Paola Butera Communication

Paola Butera Communication "L'essenza della Comunicazione"
Storyteller •
Press Collaborations • Digital Project

Ho avuto la fortuna di far scoprire Gubbio e Assisi a un piccolo gruppo proveniente dal Brasile. Abbiamo si esplorato la...
03/08/2025

Ho avuto la fortuna di far scoprire Gubbio e Assisi a un piccolo gruppo proveniente dal Brasile. Abbiamo si esplorato la storia, ma con uno sguardo attento alla qualità dello stile di vita, al buon gusto e all’artigianato locale. Ho organizzato per loro due giorni su misura: abbiamo fatto video, interviste e fotografie. Li ho accompagnati a conoscere nuove realtà e sono rimasti incantati da quanto sia stata preservata la storia e dal grande rispetto per ciò che ci è stato tramandato. Ormai lo faccio spesso: molti giornalisti, scrittori o appassionati mi coinvolgono nei loro progetti legati ai territori italiani che per me rappresentano vita, lavoro e casa. 
▪️Se vuoi vivere un’esperienza personalizzata, lontana dal turismo frettoloso, puoi contattarmi. Sarò felice di darti consigli e mettermi a disposizione. Trasforma il tuo viaggio in uno stile di vita unico, personale e coinvolgente!
~
I had the wonderful opportunity to introduce a small group from Brazil to Gubbio and Assisi. While we explored the history, we also paid close attention to the quality of life, good taste, and local craftsmanship. I arranged a personalized two-day experience for them: we created videos, conducted interviews, and took photos. I guided them to discover new places, and they were amazed by how well history has been preserved and the deep respect for what has been passed down to us. I do this quite often now-many journalists, writers, and enthusiasts involve me in their projects related to Italian regions that represent life, work, and home for me. 
▪️If you want to enjoy a personalized experience away from rushed tourism, feel free to contact me. I’ll be happy to offer advice and support. Turn your trip into a unique, personal, and engaging lifestyle!

Thanks for hospitality





Thanks for following my directions



and thanks above all tomarsiglia
for involving me and being a great mediator

 
 

Archi Variazioni dello stato d'umore
29/07/2025

Archi
Variazioni dello stato d'umore



Gaeta • moment of ordinary life- Via Indipendenza - Chasing sunsets- Paparazzi- Palm beach - Stop at the port- Kasa Inca...
06/07/2025

Gaeta • moment of ordinary life
- Via Indipendenza
- Chasing sunsets
- Paparazzi
- Palm beach
- Stop at the port
- Kasa Incanto




Dump - week seaside
29/06/2025

Dump - week seaside


18/06/2025
- ROSE ROSA PER TE - L’ultimo racconto prima della pausa estiva, diverso dagli altri, è tratto da confidenze raccolte ne...
17/06/2025

- ROSE ROSA PER TE - L’ultimo racconto prima della pausa estiva, diverso dagli altri, è tratto da confidenze raccolte nel tempo. [Spesso, durante le fredde mattine invernali dal cielo limpido ma tagliente, alzarsi per andare a lavorare può risultare arduo. Tuttavia, quella mattina Laura ignorava che quel tenue raggio di sole stava per irrompere prepotentemente, portando con sé il segno dell’amore. Se vi trovate la mattina presto tra le vie del centro, il suono deciso delle saracinesche dei negozi che si aprono è impossibile da non percepire. Erano le 9:00 quando Laura, come da abitudine prima di aprire il suo laboratorio artigianale situato a pochi passi dalla piazza, si fermò al caffè locale per la solita colazione, poi dritta al lavoro! Il suo laboratorio era frequentato da signorotte elegantemente vestite e talvolta dai loro collaboratori incaricati di consegnare oggetti da restaurare. Mentre era concentrata dietro il bancone a prendere le misure di un’etagère, percepì uno sguardo rivolto verso di lei, ma decise di non darvi peso. Il suo pensiero era rivolto ad Aldo, uomo che amava intensamente e che la faceva sentire realizzata; per questo motivo gli sguardi maschili erano quasi impercettibili e insignificanti ai suoi occhi. Laura è una donna giovane dall’aspetto fuori dall’ordinario: un corpo snello, lineamenti androgini e un qualcosa che cattura inevitabilmente l’attenzione — forse la sua pelle ambrata o quel volto scolpito con perfezione. Sebbene abbia origini brasiliane, non ha mai visitato la terra natale della madre. Improvvisamente e involontariamente fu catturata da due occhi dotati della forza di un orizzonte marino al mezzogiorno esatto. Dietro al dott. Parietti, uno dei suoi clienti abituali,nella penombra, un giovane che la osservava con quegli occhi che brillavano con una tale intensità da trafiggere chiunque.
«Va bene così, dottore?» chiese rapidamente, desiderando allontanarsi da quell’imbarazzo. Nel frattempo quegli occhi non cessavano di fissarla... ⬇️continua su IG

