19/09/2025
(Frammenti da un libro appena nato.)
Non è un catalogo d'arte—anche se presenta un'opera d'arte—né un racconto—anche se contiene molti racconti. Assomiglia più a un viaggio: in un'agenda di quelle che regalavano le banche, «sempre dell'anno sbagliato», dove trovi ricette, appunti, numeri di telefono, cose fatte, cose da fare, vite vissute, vite da vivere.
«A volte per non riuscire a morire basta l’idea di una vita nuova, la stessa che non ti fa avere il coraggio di usare la parola fine, così bella e così mobile a seconda del pronome che le metti davanti: il, la. E quando succede di ricordarle, le vite precedenti, si parla con la nostalgia degli amanti o dei vecchi, di anni d’oro o terribili, dimenticandoci Gabriel García Márquez che suggerì, molti anni fa, che la memoria del cuore cancella i ricordi brutti e magnifica quelli belli ed è solo così che riusciamo a sopravvivere al passato.
Immaginiamo: le case in cui avremmo vissuto, le serate fuori, i compagni di strada, le città al caldo o al freddo, vicine o lontane, ma meglio lontane, il mare d’estate e la montagna d’inverno, il successo, l’amore, la felicità, una piccola percentuale di sorpresa perché senza quella non si vive mica felici (anche se il suo nome è speranza, non sorpresa). E si va avanti, a costruire. Dentro e attorno, a seconda delle vite.
Perché il problema di quando si rinasce è il patrimonio genetico, che è un po’ cambiato. Il cuore è nato con una piccola bozza per una delusione d’amore, il fegato ha visibilmente un pezzo mancante, colpa della volta che hai provato ed è andata veramente nel peggiore dei modi; la testa ha più cose dentro, ma è più stanca. I muscoli sono decisamente più forti, solo i piedi portano un po’ i segni della strada a volte accidentata.
Però eccome se si rinasce.»
Francesco Petrone, Chiara Guidoni
È stato meraviglioso
Pieve Santo Stefano, Piccolo museo del diario, sabato 20 settembre, ore 15:00
Piccolo museo del diario
Francesco Petrone
(Il progetto è sostenuto dal PAC 2024 - Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.)