Midgard Editrice

Midgard Editrice La casa editrice indipendente e underground di Perugia

NUOVA USCITA NELLA COLLANA NARRATIVA DELLA MIDGARDSimona Cappellini, Fino a otto, Midgard EditriceSimona Cappellini vive...
13/12/2025

NUOVA USCITA NELLA COLLANA NARRATIVA DELLA MIDGARD

Simona Cappellini, Fino a otto, Midgard Editrice

Simona Cappellini vive e lavora tra Lucca e Parigi. Da anni alterna l’attività nel settore turistico — tra ospitalità, territori e progettualità internazionale — a un percorso culturale che comprende collaborazioni di lunga data con riviste e realtà editoriali. Per quasi un decennio ha scritto per Lo Straniero, sotto la guida di Goffredo Fofi, incontrando autori come Eduard Limonov, Agota Kristof, Édouard Glissant, Philippe Djian e Dany Laferrière. Da anni collabora anche con Krapp’s Last Post, rivista di critica teatrale, ambito da cui deriva in parte anche il suo immaginario narrativo.
"Fino a otto" è il suo primo romanzo.

In una Toscana che somiglia più a un teatro dell’assurdo che a una cartolina, tra nobili sfigurati dal tempo, contadini in cerca di riscatto, gatti venerati come reliquie e turisti alla ricerca del sogno perduto, un’agenzia di affitti cerca di sopravvivere — e di capire il senso del proprio mestiere.
Lucrezia e Yannik si muovono in questo circo permanente con strategie opposte: lei cerca ordine in ogni dettaglio, lui improvvisa con leggerezza. Lei conta per tenere a bada l’ansia, lui vende sogni con l’aria di chi non si aspetta più nulla. Insieme, affrontano un mondo dove il grottesco è quotidiano, la pazienza è una risorsa rara e restare lucidi somiglia a un esercizio di funambolismo.
Fino a otto è un romanzo corale, tragicomico, ironico e tenero. Un affresco dell’Italia di oggi, dove i contrasti sociali si esasperano, le cose semplici vanno riscoperte e l’umanità si mostra in tutta la sua buffa disperazione. È anche la storia di una trasformazione personale: quella di una donna che, dopo anni in silenzio, comincia a sentire — e a scegliere — la propria voce.

https://midgard.it/product/simona-cappellini-fino-a-otto/

(Da oggi disponibile sul nostro sito. Nei prossimi giorni sarà ordinabile anche su IBS, Amazon, Unilibro, nelle librerie Feltrinelli e nelle librerie indipendenti.)

12/12/2025

Presentazione del romanzo fantasy La via dell'anima di Rachele Sabbadin.
Interverranno l'autrice e l'editore Fabrizio Bandini.

� Nuovo allo streaming o vuoi migliorare? Dai un'occhiata a StreamYard e ottieni uno sconto di $10! �

NUOVA USCITA NELLA COLLANA SAGGISTICA DELLA MIDGARDRossella Bruzzone, Un giorno di pioggia. Licia e le altre protagonist...
10/12/2025

NUOVA USCITA NELLA COLLANA SAGGISTICA DELLA MIDGARD

Rossella Bruzzone, Un giorno di pioggia. Licia e le altre protagoniste degli anime anni 80, Midgard Editrice

Rossella Bruzzone è nata ad Acqui Terme (Alessandria), ha vissuto per vent'anni a Cremolino, zona del Dolcetto DOC, nell'azienda agricola di famiglia. Laureata in Lettere moderne quindi in Filosofia all'Università degli studi di Genova, ha successivamente conseguito il diploma di operatrice olistica presso la scuola Emergere di Lavagna. Vive da anni a Rapallo dove svolge l'attività di educatrice. Adora gli animali, i gatti in particolare, ama leggere e da sempre ha una passione viscerale per le telenovelas, i fotoromanzi ed i vecchi film italiani. Inguaribile nostalgica, crede , anzi teme, di essere nata nel secolo sbagliato. Nel 2025 ha pubblicato il saggio Un'ora d'amore. Breve viaggio nel mondo delle telenovelas e Un colpo a “Cuore”. Un'analisi critica, ma non troppo, sul libro di Edmondo De Amicis.

Un giorno di pioggia Andrea e Giuliano incontrano Licia per caso
poi Mirko finita la pioggia incontra e si scontra con Licia e così
il dolce sorriso di Licia nel loro pensiero ora c’è.
Kiss me kiss me Licia
certo il loro cuore palpita d’amore
d’amore sì per te….

