Profili rivista

Profili rivista ☑️ Storie di aziende e 🎯🎯🎯 personaggi in evidenza

E c'è ancora chi si domanda cosa sia...Satira di Guido Buccellato
19/07/2025

E c'è ancora chi si domanda cosa sia...
Satira di Guido Buccellato

Con una nota inviata al Sindaco di Palermo Roberto Lagalla, avente per oggetto le violazioni amministrative del centro c...
18/07/2025

Con una nota inviata al Sindaco di Palermo Roberto Lagalla, avente per oggetto le violazioni amministrative del centro commerciale Forum Palermo che ha dato vita ad un «copiosa corrispondenza» tra vari uffici dell’Amministrazione e Confimprese Palermo, Confimprese Palermo invita il Sindaco a fare chiarezza in maniera definitiva, perché i fatti parlano chiaro e non possono più restare senza risposta.
Servizio completo con intervista al link
https://www.facebook.com/share/v/15sRQoJoAA/

A Piazzetta Bagnasco il libro di Giovanni Burgio: "I comunisti prima del PD. Sicilia 1982-2012".Un saggio sulla storia d...
17/07/2025

A Piazzetta Bagnasco il libro di Giovanni Burgio: "I comunisti prima del PD. Sicilia 1982-2012".
Un saggio sulla storia del Partito comunista siciliano e sulle sue evoluzioni fino alla nascita del Partito democratico, raccontata tramite le voci di alcuni fra coloro che ne sono stati protagonisti.

A discuterne con l'autore Antonello Cracolici, presidente della Commissione regionale antimafia, la consigliera comunale Mariangela Di Gangi e Gilda Sciortino.

L’autore

Giovanni Burgio, ricercatore del Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche, fra le quali I Siciliani fondata da Giuseppe Fava e Grandevù diretta da Letizia Battaglia. Nel 2008 ha pubblicato Pio La Torre. Palermo, la Sicilia, il PCI, la mafia (Centro di studi ed iniziative culturali Pio La Torre). È autore, insieme a Umberto Santino, Giovanni La Fiura e Nino Rocca, di Mafia & Droga. Lo stato delle cose Rapporto 2024 (Mediter Italia, 2024).

La rassegna letteraria “Chiasso d’Arte”, ideata e curata dalla Dott.ssa Claudia Scavone per l’Associazione Culturale Fes...
14/07/2025

La rassegna letteraria “Chiasso d’Arte”, ideata e curata dalla Dott.ssa Claudia Scavone per l’Associazione Culturale Festina lente, torna venerdì 18 luglio alle ore 17.30 con un nuovo, imperdibile appuntamento, ma anche il terzo e penultimo. Protagonista dell’incontro sarà Vincenzo Profeta, artista multidisciplinare e voce tra le più provocatorie e visionarie della scena contemporanea, che presenta il suo ultimo romanzo Viola – Scritture dal nulla, edito da Gog Edizioni.
Profeta, pittore, performer, co-fondatore del celebre Laboratorio Saccardi, è attualmente responsabile comunicazione e consigliere per l’arte contemporanea presso le Officine Bellotti. Le sue opere e i suoi scritti – come La Palermo Male e BR. Ammazzate Banksy – hanno ridefinito i confini della narrazione urbana, esplorando Palermo come città-codice, come corpo, come sogno e trauma.
Con Viola, Profeta affonda il bisturi nella carne digitale del nostro presente: chat ossessive, desideri virtuali, identità fratturate. Il protagonista, Osvaldo, vive il dramma del “sottone moderno”, ossessionato dalle spunte blu e dalle attese senza risposta. Ma dietro la cronaca dell’ansia amorosa contemporanea si cela un viaggio molto più profondo e filosofico: Viola è un esperimento letterario estremo, un testo che si trasforma in rito, performance, oracolo. La letteratura diventa qui bibliomanzia: un atto divinatorio che parte dalla parola e arriva all’anima.
Il legame tra Profeta e la curatrice della rassegna, Claudia Scavone, è autentico: si conoscono dai tempi dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, quando la pittura era il loro linguaggio primario. Questa tappa non è solo una presentazione, ma un incontro tra amici e pittori, un dialogo tra sensibilità che si sono incrociate e pensieri condivisi di trasformazione culturale.

A Monreale si parlerà di chat, social, città, sentimenti, visioni e relazioni che resistono alla distanza, grazie ai nuovi codici della comunicazione. Perché Viola è anche questo: un diario epistolare esoterico, un romanzo donna, un grido amoroso filtrato da pixel e nostalgia analogica.

