08/07/2019
Causa impegni, ho ritardato la creazione del post. Scusate. eccomi qui
Messa di S. Eligio 2019
Stamattina alle 8 è iniziata una lunga giornata in piazza s. Eligio
I preparativi iniziati già da qualche giorno, adesso saranno sistemati in piazza.
Il caldo si fa sentire, la gente si prepara per un bagno rinfrescante al mare. Mi chiedo se faccio bene a soffrire il caldo o se non sia il caso di lasciar perdere, fare come gli altri, prendere mia moglie e andare via al mare.
E solo un attimo di sconforto, guardo i ruderi e la piazza, mi rendo conto che il mio posto e proprio là. Se non ci fossi, quei ruderi martoriati sarebbero lasciati all'incuria, al degrado e alla solitudine. Il lavoro svolto con Antonino Catalano e Marco Pampillonia, di ripulire l'interno della chiesa e celebrare in piazza mi rende consapevole di un fatto. la chiesa non più sola, non più lasciata all'incuria di un popolo sbadato che sembra avere perso la speranza. Questa e la mia gioia, il mio amore per quelle pietre e per ciò che rappresentano. Così sembra non avvertire il minimo sforzo a parte il caldo. Nei ruderi e nella piazza in quel momento assolata ma ordinata e pulita, sembra risuonare di un coro di angeli esultanti, e di una affascinante bellezza. Dopo il pranzo comincio a sistemare tutto. Intanto ci ha raggiunti Liana Biancone e contrariamente agli anni precedenti tutto è pronto alla 16. Come sempre è il momento in cui mi chiedo come andrà. Poco alla volta la piazza si anima. É bello osservare che in tanti hanno preferito questo momento di fede invece che il mare.
Ci sono tutti, le studentesse, Laura Grimaldi, il Sindaco Leoluca Orlando con la signora Lupo e la scorta gli amici di sempre e tanti altri che non conosco, cosi tutto è pronto. Come da programma Ciro Lomonte, la Prof.ssa. Rita Cedrini e altri amici accolgono gli ospiti.
E un momento di leggerezza che ripaga come sempre, di tanti sacrifici e lascia spazio alla speranza che qualcosa accadrà a questi benedetti ruderi. Le studentesse dialogano con l’architetto Lomonte del loro progetto di restauro. Calogero Zuppardo con Giovanni Meli, presentano la nostra amica Laura Grimaldi che da oltre 10 anni segue la vicenda attraverso il Giornale di Sicilia e al quale abbiano dedicato una piccola mostra. La Prof. Rita Cedrini dialoga con la stessa giornalista e con una straordinaria motivazione consegna il riconoscimento. Tutto e registrato, chissà se un giorno si potranno rivedere tutte queste immagini. Il Sindaco al quale va il mio personale grazie per la sua partecipazione costante ormai da molti anni, conclude la giornata impegnandosi ad aiutare nella ricostruzione nel momento in cui l’associazione orafi, prenderà possesso dei ruderi, speriamo ciò possa accadere in tempi rapidi. Arrivederci al 29 novembre nella chiesa di s. Giacomo la Marina. Quest’anno si anticipa perché 1 dicembre sarà domenica.
Grazie a quanti hanno partecipato.