Chi nato negli anni ‘70 e ‘80 non ricorda questo motivetto, sigla del cartone animato Kiss me Licia e interpretato da Cristina D’Avena? Tempo fa, un’uggiosa mattina d'autunno, accesi la televisione e, con grande sorpresa, scoprii che su Italia 1, all’interno del blocco Latte e cartoni, veniva trasmesso questo anime, messo in onda in Italia per la prima volta nel 1985. Fu un piacevole tuffo nel passato e da quella nostalgica emozione è nato il desiderio di scrivere queste pagine, per ricordare e condividere le storie delle simpatiche protagoniste degli anime anni ‘80. Questo fu infatti il decennio che più di ogni altro è stato segnato dall'importanza culturale dei cartoni animati televisivi importati dal Giappone, che sono stati la culla di un fenomeno mediatico rivoluzionario, diventando patrimonio popolar culturale e pietre miliari dell'infanzia di una generazione che non potrà mai dimenticare le eroine dei shojo.

https://midgard.it/product/rossella-bruzzone-ungiorno-dipioggia/

(Da oggi disponibile sul nostro sito. Nei prossimi giorni sarà ordinabile anche su IBS, Amazon, Unilibro, nelle librerie Feltrinelli e nelle librerie indipendenti.)

Intervista di Claudio Michelazzi, autore della Midgard, al blog culturale Hyperborea.Buona lettura.Buonasera, come nasce...
10/12/2025

Intervista di Claudio Michelazzi, autore della Midgard, al blog culturale Hyperborea.
Buona lettura.

Buonasera, come nasce il saggio Macbeth?

Il saggio nasce da un’intuizione che mi ha accompagnato per anni: Macbeth non è soltanto una tragedia teatrale, ma una drammatizzazione del sogno, o meglio dell’inconscio in tumulto.
Non è un’opera che si limita a narrare un regicidio, un’ambizione o una caduta morale: è una rappresentazione simbolica di ciò che accade quando l’Io viene travolto dalle immagini archetipiche che emergono dal profondo. La scintilla iniziale è stata questa domanda: “E se tutto Macbeth fosse un sogno sognato dal protagonista?” Man mano ho compreso che quella domanda apriva un orizzonte immenso. Leggendo l’opera con attenzione psicologica, emerge che il paesaggio è onirico fin dall’inizio, i personaggi funzionano come figure interiori (Ombra, Anima, doppio, Sé, persecutori), la progressione drammatica coincide con un decorso psicopatologico: allucinazioni, perdita del sonno, delirio, inflazione dell’Io, dissociazione. Il saggio nasce, dunque, dall’idea che Shakespeare metta in scena non un dramma storico, ma un sogno che si converte in psicosi, e che quel sogno abbia valore non soltanto letterario, ma antropologico e psicologico. È un tentativo di andare oltre l’interpretazione accademica, per entrare nel cuore dell’immaginazione simbolica occidentale e mostrarne la profondità abissale.

Quali sono le tematiche principali di questa tua opera?

Il saggio si muove su più livelli, come una spirale. Le tematiche sono molte, ma tre emergono con particolare forza. Macbeth come sogno archetipico, quindi l’intera tragedia è letta come un viaggio nell’inconscio, dove la Scozia non è un luogo geografico, ma una mappa psichica. Protagonista e vittima del proprio mondo interiore, Macbeth sogna figure profetiche (le streghe), immagini persecutorie (Banquo fantasma), simboli di colpa che diventano corpo (il sangue sulle mani),
alterazioni del tempo e dello spazio. La scena teatrale diventa la camera oscura della psiche. La discesa psicopatologica: dal desiderio alla psicosi. Una seconda tematica centrale è l’analisi del Macbeth come progressiva disintegrazione mentale: allucinazione del pugnale, voce che lo condanna a non dormire più, paranoia verso Banquo, delirio di grandezza, incapacità di interpretare simboli (le profezie), isolamento e automatizzazione dell’azione.
Il regicidio non è solo un atto morale: è un gesto di rottura psichica, l’uccisione del Sé interiore, del principio ordinatore della personalità. La tragedia non è solo politica: è clinica, interiore, psichica. Altra tematica centrale: La dimensione mitica, Macbeth come re-sacrificato secondo la Tradizione indo-europea. Il saggio recupera anche la dimensione arcaica e mitologica del dramma: Macbeth incarna l’antico archetipo del re usurpatore destinato alla morte rituale, le streghe appartengono alla triade delle Parche / Norne, la foresta di Birnam è la natura sacra che corregge l’eccesso umano,
il sangue è miasma che contamina il mondo, la regalità usurpata è sempre regalità di tenebra. Questo permette di collegare Shakespeare alle strutture profonde della mitopoiesi europea: il re che non rispetta il limite, il re che rompe il patto cosmico, il re che deve cadere per ristabilire l’equilibrio.