L’incontro sarà moderato dal Dott. Rosario Lo Cicero Madè, presidente dell’AC Festina lente, con la partecipazione delle autorità cittadine:
•⁠ ⁠Il Sindaco Ing. Alberto Arcidiacono
•⁠ ⁠L’Assessore allo Sport e Spettacolo Dott. Salvo Giangreco, il quale ha dichiarato:
«Portare a Monreale artisti come Vincenzo Profeta significa credere in una cultura che scuote, provoca, fa pensare. Un’occasione per riflettere sul linguaggio contemporaneo, sull’arte come strumento di indagine del reale e sulla forza delle parole quando diventano visioni.»
•⁠ ⁠L’Assessore all’Istruzione Prof.ssa Patrizia Roccamatisi.

Sarà presente, anche per questo appuntamento, l’artista palermitano Pippo Madè, che ha dato immagine e forma visiva alla rassegna, omaggiando con la sua arte il Beato Pino Puglisi.
A documentare l’evento, come sempre, Giuseppe Sommatino di Profili TV, con le sue videoriprese e le interviste in pillole che raccontano la cultura dal vivo, con ritmo, sensibilità e attenzione al territorio.
Il Chiasso Beato Pino Puglisi continua così la sua metamorfosi da passaggio urbano a laboratorio culturale a cielo aperto, in un’estate che ha il sapore della rinascita creativa.
Ingresso gratuito.
Un evento per chi ama la scrittura che non consola ma accende.
Per chi vuole vivere la parola come atto, e la cultura come corpo in movimento, sempre nel segno di Padre Puglisi: «E se ognuno fa qualcosa…»

Rosario Lo Cicero Madè (tessera OdG 153416).

Di scena nel salotto di piazzetta Bagnasco l'ultimo libro di Danilo Maniscalco Una guida aggiornata e in doppia lingua i...
12/07/2025

Di scena nel salotto di piazzetta Bagnasco l'ultimo libro di Danilo Maniscalco
Una guida aggiornata e in doppia lingua italiano/inglese, su uno degli edifici più prestigiosi e significativi del Liberty siciliano: la ex-Cassa Centrale di Risparmio V.E. divenuta nel 2010 “Grand Hotel Piazza Borsa”. Una storia raccontata per la prima volta da Danilo Maniscalco nel suo libro “Gran Hotel Piazza Borsa. Una presentazione in collaborazione con “La Feltrinelli Palermo”, per la quale sarà presente la responsabile delle relazioni con il territorio, Caterina Castiglione.

Con l’autore Roberto Garufi, architetto e storico dell’arte, già direttore del “Museo Pepoli” di Trapani.

Il libro

Arricchita da una rinnovata campagna fotografica e da nuove immagine inedite, la guida si pone oggi quale rinnovato tassello di consapevolezza a partire dalle preziose energie creative che nel corso di un secolo vi hanno lasciato pregiate testimonianze artistiche, da Basile a Ducrot, da Bergler a Morici, fino a Caronia Roberti, Di Cristina e Rutelli. Prefazione di Giulio Perricone. Sorta sulle “ceneri” del sistema conventuale voluto nel 1635 dai Padri Mercedari Scalzi, il progetto, definito in ogni particolare da Ernesto Basile nel 1907-13, si contraddistingue per la stretta vicinanza compositiva all’Ampliamento dell’Aula della Camera dei Deputati della capitale, tanto da esser da tempo definito dalla critica “Il piccolo Montecitorio” palermitano.
c.s.

Appuntamento da non perdereRassegna Letteraria “Chiasso d’Arte” Venerdì 18 luglio 2025 – Ore 17:30 Chiasso Beato Pino Pu...
08/07/2025

Appuntamento da non perdere
Rassegna Letteraria “Chiasso d’Arte”
Venerdì 18 luglio 2025 – Ore 17:30
Chiasso Beato Pino Puglisi – Monreale (PA)

Chat, arte e profezie digitali: Vincenzo Profeta e la sua “Viola” atterrano a Monreale

