei consumatori e necessità di innovare, la moda è chiamata a trovare un equilibrio tra creatività e strategia.
Quali strategie pensate possano aiutare i brand a mantenere autenticità e valore senza rinunciare alla capacità di sorprendere?
EN:
Collaborations between fashion brands have become key tools to capture attention, generate hype, and reach new audiences. Yet, when they occur too frequently or lack genuine aesthetic and narrative coherence, they risk trivializing exclusivity and diminishing perceived product value. This trend mirrors the structural challenges of the industry: economic pressures, changing consumer habits, and the need to innovate require fashion to balance creativity with strategic planning.
What strategies do you think brands can adopt to maintain authenticity and value while still surprising and engaging their audience?

Alla Mostra del Cinema di Venezia, la moda non è mai solo stile: diventa racconto, manifesto culturale e specchio dei te...
28/08/2025

Alla Mostra del Cinema di Venezia, la moda non è mai solo stile: diventa racconto, manifesto culturale e specchio dei tempi. Dal classicismo senza tempo di Armani all’audacia di Guè e Rose Villain, fino alla scelta sostenibile di Cate Blanchett, ogni look sul tappeto rosso dialoga con la laguna, il cielo mutevole del Lido e il ritmo stesso del cinema contemporaneo. È una moda che riflette, provoca e affascina, tra eleganza, ribellione e poesia visiva.
E fuori dal red carpet? Anche il debutto di Intimissimi e l’omaggio alle tradizioni punk di Vivienne Westwood dimostrano come il tessuto e la silhouette possano raccontare storie, valori e cambiamenti culturali. Venezia diventa così un film a doppia narrazione: quello proiettato sullo schermo e quello scritto dalla moda, tra estetica e significato.
Quali scelte stilistiche vi hanno colpito di più quest’anno? E secondo voi, quanto può la moda diventare linguaggio politico o poetico nel cinema contemporaneo?

EN: At the Venice Film Festival, fashion is never just style: it becomes narrative, cultural statement, and a mirror of the times. From Armani’s timeless elegance to the bold choices of Guè and Rose Villain, and Cate Blanchett’s sustainable reuse, every look on the red carpet interacts with the lagoon, the shifting Lido sky, and the rhythm of contemporary cinema. Fashion here reflects, challenges, and captivates, blending elegance, rebellion, and visual poetry.
Off the red carpet, too, moments like Intimissimi’s debut and Vivienne Westwood’s punk-inspired tributes show how fabrics and silhouettes can tell stories, convey values, and signal cultural change. Venice becomes a dual narrative: the film on the screen and the fashion narrative unfolding in parallel, merging aesthetics with meaning.
Which fashion choices stood out to you this year? And in your view, how can fashion become a political or poetic language in contemporary cinema?

Cate Blanchett da Armani a Uniqlo: un salto che racconta molto più di una semplice collaborazione. Il confine tra lusso ...
27/08/2025

Cate Blanchett da Armani a Uniqlo: un salto che racconta molto più di una semplice collaborazione. Il confine tra lusso e fast fashion si fa sempre più sottile: da un lato le maison cercano di ampliare il pubblico, dall’altro i colossi del retail vogliono appropriarsi dell’aura del lusso. Lo stesso è accaduto con Zara per i 50 anni del brand, celebrati con un cast di supermodelle.
È contaminazione culturale o un’operazione di marketing che rischia di svuotare entrambi i mondi?

EN: Cate Blanchett moving from Armani to Uniqlo says more than a simple partnership. The line between luxury and fast fashion is thinner than ever: luxury houses aim to broaden their audience, while retail giants try to capture the aura of exclusivity. We saw the same with Zara’s 50th anniversary, celebrated with a cast of supermodels.
Is this cultural cross-pollination—or just a marketing move that risks diluting both worlds?

Il cubo nero che svetta accanto all’ex Teatro Comunale di Firenze ha acceso un acceso dibattito sulla convivenza tra arc...
27/08/2025

Il cubo nero che svetta accanto all’ex Teatro Comunale di Firenze ha acceso un acceso dibattito sulla convivenza tra architettura contemporanea e centri storici. Il progetto dei Teatro Luxury Apartments, pur rispettando le norme, è stato definito da critici e urbanisti un “pugno visivo” e un “elemento discordante” nel cuore della città patrimonio UNESCO.
La vicenda mette in luce una necessità urgente: linee guida chiare, regia pubblica e dialogo con la comunità sono essenziali per trasformazioni urbane di questa portata. Il cubo nero solleva domande fondamentali: può l’architettura contemporanea integrarsi nei centri storici senza compromettere il patrimonio culturale e visivo? Oppure rappresenta un errore urbanistico destinato a segnare la città?

