
20/06/2025
Fare il fotografo durante un matrimonio – o in qualsiasi occasione speciale – non significa semplicemente “fare foto”. Significa esserci. Con empatia, con discrezione, ma anche con prontezza e un pizzico di ironia, quando serve perché quando metto piede in casa (di solito quella della sposa) so che inizia qualcosa di più di una giornata di lavoro. In quel momento divento, a tutti gli effetti, la “memoria ufficiale” dell’evento.
Mi trovo ad assorbire tensioni, emozioni, qualche imprevisto… trasformandoli in sorrisi, sguardi veri, attimi irripetibili. Faccio il fotografo, certo. Ma anche il confidente, il calmante, il porta-fazzoletti e – perché no – ogni tanto anche il motivatore e l’annodatore di cravatte.
Mi piace curare ogni dettaglio, non solo nei miei scatti ma anche nell’organizzazione della giornata. Credo molto nella collaborazione con i colleghi e in un approccio attento e rispettoso del contesto, senza mai perdere l’occhio (e il cuore) su ciò che conta davvero: raccontare, con immagini autentiche, la bellezza di un momento unico.