Etnofilmfest

Etnofilmfest L'ETNOFILMfest è il luogo d'incontro e di confronto per il cinema documentario etnografico che rifl

DOMENICA 5 OTTOBREORE 14.30 - Teatro dei Filodrammatici - ingresso liberoproiezioneDIETRO LA PORTAun film di Karine de V...
17/09/2025

DOMENICA 5 OTTOBRE
ORE 14.30 - Teatro dei Filodrammatici - ingresso libero

proiezione

DIETRO LA PORTA
un film di Karine de Villers e Mario Brenta
76’ 2023

Gran Premio - Festival Internazionale San Giò di Verona - 2024
Premio Città di Freistadt - Heimat Filmfestival - Freistadt 2024

In ordine di apparizione
Nicola Falcinella, Gregorio Ciancaglioni, Michèle Heyvaert, Marguerite de Villers, Michèle et Jean-Christophe Dehon, famiglia Gorini-Pantano, Gaetan Wenders, Agnès Debizet, Karine de Villers e Godelieve Welleman, Boris Lehman, Paulus Brun, famiglia Carraro-Finatti, Paola Mura, Franco Piavoli, Ermanno Olmi, Maurizio Zaccaro, Marcello Siena, Comunità Portoghese di St.Gilles, famiglia Verlaine-Corbion, Biagio Gibilterra e Mario Brenta

Fotografia: Mario Brenta
Montaggio: Karine de Villers
Mixage: Francesco Tedde
Color correction: Alessandro Tedde

Guardare dietro la porta significa portare il nostro sguardo in quel luogo, la casa, per scoprire in che modo possa rappresentare chi la abita, essere lo specchio della sua interiorità.

Diciotto ritratti - colti nella loro particolare quotidianità, fra le mura domestiche e non solo – per rivelare come il luogo di appartenenza, per origine, scelta o semplice casualità della vita, possa essere indicatore del proprio personale rapporto che ciascuno ha con il mondo, con l'altro ma soprattutto con se stesso. Diciotto microcosmi che, pur nella loro naturale diversità, si articolano fra loro secondo un'armonia più universale, condivisa: una sorta di spartito visivo e sonoro, di melodia a più voci, corale in cui, crediamo, ogni spettatore, naturalmente e senza troppa fatica, si potrà ritrovare e riconoscere.

saranno presenti gli autori: Mario Brenta e Karine De Villers

17/09/2025
ETNOFILMfest 13. edizioneESTE, 4 e 5 ottobre 2025Come una fenice l'ETNOFILMfest, festival dedicato alle produzioni di do...
15/09/2025

ETNOFILMfest 13. edizione
ESTE, 4 e 5 ottobre 2025

Come una fenice l'ETNOFILMfest, festival dedicato alle produzioni di documentari etnografici, riparte da dove aveva avuto inizio: la città di Este.
ETNOFILMfest da sempre dedicato alla promozione della cultura e della diversità attraverso il linguaggio del cinema, si prepara a riaprire le porte per una nuova edizione che promette coinvolgere gli spettatori con opere avvincenti e significative.
Dopo un periodo di pausa forzata, l'ETNOFILMfest torna con rinnovato entusiasmo. L'obiettivo del festival è sempre stato quello di offrire uno sguardo approfondito sulla ricchezza delle culture globali, celebrando la diversità e promuovendo il dialogo attraverso l'arte cinematografica.
La riapertura dell'ETNOFILMfest rappresenta un momento importante per gli appassionati del cinema documentario. Il festival non solo offre l'opportunità di godere di opere cinematografiche di alta qualità, ma anche di partecipare a dibattiti, incontri con registi e attori, e approfondimenti che arricchiscono l'esperienza complessiva degli spettatori.
In un contesto in cui la cultura e l'arte sono più importanti che mai per rafforzare il legame tra le persone e stimolare il pensiero critico, la riapertura dell'ETNOFILMfest è un invito a esplorare nuovi mondi attraverso lo schermo, a connettersi con le emozioni e a celebrare la ricchezza delle diversità umane.
L'ETNOFILMfest ha sempre avuto il merito di valorizzare l'incontro tra culture e di esplorare la complessità delle realtà umane attraverso il linguaggio del documentario.
Oggi, ritengo che il festival possa ampliare ulteriormente la sua missione, includendo un filone specifico dedicato al rapporto uomo-ambiente.
Tale tematica, sempre più centrale nel dibattito contemporaneo, offre spunti di riflessione cruciali su questioni come la sostenibilità, il cambiamento climatico e le tradizioni locali legate alla natura.
Un simile approccio potrebbe non solo rinnovare l’interesse verso il festival, ma anche attrarre un pubblico più ampio e diversificato, stimolando il coinvolgimento di nuovi partner e istituzioni.
L’edizione in preparazione rappresenta un momento di grande rilancio: un progetto rinnovato con una particolare attenzione alla diffusione mediatica e all’impatto culturale.