IL POTERE DELLE COINCIDENZE Quante volte ti è capitato di pensare a qualcuno che non vedi da anni e, proprio subito dopo...
08/06/2025

IL POTERE DELLE COINCIDENZE Quante volte ti è capitato di pensare a qualcuno che non vedi da anni e, proprio subito dopo, incontrarlo per caso? O magari, mentre sei indeciso su una scelta ti trovi tra le mani un oggetto che sembra indicarti una direzione precisa? Da secoli filosofi, uomini di fede e scienziati, da Seneca a Jung, si sono chiesti il senso di queste coincidenze perfette e la risposta è sempre stata chiara: il caso non esiste questi momenti unici che sembrano sfidare la legge della fisica e delle matematica devono essere la manifestazione di una volontà superiore. È così che il destino ci parla e ci guida verso la serenità, l'appagamento e la felicità. Ogni volta che mi fermo a riflettere sul vero motivo per cui sono rimasta in questo angolo di mondo, metto insieme tanti piccoli eventi fortuiti: un amico ritrovato, una casa che rispecchia i miei gusti, un lavoro con mi soddisfa, radici lontane che rifioriscono tutti insieme. Anche quando progetto il numero della rivista succede qualcosa di simile. A volte segue un tema legato al periodo o alla stagione; altre volte lascio semplicemente che gli argomenti nascano dalle coincidenze. Come quella volta in un bar dove ho incontrato un giovane imprenditore che mi ha presentato la zia passata lì per caso: lei ha sfogliato la rivista con entusiasmo, il giorno dopo mi ha fissato un'intervista fantastica con un personaggio importante. E poi quell'incontro casuale scoprendo un talento da raccontare. Ti è mai capitato di scattare una foto nel momento perfetto, prendere un treno all'ultimo secondo o incontrare quella persona che poi diventa un amico per la vita? A volte le coincidenze sono belle altre volte un po' meno. Chi è sempre in giro ha sempre qualche storia da raccontare e spesso si imbatte in coincidenze senza nemmeno accorgersene. Così, con la calma che mi caratterizza, anche questo numero è diventato uno scrigno prezioso pieno di storie del territorio, ognuna unica a modo suo. Per ciascuna potrei raccontare aneddoti, imprevisti o proprio quella coincidenza speciale. ⬇️(continua si IG)


IL SOGNO AMERICANO - Non è stato facile per Nannina, a quindici anni, lasciare il suo piccolo paese sperduto tra i monti...
02/06/2025