La rassegna letteraria “Chiasso d’Arte”, ideata e curata dalla Dott.ssa Claudia Scavone per l’Associazione Culturale Festina lente, torna venerdì 18 luglio alle ore 17.30 con un nuovo, imperdibile appuntamento, ma anche il terzo e penultimo. Protagonista dell’incontro sarà Vincenzo Profeta, artista multidisciplinare e voce tra le più provocatorie e visionarie della scena contemporanea, che presenta il suo ultimo romanzo Viola – Scritture dal nulla, edito da Gog Edizioni.
Profeta, pittore, performer, co-fondatore del celebre Laboratorio Saccardi, è attualmente direttore artistico presso le Officine Bellotti. Le sue opere e i suoi scritti – come La Palermo Male e BR. Ammazzate Banksy – hanno ridefinito i confini della narrazione urbana, esplorando Palermo come città-codice, come corpo, come sogno e trauma.
Con Viola, Profeta affonda il bisturi nella carne digitale del nostro presente: chat ossessive, desideri virtuali, identità fratturate. Il protagonista, Osvaldo, vive il dramma del “sottone moderno”, ossessionato dalle spunte blu e dalle attese senza risposta. Ma dietro la cronaca dell’ansia amorosa contemporanea si cela un viaggio molto più profondo e filosofico: Viola è un esperimento letterario estremo, un testo che si trasforma in rito, performance, oracolo. La letteratura diventa qui bibliomanzia: un atto divinatorio che parte dalla parola e arriva all’anima.
Il legame tra Profeta e la curatrice della rassegna, Claudia Scavone, è autentico: si conoscono dai tempi dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, quando la pittura era il loro linguaggio primario. Questa tappa non è solo una presentazione, ma un incontro tra amici e pittori, un dialogo tra sensibilità che si sono incrociate e pensieri condivisi di trasformazione culturale.

A Monreale si parlerà di chat, social, città, sentimenti, visioni e relazioni che resistono alla distanza, grazie ai nuovi codici della comunicazione. Perché *Viola* è anche questo: un diario epistolare esoterico, un romanzo donna**, un grido amoroso filtrato da pixel e nostalgia analogica.

L’incontro sarà moderato dal Dott. Rosario Lo Cicero Madè, presidente dell’AC Festina lente, con la partecipazione delle autorità cittadine:
•⁠ ⁠Il Sindaco Ing. Alberto Arcidiacono
•⁠ ⁠L’Assessore allo Sport e Spettacolo Dott. Salvo Giangreco, il quale ha dichiarato:
«Portare a Monreale artisti come Vincenzo Profeta significa credere in una cultura che scuote, provoca, fa pensare. Un’occasione per riflettere sul linguaggio contemporaneo, sull’arte come strumento di indagine del reale e sulla forza delle parole quando diventano visioni.»
•⁠ ⁠L’Assessore all’Istruzione Prof.ssa Patrizia Roccamatisi.

Sarà presente, anche per questo appuntamento, l’artista palermitano Pippo Madè, che ha dato immagine e forma visiva alla rassegna, omaggiando con la sua arte il Beato Pino Puglisi.
A documentare l’evento, come sempre, Giuseppe Sommatino di Profili TV, con le sue videoriprese e le interviste in pillole che raccontano la cultura dal vivo, con ritmo, sensibilità e attenzione al territorio.
Il Chiasso Beato Pino Puglisi continua così la sua metamorfosi da passaggio urbano a laboratorio culturale a cielo aperto, in un’estate che ha il sapore della rinascita creativa.
Ingresso gratuito.
Un evento per chi ama la scrittura che non consola ma accende.
Per chi vuole vivere la parola come atto, e la cultura come corpo in movimento, sempre nel segno di Padre Puglisi: «E se ognuno fa qualcosa…»
c.s.

Confimprese Palermo: “malamovida e microcriminalità sono due facce della stessa medaglia” Giovanni Felice: “imprenditori...
08/07/2025

Confimprese Palermo: “malamovida e microcriminalità sono due facce della stessa medaglia”
Giovanni Felice: “imprenditori, cittadini e istituzioni collaborino per un città più sicura”



Il numero uno di Confimprese Palermo Giovanni Felice interviene sulle recenti vicende che hanno visto un’escalation di violenza in città e sul dibattito che ne è venuto fuori, individuando una strategia.

Presenza dei militari: un deterrente, ma non la soluzione

“Ribadiamo che la presenza dei militari in città può avere una funzione di deterrenza temporanea, ma non rappresenta una risposta strutturale ai problemi di criminalità diffusa e malamovida – dice Felice - Inoltre, questo tipo di intervento straordinario, se protratto nel tempo, rischia di veicolare un’immagine di una città militarizzata, con potenziali effetti negativi sull’attrattività turistica. Va anche sottolineato che sarebbe difficile definire in modo chiaro le regole di ingaggio dei militari in contesti complessi come i quartieri della movida, dove il confine tra ordine pubblico, vivibilità e diritto al divertimento è sottile.