Le ultime 2 edizioni erano dedicate a Eros e Thanatos e al Corpo.
Da qui si riparte essendo questi temi cari a Etnodramma, grazie anche a un percorso dedicato all'antropologia della performance.

Questa nuova edizione sarà l'occasione per delineare un possibile nuovo approccio al documentario etnografico, dove chi filma diventa parte integrante del processo, e non semplice “testimone esterno”.

Tradizionalmente il documentario etnografico si è costruito sulla centralità dello sguardo: osservare, registrare, restituire. Ma la vita sociale non è solo visiva: è tatto, odore, ritmo, temperatura, vibrazione. Un nuovo approccio potrebbe chiedere al documentarista di sviluppare una pratica corporea capace di tradurre questa complessità in immagini e suoni che non descrivono soltanto, ma evocano. Non più soltanto un “film da guardare”, ma un’esperienza sensoriale che restituisca la densità dell’incontro.
La presenza del corpo di chi filma non è un ostacolo alla “neutralità”, ma una risorsa epistemologica. Attraverso esercizi di consapevolezza corporea (danza, respiro, ascolto del movimento nello spazio), il documentarista può allenarsi a percepire non solo “cosa accade” ma come quel che accade risuona in lui. La macchina da presa diventa estensione del corpo, non solo occhio meccanico.
Questo approccio implica che la relazione con le persone filmate sia meno asimmetrica. Se il corpo del documentarista è esposto e coinvolto, egli non si limita a “prelevare” immagini, ma entra in una dinamica di scambio. Ciò apre a nuove forme di co-creazione: le comunità non solo “oggetti di studio”, ma interlocutori attivi, capaci di restituire, commentare, correggere e persino guidare il processo filmico.
Il linguaggio audiovisivo può essere reinventato per suggerire esperienze tattili, olfattive, cinestetiche. Non si tratta solo di “aggiungere suoni” o “cercare immagini immersive”, ma di tradurre i modi in cui i corpi si muovono nello spazio, i ritmi quotidiani, le atmosfere emotive.
Ogni esperienza etnografica è anche un viaggio personale. Un nuovo modo di fare documentari dovrebbe legittimare questa dimensione, mostrando come la soggettività di chi filma entri nella tessitura del racconto. Non per accentrare l’attenzione sull’autore, ma per dichiarare il punto di vista e valorizzare la trasparenza del processo.
Questo percorso porta a un’“etnografia sensoriale”, in cui il sapere non è più solo discorsivo e razionale, ma anche incarnato. Lo spettatore, di conseguenza, non è chiamato a “capire” dall’esterno, ma a condividere un’esperienza trasformativa, quasi performativa, che lo avvicina ai mondi rappresentati.

DOMENICA 5 OTTOBREORE 10.00 - Teatro dei FilodrammaticiETNOFILMEthnographic Film School2015 - 202510 anni della scuola d...
14/09/2025

DOMENICA 5 OTTOBRE
ORE 10.00 - Teatro dei Filodrammatici

ETNOFILM
Ethnographic Film School
2015 - 2025
10 anni della scuola di cinema

proiezioni dei lavori degli allievi

Il dono della cura ‘14 ‘‘40, di Giorgia Di Sario

Smascherati ‘14 ‘‘30, di Matilde Bignotti

Lo psiconauta ‘15 ‘‘40, di Virginia Manni

La maschera e il sogno ‘26 ‘‘36, di Enrico Bergamasco

Percorsi rurali - 17' - 2016, a cura di Luigi Di Gianni

La cinepresa imbracciata da antropologi ed etnografi non è cosa recente: per documentare le loro osservazioni sul campo, sin dalla nascita della pellicola cinematografica, decine di studiosi se ne servirono per arricchire le proprie ricerche senza però possedere conoscenze tecniche.

