12/08/2025
La Lumera è la vera pizza tipica di Noto: lo dicono le tradizioni e lo confermano autorevoli fonti.
Chi conosce davvero Noto, la sua storia e la sua cultura gastronomica, sa bene che la Lumera non è una moda recente, ma una pizza tradizionale, radicata nei saperi dei nostri panifici e delle nostre famiglie.
Non lo diciamo solo noi; lo ribadiscono fonti nazionali e blog autorevoli:
GialloZafferano definisce la Lumera “la pizza siciliana tipica della Val di Noto”, descrivendo l’impasto simile alla scaccia e la forma esagonale che ricorda le antiche lucerne greco-romane
Siciliafan la celebra come una via di mezzo tra pizza e focaccia, “tipica della città di Noto”, con impasto e condimento tradizionali
Primochef.it la definisce “un prodotto tipico che è a metà tra una pizza e una focaccia”, sottolineando come il bordo ripiegato verso l’interno dia il nome “Lumera” ispirato alle antiche lanterne.
Il Gambero Rosso, parlando della cucina siciliana più autentica, cita la Lumera tra le preparazioni tradizionali.
Slow Food nei suoi itinerari sul territorio ha più volte raccontato le eccellenze locali, compresa questa pizza contadina.
In pubblicazioni sulla cultura gastronomica siciliana come “La cucina del sole” di Mimmetta Lo Monte o “Sicilia, Il gusto della memoria”, si trovano riferimenti a preparazioni molto simili, legate alla tradizione popolare netina.
Queste testimonianze di blogger e siti di cucina arricchiscono la nostra rivendicazione: la Lumera è un simbolo identitario, autentico come la città che la produce.
Eppure, c’è chi pur di attaccare chi governa arriva a negare anche l’evidenza, deridendo ciò che ci rappresenta e ci distingue. Disconoscere la Lumera significa offendere i nostri panificatori, le nostre nonne, le famiglie che l’hanno sempre preparata e custodita.
Attaccate pure chi governa, ma lasciate in pace le nostre tradizioni.
La verità è semplice: le tradizioni non si inventano, ma nemmeno si cancellano per convenienza politica.
La Lumera fa parte della nostra identità, piaccia o no a chi cerca lo scontro anche dove non c’è.
Difendiamo la nostra cultura. Difendiamo Noto.