EN: The black cube rising next to Florence’s historic ex-Teatro Comunale has sparked intense debate about the coexistence of contemporary architecture and historic city centers. The Teatro Luxury Apartments project, while fully compliant with regulations, has been described by critics and urban planners as a “visual punch” and a “discordant element” in the heart of this UNESCO heritage site.
The case highlights an urgent need for clear guidelines, public oversight, and community engagement in major urban transformations. The black cube raises fundamental questions: can contemporary architecture truly integrate into historic centers without compromising their cultural and visual heritage, or is it an urban planning mistake that will leave a lasting mark on the city?

Hermèstories: Hermès porta la sua storia a teatroDall’11 al 21 settembre 2025, al Teatro Franco Parenti di Milano, Hermè...
26/08/2025

Hermèstories: Hermès porta la sua storia a teatro

Dall’11 al 21 settembre 2025, al Teatro Franco Parenti di Milano, Hermès invita il pubblico a vivere un’esperienza unica che unisce heritage, arte scenica e sound design.
Sul palco prendono vita Lad, lo scudiero iconico del logo Hermès, e Monsieur Bruit, il rumorista che trasforma gli oggetti della maison in protagonisti della narrazione. Ogni dettaglio – dal fruscio dei carré di seta allo scatto delle chiusure lampo – diventa parte di un racconto immersivo e poetico.
Al termine della pièce, il percorso continua nel foyer del teatro, dove gli oggetti iconici della maison – dalle borse Kelly e Birkin ai motivi Rocabar e ai bracciali Collier de chien – vengono presentati in un allestimento esperienziale che svela il savoir-faire artigianale e la storia di Hermès.

🎟️ Ingresso gratuito – posti limitati.

EN: From September 11 to 21, 2025, at Teatro Franco Parenti in Milan, Hermès invites audiences to experience a unique journey that blends heritage, theatrical art, and sound design.
On stage come to life Lad, the iconic Hermès squire, and Monsieur Bruit, the sound artist who transforms the maison’s objects into storytelling protagonists. Every detail – from the rustle of silk scarves to the snap of bag clasps – becomes part of an immersive, poetic narrative.

After the performance, the journey continues in the theater foyer, where Hermès’ iconic creations – from Kelly and Birkin bags to Rocabar motifs and Collier de chien bracelets – are presented in an experiential installation that reveals the maison’s artisanal savoir-faire and rich history.

Hermèstories is more than a show: it is a new grammar of luxury, where memory, technology, and creativity converge to tell the story of a maison that continually reinvents itself while staying true to its identity.

🎟️ Free entry – limited seats.

Le passerelle di giugno hanno acceso polemiche globali: i sandali kolhapuri di prada e gli huaraches messicani di adidas...
26/08/2025

Le passerelle di giugno hanno acceso polemiche globali: i sandali kolhapuri di prada e gli huaraches messicani di adidas hanno sollevato accuse di appropriazione culturale. questi scandali mostrano che la moda non può basarsi solo sulla creatività: servono trasparenza, rispetto per le tradizioni culturali e qualità dei prodotti. le scuse e i dialoghi delle aziende evidenziano quanto sia fondamentale mettere etica e responsabilità al centro del lusso.
💬 e tu, cosa ne pensi? la moda può ispirarsi senza appropriarsi?

EN: june runways sparked global controversy as prada’s kolhapuri-inspired sandals and adidas’ huaraches drew criticism for copying traditional designs without acknowledgment. these scandals show that fashion cannot rely on creativity alone: brands must ensure transparency, respect cultural traditions, and focus on product quality. apologies and dialogue highlight how responsibility and ethics must guide the luxury industry today.
💬 what do you think? can fashion inspire without appropriating?

At Copenhagen Fashion Week, Kettel Atelier presented their innovative SS26 collection with “Unravel” — a living art and ...
07/08/2025

At Copenhagen Fashion Week, Kettel Atelier presented their innovative SS26 collection with “Unravel” — a living art and runway experience like no other. Blending fashion, fine art, and sustainability, the event took place at Daydream Studio and transformed clothing into a dynamic canvas of creativity.

Inspired by bohemian sensibility and upcycled craftsmanship, the collection features deconstructed silhouettes, delicate lace textiles, and layered vintage fabrics, creating unique, emotionally charged pieces. The immersive show included live artistic performances and paintings by , alongside iconic furniture by Warm Nordic, reinterpreted with Kettel’s signature vintage upholstery.

This was not a traditional runway, but a vibrant installation where fabric and feeling intertwined — redefining what fashion can be: a living, breathing art form.

