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26/07/2025

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26/07/2025

Pesanti accuse della relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei territori palestinesi.

26/07/2025

Hanno chiesto a Giorgia Meloni se ha intenzione di riconoscere lo Stato di Palestina come Macron.

E lei ci ha regalato un doppio, triplo salto carpiato che è letteralmente un concentrato di ignavia e ipocrisia.

“Io credo che il riconoscimento dello Stato di Palestina, senza che ci sia uno Stato della Palestina, possa addirittura essere controproducente per l’obiettivo.
Se qualcosa che non esiste viene riconosciuto sulla carta, il problema rischia di sembrare risolto, quando non lo è”.

Eh?????

Poi ha spiegato meglio il concetto, si fa per dire.

“È la ragione per la quale, essendo favorevolissima allo Stato della Palestina, non sono favorevole al suo riconoscimento a monte di un processo per la sua costituzione”.

Cioè, in pratica Meloni è a favore dello Stato di Palestina ma non in questo momento.

Gentile Presidente del Consiglio, quando pensa che sarà il momento di riconoscere lo Stato palestinese?
Quando li avranno ammazzati tutti?
Quando Gaza sarà ridotta direttamente in polvere e non esisterà neanche più la Palestina?
Quando ca*** sarà il momento?

Che differenza enorme e incolmabile tra questi due leader. Di dignità, coraggio, chiarezza.

Da cittadino italiano, mi vergogno di essere governato da una così.

Vergogna e imbarazzo.

26/07/2025

Mentre noi abbiamo una Presidente del Consiglio che non riesce neanche a pronunciare una parola di condanna, il Presidente della Colombia Gustavo Petro ha ordinato di fermare tutte le navi merci dirette in Israele dopo che una nave ha violato il divieto di esportazione del carbone imposto dal governo un anno fa.

"Non uscirà una sola tonnellata di carbone per Israele” ha detto Petro. “Me ne assumo la responsabilità. La Colombia non sarà complice di un genocidio”.

E lo può fare in virtù del trattato fondativo dell’Organizzazione mondiale del commercio, che consente la sospensione degli accordi in caso di crimini di guerra.

Non solo. Petro ha anche spiegato che “il decreto resterà attivo fino all'esecuzione dei mandati d'arresto internazionali emessi dalla Corte internazionale di giustizia”.

Ecco un leader dalla schiena dritta e il coraggio delle proprie idee.

Trovate le differenze.

25/07/2025

LA NOTTE DEL 25 LUGLIO 1943

Mentre la famiglia Cervi riuniva i vicini attorno a una bella pastasciutta per festeggiare la caduta di Mussolini a Roma i fratelli Eduardo e Peppino De Filippo...

"La notte del 25 luglio 1943 i due De Filippo, e tutta Roma può confermarlo, fecero pazzie proprio da manicomio. Assoldarono i primi facinorosi che trovarono e con essi percorsero le strade di Roma strepitando e rovinando tutto quello che poteva ricordare il Fascismo. Invitarono poi a casa loro a gozzovigliare i più delinquenti di questi operai inneggiando alla morte di Mussolini e alla vittoria della Russia".

Fonte: Roma, Archivio centrale dello Stato, Polizia politica, Fascicoli personali, busta 398, fascicolo " fratelli de filippo"

Buona a tutte/i

25/07/2025

Da 24 ore orde di meloniani esultano in un tripudio di lodi sperticate e superlativi assoluti per questa copertina qui e si inchinano alla loro Presidente Meloni, a loro dire “celebrata come una statista” dal prestigioso “Time”.

C’è chi fantozzianamente la paragona a De Gasperi.

La ministra Santanché addirittura si lancia in un’invettiva conto la sinistra rosicona: “E adesso chi lo dice ai disfattisti?”.

Solo che poi vai oltre alla copertina - per chi sa leggere - e scopri che non è affatto la celebrazione di una nuova leader europea, ma anzi è un articolo, quello di Massimo Calabresi, lungo, complesso e pieno zeppo di critiche, anche pesanti.

Nell’ordine:

“L’agenda politica interna della premier italiana è al passo con la schiera globale di leader autoritari in ascesa: consolidare il potere esecutivo, reprimere i media, esercitare il controllo sul sistema giudiziario, prendere di mira gli immigrati senza documenti e limitare alcune forme di protesta“.

Alla faccia della grande statista.

E ancora:

“In patria, Meloni (…) sta tentando di ‘riformare’ la magistratura attraverso una complessa serie di misure che amplierebbero il controllo del premier sui procedimenti giudiziari“.

Che grande “modello”!

Ma mica finisce qui:

“Lo scorso ottobre, l’Italia ha codificato la sua storica opposizione alla maternità surrogata, mettendo al bando la procedura all’estero, una mossa condannata dai sostenitori dei diritti degli omosessuali”.

E avanti così:

“Meloni ha attaccato i media indipendenti, citando in giudizio giornalisti e organi di stampa per diffamazione più volte”.

Sempre più duro.

Sta portando avanti “un nuovo tipo di nazionalismo: populista, nativista e filo-occidentale. Dove questo ci porterà esattamente non è solo questione di Italia. Dal Portogallo alla Romania, estremisti di ultradestra, un tempo ostracizzati, stanno superando i partiti conservatori tradizionali, proprio come il movimento MAGA negli Stati Uniti”.

Fine? Figuriamoci.

“Ci sono molti membri del suo partito che covano ancora nostalgia del fascismo. Il secondo in linea di successione alla presidenza dopo Meloni, Ignazio La Russa, un tempo teneva un busto di Mussolini nel suo appartamento”.

Fino alla chiusura impietosa.

“Ciò che inquieta in Meloni non è tanto il suo comportamento, quanto il suo adattamento alle forze che il nazionalismo ha scatenato in passato, in un momento in cui le norme del dopoguerra stanno svanendo”.

In pratica, i meloniani stanno sventolando da ore la copertina di una rivista come un trofeo, senza neanche essersi degnati di leggerla. Ma neppure di aprirla. Figuriamoci capirla.

Ma voi non svegliateli, mi raccomando.
Basta smettere di votarli.

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