Come va inquadrato il tuo testo nella nostra epoca?

Oggi viviamo in una fase particolare che il mondo della Tradizione definisce Età del Lupo: un’epoca in cui l’Io è sovraesposto, inflazionato, scollegato dalla dimensione simbolica del Sacro e dagli equilibri interiori. Il mio testo si colloca proprio qui. Macbeth è un dramma del Seicento, ma parla con una precisione chirurgica del nostro tempo: della proiezione dell’Ombra, della perdita del sonno e dell’interiorità, del potere inteso come dominio, come pensiero unico, come omologazione globalista, dell’erosione del sacro, della frantumazione dell’identità, della trasformazione del desiderio in delirio.
Viviamo in una società che spesso confonde immagine e realtà, opinione e verità, ambizione e vocazione. Proprio come Macbeth confonde simboli e certezze, desiderio e destino. Il mio saggio si rivolge quindi al lettore contemporaneo non come analisi letteraria, ma come specchio psicologico e collettivo. Macbeth siamo noi quando smettiamo di ascoltare l’inconscio, quando trasformiamo il sogno in strumento, quando rinneghiamo il limite, il confine, quando l’Io diventa l’unico orizzonte. In questo senso, il testo è un invito: a recuperare la funzione simbolica, l’attenzione alle immagini interiori, la capacità di dialogare con il profondo prima che il profondo si trasformi in sintomo.
Chiudendo voglio fare un ringraziamento particolare a Fabrizio Bandini e alla casa editrice Midgard per l'importantissimo lavoro che svolgono.

https://midgard.it/product/claudio-michelazzi-macbeth/

(Disponibile sul nostro sito. Nei prossimi giorni ordinabile anche su Amazon, IBS, Unilibro, nelle librerie Feltrinelli e nelle librerie indipendenti.)

https://hyperboreablog.blogspot.com/2025/12/intervista-claudio-michelazzi.html

Intervista di Giuliano Bruno, autore della Midgard, al blog culturale Hyperborea.Buona lettura.Buonasera, come nasce il ...
09/12/2025

Intervista di Giuliano Bruno, autore della Midgard, al blog culturale Hyperborea.
Buona lettura.

Buonasera, come nasce il romanzo Una fanciullezza rubata?

Una fanciullezza rubata nasce dall’esigenza profonda di ricomporre i frammenti della vita di mia madre, una vita segnata da un passato doloroso e tragico che ha inevitabilmente influenzato anche la nostra esistenza. Il suo dolore era una presenza silenziosa, un’ombra che ci accompagnava ogni giorno, e di cui conoscevamo i contorni senza comprenderne davvero l’intera storia.
Dopo la sua scomparsa ho sentito che ricostruire quel passato non fosse soltanto un atto d’amore, ma quasi una necessità. Mentre mettevo insieme i pezzi della sua vita, iniziavo a vedere le varie fasi della sua esistenza come personaggi veri, quasi reali: la bambina impaurita e maltrattata, l’adolescente triste e sola, la giovane donna fragile e insicura.
Mi sorprendevo spesso a desiderare di poterle abbracciare, una per una. È stato come incontrare mia madre sotto nuove forme, scoprendo la persona che era stata prima di diventare “la mamma”. E questo mi ha fatto capire quanto spesso i figli dimentichino che i genitori sono esseri umani con un vissuto, con ferite e fragilità che li hanno modellati.
Scrivere questo libro è stato quindi un percorso di amore e di comprensione: un modo per restituirle dignità, per darle finalmente quella voce che per troppo tempo era rimasta soffocata. E, allo stesso tempo, è stato anche un viaggio dentro me stesso, perché il suo dolore era, in qualche modo, lo specchio in cui mi sono sempre riflesso.
Da questo intreccio di memoria, emozione e ricerca della verità è nato il romanzo.

Quali sono le tematiche principali di questa tua opera?