IT: Alla Copenhagen Fashion Week, Kettel Atelier ha presentato la sua collezione SS26 con “Unravel” — un’esperienza unica che fonde arte vivente e passerella. Ambientato al Daydream Studio, l’evento ha trasformato gli abiti in vere e proprie tele di creatività, unendo moda, arte e sostenibilità in un racconto immersivo.

Ispirata a una sensibilità bohémien e a un artigianato upcycled, la collezione propone silhouette destrutturate, tessuti in pizzo delicati e sovrapposizioni di materiali vintage, creando pezzi unici e carichi di emozione. La presentazione ha incluso performance artistiche dal vivo e opere della pittrice , insieme ai celebri arredi di Warm Nordic reinterpretati con i tessuti vintage iconici di Kettel.

Non una sfilata tradizionale, ma un’installazione vibrante dove stoffa e sentimento si fondono, ridefinendo la moda come una forma d’arte viva e pulsante.

Lake Como Design Festival torna dal 14 al 21 settembre 2025 con la sua settima edizione, proponendo un viaggio tra desig...
31/07/2025

Lake Como Design Festival torna dal 14 al 21 settembre 2025 con la sua settima edizione, proponendo un viaggio tra design, architettura e arte all’insegna del tema “Fragments”. Un’occasione unica per esplorare il valore della frammentazione come atto creativo, rigenerativo e di memoria.

Il festival si svolge tra la città di Como e le rive del suo lago, con mostre dedicate a grandi maestri come Aldo Rossi e Ico Parisi, la Contemporary Design Selection curata da Giovanna Massoni, percorsi guidati dedicati al razionalismo comasco e molte altre iniziative.

Lake Como Design Festival 2025 esplora il tema “Fragments” con mostre, installazioni e architettura sul Lago di Como.

Artificial intelligence is reshaping the fashion industry, opening exciting creative and productive opportunities. Yet, ...
28/07/2025

Artificial intelligence is reshaping the fashion industry, opening exciting creative and productive opportunities. Yet, AI’s integration is not just technological—it poses cultural and ethical challenges.

Critical awareness is essential to distinguish real from artificial content and to prevent reinforcing outdated, unrealistic beauty standards. AI’s true potential lies in driving innovation and inclusivity when used responsibly and thoughtfully.

Fashion, as a reflection of society, has the chance and responsibility to lead this change. Redefining beauty standards and promoting authentic, diverse representations demands a fundamental shift in perspective.

Used wisely, AI can become a tool for a new aesthetic humanism—one that celebrates diversity and complexity, rather than polished artificial ideals.

IT:
L’intelligenza artificiale sta trasformando la moda, aprendo nuove opportunità creative e produttive. Tuttavia, l’uso dell’AI non è solo tecnologico, ma solleva sfide culturali ed etiche.

È fondamentale sviluppare consapevolezza critica per distinguere tra contenuti reali e artificiali, evitando di perpetuare stereotipi estetici obsoleti e irraggiungibili. Il vero potenziale dell’AI è guidare innovazione e inclusività se usata con responsabilità e consapevolezza.

La moda, specchio della società, ha il compito di guidare questo cambiamento. Riscrivere gli standard estetici e promuovere rappresentazioni autentiche e diverse richiede un cambio di prospettiva radicale.

Se usata correttamente, l’AI può diventare strumento di un nuovo umanesimo estetico, capace di valorizzare diversità e complessità, non di rinchiudersi in ideali artificiali.

Phoebe Philo returns with her “Collection D,” set to launch in February 2026, alongside the debut of the Spring/Summer c...
23/07/2025

Phoebe Philo returns with her “Collection D,” set to launch in February 2026, alongside the debut of the Spring/Summer collections. A strategic release timed with a season of major shifts in womenswear, marked by the arrival of several newly appointed creative directors across major fashion houses. Philo’s new drop is intentionally non-seasonal, reflecting her ongoing commitment to redefining the fashion calendar. The collection is both playful and precise—featuring essential pieces, relaxed volumes, sharp tailoring, and unexpected details. It’s Philo at her most refined: intellectual, quietly bold, and rooted in a modern, conscious femininity that defies trends.

IT: Phoebe Philo torna con la sua “Collection D”, in uscita a febbraio 2026, in coincidenza con il debutto delle collezioni primavera estate. Un lancio strategico che anticipa una stagione di grandi cambiamenti nel womenswear, segnata dall’arrivo di numerosi nuovi direttori creativi. La collezione si distingue per il suo approccio non stagionale e per una visione decisa ma giocosa del guardaroba contemporaneo: capi essenziali, volumi rilassati, sartorialità asciutta e dettagli inaspettati. È l’estetica Philo al suo meglio: intellettuale, sofisticata, lontana dalle mode e fedele a una femminilità concreta, consapevole e modernissima.

Indirizzo

Via Carducci 77
Nardò
73048

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