17/08/2025
FINE DELLE TRASMISSIONI
Con la morte di PIPPO BAUDO si chiude una pagina difficilmente ripetibile di quella TV di una volta, oggi purtroppo ingoiata dallo tsunami social. C'è tanta malinconia e tristezza non per la morte dell'uomo, perché prima o poi arriva per tutti e quindi sarebbe arrivata anche per lui, ma per l'assenza di nuovi maestri che con competenza, professionalità, educazione e rispetto potessero attraverso le emozioni artistiche, raccontare la vita del paese nelle sue dimensioni di spazio e tempo. Oggi ci provano, ma facendosi coinvolgere dalle mode del tempo, i vari Bonolis, Conti, Amadeus ci riescono poco ed a volte male. Quante volte si è discusso di chi potesse essere l'erede di BAUDO; Bonolis per cultura, Conti per garbo ed educazione, Amadeus per le movenze fisiche, ognuno un pizzico ma nessuno che racchiudesse quella completezza di uomo ed artista. Baudo ha fortemente voluto la TV, si è emozionato emozionando il pubblico, ha accompagnato la vita degli italiani con le sue domeniche pomeriggio ed i suoi sabato sera con eleganza e senza volgarità ed anche con sagace cultura. Pippo era sempre in cerca del nuovo, lui era innovazione e tradizione rischiava con programmi nuovi a volte anche senza riuscirci. Lascio agli altri declamare i suoi lunghi anni in TV, oggi anche i suoi denigratori si accorgono di come bene ha fatto il suo lavoro, una parte della mia professione l'ho captata da lui, perché ho capito quello che faceva e l'ho fatto mio: BAUDO HA TRASMESSO ATTRAVERSO IL MEZZO FREDDO MECCANICO DELLA TELECAMERA L'EMOZIONE TEATRALE, ha praticamente teatralizzato la tv.Chi racconta del suo pentito passaggio a Medieset perché gli mancava la RAI sbaglia, a lui mancava la diretta, pane vivo per la sua modalità televisiva (allora mediaset non poteva andare in diretta), la registrazione lo induceva a rincorrere il perfettibile che anche a lui risultava impossibile da raggiungere ed inoltre gli mancavano gli imprevisti della diretta che trasformava con grande abilità in eventi. Per noi era quasi immortale, sapevamo che era sul viale del tramonto ma lo rivedevamo ancora in alcuni barlumi di sana TV che ogni tanto facevano capolino in qualche programma. Mi auguro che la RAI, possa dedicare in sua memoria qualche angolo o studio televisivo oppure il Teatro Ariston stesso di Sanremo, il Festival che ha praticamente confezionato lui e di cui ancora oggi saggiamente si perpetua la modalità di esecuzione. Ciao Pippo oggi si chiudono le trasmissioni della TV ci auguriamo, anche se con debole speranza, che al più presto possano riprendere con interpreti che magari andando a spulciare tra le teche RAI possano studiare te MIKE CORRADO TORTORA COSTANZO per ritornare ad una TV che racconti il paese con emozioni ma con eleganza garbo ed educazione. La speranza si, lei è immortale noi no.