Le tematiche centrali del libro ruotano attorno alle cicatrici che una disgrazia può lasciare su una famiglia. A volte un singolo evento è capace di cambiare il destino di tutti: non solo dei diretti coinvolti, ma anche delle generazioni future.
La storia affronta la separazione, l’essere strappati agli affetti più cari quando si è troppo giovani per comprenderne il senso; parla di perdita, come quella di restare senza genitori in un’età in cui la protezione è tutto.
C’è il tema dell’ingiustizia, dell’essere giudicati e puniti per colpe non proprie; quello del pregiudizio e dell’omertà, che in certi contesti diventano barriere invalicabili.
E poi la sofferenza di una famiglia divisa, gli abusi subiti, il dolore delle perdite ripetute e l’impotenza di fronte a verità che non si possono dire, pur sapendo che potrebbero cambiare tutto.
È un racconto che parla di ferite e sopravvivenza, di silenzi pesanti e di resilienza. Questi temi rappresentano il cuore pulsante della mia opera e legano insieme l’intera vicenda.


Ci sono scrittori o scrittrici che ti ispirano o che ti piace leggere?

Mi piacciono molto gli scrittori sudamericani: Paulo Coelho, Isabel Allende e Gabriel García Márquez sono tra gli autori che più hanno influenzato la mia sensibilità narrativa.
Apprezzo anche i grandi classici: Charles Dickens, le atmosfere romantiche e profonde di Jane Austen, e naturalmente Charlotte Brontë con Jane Eyre.
Tra gli autori contemporanei, mi ha colpito molto Khaled Hosseini, autore de Il cacciatore di aquiloni, così come ho amato le opere di Nicholas Sparks, capaci di toccare corde emotive molto intime.
E poi ci sono gli scrittori che hanno accompagnato il mio percorso di lettore, come Thomas Mann e Hermann Hesse.
In realtà sono tanti gli autori che mi ispirano: ognuno, in modo diverso, ha lasciato un segno nel mio modo di leggere il mondo e di raccontarlo.

https://midgard.it/product/giuliano-bruno-una-fanciullezza-rubata/

(Disponibile sul nostro sito. Nei prossimi giorni ordinabile anche su Amazon, IBS, Unilibro, nelle librerie Feltrinelli e nelle librerie indipendenti.)

https://hyperboreablog.blogspot.com/2025/12/intervista-giuliano-bruno.html

04/12/2025

Presentazione del romanzo Il Bosco dell'Alce di Oscar Bigarini in diretta Facebook.
Interverranno l'autore e l'editore Fabrizio Bandini.

� Nuovo allo streaming o vuoi migliorare? Dai un'occhiata a StreamYard e ottieni uno sconto di $10! �

Ci siamo quasi, domani presentazione del volume La Tana di Venere di Stefano Giometti, Sala della Biblioteca Comunale, C...
04/12/2025

Ci siamo quasi, domani presentazione del volume La Tana di Venere di Stefano Giometti, Sala della Biblioteca Comunale, Città della Pieve, ore 17.00.
Accorrete numerosi.

Intervista di Stefano Pischiutta, autore della Midgard, al blog culturale Hyperborea.Buona lettura.Buonasera, come nasco...
03/12/2025

Intervista di Stefano Pischiutta, autore della Midgard, al blog culturale Hyperborea.
Buona lettura.

Buonasera, come nascono i Diari del Chewing Gum?

Buonasera a te/lei. I Diari del Chewing Gum nascono dal desiderio di rendere espliciti i processi che una persona attraversa al di fuori dello studio di psicoterapia, mentre è coinvolta come paziente in un processo di trasformazione. Il mio desiderio, in quanto psicoterapeuta, è anche quello di fornire una sorta di “manuale” per futuri pazienti in psicoterapia, per far comprendere quello che succede alla persona, soprattutto nella sua vita quotidiana, come continuazione del lavoro svolto formalmente, nella seduta settimanale. Il mio scopo è anche mostrare come il processo sia generalmente rappresentabile come un percorso costituito di fasi molto simili per tutti, che vanno da: un inizio, in cui ci si conosce tra terapeuta e paziente, e insieme si costituisce un’alleanza per il lavoro da svolgere; l’esplorazione del passato, che si cerca poi sempre di riconnettere all’esperienza presente; l’emergenza delle resistenze, superare le quali costituisce la sfida dell’intervento psicoterapico; il risveglio, inteso come fase di ristrutturazione della personalità; la chiusura, che è una fase dall’esito affatto scontato.
Per realizzare lo scopo che ho descritto, mi sono avvalso delle storie di pazienti che ho avuto in terapia, a cui mi sono ispirato e le cui caratteristiche ho cambiato per renderli completamente anonimi e non riconoscibili. In più, essi non vengono mai nominati all’interno del libro, per dare alla narrazione un carattere di maggiore universalità. Si tratta di due pazienti, un uomo e una donna, che non si conoscono né hanno nulla in comune, se non quella di condividere lo stesso psicoterapeuta, che facilita la loro trasformazione. Essi scrivono diari, dove narrano a sé stessi gli accadimenti connessi al loro processo di vita. Presento questi diari alternando i capitoli, uno per Lei, l’altro per Lui, allo scopo di creare un ritmo, in base al quale il lettore viene invitato a entrare e uscire, passando da una storia all’altra, cercando di immedesimarsi in esse e di rintracciare dei nessi tra di esse. Da qui il sottotitolo, “Intrecci azzardati”.