Col trascorrere degli anni poi, la cosiddetta cinematografia etnografica si è sviluppata coniugando da una parte la ricerca e dall’altra le modalità espressive del documentario, potenziatesi a loro volta col progresso della tecnologia audiovisiva.
Nel 2015, la nascita in Italia della prima (e unica) Scuola di Cinema Documentario Etnografico a Monselice, in provincia di Padova, ha rappresentato un avvenimento importante e necessario per gli studi dell’antropologia visuale nel nostro paese. Questa realtà eccezionale nel panorama italiano, ideata dall’antropologo e documentarista Fabio Gemo, ha preso vita dopo più di vent’anni di passione, ricerca e lavoro svolti da Gemo e dal Centro Studi sull’Etnodramma (da lui fondato nel 1995) in collaborazione con diverse università italiane e straniere nell’ambito della ricerca antropologica.

“Negli anni ‘80 ho scoperto l’antropologia visuale – racconta Fabio Gemo – grazie a una straordinaria congiuntura di docenti che si trovavano allora all’Università di Padova: Antonio Marazzi, Paolo Palmeri e Gualtiero Harrison. Poco dopo, sempre Padova, ospitò il primo incontro internazionale di Antropologia visiva in Italia, era l’estate del 1988 e io a quei tempi ero ancora uno studente. Nonostante la mia giovane età, fu una rivelazione per me scoprire il mondo della documentaristica etnografica e da quel momento non ho più smesso di occuparmene."

La Scuola di Cinema Documentario Etnografico ha diplomato molti allievi, giunti da ogni regione italiana: si tratta di studenti con formazione universitaria per la maggior parte proveniente dagli ambiti sociologico e antropologico.

L’obiettivo è quel o di offrire agli studenti gli strumenti necessari per poter produrre un documentario etnografico, dalla progettazione al suo confezionamento finale. Oltre alle lezioni programmate, organizziamo di frequente incontri e seminari con antropologi e documentaristi che hanno contribuito e contribuiscono in modo significativo alla produzione di documentari, Gianfranco Pannone, Renato Morelli, Paul Hockings, Francesco De Melis, Antonio Marazzi e molti altri.

Valentina Di Cesare per la Voce di New York

SABATO 4 OTTOBREORE 21.00 - Teatro dei FilodrammaticiANTEPRIMA EÎDÒNdi Simone Bardi71' - 2025Produzione Nintur FilmsRegi...
14/09/2025

SABATO 4 OTTOBRE
ORE 21.00 - Teatro dei Filodrammatici

ANTEPRIMA

EÎDÒN
di Simone Bardi
71' - 2025

Produzione Nintur Films
Regia Simone Bardi
Montaggio Giuseppe Petruzzellis
Direzione della fotografia e riprese Simone Bardi
Seconda unità Max Menghini, George Adrian
Testi Silvia Boschetto
Voce Fabio Gemo
Sound edit e design Duccio Bellini, Damiano Iodice
Studio postproduzione audio Razor Recording Studio
Colorist Simone Bardi
Musiche originali Andrea Bassato
Consulenza scientifica Diego Crivellari
Ricerca d’archivio Stefano Cosso, Alessandra Visentin

Realizzato con il contributo di Val Morosina 1670
In collaborazione con Polesine Digital Memory,
Cooperativa Mitilicoltori Sacca di Scardovari, ETNOFILM
Con il patrocinio di REM – Ricerca Esperienza Memoria

Dal profondo delle memorie, una voce misteriosa racconta i trionfi e le ombre crescenti del Delta del Po, dove un equilibrio si è spezzato, forse per sempre. Tra nebbie del passato e incertezze del presente, si rivela la resistenza ecologica di una famiglia di pescatori della Sacca di Scardovari. La voce confessa una sordità lunga decenni alle grida della terra, e ora la casa rischia di crollare. Nel limbo di questo tempo crudele, è possibile ritrovare un’armonia? Il film invita a perdersi nello sguardo del Delta, a decifrarne i misteri e a interrogarsi sul fragile posto dell’uomo in questo scrigno di vita.

