12/10/2025
Stanotte, nel cuore della movida palermitana, un giovane ha perso la vita cercando di difendere un altro ragazzo da un pestaggio. Paolo Taormina, 21 anni, è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa nei pressi del Teatro Massimo. Un gesto di coraggio, di civiltà, che si è trasformato in tragedia.
Questa violenza ci riguarda tutti. Non è solo cronaca nera: è una ferita aperta nello spazio pubblico, nei luoghi che dovrebbero essere di incontro, di festa, di libertà.
Come comunità urbana, come cittadini, come amanti di Palermo, non possiamo restare indifferenti. Questa violenza non è un fulmine a ciel sereno. I campanelli d'allarme c'erano già tutti e da tempo.
È il frutto di una gestione miope dello spazio pubblico, di una movida lasciata a se stessa, di una città dove il presidio sociale e culturale è stato abbandonato in nome del profitto e dell’apparenza.
Mobilita Palermo è nato per raccontare la città che cambia. Oggi raccontiamo anche il dolore, perché da questo dolore deve nascere una reazione.
Dove sono le istituzioni? Dove sono le politiche di prevenzione, di educazione, di cura? Non bastano le telecamere, non bastano le mille ordinanze spot che non si riesce a far rispettare, non serve filosofeggiare. Serve una visione. Serve una città che protegga chi ha il coraggio di intervenire, non che lo lasci morire per strada.
A Paolo, il nostro pensiero. Ai cittadini, il nostro invito: partecipare, vigilare, costruire insieme una Palermo più giusta.