26/11/2025
Perché i libri non scadono,
e FINO ALL'INIZIO – uscito nel 2021 – continua a far parlare (bene) di sé
per la storia lo stile
(e anche l'impaginazione)
🐬 Grazie a Sebastiano Quadrelli aka Baronevonspritz / Dantès - La trasmissione che non vuole avere fretta per l'attenzione che ha riservato al libro di Alessandro Busi e al nostro lavoro.
Se vi ha incuriosito, e volete saperne di più, date un'occhiata al link nel primo commento. 👇
(PS: Se il link fa le bizze – siamo pure sempre in lite con la tecnologia, come forse ricorderete – scriveteci in DM)
Fino all'inizio – Alessandro Busi
Prima di addentrarmi nella bellezza del libro, vorrei sottolineare un dettaglio alla trama che mi ha intrigato particolarmente nel corso della lettura.
Da un lato, domina per grossa parte del plot l'elemento caratterizzato da cupezza e risvolti molto inquietanti. Quindi si potrebbe parlare di qualcosa da fuggire, da mettere a margine perché fortemente destabilizzante.
Dall'altro c'è la configurazione del libro (margini, interlinea, capoversi, ecc.) che contrasta con quanto detto sopra infondendo all'insieme quei sentori di calma e serenità, propedeutici a continuare a sfogliare le pagine. Mi rendo conto che non sto parlando di fattori oggettivi, perché a confrontare questa impaginazione con quella di altri libri non si troverebbero differenze rilevanti.
Eppure, a me è arrivata questa sensazione curiosa...
Per quanto riguarda la vicenda, Luca -il personaggio principale- è un giovane raffigurato mentre affronta un cammino personale verso il . Una ricerca di se stessi? Un modo per conoscere meglio il proprio Io più intimo? Un picco di misantropia? Sta di fatto che il , con tutto il suo essere simbolico, a un certo diventa , diventa . E' in questa fase che “Fino all'inizio” diventa ancora più bello perché tutte le incognite che si presentano sono concrete, sono tangibili. Permettono quindi a chi legge di essere ancora più a quello che viene raccontato perché quello che viene vissuto dal protagonista pare raccontato in tempo reale.
Pur con tutti i suoi misteri, questo alla fine diventa una sorta di compagno (compagna?) di viaggio verso questa meta che Luca si è prefisso.
Il perché del titolo potrebbe nascondersi nella citazione del film “Ricomincio da capo”, dove lo stesso giorno (il giorno della marmotta) si ripete ciclicamente ed incessantemente. Ma attaccarsi a questo è l'errore più madornale...
Bisogna invece concentrarsi meglio sul , che proprio nella parte conclusiva sorprende perché corrobora la vicenda di un ritmo diverso da quello presente nelle parti precedenti.