saranno presenti

Simone Bardi, antropologo e regista
Gherardo Marcolin - Val Morosina
Diego Crivellari - REM
Vainer Tugnolo - REM
Ilido, Stefano e Gabry Zerbin - Coop. Mitilicoltori Scardovari
Emanuela Finesso - Circolo del cinema Carlo Mazzacurati Adria
Silvia Boschetto (moderatrice)

SABATO 4 OTTOBREORE 17.30 - Teatro dei FilodrammaticiINAUGURAZIONEa seguireproiezione docSENTINELLE DEL NULLAil cinema e...
13/09/2025

SABATO 4 OTTOBRE
ORE 17.30 - Teatro dei Filodrammatici

INAUGURAZIONE

a seguire
proiezione doc

SENTINELLE DEL NULLA
il cinema esistenzialista di Luigi Di Gianni
45' 2017

con Luigi Di Gianni e Cecilia Mangini

soggetto e produzione
Mirco Melanco
sceneggiatura, regia e montaggio
Cristiano Bellemo, Silvia Dal Bello, Roberta Nagliati, Anna Sinigaglia
musiche di repertorio arrangiate da
Olivio Fass

opera realizzata negli ambiti del Laboratorio per la realizzazione di documentari DAMS Università di Padova

Questo documentario biografico spiega l’opera cinematografica del regista Luigi Di Gianni. Il percorso analitico si snoda attraverso la storia del Maestro e una vita dedicata al cinema seguendo un percorso assolutamente personale basato sempre su un’estetica fotografica di altissimo livello, che attraversa il documentario metafisico «demartiniano», il cinema di finzione di spirito kafkiano, i mediometraggi dedicati ai reportage, anche drammatici, come nel caso del suo film "La tragedia del Vajont" (1963). Su tutta l'opera di Di Gianni aleggia lo spirito filosofico esistenzialista che ha marcato una carriera colta, culturalmente efficace, intrisa di una curiosità straordinaria nel disegnare personaggi, ambienti e smarrimenti dell'animo umano, lì dove si stagliano "le sentinelle del nulla" di stampo heideggeriano.

sarà presente
Mirco Melanco, docente di Cinema del Reale (DAMS) e Storia e Teoria della Sceneggiatura (Magistrale SPM)

ETNOFILMfest 2025www.etnodramma.it Come una fenice, l’ETNOFILMfest – il festival dedicato alle produzioni di documentari...
13/09/2025

ETNOFILMfest 2025
www.etnodramma.it

Come una fenice, l’ETNOFILMfest – il festival dedicato alle produzioni di documentari etnografici – rinasce e riparte dal luogo che lo ha visto nascere: la città di Este. Da sempre impegnato nella promozione della cultura e della diversità attraverso il linguaggio del cinema, il festival si prepara a riaprire le proprie porte con rinnovato entusiasmo dopo una pausa forzata. Il suo obiettivo rimane immutato: offrire uno sguardo profondo e autentico sulla ricchezza delle culture globali, celebrando la diversità e favorendo il dialogo attraverso l’arte cinematografica.

La nuova edizione rappresenta un momento importante per tutti gli appassionati di cinema documentario: un’occasione non solo per scoprire opere di grande qualità, ma anche per partecipare a dibattiti, incontri e dialoghi con antropologi, registi e ricercatori che arricchiscono l’esperienza del pubblico.

In un’epoca in cui cultura e arte sono strumenti fondamentali per rafforzare i legami tra le persone e stimolare il pensiero critico, l’ETNOFILMfest torna a essere un invito ad aprirsi a nuovi mondi, lasciarsi emozionare dalle storie e celebrare l’incredibile varietà delle esperienze umane.

Un sincero ringraziamento a Luigia Businarolo, Assessore alla Cultura, per il suo sostegno e la sua fiducia: credere in questo festival significa credere nella forza del cinema come ponte tra culture.

Verso il futuro, un nuovo paradigma: l’etnografia sensoriale.

Oltre ad ampliare la sua missione con una sezione dedicata al rapporto tra essere umano e ambiente, dalle prossime edizioni il corpo sarà al centro della ricerca, seguendo la linea dell’antropologia della performance sviluppata da Etnodramma.

Nasce così una provocazione metodologica: il documentarista etnografico non più come osservatore neutrale, ma come partecipante sensoriale. Un approccio che valorizzi il corpo, il respiro, il ritmo e la vibrazione, trasformando la videocamera in un’estensione del proprio corpo, in un atto creativo e condiviso.

