
23/07/2024
C’è anche domani… ma c'è stato anche un oggi!
Oggi pomeriggio al Giffoni Film Festival ho partecipato ad un evento che non avevo messo in programma e che pensavo non mi interessasse particolarmente, la presentazione del film “C’è anche domani” sulla vita del banchiere Ennio Doris, fondatore di Banca Mediolanum.
A presentare il film la figlia, Sara Doris, vicepresidente della banca e Presidente della Fondazione Mediolanume della Fondazione Ennio Doris.
E’ stata un'esperienza imprevista e con esiti inaspettati. Non immaginavo infatti che una storia che ritenevo lontana da me e dai miei interessi potesse essere caratterizzata dalla convergenze di pensieri ed emozioni.
Mi sono ritrovato, quasi "per caso", a partecipare ad entrambi gli incontri fatti da Sara Doris con i “Giffoners”, il primo con i 250 i giovani della sezione Impact, il secondo con i 30 giovani impegnati nel processo del Giffoni Innovation Hub.
Sara Doris nei suoi interventi ha spinto i giovani a vivere la vita con ottimismo, ma non l'ottimismo di chi pensa che andrà sempre tutto bene (quello, ha detto, è un illuso), ma l'ottimismo di chi cerca di vedere problemi e ostacoli sapendo che problemi e ostacoli possono essere e vanno risolti e superati e che possono divenire opportunità di cambiamento, esperienze dalle quali trarre insegnamento e vantaggi.
Essere ottimisti per individuare soluzioni capaci di fare germogliare, i semi anche in situazioni avverse e imprevedibili, mettendo in movimento la creatività e la determinazione, avendo il coraggio di osare, di tentare, di avere obiettivi alti, visionari, capaci di dare senso alla vita, legati alla parola "Amare".
L'invito rivolto da Sara Doris ai giovani è stato quello spingerli a ricercare continuamente la bellezza della vita e di ispirarsi a un sogno, un sogno caratterizzato non solamente sul cosa si fa, quanto sul percorso che si sta facendo e che si è fatto, sulle persone che si sono incontrate e con le quali si è camminato.
Ma oltre l’imprevisto, l'inaspettato è stato sentire queste parole da chi detiene un impero economico e finanziario, da chi ha molto di più di quello che serve la cui vita è orientata dai mercati e dai profitti.
Stasera chiudo la mia terza giornata a Giffoni pensando a questo incontro, alle parole condivise, ripenso al piccolo sogno del Centro TAU, alla tenacia messa in campo per costruirlo e per portarlo avanti, ogni giorno da 36 anni, con l'obiettivo di promuovere opportunità ed esperienze utili a dare risposta a giovani privi di sbocchi e di futuri possibili e sicuri. Un sogno e un impegno che ogni giorno sembra sempre più impegnativo e oneroso, alle volte ritenuto insostenibile
Nelle sale di Giffoni oggi è stato importante condidere "sogni decollati”: quello di Doris, che ha dato vita ad una banca, quello di Claudio Gubitosi, che ha generato un festival inimmaginabile, capace di aggregare, di generare energie incredibili e generare speranze e infine il sogno del Centro Tau, un piccolo sogno in una porzione di territorio di Palermo.
Chiudo la giornata pensando che "C'è anche domani" , un domani da sviluppare con ottimismo, per poter costruire nuovi ponti e opportunità.
Capitalizzare l'esperienza per continuare ad esistere,