Movida e Centro Storico come “palestra” per la microcriminalità

Ed ancora: “Non è la movida in sé a generare delinquenza, ma la sua assenza di regole e di controlli in alcuni quartieri a renderla un terreno fertile per rapine, furti, aggressioni e vandalismi – continua il presidente di Confimprese Palermo - La concentrazione di persone, spesso giovani e vulnerabili, la confusione e l’alcol offrono a delinquenti e gruppi organizzati un contesto ideale per agire con facilità e, spesso, con un basso rischio di essere identificati.

In questo senso, la movida e alcune aree del centro storico diventano una vera e propria “palestra” per la microcriminalità: spazi dove si sperimentano dinamiche di intimidazione, violenza e sopraffazione, con un effetto moltiplicatore. Piccoli furti e rapine non solo danneggiano economicamente commercianti e residenti, ma alimentano una percezione di insicurezza che mina la fiducia tra cittadini e istituzioni.

Il pericolo più grande è che, nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine, l’insufficienza di controlli costanti trasformi queste aree in una zona franca, in cui comportamenti criminali possono radicarsi e crescere, fino a inquinare il tessuto economico e sociale. Per questo diventa fondamentale ripensare e rafforzare il controllo del territorio, restituendo alla movida e al centro storico la loro vera funzione: luoghi di socialità, incontro e sviluppo economico, e non teatri di illegalità e degrado”.



Controllo del territorio: il parallelismo con il racket

Quando lo Stato arretra, altri soggetti possono occupare lo spazio lasciato vuoto. “Palermo lo ha conosciuto bene questo fenomeno – dice Felice - con la mafia e il racket delle estorsioni, che per anni hanno rappresentato una forma di controllo criminale del territorio, basato su intimidazione, paura e assoggettamento economico.

Questo parallelismo, pur azzardato, è utile a far capire un principio fondamentale: ogni forma di criminalità prospera laddove manca un presidio civile forte e costante. Proprio come la mafia ha costruito il suo potere sostituendosi allo Stato nel “garantire” — a modo suo — ordine e protezione, anche la microcriminalità di oggi sfrutta spazi di degrado e assenza di regole per affermare piccoli circuiti di violenza ed illegalità.

In passato, la lotta al racket ha dimostrato che non basta l’azione repressiva: fu grazie a una rete di collaborazione tra forze dell’ordine, prefettura, comitato per la sicurezza, associazioni di categoria e imprenditori coraggiosi se si riuscì a spezzare quel sistema. Allo stesso modo, oggi è necessario costruire un controllo del territorio moderno e partecipato, in cui istituzioni, imprese e cittadini siano parte attiva.

È questa la vera alternativa a interventi straordinari, come la militarizzazione: un controllo saldo ma civile, basato su strumenti di prevenzione, tecnologie condivise, presidi costanti, regole certe e una comunità coesa, capace di segnalare e isolare comportamenti violenti o intimidatori.

L’esperienza ci insegna che solo così si possono restituire sicurezza, libertà economica e qualità della vita ai quartieri, ai residenti e a chi fa impresa con onestà.

La proposta: un sistema di sorveglianza integrato con la Questura

Ricorda Felice: “Un esempio virtuoso di controllo del territorio risale ai primi anni 2000: per contrastare il racket fu creato un sistema di videosorveglianza collegato direttamente alla Questura, sostenuto da fondi regionali erogati tramite la Camera di Commercio. Questo modello consentì:

interventi tempestivi in caso di reati,
raccolta di immagini utili alle indagini,
dissuasione dei criminali.
Nel 2024 sono stati firmati nuovi protocolli in questa direzione, a conferma che il modello di sorveglianza condivisa è ancora attuale. Proponiamo di estendere questa esperienza, destinando risorse per potenziare gli impianti di videosorveglianza, favorire il collegamento diretto con la Questura, sostenere le imprese con contributi a fondo perduto per l’acquisto degli impianti.

Questo strumento concreto, che ha dato prova di efficacia contro il racket, può diventare oggi un presidio moderno per contrastare furti, rapine, aggressioni e atti vandalici, restituendo sicurezza e vivibilità a tutta la città”.