Attraverso pratiche di consapevolezza corporea, performance e ascolto dei movimenti nello spazio, il cineasta impara non solo a registrare, ma a evocare esperienze: non più semplici immagini da guardare, ma atmosfere da vivere.

In questo dialogo, la neutralità lascia spazio alla relazione: le comunità filmate non sono più oggetti di studio, ma interlocutori attivi, co-creatori del racconto. In tal senso, un contributo importante sarà la collaborazione con Kineofilm di Rodolfo Bisatti.

L’obiettivo è definire un paradigma di etnografia sensoriale che superi la comunicazione puramente razionale per abbracciare una dimensione incarnata e trasformativa, capace di coinvolgere lo spettatore in un’esperienza condivisa.

Un passo deciso verso un nuovo orizzonte etnografico.

13/09/2025

🎬 ETNOFILMfest 2025 – 13ª Mostra del Cinema Documentario Etnografico

Il Comune di Este, in collaborazione con Etnodramma, è lieto di invitare la cittadinanza alla nuova edizione dell'ETNOFILMfest, un appuntamento che da anni valorizza il cinema documentario etnografico come strumento di conoscenza, memoria e dialogo interculturale❤️

📅 4 – 5 ottobre 2025
📍 Este

📌 Inaugurazione
Sabato 4 ottobre, ore 17.30
Teatro dei Filodrammatici – Calle della Musica, 13

L’ingresso è libero e aperto a tutti.

Un’occasione unica per scoprire storie, culture e prospettive diverse attraverso lo sguardo del cinema documentario.

👉 Programma completo e informazioni: www.etnodramma.it

Vi aspettiamo numerosi!

12/09/2025

WORKSHOP FILM ETNOGRAFICO
DAL CAMPO AL MONTAGGIO: IL DOCUMENTARIO COME STRUMENTO DI RICERCA

Introduzione pratica alla realizzazione di documentari etnografici
19 - 20 SETTEMBRE 2025

Il workshop intensivo di film etnografico è pensato come un primo approccio pratico agli strumenti e ai metodi necessari per realizzare un documentario a carattere etnografico. In un arco di due giorni, i partecipanti saranno guidati attraverso un percorso che unisce riflessione teorica e sperimentazione diretta, con l’obiettivo di comprendere come l’audiovisivo possa diventare uno strumento efficace per l’indagine antropologica e per la narrazione delle realtà sociali e culturali.

Durante il laboratorio verranno affrontati i principali passaggi della produzione documentaria: dall'ideazione alla scrittura, dalla ripresa sul campo all'approccio etico nella relazione con i soggetti filmati.
Il focus sarà posto sull'osservazione partecipante e sull’ascolto, elementi centrali nella pratica etnografica.

Attraverso esercitazioni pratiche individuali e di gruppo, i partecipanti potranno sperimentare direttamente l’uso della videocamera, le tecniche di ripresa sul campo, l’intervista e la registrazione sonora.

Non sono richieste competenze pregresse: il laboratorio è aperto a chiunque desideri esplorare il linguaggio documentaristico come strumento di ricerca, espressione e testimonianza.

Il workshop sarà condotto dall'antropologo visuale
Fabio Gemo, direttore di ETNOFILM Ethnographic Film School e di ETNOFILMfest Mostra del Cinema Documentario Antropologico

Si terrà presso la nostra sede,
in via Montericco, 1 - Monselice Pd

Posti limitati. Le iscrizioni verranno chiuse in qualsiasi momento qualora si raggiungesse il numero massimo di iscritti.

SCADENZA ISCRIZIONI: 13 settembre 2025

Per informazioni e iscrizioni:
www.etnodramma.it
tel.328 6672328
[email protected]

ETNOFILMfest 13. edizioneMostra del Cinema Documentario EtnograficoEste 4 - 5 ottobre 2025Un'occasione per festeggiare 3...
03/09/2025

ETNOFILMfest 13. edizione
Mostra del Cinema Documentario Etnografico
Este 4 - 5 ottobre 2025

Un'occasione per festeggiare 30 anni di Etnodramma
e 10 di Etnofilm - Ethnographic Film School

13. edizione dell'ETNOFILMfest Mostra del Cinema Documentario EtnograficoSpecial EditionEste 4 - 5 ottobre 2025www.etnodramma.it

Indirizzo

Padua

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