Quali sono le tematiche principali di questa tua opera?

Il libro è un saggio narrativo. La parte saggistica del libro è costituita in prima istanza dall’introduzione, dove accenno alla teoria di Frederick Perls, uno dei fondatori della psicoterapia della Gestalt - approccio in cui sono formato -, che si basa su un concetto - innovativo per la tecnica psicoterapica rispetto alla psicoanalisi classica -, quello di mordere e masticare l’esperienza, per evitare di ingoiarla o restarne dipendenti. Da questa teoria, che ovviamente è ben più ampia dell’accenno da me qui fatto, è scaturito un nuovo modo (rispetto alla psicoanalisi) di lavorare in psicoterapia. Da qui il riferimento al chewing gum. All’interno del libro ne viene svelato un ulteriore significato, ancor più rilevante. La parte saggistica è inoltre esplicitata lungo l’intera narrazione, laddove intervengo molto discretamente, in corsivo e “fuori campo”, dando feedback ai vissuti dei miei pazienti, ma senza influenzare il corso della loro narrazione. Da questi rimandi si può intuire il significato e anche, in parte, il metodo psicoterapico adottato (ovviamente, è il mio, e non vi è alcuna pretesa di valore assoluto).
Il tema dell’intreccio è strettamente correlato a quello del diario, come è espresso dall’opera indicata in copertina. Si tratta di una mia opera artistica, dal titolo “Log Intersected” ed è un quadro realizzato con strisce di tela colorata fissate su un telaio. “Log” è il diario di bordo, quello in cui si registra l’attività quotidiana, vista nel succedersi degli eventi, l’uno dopo l’altro, come lo è quella dei miei pazienti nel loro cammino di trasformazione, accompagnato dalla scrittura del diario.


Ci sono scrittori o scrittrici che ti ispirano o che ti piace leggere?

Negli ultimi anni, anche per motivi legati alla professione e allo studio, ho letto e leggo molta letteratura saggistica. Nel passato, però, sono stato appassionato di letteratura russa, soprattutto Dostoevskij e Bulgakov, di letteratura inglese, in particolare Orwell, e di altri scrittori, come Hesse, dei quali ho letto buona parte delle opere. Tra gli scrittori italiani, mi sento particolarmente legato al Manzoni dei Promessi Sposi, a D’Annunzio e a Calvino. Ultimamente, ho apprezzato molto “La solitudine dei numeri primi” di Paolo Giordano e “Il corso dell’amore” di Alain de Botton.

https://midgard.it/product/stefano-pischiutta-i-diari-del-chewing-gum/

(Disponibile sul nostro sito. Nei prossimi giorni ordinabile anche su Amazon, IBS, Unilibro, nelle librerie Feltrinelli e nelle librerie indipendenti.)

https://hyperboreablog.blogspot.com/2025/12/intervista-stefano-pischiutta.html

Sabato 6 dicembre, alle ore 16.00, presso lo stand della Regione Umbria/Editoria Umbra (L35), alla fiera di Più libri Pi...
02/12/2025

Sabato 6 dicembre, alle ore 16.00, presso lo stand della Regione Umbria/Editoria Umbra (L35), alla fiera di Più libri Più liberi 2025, Roma, firmacopie di Stefano Pischiutta, autore della Midgard, con il suo libro "I diari del Chewing Gum".
Accorrete numerosi.

Due pazienti, un uomo e una donna, anonimi, che non si conoscono né hanno nulla in comune, attraversano il loro percorso di crescita, aiutati dalla psicoterapia, nelle varie fasi: Inizio, Passato, Resistenze, Risveglio, Chiusura.
Passano attraverso fasi simili, anche se con contenuti e storie di vita differenti. Sono accomunati solo dal fatto di condividere lo stesso psicoterapeuta. Scrivono diari, con i quali talvolta in terapeuta interagisce, in corsivo e “fuori campo”, in maniera differita.
È quasi un manuale d’uso per futuri pazienti in psicoterapia.

Indirizzo

Via Cortonese 27/Interno 708
Perugia
06124

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Midgard Editrice pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta L'azienda

Invia un messaggio a Midgard Editrice:

Condividi

Digitare