IL SOGNO AMERICANO - Non è stato facile per Nannina, a quindici anni, lasciare il suo piccolo paese sperduto tra i monti dell’Appennino e trasferirsi a vivere a Roma. La sua famiglia era piuttosto particolare: il papà sarto riuscì con tanto amore a sposare una ricca nobildonna che non esitò a farsi diseredare pur di stare con lui, l’amore della sua vita. Erano anni difficili, alla fine dell’Ottocento, e oggi forse non riusciamo nemmeno a immaginare quanto le sia costato lasciare le sue cinque sorelle partite per inseguire il sogno americano.  
Nannina era la più piccola di casa; i due fratelli maggiori, con vent’anni di differenza, erano morti giovani per malattie poco chiare, e i genitori, ormai anziani per quei tempi, decisero di affidarala a una famiglia che aveva trovato fortuna altrove. Così si ritrovò in quella città enorme dopo un viaggio in corriera durato un’intera giornata. Piccolina ed esile, ma con uno spirito che già faceva intuire un futuro brillante. Ha iniziato subito a lavorare Nannina, come cassiera: prima in un caffè del centro e poi in un posto chiamato Cobianchi, vicino al Vaticano. Era una specie di spa moderna dove persone rispettabili andavano per pulirsi o sistemarsi barba e capelli; bagni in casa non ce n’erano per la classe media ed era normale andare lì. Passavano uomini soli, preti e poche donne: dottori, impiegati, avvocati… Nannina li vedeva entrare ogni giorno. Nei momenti liberi leggeva tantissimo – divorava libri di ogni genere ma amava soprattutto i noir. Gli anni passano e Roma diventa casa sua. Sa di essere sola: i genitori non ci sono più e le sorelle sono troppo lontane per poter mantenere contatti regolari. Ha qualche amica con cui andare a messa la domenica e si è abituata ad andare dalla sarta sotto casa per farsi fare i vestiti su misura. E poi continua a leggere sempre più libri: si immerge in quel mondo parallelo per non pensare troppo e sentirsi meno sola.
Un giorno da Cobianchi arriva un uomo bellissimo, sui quarantacinque anni: alto, magro, biondo con quell’aspetto nobile proprio come sua mamma. La guarda spesso finché finalmente le chiede un appuntamento. [continua ⬇️]

QUATTRO BRACCIATE[- Fai quattro bracciate e poi respira. - Da un lato, da un lato.  - Prendi ariaaa. Quella voce dall’al...
11/05/2025

QUATTRO BRACCIATE
[- Fai quattro bracciate e poi respira.
- Da un lato, da un lato.
- Prendi ariaaa.
Quella voce dall’alto è di Valentina, che ha iniziato da poco a insegnare nuoto ai bambini. Io però mi annoio a fare su e giù nella piscina, vorrei solo giocare.
Ciao, sono Isabel, ho 5 anni e mamma mi ha portata qui in piscina per la prima volta. Pensavo sarebbe stato divertente, invece è una noia dover sincronizzare i movimenti, imparare a respirare e poi dimentico tutto e Valentina si arrabbia con me. Per fortuna c’è Giò, mio fratello. In fondo se mamma ci ha portati qui sul terrazzo del Foro Italico lo fa più per lui che per me. Io sono alta, un po’ paffutella ma sana; lui invece, anche se più grande, fatica a crescere. È magro magro, con le spalle strette; mamma è preoccupata perché mangia solo pasta in bianco e cotoletta. Per fortuna abbiamo Sandro, nostro cugino che frequenta spesso il Foro Italico perché studia scienze motorie. Sandro è un bravo ginnasta; non come Menichelli è, ma comunque bravo. Per arrotondare ha preso il brevetto di istruttore di nuoto e quando mamma l’ha scoperto gli ha chiesto consiglio: - Sandro, senti... Gio non mangia, sentivo dalla cucina, pensi che portarlo in piscina possa aiutarlo?
Così siamo finiti qui, nella piscina pensile del Foro Italico, con quell’odore intenso di cloro che segnerà le nostre vite.
- Mamma, non voglio andare in piscina, continuavo a lamentarmi ogni giorno. Quei pomeriggi sembravano esami per me dai quali volevo scappare. Io che in macchina rimango incantata davanti ai manifesti pubblicitari, canto a squarciagola le canzoni più famose con il finestrino abbassato e il vento tra i miei capelli ricci e indomabili: proprio come me. Dopo un mese, con la primavera alle porte, mamma ci accompagna sempre fino all’ingresso; noi saliamo le scale (io con fatica) e andiamo verso gli spogliatoi mentre lei chiacchiera con le altre mamme o va al bar del tennis ad aspettarci. Giò è sempre più veloce di me e quando entro in piscina lo trovo già nella corsia dei migliori. Ha imparato subito ed esegue le bracciate immergendo la testa sott’acqua. A me non interessa: resto a galla da sola a spruzzare gli altri bambini ... segue su IG

LA SORTE...BUONA[A sedici anni, nonostante non ne avessimo bisogno, mio padre decise di mandarmi a lavorare d'estate da ...
12/04/2025