Il tema della privacy

Felice conclude: “È giusto porsi il problema del diritto alla privacy. Tuttavia, di fronte a fenomeni di microcriminalità sempre più violenta e imprevedibile, riteniamo che sia un prezzo ragionevole rinunciare a una parte di privacy — in modo regolato e nel rispetto delle leggi — per avere maggiore sicurezza, più controlli e un contesto urbano più vivibile per tutti. Vogliamo dare un contributo costruttivo, per passare da misure straordinarie e simboliche a soluzioni strutturali e condivise, capaci di restituire fiducia ai cittadini e serenità agli imprenditori che investono ogni giorno nella nostra città.
c.s.

04/07/2025

Estate, vacanze, visitatori in città... Satira di Guido Buccellato

Nel salotto all'aperto di piazzetta Bagnasco  “Requiem di Ferragosto", l’ultimo libro di Paola Di SimoneA dialogare con ...
04/07/2025

Nel salotto all'aperto di piazzetta Bagnasco “Requiem di Ferragosto", l’ultimo libro di Paola Di Simone
A dialogare con l'autrice: Virgilio Alberelli e Gian Mauro Costa e tanti ospiti

Paola Di Simone nasce a Palermo, dove tuttora vive con il marito e due figli. Dopo la laurea in Scienze biologiche, un dottorato di ricerca e una specializzazione in genetica medica, nel 2002 inizia la carriera come funzionario tecnico della Polizia di Stato.

È stata pioniera nel settore delle indagini genetico-forensi negli uffici della Polizia Scientifica della sua città, dove lavora dal 2003. Relatrice a congressi e coautrice in pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali, ha partecipato a diverse iniziative a scopo divulgativo. Nel 2015 ha pubblicato un saggio dal titolo Crimini al microscopio (Dario Flaccovio Editore). Questo è il suo primo romanzo.

Il libro

La morte misteriosa di un musicista e una serie di rapine ai danni di alcuni ristoranti agitano una Palermo arroventata dall’afa a cavallo di ferragosto. Margherita Falgares, una poliziotta biologa della Scientifica, si troverà a rischiare le agognate ferie per dedicarsi ai due casi. Insieme ai suoi collaboratori, lavorerà con il vicequestore Pulvirenti e con la magistrata Pipitone a indagini che li porteranno a scavare nel passato della vittima, sul primo fronte, e di un malvivente detto lo chef sul secondo. E un viaggio a ritroso, come in un rewind della vita, lo compirà anche Margherita, su un piano molto intimo.

03/07/2025

L' Isola e le "inquietanti presenze"...
Satira di Guido Buccellato

Nel salotto all'aperto di piazzetta Bagnasco si è parlato del libro  “È stato il figlio” di Roberto AlajmoCon l’autore a...
02/07/2025

Nel salotto all'aperto di piazzetta Bagnasco si è parlato del libro “È stato il figlio” di Roberto Alajmo
Con l’autore a dialogare Camillo Scaduto e tanti ospiti.

Il libro

La famiglia Ciraulo vive in uno dei quartieri più poveri della città, eppure davanti alla porta di casa tiene in bella vista una Volvo nera, acquistata con i soldi ottenuti in seguito alla morte della loro bambina: un risarcimento destinato alle vittime della mafia. L'arrivo di questa automobile fiammante è una sorta di miracolo rionale, sembra aprire le porte di una nuova esistenza piena di possibilità per tutta la famiglia: per il padre Nicola, patriarca indiscusso, professionista del precariato ai limiti della legalità; per la madre Loredana, dimessa, arrendevole, eppure regista occulta di imprevedibili strategie; per la nonna Rosa, logorroica maestra di reticenza; per il nonno Fonzio, sempre sfuggente per questione di principio. E infine per il figlio, Tancredi, con le sue malinconie improvvise, indecifrabile agli occhi dei parenti e del quartiere, controfigura paradossale del suo intraprendente omonimo del Gattopardo. "È stato il figlio" è un noir antropologico, un giallo eretico che sembra iniziare. Ogni capitolo del romanzo aggiunge nuovi particolari all'intera vicenda e allo stesso tempo sembra divagare, costringendo il lettore a fare i conti con una città a tratti comica e grottesca, ma sempre sull'orlo del disastro sociale. Le vicende dei Ciraulo scorrono all'indietro nel tempo, prima accelerando e poi rallentando fino a sfiorare il fermo.

30/06/2025

"Cucina ungherese"...
Satira di Guido Buccellato

Indirizzo

Palermo

Telefono

+393517405737

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Profili rivista pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta L'azienda

Invia un messaggio a Profili rivista:

Condividi

Digitare