LA SORTE...BUONA
[A sedici anni, nonostante non ne avessimo bisogno, mio padre decise di mandarmi a lavorare d'estate da una sua cara amica perché pensava che: "il motorino te lo devi guadagnare". Così, per la prima volta, entrai in una casa editrice a pochi passi da casa, nel cuore di una Roma deserta e silenziosa come solo allora sapeva essere. Ogni mattina attraversavo Lungotevere, passavo davanti alla maestosa basilica di San Pietro e mi infilavo nei vicoli di Borgo fino all’imponente portone di piazza Pasquale Paoli. Al primo piano, mentre percorrevo quel corridoio buio e silenzioso, vedevo nelle stanze le persone con la testa china illuminate dalla luce che filtrava dalle finestre. La mia era l’ultima, un piccolo spazio tra scatoloni vari, con un tavolino d’emergenza e due sedie piuttosto malconce. Avevo un compito perlopiù noioso: dovevo inserire le etichette degli indirizzi sui libri per gli abbonati e dividerli per CAP. Mi annoiavo un po', così trovai il modo per far passare il tempo più in fretta: imparai tutti i CAP a memoria! Ma poi iniziavo a fantasticare sui titoli dei libri e sui nomi delle persone che avrebbero ricevuto le loro copie; ridevo, cantavo e trasformavo quel tempo apparentemente inutile in qualcosa di speciale: il mio primo motorino. Quella carta avvolta in una sottile pellicola di cellophane aveva un profumo unico che sprigionava comunque e quelle copertine meravigliose soddisfacevano la mia curiosità. Avevo solo sedici anni ed ero un mix di emozioni: ribelle da un lato ma introverso quando si trattava di esprimere ciò che sentivo. Ricordo quel primo lavoro come una vera conquista; dopo arrivarono altri impegni più adatti ai miei studi, sembrava che la mia strada fosse già tracciata... ma non fu così. Come cantavamo negli anni novanta, “certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Alcuni amori sono passioni inconsce che tornano senza motivo apparente. Oggi, dopo vent'anni nell'editoria, mi ritrovo a pensare che forse quella strada era già segnata in quell’estate calda che mi ha regalato il mio primo motorino insieme al profumo della carta stampata che riconosco ancora e mi fa sentire a casa.]

Light as Light[I arrived on Via Fontanella Borghese that the stores were still closed, the street sweepers were cleaning...
16/01/2025

Light as Light

[I arrived on Via Fontanella Borghese that the stores were still closed, the street sweepers were cleaning the streets, and from the bars on Via Tomacelli the aroma of coffee warmed the cold mornings. It was January, and I had recently celebrated my birthday at a little place suggested by my work colleague. That morning, too, we met there half an hour before starting work. The majestic entrance door was closed, and like every morning while I waited I was enraptured by the storefronts in the alleys, little craft stores that were making dreams come true...]
To return to those alleys today and find that time among the alleys of Rome has stood still, while I once again linger and gaze enraptured at the shop windows that no one knows.
~
Leggera come la luce

[Arrivai in via Fontanella Borghese che i negozi erano ancora chiusi, gli spazzini stavano pulendo le strade e dai bar di via Tomacelli l'aroma del caffè riscaldava le mattine fredde. Era gennaio e avevo da poco festeggiato il mio compleanno in un localino suggerito da una mia collega di studio. Anche quella mattina ci incontrammo sotto il portone mezz'ora prima di iniziare il lavoro. Il maestoso portone era chiuso e, come ogni mattina, mentre aspettavo, ero rapita dalle vetrine dei vicoli, piccoli negozi di artigianato che realizzavano sogni].
Tornare oggi in quei vicoli e scoprire che il tempo tra i vicoli di Roma si è fermato, mentre io ancora una volta mi soffermo a guardare estasiata le vetrine che nessuno sa.




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Dopo dieci anni alla guida di 4aMagazine, la creazione di numerosi eventi di design e arte, la pubblicazione di libri e cataloghi d’autore, che hanno consolidato una carriera focalizzata nella diffusione del Made in Italy, dall’esperienza all’evoluzione. Un blog, tante collaborazioni con riviste italiane e le consulenze aziendali per comunicare con metodo e professionalità. La competenza unita alla qualità senza tralasciare la creatività.


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